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2 Dic [14:42]

CLAMOROSO - Rosberg si ritira
E ora è caccia grossa al suo sedile

Stefano Semeraro e Massimo Costa - Photo 4

Questa sì che è una notizia shock: neanche una settimana dopo aver vinto il suo primo Mondiale di F.1, Nico Rosberg annuncia il suo ritiro. «Voglio cogliere l'occasione per annunciare che ho deciso di interrompere la mia carriera in F.1 in questo momento», ha spiegato il driver della Mercedes prima della cerimonia di consegna dei premi FIA a Vienna. «È difficile da spiegare, è da quando avevo sei anni che il mio sogno era quello di diventare campione del mondo di F.1. Ora ci sono riuscito, il frutto di 25 stagioni in cui ho messo tutto quello che avevo nelle corse, grazie anche alla mia famiglia, ai fan, a tutti quelli che mi hanno aiutato. È stata una esperienza incredibile che non dimenticherò mai. Al tempo stesso è stata molto dura, perché perdere da Lewis Hamilton per due anni di fila ha rappresentato un momento estremamente difficile, che però ha aumentato le mie motivazioni in una maniera che neppure io credevo possibile, per riuscire a combattere di nuovo e finalmente raggiungere il mio sogno».

«Dopo aver vinto il GP del Giappone, nel momento in cui ho capito che il destino era nelle mie mani, ho iniziato a sentire una pressione enorme», ha spiegato Rosberg motivando la notizia shock del suo ritiro dalle corse. «Lì ho iniziato a pensare che se fossi diventato campione del Mondo mi sarei ritirato. Ad Abu Dhabi la domenica mattina sapevo che quella sarebbe potuta essere la mia ultima gara, quando si sono spente le luci sono iniziati i 55 giri più intensi della mia vita. La decisione finale l'ho presa il lunedì sera, dopo averci riflettuto per un giorno e i primi a cui l'ho comunicata sono stati mia moglie Vivian e Georg (Nolte, il suo manager, ndr), poi a Toto (Wolff, il team principal della Mercedes, ndr)».

Negli ultimi mesi aveva sempre affettato distacco e calma, ma dentro Nico ha vissuto tensioni fortissime. «Questa stagione, posso assicurarvelo, è stata dannatamente difficile. Ho spinto come un pazzo dopo la delusione dei due anni precedenti, che però hanno alzato le mie motivazioni ad un livello che non credevo possibile. Questo ovviamente ha avuto un impatto sui miei cari, e ha rappresentato un sacrificio per tutta la famiglia, che ha speso tutto per farmi raggiungere il traguardo. Non trovo parole a sufficienza per ringraziare mia moglie Vivian, è stata fantastica. Ha capito che questo era l'anno buono, la nostra opportunità di farcela, e mi ha creato attorno lo spazio che dopo ogni gara mi consentisse di recuperare, occupandosi della nostra bambina ogni notte, prendendo le redini quando le cose si facevano difficili e mettendo il campionato al primo posto».

Poi il pensiero è andato al suo team, alla Mercedes. «L'unica cosa che ha reso difficile la decisione è che così facendo sapevo di mettere in difficoltà la mia altra famiglia, quella delle corse. Ma Toto è stato molto comprensivo. Sapeva che ero molto deciso e mi ha rassicurato. Il mio orgoglio più grande nelle corse sarà sempre di aver vinto un titolo con questo incredibile gruppo di persone, le Frecce d'Argento. Ora voglio gustarmi le prossime settimane, riflettere su quanto è accaduto e godermi ciò che questa esperienza ha significato per me. Dopo, girerò pagina nella mia vita, e vedremo cosa ci sarà in serbo per me».

A quanto pare insomma, la lotta estenuante contro Hamilton ha letteralmente prosciugato Rosberg, che ad Abu Dhabi ha vissuto insieme un weekend terribile e il giorno più bello della sua carriera. Una volta raggiunto il sogno di sempre, Nico deve essersi reso conto che non avrebbe più avuto le energie per rinnovare una sfida che anche per l'anno prossimo si annunciava tesissima con il suo ex amico e rivale di sempre Hamilton. La sua decisione va ad avvicinarsi a quelle prese da Alain Prost, che dopo un anno sabbatico nel '92 nel '93 tornò, vinse il suo quarto mondiale con la Williams e poi diede l'addio al Circus, da Jackie Stewart all'indomani dell'iride vinto nel 1973 (fortemente turbato dalla morte dell'amico e compagno di squadra François Cevert non prese parte all'ultimo GP di quella stagione) e da Mike Hawthorn, che si ritirò dalla F.1 dopo l'iride conquistato nel 1958 con la Ferrari.

Chi prenderà il posto di Rosberg?

Ed ora cosa farà la Mercedes? Chi affiancherà a Lewis Hamilton? Per Toto Wolff si tratta senza dubbio di un bel problema. O forse no. Di sicuro, i team principal delle altre squadre saranno al telefono con i loro avvocati per controllare al meglio i contratti dei loro piloti. Perché, inutile dirlo, quel sedile lasciato libero da Rosberg lo vorranno tutti. Da Fernando Alonso a Sebastian Vettel, tanto per citarne due non a caso, passando per Daniel Ricciardo e Max Verstappen, Carlos Sainz eccetera. Ma forse, Wolff potrebbe già avere la risposta pronta: Pascal Wehrlein.

Il giovane pilota tedesco, sotto contratto Mercedes, dopo il successo nel DTM è stato girato quest'anno alla Manor-Mercedes proprio da Wolft. Che lo avrebbe inserito alla Force India, ma il team inglese ha preferito l'altra opzione Junior Mercedes, Esteban Ocon. A questo punto, Wehrlein che non l'ha presa bene per nulla, aveva due alternative non troppo entusiasmanti: rimanere in Manor o passare in Sauber, anche se motorizzata Ferrari. Adesso però, le cose cambiano. Wehrlein da due anni a questa parte ha svolto diversi test per la Mercedes e potrebbe essere il profilo migliore per Wolff e anche per Hamilton. Un giovane tedesco, da far crescere con calma, facilmente controllabile. Ma aspettiamo, non va esclusa qualche clamorosa sorpresa.