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17 Mar [10:09]

Crisi Honda, la McLaren valuta
di tornare ai motori Mercedes?

Jacopo Rubino - Photo4

Il disastroso esito dei test invernali, costellato dai problemi della power unit Honda, avrebbe portato la McLaren a valutare misure drastiche: tra queste, un clamoroso ritorno alla motorizzazione Mercedes. Sono più fonti a riportare la notizia, parlando per adesso di approcci ancora informali. Secondo Auto Bild, ad esempio, l'azionista Mansour Ojjeh (storico ex socio di Ron Dennis, che detiene il 25 per cento delle quote) avrebbe già sfruttato i vecchi contatti con la casa tedesca per sondare il terreno.

Per quanto visto durante il precampionato, la McLaren rischia seriamente di essere in fondo alla griglia di Melbourne, stando davanti forse alla sola Sauber. Uno scenario che avrebbe serie ripercussioni in ottica Mondiale e per gli introiti che ne derivano. Ma il timore è addirittura quello di non completare la distanza di un Gran Premio, alla luce dei continui guai tecnici emersi durante le prove collettive a Barcellona. Un'eventualità che il direttore sportivo Eric Boullier non ha potuto negare: "Speriamo di farcela, ma non lo so. Stiamo avendo più problemi di quanti ci aspettassimo".

"Non posso dire se il motore Honda sarà in grado di competere coi rivali, ma se fosse possibile disporremo di un buon pacchetto. Credo che la vettura offra una base valida, abbiamo cercato di migliorare in ogni settore. L'unica soluzione è proseguire il lavoro: sono cose che avremmo dovuto però sistemare a gennaio, non a marzo".

Dal canto suo, il nuovo boss Zak Brown ha assicurato che la collaborazione anglo-giapponese andrà avanti: "Onoreremo gli accordi, come la McLaren fa sempre". Forse erano solo parole di facciata, perché a fari spenti la definizione di un piano B è già scattata. Anzi, non viene escluso neppure che il cambio di propulsore avvenga a stagione in corso, ricevendo il pacchetto che la Mercedes avrebbe destinato alla defunta Manor.

Un eventuale divorzio dalla Honda, in ogni caso, sarebbe molto impattante a livello finanziario: il costruttore nipponico contribuisce al budget per circa 100 milioni di euro e gli accordi presi sono a lungo termine, con probabili penali da coprire. Firmare con la Mercedes significherebbe poi accettare il ruolo di semplici clienti come accaduto nel 2014, pagando per la propria fornitura. Qualcosa da cui il vecchio patron Dennis aveva voluto smarcarsi, coinvolgendo appunto la Honda nel rientro in Formula 1. La situazione non è quindi facile da sbrogliare.