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4 Feb [14:40]

Dopo il 2019 niente fondi pubblici
per il GP del Messico: quale futuro?

Jacopo Rubino

Dal prossimo anno il Gran Premio del Messico dovrà camminare sulle proprie gambe per restare in Formula 1, senza ricevere aiuti dallo Stato. Confermando lo scenario che si prospettava già da qualche settimana, il quotidiano economico El Financiero conferma che il governo centrale non fornirà ulteriori contributi in denaro per la gara all'autodromo "Hermanos Rodriguez", il cui futuro diventa senza dubbio meno solido.

"Buona parte dei fondi verranno destinati alla realizzazione del Tren Maya", ha spiegato in una conferenza stampa Claudia Sheinbaum, sindaco di Città del Messico. Il Tren Maya è l'ambizioso progetto per realizzazione di una ferrovia che possa unire le principali località archeologiche, culturali e turistiche del Paese: è fortemente voluto dal nuovo presidente Andrés Manuel López Obrador, che in campagna elettorale aveva annunciato una profonda revisione della spesa pubblica.

La precedente amministrazione ha destinato l'equivalente di circa 18 milioni di dollari annuali per lo svolgimento della corsa, tornata nel calendario iridato dal 2015. Quella cifra dovrà quindi essere reperita in modo diverso, contando ad esempio su maggiori sponsorizzazioni. La Sheinbaum ha comunque assicurato che l'edizione 2019 (l'ultima prevista dall'attuale intesa) non è a rischio: "I fondi erano già stati assegnati".

Nei giorni scorsi, peraltro, gli organizzatori avevano ribadito il proprio sostegno all'operato di Liberty Media, prendendo ufficialmente le distanze dal comunicato diffuso della Formula One Promoters Association che riunisce i circuiti del campionato. "I promotori del GP del Messico vogliono esprimere la propria vicinanza ai colleghi degli altri Paesi, e sono favorevoli ai buoni rapporti con il resto dei promoters, ma non hanno partecipato al meeting e apprezzano il lavoro dei nuovi proprietari della F1 nell'ascoltare richieste e preoccupazioni. Di conseguenza, non sono in accordo con quanto diffuso dalla FOPA", si leggeva. Con un'aggiunta: "I promoters messicani e la F1 proseguono in privato le trattative per il rinnovo del contratto". Forse un modo per evitare tensioni in una fase che si sapeva già delicata.