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22 Gen [15:54]

Hamilton-Bottas, duo ideale in Mercedes
Wolff: "Insieme ci hanno reso più forti"

Jacopo Rubino - Photo4

Due galli in un pollaio, come Lewis Hamilton e Nico Rosberg? Toto Wolff si è ricreduto: l'ultima stagione di Formula 1, con Valtteri Bottas al fianco del britannico, per il team principal della Mercedes è servita a cambiare opinione sui benefici di una forte rivalità nello stesso box, come è stata quella del triennio 2014-2016.

Tutto è cambiato a fine 2016, quando Rosberg, fresco di titolo, annunciò a sorpresa la volontà di appendere il casco al chiodo. "Nico ci ha messo di fronte al fatto compiuto, ed è stato difficile trovare il pilota adatto. Ci siamo presi un po' di tempo per decidere e alla fine abbiamo portato in squadra la persona giusta", ha raccontato Wolff ad Autosport. Quella persona è stata appunto Bottas, prelevato dalla Williams e annunciato il 16 gennaio di dodici mesi fa.

Il finlandese, proiettato in una scuderia di vertice, ha dato vita a un 2017 positivo: terzo in classifica generale (allo scattare della pausa estiva era a soli -19 punti da Hamilton), con tre vittorie ottenute a Sochi, Spielberg e Abu Dhabi per chiudere in bellezza. Ma soprattutto, non senza eseguire qualche ordine di scuderia, ha permesso di allentare precedenti le tensioni interne.

"Avevo sempre creduto che una intensa sfida fra compagni sarebbe stata positiva per la squadra, perché si sarebbero spinti a vicenda. Ho imparato che probabilmente non è vero. Servono due team-mate che offrano prestazioni a livello, per stimolarsi a vicenda, ma la rivalità non dovrebbe portare a controversie fuori dalla macchina", ha raccontato Wolff dopo quanto visto nel 2017. "La mentalità e il rapporto fra Lewis e Valtteri ci hanno reso più forti. Si è creato un ambiente aperto e trasparente, e la nostra macchina, veloce ma complicata, ha funzionato perché loro hanno lavorato benissimo insieme".

"Le dinamiche fra Valtteri e Bottas ci hanno fatto sviluppare la vettura in modo molto efficace permettendoci di vincere i due titoli. Non ho alcun rimpianto per dove siamo oggi", ha concluso il manager austriaco. Parole che possono suonare rassicuranti per Bottas: il suo contratto scade a fine 2018 e dovrà quindi garantirsi il rinnovo. Partendo però da solide basi umane.