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16 Mag [7:43]

Indy, libere 1 - Andretti al top
Un problema rallenta Alonso

Marco Cortesi

E’ stato Marco Andretti a comandare la prima sessione ufficiale di prove libere per la Indy 500. Il pilota dell’omonima scuderia di casa Honda ha aperto al meglio le ostilità per la 101esima edizione della maratona dell’Indiana approfittando della scia dei compagni di team e precedendo Scott Dixon ad oltre 226 miglia orarie di media.

E’ stata anche la prima volta ufficiale per Fernando Alonso insieme agli altri piloti, anche se il pilota delle Asturie, dopo avere comandato la sessione mattutina dedicata al Rookie Orientation Program e al Refresher per i piloti che non partecipano all’IndyCar a tempo pieno, ha incontrato qualche problema ad una sospensione posteriore che l’ha tenuto ai box nel finale. Finale in cui, dopo una serie di uscite “in singolare” tutti i piloti hanno iniziato a prendersi la scia simulando le condizioni di gara. Una situazione per Alonso assolutamente necessaria da testare.



Nella prima parte della sessione a svettare era stato Tony Kanaan davanti a Scott Dixon ed Alexander Rossi, autore di un buon inizio da primatista in carica, mentre Charlie Kimball aveva concluso davanti ad Oriol Servia e Sebastien Bourdais. A confermare la forma smagliante del pacchetto Honda, che già lo scorso anno si era mostrato più competitivo, una top-10 iniziale tutta dei propulsori giapponesi.

Nel finale invece, con l’arrivo delle scie al terzo posto dietro a Dixon si è inserito Ed Carpenter, come sempre veloce sugli ovali mentre Bourdais si è riconfermato davanti a Ryan Hunter-Reay e Graham Rahal. Solo settima la prima vettura del team Penske, quella di Will Power. In top-10 assoluta anche Mikhail Aleshin. Dodicesimo si è piazzato Juan Pablo Montoya, diciannovesimo Alonso, comunque davanti ad un nuovo maestro di Indy come Carlos Munoz.

Da registrare già nel turno d’apertura anche il primo contatto con le barriere, quello di Jack Harvey. Il pilota britannico, giovane rookie aggiunto per l’occasione dal team Andretti, è finito a bassa velocità contro le barriere in uscita box a causa di un problema. Controllato al centro medico della pista, è subito stato dimesso. Non ha invece provato Buddy Lazier, che con un budget ridotto all'osso cerca così di limitare i costi.

Questa sera sarà la volta della seconda sessione, live sul sito IndyCar e su tutti i social della serie.