Le pagelle del GP del Canada di ITALIARACING

Robert Kubica - 10
Guida una BMW che è inferiore a Ferrari e McLaren. Deve quindi saper cogliere, ad ogni Gran Premio, le occasioni che si presentano. E lui si sta dimostrando un maestro in questo. Qualche volta se li mette anche dietro i ferraristi o i mclarinisti, in altri frangenti gioca d'astuzia. A Montreal ha disputato una qualifica superlativa, in gara era lì, con i migliori e quando Hamilton ha fatto la frittata ha riso di gusto involandosi verso la meritata prima vittoria in F.1 e vero la vetta della classifica iridata.

Mario Theissen - 10
E' l'uomo che è al comando di BMW Motorsport. Ha saputo creare la terza forza del mondiale in tempi brevissimi se guardiamo ad altri colossi come Honda e Toyota, ed ha saputo circondarsi dei migliori piloti. Non è da tutti scaricare il campione del mondo Jacques Villeneuve per lo sconosciuto Robert Kubica, nel 2006. Lui lo ha fatto. E non è da tutti puntare su un pilota che era dato per finito, come Nick Heidfeld. Lui ha fatto anche questo. Coraggioso.

Misterioso tecnico della Nascar - 10
Quando tutti a Montreal non sapevano come fare per rimediare al degrado dell'asfalto nelle curve lente, emerso già l'anno scorso nella gara Nascar, ecco che è stato chiamato un tecnico della serie americana, esperto in queste cose. L'anonimo salvatore del GP del Canada, come spiega Autosprint, ha ordinato di stendere, nelle cinque curve sotto osservazione, un composto di resine epossidiche. Il lavoro svolto nella notte tra sabato e domenica è perfettamente riuscito.

Ross Brawn - 10
Deve averne le p.... piene dei suoi due piloti, ma eroicamente resiste nel non cacciarli via a pedate. Anche perché non saprebbe poi chi prendere. Situazione disperata per il grande Brawn.

Nick Heidfeld - 8
Un secondo posto è pur sempre un secondo posto, ma il tedesco in questo periodo sta soffrendo parecchio la forza di Kubica. Bravo, regolare, porta punti pesanti per il team e per se stesso. Ma la BMW rifila a lui quelle strategie poco convincenti e penalizzanti che prima riservava a Kubica.

David Coulthard - 8
Disastroso nei recenti Gran Premi, incapace di entrare nella top ten della qualifica come invece fa regolarmente il suo compagno Mark Webber, lo scozzese in una gara dove l'esperienza può cambiare l'esito finale, è salito in cattedra. Ed ha portato la Red Bull a un terzo posto da sogno.

Timo Glock - 8
Vallo a capire Glock. Non facciamo in tempo a dire che sta deludendo, che subito ti spara un quarto posto concluso in mezzo a due esperti come Coulthard e Massa, con la Ferrari.

Jarno Trulli - 8
I tre testacoda in qualifica non lasciavano presagire nulla di buono. Ma Trulli è un duro. Si è messo a posto e in gara ha tirato fuori un bel sesto posto.

Kimi Raikkonen - 7,5
Le considerazioni sulla vita e sul suo futuro nella vigilia di Montreal non lo hanno abbagliato. Terzo in qualifica, in gara poteva giocarsi la vittoria se Hamilton non lo avesse tamponato ai box.

Felipe Massa - 7
Battuto da Raikkonen in qualifica, Massa non è apparso lo schiacciasassi di altre occasioni. Ha sofferto, ha lottato, ha anche compiuto ottimi sorpassi fino a raggiungere il quinto posto, ottimo risultato dopo l'errore del team nel pit-stop.

Sebastian Vettel - 7
O non finisce il primo giro o va a punti. Vettel è così. La Toro Rosso ringrazia questo tedesco di grande talento che pur avendo sbattuto in qualifica ed essendo partito dai box, ha raggiunto la zona punti.

Rubens Barrichello - 6
Prende ancora punti, come a Monaco. Allora questa Honda non è poi tanto da buttare. Dipende, evidentemente, da come si svegliano i suoi piloti. Barrichello guida per arrivare in fondo, tentano di farci commuovere sottolineando che ha corso con la febbre, ma non ci riescono. Un professionista deve fare anche questo.

Kazuki Nakajima - 5
E' ingloriosamente finito contro il muretto box, in entrata. Ma solo perché gli è finita l'ala anteriore, rovinata contro la Honda di Button, sotto le ruote. Stava disputando una gara discreta.

Mark Webber - 5
Lo stanno ancora cercando perché in gara proprio non si è visto. Bravo invece in qualifica, dove è entrato nei top ten. Non vorremmo si fosse stressato troppo nel pre-gara, quando parlava di boicottare il GP per l'asfalto fragile.

Heikki Kovalainen - 4
No, non diteci che sotto quel casco c'era lui, Heikki. Non vogliamo crederci.

Adrian Sutil - 4,5
Il tocco magico del pianista di Montecarlo si è esaurito contro il muro di Montreal. Almeno, la piccola soddisfazione in qualifica di essere stato davanti al compagno di team Fisichella.

Giancarlo Fisichella - 4
Sta dietro a Sutil poi sbatte. La rinascita è ancora lontana.

Nelson Piquet - 3
Messo con le spalle al muro dalla Renault, Piquet non reagisce. Non entra nella top ten in qualifica, anzi, è ultimo nel Q2. In gara prova a battersi, supera di forza Trulli, lascia ben sperare. In un GP così strano poteva scapparci il risultato a sorpresa. Invece, si schianta ancora una volta.

Fernando Alonso - 3
Un cuore grande grande. Alonso, dopo aver visto il traballante compagno di squadra Piquet contro il muro, ha pensato di fare altrettanto per addolcire la pillola amarissima che stavano preparando per il brasiliano. Se ho sbagliato io che sono Alonso, può sbagliare anche Piquet... Scherzi a parte, il numero uno della Renault non fa più miracoli, ma solo danni. Aveva in mano due gare dove anche con una monoposto inferiore poteva fare la differenza con la sua classe. Invece a Montecarlo e a Montreal ha sbagliato grossolanamente

Jenson Button - 2
Gli va male in qualifica e allora va in depressione e buonanotte. Il GP di Button è finito il sabato. Parte dai box e rimane tra gli ultimi. Anche Vettel è partito dalla pit-lane ma...

Sebastien Bourdais - 2
Finalmente ha detto qualcosa di sensato affermando che in Canada ha vissuto il suo peggiore weekend da quando corre. Ma, aggiungiamo noi cattivi, solo in Canada?

Lewis Hamilton - 0
Era da 10. Una pole fantascientifica, inimitabile. Primi giri di gara da sballo. Poi il black-out. In una corsia box aveva già perso un mondiale nel 2007, a Montreal ha stupito se stesso tamponando Raikkonen fermo al semaforo rosso. La cosa che più ci ha colpito? Quella frenata da automobilista spaventato con conseguente bloccaggio delle ruote. Anziché una rapida sterzata a sinistra.

Nico Rosberg - 0
Era dietro a Hamilton in corsia box, quindi aveva ancora più tempo non solo per accorgersi del semaforo rosso, ma anche per capire quel che stava capitando davanti a lui. E invece, dopo che la McLaren ha centrato la Ferrari di Raikkonen, è arrivato Rosberg che ha colpito Hamilton. Ridicolo.

Regole FIA - Sottozero
Che in F.1, massima espressione della velocità, esista una regola che impone ai piloti di rimanere fermi in corsia box in attesa del passaggio della safety-car, è la cosa più ridicola del mondo. Solo per un caso non si è creata una fila da tangenziale. Per Magny-Cours, pare che stiano allestendo un chiosco in fondo alla pit-lane per permettere di vendere, ai piloti in attesa, piadina con salame, prosciutto oltre che bevande, però non fredde e non gasate.

ACI CSAI - 0
Ha votato a favore di Max Mosley. Il motivo? Ne girano un paio. Ovviamente tutti politici. C'è la corrente di chi sostiene che con Mosley costretto a non presentarsi in alcuni incontri perché non gradito, la FIA affida agli italiani Lucchesi e Piccinini il compito di rappresentarla. Altri dicono che il voto è figlio della posizione tenuta da Mosley contro la McLaren nel 2007 nella nota Spy Story.