formula 1

Magnussen, il cattivo della F1
Stella: "Va fermato per una gara"

La Formula 1 ha ufficialmente "il cattivo" sugli schieramenti di partenza. Kevin Magnussen da tempo è considerato u...

Leggi »
indycar

Cindric tra lo staff sospeso da Penske
Newgarden colpito duramente

Marco CortesiIn seguito allo scandalo relativo all'uso illecito del sistema push to pass nell'appuntamento IndyCar di...

Leggi »
Rally

Toyota schiera in Portogallo Ogier e
Rovanperä, Sordo al via con Hyundai

Michele Montesano Toyota si affiderà a un poker d’assi per affrontare il Rally del Portogallo, in scena questo fine settima...

Leggi »
formula 1

Che sbornia di punti
Racing Bulls da record a Miami

Che sbornia. No, non quella che avrebbero potuto prendere in uno dei tanti locali di Miami i ragazzi del team, ma una ubriaca...

Leggi »
formula 1

Trump a Miami sfrutta il GP e la
McLaren per raccolta fondi, ma...

Il discusso ex presidente degli Stati Uniti, candidato nuovamente per le prossime elezioni americane, si è presentato nel pad...

Leggi »
formula 1

Sainz penalizzato
La nuova classifica

Oscar Piastri ha spinto fuori pista Carlos Sainz, ma non è stato penalizzato. Sainz successivamente ha attaccato Piastri e ne...

Leggi »
22 Nov [6:09]

Macao - Gara 2
Comini nella storia TCR

Da Macao - Dario Sala

In una gara dai contorni epici, Stefano Comini è diventato il primo campione della TCR International Series. Lo svizzero si è imposto in gara due al termine di un duello superlativo e dopo una interruzione per un incidente multiplo al via che ha sospeso la gara per mezz’ora e di cui parleremo più avanti. Lo svizzero è stato pazzesco. Mantenuto il comando dopo la ripartenza dalla safety car, Comini si è difeso per buona parte della gara dagli attacchi furiosi di Pepe Oriola. Ogni passaggio è stato una sofferenza. Comini a difendersi disperatamente e Oriola ad attaccare ad ogni curva. Traversi, toccate, frenate al limite. Uno spettacolo che ha scatenato spesso le urla anche in sala stampa, ma che ha rischiato di far saltare le coronarie ai rispettivi team.

E’ finita prima del previsto perché probabilmente in uno dei contatti Pepe Oriola ha rotto qualcosa sulla sua macchina e si è dovuto ritirare lasciando a Comini la vittoria in gara e in campionato. Un successo meritato perché lo svizzero non ha fatto calcoli, andando all’attacco e guadagnandosi ogni posizione. Nessun regalo, nessuna tattica. Semplicemente il migliore. “Non ho parole – ha dichiarato alla fine – vincere il titolo e vincere Macao allo stesso tempo è incredibile. Sono felice e orgoglioso di quello che ho fatto. In gara uno ero stretto a sandwich fra le vetture Craft Bamboo e Gené ha spesso rallentato per consentire a Pepe di passarmi. É stato duro tenerlo dietro, ma ce l’ho fatta. Gara due è stata difficile allo stesso modo. Pepe mi ha toccato tante volte forse per via dello stress di vedere il titolo sfuggirgli. Io sono al settimo cielo. Ho vinto a mio modo. Attaccando e senza tattiche perché sinceramente quello è un modo di correre che mi sta …..”.

Inutile il tentativo a fine di gara di cercare, attraverso un reclamo, evidenze su ipotetiche frenate in rettifilo da parte di Comini. Non è stato trovato nulla come prevedibile. La gara si è praticamente esaurita su quel duello perché l’incidente al via ha ridotto a dieci macchine lo schieramento e a sei l’ordine di arrivo. Al secondo posto, dopo i ritiri dei fratelli Oriola, è arrivato Andrea Belicchi che per sua ammissione ha badato a restare in strada evitando di fare errori. Terzo Mikhail Grachev e quarto posto per Gianni Morbidelli che ha visto le sue chances compromesse da un drive-through. Il pesarese ha chiuso un fine settimana decisamente sfortunato. Quinto Rodolfo Avila e sesto Robb Holland.

Come detto il via è stato caratterizzato da un incidente che ha visto coinvolte una decina di macchine. Allo spegnimento dei semafori Rob Huff è stato affiancato da Jordi Gené. Alla piega successiva i due sono venuti in contatto ed hanno sbattuto contro le barriere ostruendo il passaggio. Chi seguiva non ha potuto far altro che cercare un varco per evitare i due. Il disastro è stato inevitabile con macchine che si sono schiantate ovunque. Alla fine è andata bene anche se Jordi Gené è andato a fare un controllo in ospedale per un dolore alle costole. Macao non si è smentita anche quest’anno. Volendo fare una critica, Huff avrebbe potuto benissimo lasciar passare Gené. L’inglese avrebbe potuto riprendersi il primato tranquillamente poco dopo. Aveva un missile. Poteva usarlo meglio.

Domenica 22 novembre 2015, gara 2

1 – Stefano Comini (Seat Léon) – Target – 10 giri 36’13”192
2 – Andrea Belicchi (Seat Léon) – Target – 1”733
3 – Mikhail Grachev (Volkswagen Golf) – Engstler – 26”549
4 – Gianni Morbidelli (Honda Civic) – West Coast – 32”677
5 – Rodolfo Avila (Seat Léon) – Asia – 55”890
6 – Rob Holland (Seat Léon) – Roadstar – 56”665
7 – Keith Chan (Seat Léon) – Target – 2’17”210

Giro più veloce Pepe Oriola 2’34”587

Ritirati

1° giro – Henry Ho
1° giro – Sansom Chan
1° giro – Guillamme Cunnington
1° giro – Nichael Choi
1° giro – Sunny Wong
1° giro – Josh Files
1° giro – Lorenzo Veglia
1° giro – Kevin Gleason
1° giro – Jordi Gené
1° giro – Rob Huff
1° giro – Sergey Afanasiev
7° giro – Pepe Oriola
8° giro – Jordi Oriola

Il campionato
1. Comini 432; 2. Oriola 310; 3. Gené 285; 4. Morbidelli 243; 5. Gleason 226; 6. Belicchi 186