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22 Mag [13:08]

Monte Carlo - Gara 1
Vittoria del solito Vandoorne

Da Monte Carlo - Massimo Costa

Gira e rigira, alla fine sul gradino più alto del podio delle gare 1 GP2 ci sale sempre lui, Stoffel Vandoorne. Il belga del team ART ha conquistato a Monte Carlo il terzo successo consecutivo nella main race dopo Al Sakhir e Montmelò, quinto podio consecutivo se guardiamo anche ai due secondi posti segnati nei precedenti appuntamenti. Un cammino... alla Hamilton per il pilota dello Junior McLaren. Anche questa volta, che partiva dalla seconda fila, e dalla quarta piazzola, grazie ad una azzeccata strategia ha potuto festeggiare il primo posto e rimpinguare il proprio bottino in classifica generale.

Partito con le gomme soft, Vandoorne al 1° giro era quarto dietro a Raffaele Marciello (super soft), Alexander Rossi (soft) e Arthur Pic (super soft). Con l'italiano e il francese presto ai box per cambiare le gomme (col pieno di benzina il degrado è stato immediato), Vandoorne si è giocato tutto al pit-stop al 20° giro, affrontato assieme a Rossi. Impeccabile il lavoro dei meccanici ART che hanno rispedito in corsia box il belga quel tanto che bastava per sopravanzare Rossi. L'americano della Racing Engineering indispettito ha chiesto via radio se Vandoorne avesse superato il limite di velocità, ma era tutto regolare. Il leader del campionato ha quindi gestito in maniera esemplare i rimanenti 20 giri con le super soft, senza accusare nessun degrado alle gomme mentre Rossi ha dovuto vedersela con un sottosterzo aumentato nelle tornate finali.

Notevole il terzo posto di Sergio Canamasas. Lo spagnolo della MP, nono in griglia, ha recuperato posizioni grazie anche a una buona strategia della squadra olandese. Superlativo il sorpasso a Pic alla staccata della Sainte Devote, che gli è valso il quarto posto. Il podio è poi arrivato grazie alla penalità di 10" inflitta a Julian Leal, terzo sul traguardo, ma di fatto settimo. Il colombiano al pit-stop è stato rilasciato mentre al suo fianco aveva già Sergey Sirotkin. Il russo ha dovuto frenare pesantemente, ma il contatto è stato inevitabile e la sua vettura è rimasta danneggiata. Buon risultato per il pilota Rapax, quinto, che sul difficile tracciato monegasco ha mostrato le proprie qualità e l'efficacia della Dallara preparata dal team italiano.

E Marciello? Partito alla grande, subito primo alla Sainte Devote davanti a Rossi, le super soft non hanno consentito al pilota della Trident di resistere troppo. Al giro 8, è infatti rientrato ai box per montare pneumatici medi, cosa fatta la tornata seguente anche da Pic, pure lui scattato con le morbide. Marciello si è però trovato dietro al francese del team Campos, poi la virtual safety-car chiamata per un contatto tra Mitch Evans e Nick Yelloly ha di fatto pregiudicato la chance di recuperare sui primi che hanno subito approfittato del rallentamento per il loro pit-stop. Marciello ha concluso ottavo, magra consolazione il fatto che partirà davanti a tutti in gara 2. Peccato dunque, altra occasione persa per Marciello mentre Vandoorne si invola sempre più. Anche se (col senno di poi) forse una strategia più conservativa, in GP2 gli incidenti non sono rari a Monte-Carlo nelle prime fasi, sarebbe stata migliore.

Da segnalare che la partenza è stata ritardata, con Pierre Gasly colpevole di un jump start, e spostato in pit-lane, e successivo blocco di Nobuharu Matsusthita, Andre Negrao, Norman Nato, Marlon Stockinger. Questi ultimi hanno poi potuto schierarsi nuovamente in griglia. All'8° giro, Matsushita a ruote fumanti ha colpito Daniel De Jong alla variante dopo il tunnel in un disperato tentativo di sorpasso, cosa poi "copiata" da Evans su Yelloly. Anche se in realtà il neozelandese era praticamente tutto all'interno del britannico che ha chiuso la porta. Manovra fuori luogo di Norman Nato che al tornante ha speronato Marco Sorensen. Completamente inesistenti Alex Lynn, quattordicesimo, e Rio Haryanto, sedicesimo, solitamente protagonisti della GP2.

Nella foto, Stoffel Vandoorne (Photo Pellegrini)

Venerdì 22 maggio 2015, gara 1

1 - Stoffel Vandoorne - ART - 40 giri 58'12"368
2 - Alexander Rossi - Racing Engineering - 6"292
3 - Sergio Canamasas - MP Motorsport - 16"726
4 - Arthur Pic - Campos - 17"813
5 - Sergey Sirotkin - Rapax - 20"691
6 - Julian Leal - Carlin - 25"164 *
7 - Richie Stanaway - Status - 25"470
8 - Raffaele Marciello - Trident - 26"803
9 - Jordan King - Racing Engineering - 31"339
10 - Nick Yelloly - Hilmer - 42"915
11 - Rene Binder - Trident - 43"837
12 - Daniel De Jong - MP Motorsport - 45"528
13 - Alex Lynn - Dams - 46"824
14 - Pierre Gasly - Dams - 47"666
15 - Robert Visoiu - Rapax - 49"290 **
16 - Rio Haryanto - Campos - 51"085
17 - Nathanael Berthon - Lazarus - 52"135
18 - Norman Nato - Arden - 1'02"735 ***
19 - Marlon Stockinger - Status - 1'07"600
20 - Johnny Cecotto - Hilmer - 1'07"999
21 - Andre Negrao - Arden - 1 giro
22 - Zoel Amberg - Lazarus - 1 giro

Giro più veloce: Nick Yelloly 1'22"314

* Penalizzato di 10" per ripartenza pericolosa al pit-stop
** Penalizzato di 5" per limiti della pista non rispettati
*** Penalizzato per aver causato un incidente

Ritirati
18° giro - Mitch Evans
12° giro - Artem Markelov
10° giro - Marco Sorensen
7° giro - Nobuharu Matsushita

Il campionato
1.Vandoorne 111; 2.Rossi 68; 3.Haryanto 49; 4.Evans 28; 5.Lynn 25; 6.Leal 18; 7.Berthon, Gasly 16; 9.Canamasas, Pic 15.