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11 Set [19:37]

Monza, gara: Liuzzi meglio di Montoya, la grinta di Giammaria

E sono sette! Anche l’ultimo round che chiude il ciclo della Formula 3000 Internazionale si chiude nel segno del campione della Arden. E si chiude nel migliore dei modi, con un “hat trick”, come si dice oltre Manica: pole, vittoria e giro veloce. Malgrado il titolo conquistato due settimane fa sul circuito di Spa, Vitantonio Liuzzi ha confermato la sua leadership nella categoria, eguagliano le sette vittorie di Juan Pablo Montoya. Con un piccolo particolare però, ossia che il colombiano le conquistò in due stagioni.
Al semaforo verde, il pescarese scatta bene e prende subito la testa della gara. Dietro di lui, Lopez parte a razzo scattando sulla destra e insidiando Giammaria che, partito dalla prima fila, si ritrova l’argentino della CMS attaccato agli scarichi. Doornbos, invece, parte male e si ritrova risucchiato dal gruppo. E mentre Lopez ha la meglio su Giammaria, tra gli inseguitori si verifica il caos. Auto di traverso in sabbia e quando si dirada il polverone si capisce che a farne le spese sono Toccacelo e Rugolo. Anche Grassotto ne esce malconcio, tanto che si vede costretto a rientrare ai box. Liuzzi intanto prende il largo, Lopez pare allungare su Giammaria, ma nel corso del secondo giro finisce contro le barriere alla variante Ascari, complice un cedimento dell’ala anteriore. Giammaria si ritrova quindi secondo, ma non può dormire sonni tranquilli, perché Enge s’avvicina sempre più. Alle spalle dei primi troviamo nell’ordine Schmidt, Doornbos, Guerrieri, Monfardini e Van Hooydonk. La gara procede col capoclassifica in fuga e col duello Giammaria-Enge, dove il ceco della MaCon pare dover scoccare da un momento all’altro l’assalto vincente. Battaglia anche nelle retrovie con Viso, Monfardini e Guerrieri che si presentano in tre sul traguardo. Giunti alla staccata della prima variante riesce ad avere la meglio Guerrieri, che governa bene la sua Lola sui cordoli. All’ottavo passaggio, Doornbos è il primo pilota a rientrare per il pit-stop, mentre in testa Liuzzi gira un secondo più veloce della concorrenza. Inizia così il valzer dei pit-stop: è la volta di Friesacher, poi Van Hooydonk e Lauda. Si arriva così alla 14° tornata, dove rientrano Liuzzi e Giammaria. Vanno in testa Enge e Guerrieri, che però si fermano il giro successivo. A fronte delle soste, la classifica non subisce dei mutamenti per quanto concerne la leadership, ma nelle posizioni retrostanti si registrano alcune novità. A rimetterci maggiormente è Giammaria, che si ritrova quinto dietro a Schmidt e davanti Monfardini. Il nuovo pilota dell’Astromega non si da per vinto e inizia a dare la caccia al rivale della MaCon. Alle sue spalle, Monfardini pone termine alla sua gara finendo fuori in un contatto con Friesacher. La corsa si avvia verso l’epilogo senza colpi di scena e con Liuzzi ormai imprendibile. Enge è secondo, precedendo Doornbos, risalito grazie ad un’abile strategia della Arden. A tenere vive le ultime tornate sono Giammaria e Schmidt; col laziale in scia al tedesco che cerca di chiudere tutti i varchi. Tentativi che risultano vani al 22° giro, con l’alfiere dell’Astromega che mette a segno l’attacco vincente alla Roggia, superando il rivale con una manovra all’esteno. Schmidt cerca di rispondere, ma Giammaria resiste. Nel frattempo però, di questo duello ne ha approfittato Guerrieri, che arrivando dalle retrovie è ormai in scia al tedesco, che giunto alla variante Ascari arriva largo e perde così anche la quinta piazza. Sull’onda di questo sorpasso, l’argentino della BCN si tuffa all’inseguimento di Giammaria, che negli ultimi due giri deve mettercela tutta per tenere dietro il gaucho. La bandiera a scacchi saluta così l’ennesimo sigillo di Liuzzi, autore anche del giro più veloce (il 23° col tempo di 1’39”775). Al secondo posto la vecchia volpe di Enge, mai domo. Terzo Doornbos, a riconferma di un’altra stagione d’oro per la Arden International di Christian Horner. Infine un particolare plauso a Raffaele Giammaria: il pilota di Civitavecchia, dopo aver saltato la gara di Spa, s’è ripresentato in pista a Monza con un nuovo team, l’Astromega, mostrando una notevole grinta già dalle qualifiche. Vitantonio Liuzzi ora guarda al futuro. Lo attende un test con la Sauber la prossima settimana: "Ora vado a bermi un drink alla Sauber, mi stanno aspettando", ha detto il pilota italiano.

L'ordine di arrivo, sabato 11 settembre 2004

1 - Vitantonio Liuzzi - Arden - 26 giri in 44'20"747
2 - Tomas Enge - MaCon - a 9"412
3 - Robert Doornbos - Arden - a 15"480
4 - Raffaele Giammaria - Astromega - a 23"446
5 - Esteban Guerrieri - BCN - a 23"688
6 - Mathias Lauda - CMS - a 45"552
7 - Jeffrey Van Hooydonk - Super Nova - a 45"785
8 - Can Artam - Super Nova - a 1'07"646
9 - Ernesto Viso - Durango - a 1'07"860
10 - Tony Schmidt - MaCon - a 1 giro
11 - Olivier Tielemans - Astromega - a 1 giro
12 - Chanoch Nissany - Coloni - a 1 giro

Il campionato finale
1.Liuzzi punti 86; 2.Toccacelo 56; 3.Doornbos 44; 4.Enge 38; 5.Friesacher 33; 6.Lopez e Guerrieri 28; 8.Giammaria 27; 9.Schroeder 13; 10.Schmidt 11; 11.Van Hooydonk 8; 12.Viso 6; 13.Lauda 5; 14.Van der Merwe 2; 15.Heylen, Verdonck, Ribeiro, Grassotto e Artam 1.

Il servizio della F.3000 da Monza è stato realizzato da Carlo Baffi