formula 1

Imola - Piastri penalizzato
Le Ferrari in seconda fila

Era nell'aria e puntualmente è arrivata. Oscar Piastri ha rovinato la sua eccezionale prestazione in qualifica, che lo av...

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formula 1

Imola - Qualifica
Verstappen non fa prigionieri

Max Verstappen e la Red Bull erano in difficoltà fino al terzo turno libero di questa mattina. Stavano lavorando sodo in base...

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indycar

Indy 500, Qualifica 1
Dominio del team Penske

Team Penske mostruoso nel primo giorno di qualifica per la Indy 500. Le tre vetture del Capitano, dopo tre anni di qualifiche...

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GT World Challenge

Sprint a Misano – Gara 2
Weerts-Vanthoor fendono la notte

Michele Montesano - Foto Speedy BMW ha proseguito a dettare legge a Misano. Anche con il calare della notte la M4 GT3 si...

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GT2 Europe

Misano – Gara 1
Gorini-Tamburini nel segno del Tridente

Michele Montesano - Foto Speedy Maserati ha vinto la gara di casa a Misano del Fanatec GT2 European Series. Leonardo Gorini e...

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GT World Challenge

Sprint a Misano – Gara 1
Rossi e Martin concedono il bis

Michele Montesano - Foto Speedy A meno di un anno di distanza, Valentino Rossi e Maxime Martin sono tornati sul gradino più ...

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14 Dic [16:48]

Ross Brawn truffato da un manager tedesco

Non poteva andargli sempre tutto bene. Ross Brawn, artefice dei trionfi Benetton e Ferrari, del miracolo della rinascita della ex Honda e della vittoria nel mondiale col team che porta il suo nome, abile tecnico ma anche abilissimo manager, nei mesi scorsi è stato truffato. Brawn infatti, aveva firmato un contratto di sponsorizzazione da 30 milioni di euro con un'azienda tedesca di nome Henkel (prodotti chimici). Ma dopo poco si è scoperto che la persona che si era esposta per conto della Henkel, altro non era che un truffatore che con carta intestata dell'azienda andava firmando contratti a destra e a sinistra.

Ora, Brawn ha comunicato ai nuovi proprietari del team, ovvero la Mercedes, l'incresciosa vicenda. La Casa di Stoccarda però non ha alzato le braccia al cielo, ma è andata all'attacco e ora pretende i soldi pattuiti. Ma la Henkel si difende dicendo che tale contratto era il punto di arrivo di una singola persona disonesta che mai aveva consultato la dirigenza. E che la F.1 non è mai stata nei loro programmi pubblicitari. Il tutto è finito dritto in un tribunale di Dusseldorf che dirimerà la vicenda.