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11 Feb [9:31]

Sainz e la preparazione fisica
"Come prima non basta più"

Jacopo Rubino

Più veloci, più impegnative. Anche fisicamente: sono le Formula 1 del 2017, figlie dei nuovi regolamenti che innalzeranno il grip meccanico (grazie alle gomme oversize Pirelli) e il carico aerodinamico con ali più generose. Elementi che hanno obbligato i piloti a intensificare i propri allenamenti in vista non solo del primo Gran Premio in Australia, ma già per i test invernali che scatteranno a fine mese. I vari protagonisti del Circus, sui propri profili social, non hanno mancato di mostrarsi impegnati in dure sessioni di training, cimentandosi nelle più diverse discipline.

Insomma, si fatica molto di più ascoltando Carlos Sainz Jr: "Quello che facevamo fino allo scorso anno non sarà abbastanza. Ci saranno grandi cambiamenti, e significa che i piloti dovranno prepararsi meglio a livello fisico".

Lo spagnolo ad esempio ha già messo su quattro chili di massa muscolare, toccando quota 70 sulla bilancia. Un risultato raggiunto in primis grazie a quello che lui stesso chiama il crossfit da F1. "Invece di 50 minuti, che è la durata normale, le mie sessioni sono di un'ora e mezza o due ore, come un Gran Premio", racconta l'alfiere della Toro Rosso. "Lavoriamo a 180 o 190 battiti al minuto. C'è anche la boxe e allenamento anaerobico, senza mai riposare. È il massimo sforzo possibile".

I guadagni in prestazioni saranno principalmente in curva, con incrementi in alcuni casi stimati fino a 40 chilometri orari. Il collo dovrà essere pronto a sollecitazioni incredibili: "Abbiamo due modi di rinforzarlo", precisa Sainz. "Innanzitutto sfruttando i pesi in palestra, qualcosa che riproduce quello che avviene in pista resistendo alla forza G, e in più faccio del karting specifico due o tre volte a settimana". Di cosa si tratta? È karting, certo, ma sul casco sono applicate zavorre di quasi 2 kg. "Questo corrisponde alla forza G aggiuntiva che sentiremo alla guida di una Formula 1".

Pensando agli avversari, il giovane madrileno afferma: "Da un lato credo che si raggiunga il picco della forma a 21 o 22 anni, e potrebbe essere positivo. Ma allo stesso tempo, piloti come Alonso, Hamilton o Raikkonen in passato hanno già sopportato le forze G che avremo di nuovo in questo campionato".