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6 Feb [13:59]

Sainz lancia CS55 Racing Kart
Scopriamo i piloti F1 che si
sono cimentati come costruttori

Luca Basso

Dopo un mix di emozioni vissute la scorsa settimana per l’annuncio di Lewis Hamilton in Ferrari e, al contempo, del suo addio a fine 2024, nella giornata di lunedì 5 febbraio Carlos Sainz si è presentato al circuito di Cremona per lanciare ufficialmente il suo nuovo brand nel karting: CS55 Racing Kart.

A costruire e distribuire i telai del pilota spagnolo, sarà OTK Kart Group, storica azienda di Prevalle (in provincia di Brescia, nel nord Italia) che, tra gli altri, possiede Tony Kart, uno dei marchi più vincenti di questa disciplina e con cui proprio l’attuale portacolori del Cavallino Rampante ha corso nei suoi primi anni di carriera.

La collaborazione tra Sainz e OTK Kart Group si è concretizzata con il lancio del modello CS55, pensato sia per le categorie monomarcia (Senior e Junior) sia per quelle Shifter. A Cremona, Sainz ha effettuato alcuni giri di pista, accompagnato da Roberto Merhi, ex Formula 1 con Marussia, e Felix Porteiro, che vanta una serie di partecipazioni nell’ex WTCC e prima ancora nella World Series Renault.

“CS55 Racing Kart è per me un progetto entusiasmante. OTK Kart Group è il punto di riferimento nel karting internazionale e sono fiero di poter lavorare con loro. Sento che abbiamo chiuso un cerchio, sia per quanto abbiamo condiviso in passato sia per cosa significa sapere cosa proveranno i piloti su questo kart mentre inseguono i loro sogni. Abbiamo lavorato a lungo per rendere tutto questo possibile e non vedo l’ora di vederlo correre e vincere in pista” ha detto Sainz nella conferenza stampa.

Al momento, Sainz non ha pianificato una collaborazione con OTK Kart Group o con un team per competere a livello internazionale o meno. Anzi, pare più una mossa per seguire quanto fatto da altri in passato; infatti, non è la prima volta che un pilota legato al mondo della F1 lancia un proprio marchio nel kart.

Se andiamo a ritroso nel tempo, Lando Norris presentò a settembre 2021 il suo LN Racing Kart, sempre in partnership con OTK Kart Group. Il britannico, tuttavia, sembra aver costruito con solide basi il proprio progetto, incaricando Ricky Flynn Motorsports – team con cui ha corso e vinto due titoli mondiali karting – di far correre il modello LN Four nei campionati WSK e FIA Karting.

A novembre 2019, Charles Leclerc trovò un accordo con Birel ART – altro celebre nome del kart, con sede a Lissone (Milano) e il cui nome è la fusione tra Birel e ART Grand Prix – per produrre una propria gamma. Attualmente, il brand continua a gareggiare sotto i colori del CL Racing Team (ex Leclerc by Lennox Racing), ma i telai sono omologati “Birel ART” e non più “Leclerc”.

Nel 2018, Ralf Schumacher – ex F1 con Toyota, Williams e Jordan e fratello di Michael – ha provato l’avventura con RS Kart, insieme all’azienda IPK di Salizzole (Verona), senza tuttavia cogliere il successo sperato. Ad oggi il nome sopravvive sotto l’omologa “IPK”.

Anche Daniel Ricciardo ebbe l’appoggio di Birel ART per la sua linea denominata Ricciardo Kart nel 2015, ma l’attività in pista (a livello internazionale e in Australia) durò fino a inizio 2018, escludendo un fugace ritorno nel 2022 con omologa “Birel ART”.

Sempre con Birel ART venne presentato anche RK, ovvero il kart di Robert Kubica, nel 2008. Sebbene sia ancora presente sul mercato, l’omologa ufficiale è “Birel ART” – come Leclerc e Ricciardo Kart – e non c’è più traccia della sua presenza nelle competizioni internazionali: l’ultimo a guidarlo fu Tymek Kucharczyk – pilota polacco attivo lo scorso anno nel GB3 Championship – nel 2021.

Rimanendo all’anno 2008, anche Fernando Alonso scese in prima linea con FA Kart, prodotto allora da OTK Kart Group e con cui ha collezionato tre titoli mondiali Junior e uno Senior (due di questi con il già citato Norris) grazie al lavoro di Ricky Flynn Motorsports. Dal 2019, il marchio è stato rinominato Alonso Kart ed è passato nelle mani di Breda Racing, colei che realizza i Kart Republic di Dino Chiesa, e corre con DPK Racing, ma con omologa “KR”. Il team spagnolo ha vinto gli ultimi due titoli mondiali OK, nel 2023 e nel 2022.

Hamilton ci provò nel dicembre 2008 con il suo LH Kart insieme a Tinini Group, realtà che costruisce i CRG e con il quale il britannico è cresciuto nella sua proficua carriera nel karting. Dal 2016, il marchio è stato praticamente abbandonato.

A ricoprire invece il ruolo di apripista è stato un italiano, un certo Alex Zanardi: nata a metà degli anni Duemila, la linea di telai Zanardi – realizzata dalla già citata Tinini Group e sotto la guida del team manager Dino Chiesa – vinse ben cinque titoli mondiali, l’ultimo nel 2017. Dopo l’addio di Chiesa per l’avventura in Kart Republic, anche Zanardi chiuse baracca e burattini.

L’ultima importante citazione va a Nico Rosberg che, sebbene non s’impegnò come “costruttore”, fondò la Nico Rosberg Academy nel 2018, una “branca” del team Kart Republic di Chiesa. Dopo qualche anno d’interessamento del tedesco, il progetto sparì dalle scene a fine 2020.
gdlracing