formula 1

L'Audi sceglie Hulkenberg
Nel 2025 correrà per la Sauber

E' Nico Hulkenberg il primo pilota scelto dall'Audi per il suo ingresso in F1 a partire dal 2026. Hulkenberg lascerà ...

Leggi »
World Endurance

Peugeot a Spa con una formazione
ridotta: due piloti su ciascuna 9X8 LMH

Michele Montesano Il FIA WEC entra nel vivo della stagione europea. Conclusa la 6 Ore di Imola, è il tempo di voltare pagina...

Leggi »
Formula E

Svelata la Gen3 Evo: maggior efficienza
trazione integrale e nuova aerodinamica

Michele Montesano La cornice di Montecarlo, glamour e ricca di fascino, è stata scelta come palcoscenico per la presentazio...

Leggi »
Regional by Alpine

Test a Hockenheim - 4° turno
Stromsted 'pole', Badoer al top

C'è sempre Noah Stromsted al primo posto della classifica dei test di Hockenheim. Il danese, già leader nel turno del mat...

Leggi »
formula 1

Newey lascerà la Red Bull
Il futuro in Aston Martin o Ferrari

La notizia è arrivata come uno tsunami dal canale televisivo inglese BBC. Adrian Newey lascerà la Red Bull a fine stagione. I...

Leggi »
indycar

Un italiano in America
Ghiotto con Coyne a Barber e Indy

Un italiano in America. Luca Ghiotto, dopo un lungo inseguimento, farà il suo debutto nella Indycar. Il 29enne pilota veneto ...

Leggi »
21 Set [17:07]

Singapore - Hamilton e Vettel da campioni
Indovinata la strategia della Ferrari

Massimo Costa

Soltanto poche settimane fa il mondo sembrava cadergli addosso. Lewis Hamilton era entrato in una spirale negativa senza fine, vedeva nemici ovunque, non aveva più fiducia nella Mercedes e tanto più in Nico Rosberg. Poi, tutto è cambiato. A Monza, il tedesco ha commesso un imperdonabile errore, due a dire la verità, che ha regalato il successo a Hamilton mentre a Singapore, sulla ruota della inaffidabilità della W05, è uscito il numero di Rosberg, fermo al via del giro di ricognizione con le marce che non entravano. Partito dai box, il problema non si è risolto e dopo 13 giri di agonia nei quali era quasi impossibile superare la Caterham-Renault di Marcus Ericsson, Rosberg si è ritirato. Mentre là davanti Hamilton faceva il bello e il cattivo tempo.

Due pole e due vittorie consecutive rappresentano una bella iniezione di fiducia per Hamilton. Che ha anche ritrovato la leadership del mondiale piloti: sono tre i punti di vantaggio che ha su Rosberg. Missione compiuta? Per nulla, perché la W05 ha il difetto di fare scherzetti inattesi senza particolari distinzioni tra i suoi due piloti. Oggi a lui, domani all'altro. Hamilton a Singapore ha disputao un GP perfetto. I primi due stint con le supersoft lo hanno costretto a un terzo pit-stop finale quando gli inseguitori avevano optato per le soft, tentando di evitare la tripla sosta. Hamilton doveva mettere tra sè e il trio composto da Sebastian Vettel, Daniel Ricciardo e Fernando Alonso almeno 27", almeno secondo i calcoli del suo muretto box.

È riuscito a metterne 25, poi le gomme sono crollate ed è rientrato ai box al 52° passaggio. Ripartito, si è trovato dietro a Vettel, ma i suoi pneumatici erano ormai poltiglia. Tutto facile per Hamilton che ha superato la Red Bull-Renault con una certa facilità avviandosi verso il successo finale. Il campione del mondo aveva infatti installato le soft al 26° passaggio e guidando come lui sa fare è riuscito ad arrivare al traguardo tenendosi dietro Daniel Ricciardo (gomme soft messe la giro 28) e Fernando Alonso, sosta in regime di safety-car alla 31esima tornata. Un vero capolavoro quello di Vettel che ha colto il suo miglior piazzamento stagionale ed è tornato sul podio dopo il terzo posto di Montreal.

Ricciardo ha accusato fin dalle prime battute un calo di potenza. Poi, il problema è rientrato salvo apparire di tanto in tanto. Ma contro Vettel questa volta c'era ben poco da fare. Alonso aveva le gomme con alcuni km in meno di quelle dei due piloti Red Bull, ma non è mai riuscito a imbastire un attacco per tentare di conquistare almeno il terzo gradino del podio. Bella la strategia Ferrari, che non avendo niente da perdere, entrata la safety-car per l'ala anteriore esplosa a Sergio Perez dopo il contatto con Adrian Sutil, hanno capito che si poteva tentare di andare fino al traguardo montando le soft. Ma la trazione delle due RB10 è parsa migliore di quella della F14-T e Alonso si è accontentato del quarto posto.

Al via lo spagnolo aveva anche esagerato tentando una staccata impossibile sui due piloti Red Bull. Inevitabile il dritto e buon per lui che non c'era un muro al posto della larga via di fuga... Intelligente Alonso nel ridare subito la posizione a Vettel non incappando così in una penalità. Era partito bene Kimi Raikkonen, subito quinto, ma è rimasto bloccato, nella parte finale della corsa, dietro a Jenson Button e Valtteri Bottas perdendo l'occasione per raggiungere Alonso.

Corsa regolare per Felipe Massa, quinto con la Williams-Mercedes. Dietro di lui vi era Bottas, ma le gomme soft del finlandese hanno ceduto di schianto all'ultimo giro uscendo dalla zona punti. Va rilevato che Massa aveva "pittato" al giro 23, Bottas al 24°. Ben prima di Vettel dunque, inevitabile il crollo delle coperture. Brillante il recupero finale di Jean-Eric Vergne, sesto con la Toro Rosso-Renault. Il francese, dopo una qualifica nella quale era stato battuto dal compagno Daniil Kvyat, si è riscattato. Pur con due penalità di 5", Vergne con le gomme nuove nei chilometri finali ha superato Hulkenberg, Perez, Raikkonen e Bottas. Spingeva forte anche Kvyat, ma con la "borraccia" che non funzionava è fisicamente crollato in una gara dove il caldo ha prosciugato i piloti. Generosa la prova di Perez e Hulkenberg, conclusa in zona punti.

Domenica 21 settembre 2014, gara

1 - Lewis Hamilton (Mercedes W05) - 60 giri 2.00'04"795
2 - Sebastian Vettel (Red Bull RB10-Renault) - 13"534
3 - Daniel Ricciardo (Red Bull RB10-Renault) - 14"273
4 - Fernando Alonso (Ferrari F14-T) - 15"389
5 - Felipe Massa (Williams FW36-Mercedes) - 42"161
6 - Jean-Eric Vergne (Toro Rosso STR9-Renault) - 56"801
7 - Sergio Perez (Force India VJM07-Mercedes) - 59"038
8 - Kimi Raikkonen (Ferrari F14-T) - 1'00"641
9 - Nico Hulkenberg (Force India VJM07-Mercedes) - 1'01"661
10 - Kevin Magnussen (McLaren MP4/29-Mercedes) - 1'02"230
11 - Valtteri Bottas (Williams FW36-Mercedes) - 1'05"065
12 - Pastor Maldonado (Lotus E22-Renault) - 1'06"915
13 - Romain Grosjean (Lotus E22-Renault) - 1'08"029
14 - Daniil Kvyat (Toro Rosso STR9-Renault) - 1'12"008
15 - Marcus Ericsson (Caterham CT05-Renault) - 1'34"188
16 - Jules Bianchi (Marussia MR03-Ferrari) - 1'34"543
17 - Max Chilton (Marussia MR03-Ferrari) - 1 giro

Giro più veloce: Lewis Hamilton 1'50"417

Ritirati
52° giro - Jenson Button
40° giro - Adrian Sutil
37° giro - Esteban Gutierrez
13° giro - Nico Rosberg
0 giri - Kamui Kobayashi

Il campionato piloti
1.Hamilton 241; 2.Rosberg 238; 3.Ricciardo 181; 4.Alonso 133; 5.Vettel 124; 6.Bottas 122; 7.Button, Hulkenberg 72; 9.Massa 65; 10.Perez, Raikkonen 45; 12.Magnussen 39; 13.Vergne 19; 14.Grosjean, Kvyat 8; 16.Bianchi 2.

Il campionato costruttori
1.Mercedes 479; 2.Red Bull-Renault 305; 3.Williams-Mercedes 187; 4.Ferrari 178; 5.Force India-Mercedes 117; 6.McLaren-Mercedes 111; 7.Toro Rosso-Renault 27; 8.Lotus-Renault 8; 9.Marussia-Ferrari 2.