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19 Dic [10:49]

Vandoorne finalmente in F.1
"Doveva succedere ora o mai più"

Jacopo Rubino - Photo4

Il Gran Premio d'Australia è distante ancora tre mesi abbondanti, ma Stoffel Vandoorne è ormai un pilota di Formula 1 a tutti gli effetti. Il belga difenderà i colori della McLaren, che ha investito su di lui sin dal 2013 inserendolo nel proprio programma addestrativo: "La strada è stata lunga, è un cammino iniziato quando ero bambino. Il prossimo anno il sogno si realizzerà", ha raccontato entusiasta all'agenzia Sporza. Per un classe 1992 non si può parlare di esordio-lampo nel Circus, come nel caso di Max Verstappen o come sarà per l'altro rookie Lance Stroll, ma di un percorso fatto di tappe e pazienza. "Doveva succedere ora, o non sarebbe successo mai più. Ho lavorato sodo e ho aspettato".

Il curriculum di Stoffel, del resto, parla da sé: campione della F4 francese nel 2010, sua prima annata in monoposto, poi in Formula Renault 2.0 Eurocup (2012), vicecampione in Formula Renault 3.5 (2013), campione in GP2 nel 2015 con il dominio forse più netto mai visto nella serie cadetta. Ma neanche questo aveva convinto la McLaren a offrigli subito un volante, preferendo sempre l'esperienza di Fernando Alonso e Jenson Button.

E così Vandoorne ha dovuto vestire i panni della riserva, "parcheggiato" nella difficile Super Formula giapponese per macinare chilometri. E raccogliendo pure nel Sol Levante due trionfi, a Okayama e Suzuka. La meritata promozione è quindi divenuta ufficiale durante il fine settimana di Monza, in coincidenza con l'annuncio del ritiro di Button. "Ho vinto tante gare e tanti campionati, non potevo fare più di così", sottolinea. "Finalmente ora avrò la mia chance in F.1, è fantastico".

L'opportunità di debuttare nel mondiale è comunque già arrivata in Bahrain, a causa del forfait di Alonso dopo lo spettacolare incidente di Melbourne. La chiamata per il giovane fiammingo è stata improvvisa, ma ha saputo sfruttarla al meglio entrando subito in zona punti fra gli applausi generali. Ma non basta per avere certezze: "Il vero lavoro sarà da adesso. Dovrò dimostrare il mio valore per una stagione intera, speriamo di ottenere dei buoni risultati". Quali? "Dipenderà dalla macchina. Probabilmente non saremo ancora competitivi a sufficienza per vincere, ma stiamo facendo dei passi avanti. Per la McLaren-Honda la fase più difficile dovrebbe essere passata, ci sono buoni segnali per il 2017".

Quanto al futuro, Vandoorne non nasconde le proprie ambizioni. "Spero un giorno di essere campione del mondo. Ho vinto tanto nella mia carriera fino a qui, se tutto va per il verso giusto posso riuscirci anche in F.1", mette in chiaro, pur tenendo i piedi per terra. "Oggi è difficile fare previsioni, dipende da molti fattori. Ci vuole anche un po' di fortuna, ma ovviamente bisogna avere innanzitutto il talento. Altrimenti non sarai mai un campione".