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Imola – Qualifica
Pole di Fuoco nella tripletta Ferrari

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Shanghai - Qualifica
Dominio Red Bull, Verstappen in pole

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formula 1

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World Endurance

Peugeot debutta con la nuova 9X8 LMH
Jansonne: “La pista ci darà il verdetto”

Da Imola - Michele Montesano Peugeot è legata a un doppio filo con l’Italia nel FIA WEC. Se a Monza, quasi due anni fa, la C...

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formula 1

Shanghai - Gara Sprint
Verstappen di rimonta, poi Hamilton
Bagarre tra Sainz e Leclerc

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Rally di Croazia – 1° giorno
Neuville-Evans chiudono a pari merito

Michele Montesano Il Rally di Croazia non ha deluso le aspettative. Gli asfalti veloci, tecnici e insidiosi hanno regalato un...

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25 Giu [23:27]

Vettel parla a cuore aperto:
vita privata, politica, soldi...

Massimo Costa

Raramente Sebastian Vettel si è raccontato non parlando solo di corse, di quattro ruote, di power unit. Lo ha fatto, finalmente, in una intervista molto accurata apparsa sulla Gazzetta dello Sport a firma di Gianluca Gasparini. Si è così appreso che Vettel, 31 anni, due figli, si è sposato pochi giorni prima del Gran Premio di Francia con la sua compagna di sempre, Hanna. Ma ecco alcuni stralci della intervista.

"Amo ciò che faccio e non sono diventato pilota di F1 per essere riconosciuto, non mi interessa. Ho scelto lo sport giusto, i GP creano un’attenzione planetaria, ma per gran parte del tempo indosso un casco e questo aiuta… Ora tutti hanno i telefonini, fotografano ovunque. Magari sto mangiando al ristorante, arrivano e scattano. Avessero almeno le palle per chiedere se si può, così posso rispondere sì o no. Ma non mi condiziona la vita, faccio ciò che desidero. Alla fine dell’anno scorso eravamo in una città coi miei amici, era più comodo prendere l’autobus e lo abbiamo preso. Tutto qua».  

Vettel non è presente sui social, non lo trovate su Twitter, Instagram, Farcebook. Gli piace la solitudine? "Per gran parte del tempo ho gente che mi circonda: meccanici, tecnici, così via. Ma se in hotel la sera trovo un’ora per me, è un regalo. Non mi piace viaggiare, ma ha il vantaggio che in aereo sei costretto a staccare e leggi un libro, fai altro. Ne ho bisogno, è umano prendersi del tempo per riflettere. Siamo fortunati, come piloti, per la vita che abbiamo. Ma le cose ci arrivano velocissime, è necessario capire e apprezzare ciò che hai».

Sebastian parla degli amici: "Gli amici veri li ho da tanto, sono quelli della scuola e loro contano su di me, io su di loro, anche se non ci vediamo per mesi bastano due minuti perché il tempo non sia mai passato. È difficile trovarne nuovi, perché con gli anni diventi più protettivo. Altrimenti andandocene da vecchi avremmo tutti mille amici e non è così".

A differenza di Lewis Hamilton, Vettel è decisamente più tranquillo, ordinario: "Vorrei dormire di più, che ci fossero più ore nella giornata! Un po’ per i figli, un po’ perché sono molto curioso, cerco di fare di tutto. Sto raramente davanti alla tv, al computer ancora meno. A casa mi alleno e vivo il più possibile con la famiglia. Dovrei essere un po’ più tedesco nel dormire. Non sono diverso come persona, ma vedo le cose in maniera differenti. I tuoi gusti, ciò che ti piaceva prima e magari non ti piace più, interessi nuovi, è la vita che avanza. E grazie ai figli diventi paziente. In gara non lo sono sempre, lo so: ma ci tieni così tanto, hai passione, sono le emozioni che ti trascinano".

Politica e soldi, cosa ne pensa Seb? "Seguo le notizie. Non tanto cosa fa Trump in America, per dire. Ma se un evento ha un impatto globale, se mi incuriosisce, cerco di aggiornarmi. Leggo i giornali e spesso i titoli sono troppo urlati. Sembra che il mondo sia un posto orribile, danno questa impressione. Ma se hai una vita come la mia, e viaggi tanto, apprezzi le culture differenti, la natura, che adoro, le persone, il mondo non è così male come lo dipingono. Sono in una posizione fortunata e ne ho abbastanza per non preoccuparmi di niente. Sono importanti. Puoi comprare cose che ti danno felicità per un momento, ma in fondo ciò che conta è altro. Provo molto più piacere a salire il sentiero di una montagna e osservare il panorama da lassù che non stare davanti a un computer a guardare il conto in banca".