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MONDIALE RALLY

CATALUNYA

Guido Rancati

“Vincere un campionato del mondo è bel-

lo, ma vincerne un altro lo è di più”. Séba-

stien Ogier conclude il suo fine settimana

sulla Costa Daurada e non cerca una frase

ad effetto per far sapere cosa prova. Per

spiegare cosa prova, si limita a una consi-

derazione banalotta e a qualcuno torna in

mente Tony Santagata, quello che cantava

la bellezza de lu primm'ammore, ma osser-

vava che il secondo è più bello ancor.

Trentun anni da qui a poco più di un mese,

il francese ha rivinto quel titolo iridato che

aveva ampiamente ipotecato con sei suc-

cessi alla fine di un rally nel quale non ha

neppure avuto bisogno di andare a palla

fino alla fine: già in testa dopo il primo giro

di prove sulla terra, aveva sfruttato la

seconda parte del venerdì per mettere

insieme un vantaggio non enorme e tutta-

via rassicurante: trentasei secondi e sei su

Jari-Matti Latvala, trentasette e due su

Mads Ostberg e trentasette e tre su Andre-

as Mikkelsen. Sull'asfalto s'è limitato ad

amministralo. Senza scomporsi, senza fare

una piega e nemmeno un plissé, ha lascia-

to che il finlandese con la sua stessa divi-

sa, l'unico che ancora poteva sperare di

togliergli scettro e corona, vincesse quat-

tro dei sei primi round veri sull'asfalto

intorno a Salou e che gli si avvicinasse. Di

poco, però. Di appena una decina scarsa di

secondi in centotrentotto chilometri e

mezzo. A quel punto, sempre primo e con

ancora un margine di ventisette secondi e

tre, ha ridotto ancora la pressione del pie-

de sull'acceleratore. Certo com'era che gli

ultimi settantadue chilometri non sareb-

bero bastati al nordico per annullare lo

svantaggio. Non almeno alle regolare. E al

via della Power Stage ha deciso di rallen-

tare ancora. S'è disinteressato dei punti

supplementari in palio, ha alzato il suo

tempo del passaggio precedente e ha

lasciato gli ultimi scampoli di gloria del

fine settimana al compagno di squadra, a

Meeke e a Mikkelsen. Perché anche nelle

Hautes Alpes si pensa che per papparsi la

gallina valga la pena lasciare le uova agli

altri...