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L’INCHIESTA

Fuga dalle formule

ALLARM

Sono appena

15, sì avete

letto bene, gli

italiani che

corrono nelle

monoposto,

dalla F.1 alla

F.4. Un numero

irrisorio se lo

paragoniamo a

quelli che

schierano altri

Paesi. E il

futuro appare

ancora

peggiore

Massimo Costa

Sono sempre di meno e il rischio è che spariscono del tutto. Stiamo parlando di una razza

in via di estinzione: il pilota italiano nel mondo delle formule. Attualmente sono un manipolo

di ardimentosi coloro che si stanno cimentando tra GP2, GP3, FIA F.3 e poco altro, soste-

nuti da qualche sponsor personale, ma più che altro dagli sforzi della famiglia. Perché di-

ciamo che in un futuro non lontano potremmo avere un numero irrisorio di italiani nelle

suddette serie? Perché nel karting internazionale di alto livello, il movimento tricolore è ri-

dotto ai minimi termini. Là dove un tempo eravamo grandi protagonisti, oggi siamo total-

mente assenti. E per di più, tra quei pochi che vi sono, la maggior parte non ha la possibilità

per affrontare il naturale passaggio in monoposto. Non vinciamo, non convinciamo da un

paio di anni a questa parte. Il motivo? La crisi economica, senza dubbio, è la principale im-

putata. Se un tempo avevamo un bel gruppo di kartisti ad impegnarsi nell’europeo e nel

mondiale, oggi sono meno della metà. E dunque il bacino dal quale attingere qualche ta-

lento si fa molto più complicato. Inoltre, i costi attuali richiesti nel kart sono ormai parago-

nabili a quelle che servono per correre in F.4 e si rischia che le famiglie che sostengono i loro

figli nel karting, vengano prosciugati ancora prima di far salire il giovane su una formula.

Come reagire? Non vediamo una soluzione rapida purtroppo. Un segnale arriva dalla F.Re-

nault ALPS e dalla F.4 Italia, i primi gradini da affrontare in uscita dal karting, che dovrebbe

vedere al via tantissimi piloti tricolori. Non è così: soltanto uno nell’ALPS, appena tre che con

una certa continuità si sono presentati nella F.4 Italia. Una situazione similare l’ha vissuta,

poco prima di noi, la Spagna, un Paese che forte dell’euforia economica che stava vivendo

presentava una marea di piloti nelle più svariate categorie per monoposto, poi improvvisa-

mente quando la bolla immobiliare è apparsa, sono tutti svaniti, come travolti da uno tsu-

nami. Ci vorrà pazienza per ricostruire un movimento tricolore adeguato, ma intanto

vediamo com’è la situazione attuale. Abbiamo preso in considerazione i piloti che dalla F.1

alla F.4 nazionale hanno corso più di quattro appuntamenti: sono appena quindici.