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Stefano Semeraro

“Brainless”. Ovvero: senza cervello. Sui quotidiani inglesi la parolina

feroce utilizzata da Toto Wolff per definire la condotta dei suoi due

piloti in Austria è diventato il titolo più gettonato. Sotto, l'immagine

delle due Mercedes appaiate, qualche scintilla che già sprizza dalle

carrozzerie, il finale di partita intuibile anche per chi si è perso il Gran

Premio e non ha visto l'assalto all'arma bianca di Hamilton sul retti-

lineo, Rosberg che stacca più lungo che può cercando di non lasciare

spazio al compagno-rivale, ma finisce per urtarlo rimettendoci l'ala

e il podio. Il risultato, al di là del disappunto amarissimo di tutto il

team, con Wolff in testa, è che la collisione fra i due galletti potrebbe

portare alla fine di un'epoca alla Mercedes. Basta libertà di giocarsi

la gara, basta duelli casalinghi che fanno gongolare la concorrenza,

basta finali infuocati: da Silverstone il team potrebbe decidere di im-

porre, come accade altrove, i famigerati ordini di squadra.