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12 Apr [22:19]

Silverstone, gara
Vittoria thrilling dell'Audi

Claudio Pilia

Vittoria quasi al fotofinish per l’Audi nel primo appuntamento stagionale del Mondiale Endurance, sul circuito di Silverstone. Al termine delle sei ore di gara, la R18 e-tron quattro numero 7 guidata dall’equipaggio formato da Marcel Fassler, Andre Lotterer e Benoit Treluyer ha avuto la meglio sulla Porsche 919 Hybrid di Romain Dumas, Neel Jani e Marc Lieb. Una lunghissima gara “sprint” di 201 giri, conclusa a favore della Casa dei Quattro Anelli con un vantaggio di appena 4"610 secondi e tanta suspance, per via dei due pitstop nell’ultimo quarto d’ora.

Nell’ultimo stint, la spettacolare battaglia con la Porsche di uno scatenato Jani ha portato il leader Fassler a superare deliberatamente i limiti della pista all’esterno della curva Club, costringendo i commissari ad infliggergli uno stop-go. Il gap tra i due piloti svizzeri, da 1 minuto e 12 secondi si è poi ridotto a 37” dopo la sosta per lo splash, prima di tornare nuovamente in pit-lane per scontare la penalità e ridurre, così, a soli 9 secondi il vantaggio. Il forcing finale di Jani non è bastato a portare la 919 Hybrid davanti a tutti, permettendo così all’Audi di tornare sul gradino più alto del podio di una gara WEC dopo il successo di Austin, in Texas, lo scorso settembre.

Niente da fare per le Porsche, dunque, chiamata ad accontentarsi di un comunque ottimo secondo posto che ha portato con se importanti risposte. Il nuovo motore elettrico ha infatti dato degli ottimi spunti in termini di prestazione sui rettilinei, dove si è vista una velocità incredibile anche per la corazzata Audi e per la Toyota. Peccato che l’altra 919 di Mark Webber, Timo Bernhard e Brendon Hartley non abbia potuto dimostrare altrettanto, a causa di un amaro ritiro, da leader della corsa. Un problema al cambio, infatti, ha costretto l’ex pilota di Formula 1 a riportare la vettura ai box, nel corso della seconda ora.

Terza e quarta piazza, invece, per le due Toyota, apparse un po’ in difficoltà rispetto alle evoluzioni degli avversari e con i consumi. La prima TS040 Hybrid guidata da Sebastien Buemi, Anthony Davidson e Kazuki Nakajima non è riuscita a tenere dietro Jani, finito davanti grazie a una strategia mirata a conservare più carburante e fare uno splash più tardivo. Ad un giro di distanza l’altra Toyota, nelle mani di Alexander Wurz, Sebastien Buemi e Mike Conway. La Casa giapponese, comunque, lascia il tracciato inglese limitando i danni nella classifica Costruttori, lasciandosi alle spalle la Porsche.

Tra le LMP2 è stato invece dominio russo del team G-Drive, che ha portato a casa una pesante doppietta con le nuove Ligier-Nissan JSP2 col cupolino; Sam Bird, Roman Rusinov e Julien Canal hanno dominato la loro classe, doppiando anche i compagni di squadra Pipo Derani, Gustavo Yacaman e Ricardo Gonzales.

La classe GTE Pro, invece, è stata ancora una volta terra di conquista per il team AF Corse di Amato Ferrari, con Gianmaria Bruni e Toni Vilander che hanno dato il via alla stagione con una pesante vittoria, seppure con qualche difficoltà. Dopo aver perso diverse posizioni al via, due pit stop durante le neutralizzazioni della safety car hanno permesso all’equipaggio italo-finlandese di risalire la classifica, lasciandosi alle spalle sia la Porsche 911 RSR di Michael Christensen e Richard Lietz che l’altra Ferrari di Davide Rigon e James Calado. Fuori dal podio l’Aston Martin, proprio nella gara di casa, sebbene vincitrice della classifica GTE AM con Pedro Lamy, Mathias Lauda e Paul Dalla Lana.

Domenica 12 aprile 2015, gara

1 - Fassler-Lotterer-Treluyer (Audi R18 e-tron) - Audi - 201 giri
2 - Dumas-Jani-Lieb (Porsche 919 Hybrid) - Porsche - 4"610
3 - Davidson-Buemi-Nakajima (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota - 14"816
4 - Wurz-Sarrazin-Conway (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota - 1 giro
5 - Di Grassi-Duval-Jarvis (Audi R18 e-tron) - Audi - 4 giri
6 - Rusinov-Canal-Bird (Ligier JSP2-Nissan) - G Drive - 16 giri
7 - Yacaman-Derani-Gonzalez (Ligier JSP2-Nissan) - G Drive - 17 giri
8 - Sharp-Dalziel-Henemeier (HPD) - Extreme Speed - 18 giri
9 - Leventis-Watts-Kane (Dome-Nissan) - Strakka - 23 giri
10 - Bruni-Vilander (Ferrari 458) - AF Corse - 29 giri
11 - Lietz-Christensen (Porsche 911) - Manthey - 29 giri
12 - Rigon-Calado (Ferrari 458) - AF Corse - 29 giri
13 - Nygaard-Sorensen-Thiim (Aston Martin Vantage) - Aston Martin - 30 giri
14 - Turner-Mucke (Aston Martin Vantage) - Aston Martin - 30 giri
15 - MacDowall-Rees-Stanaway (Aston Martin Vantage)- Aston Martin - 30 giri
16 - Pilet-Makowiecki (Porsche 911) - Manthey - 31 giri
17 - Dalla Lana-Lamy-Lauda (Aston Martin Vantage) - Aston Martin - 33 giri
18 - Perrodo-Collard-Aguas (Ferrari 458) - AF Corse - 33 giri
19 - Shaytar-Bertolini-Basov (Ferrari 458) - SMP - 33 giri
20 - Howson-Bradley-Tandy (Oreca-Nissan) - KCMG - 34 giri
21 - Castellacci-Goethe-Hall (Aston Martin Vantage) - Aston Martin - 35 giri
22 - Ried-Al Qubaisi-Bachler (Porsche 911) - Proton - 35 giri
23 - Dempsey-Long-Seefried (Porsche 911) - Dempsey - 36 giri
24 - Nicolet-Merlin-Maris (Ligier JSP2-Nissan) - OAK - 36 giri
25 - Brown-Fogarty-Brabham (HPD) - Extreme Speed - 36 giri
26 - Roda-Ruberti-Poulsen (Corvette C7-R) - Larbre - 41 giri

Ritirati
116° giro - Trummer-Liuzzi-Klien (CLM P1-AER) - ByKolles
44° giro - Bernhard-Webber-Hartley (Porsche 919 Hybrid) - Porsche
20° giro - Panciatici-Chatin-Capillaire (Alpine-Nissan) - Signatech