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8 Apr [13:25]

Leonardo Pulcini

Antonio Caruccio

A 16 anni, Leonardo Pulcini (selezionato Kartista Italiaracing 2013) è pronto a debuttare per la sua prima stagione completa con una monoposto di Formula 3. Il giovane romano, dopo aver disputato il campionato di F.4 Italia e le ultime due gare del 2014 con la DAV Racing nella EuroFormula Open, ha deciso di continuare il suo impegno con la compagine lombarda della famiglia Davenia, sempre nella serie organizzata da GT Sport.

Che bilancio puoi trarre dei test pre-stagione completati con DAV Racing?
“Mi trovo bene con il team, soprattutto con il nuovo direttore tecnico Roberto Costa. Abbiamo fatto un grande lavoro nelle prove, facendo sia simulazioni gara sia di qualifica, per imparare ad usare al meglio la gomma nuova. Rispetto allo scorso anno abbiamo fatto tanto sviluppo sulla macchina”.

Rispetto al 2014, in cui debuttasti con la F.3 Open, che passi in avanti pensi di aver fatto?
“Credo di essere migliorato molto, anche perché guidavo molto sporco, portando avanti lo stile del kart. Ho imparato a sfruttare la macchina al meglio ed in Formula 3 è fondamentale perché è una monoposto con un grande grip laterale ed un’elevata velocità di percorrenza. Ho cambiato molte cose anche intorno a me, concentrandomi al 100% su questo sport. Adesso vivo vicino alla squadra, mi alleno tutti i giorni e cerco di perfezionare anche le piccole cose, per poter fare la differenza”.

Essere l’unico pilota del team, pensi ti abbia aiutato o svantaggiato fino ad ora?
“Sicuramente svantaggiato, perché avere un compagno di squadra con tanta esperienza, anche più forte di me, con più tecnica, mi avrebbe potuto aiutare molto. Mi avrebbe fornito più motivazione, ma anche nuovi riferimenti. D’altra parte è stato comunque bello avere tutto il team concentrato su di me e la macchina preparata intorno alle mie esigenze”.

Rispetto allo scorso anno sono cambiati gli penumatici. Hai avvertito questa differenza?
“Molto. Con le Michelin la macchina è più facile da guidare a gomme vecchie perché ha molto più grip. Questo aiuta ad aver maggiore confidenza sulle curve veloci, sfruttando al meglio la macchina. In qualifica è invece difficile perché se hai traffico o imprevisti hai solo un paio di giri al massimo dell’aderenza”.

Che differenza c’è tra la F.4 e la F.3?
“La Tatuus di F.4 è una macchina addestrativa, che ti dà le prime sensazioni di guida di una monoposto e non è molto sviluppata. Ha basso carico e non puoi fare molte modifiche. La F.3 invece ti insegna a lavorare sulla vettura, a mio avviso si avvicina nettamente di più alla F.1”.

Quali sono gli obiettivi per la stagione 2015?
“Visti i risultati dei test e il potenziale che abbiamo dimostrato, saremo in grado di lottare per la top-5”.

Lavori con Enrico Toccacelo che ti segue e ti guida. In che modo il suo supporto influisce sul tuo operato?
“È la persona più importante per me, fondamentale. Mi aiuta con la sua esperienza, mi guarda in giro per la pista, nelle curve e mi dice dove sbaglio e come migliorare. È come un secondo padre, sto sempre con lui e lo vedo quasi ogni giorno, c’è un gran bel rapporto, di amicizia, e ci capiamo al volo”.

Il team manager della squadra è Matteo Davenia, che fino a pochi anni fa correva. Che rapporto c’è tra voi?
“Se Enrico è come un padre, Matteo è quasi un fratello. Mi è molto vicino perché avendo corso fino a pochi anni fa sa quali sono le sensazioni della macchina e aiuta la coordinazione del lavoro con gli ingegneri”.