Page 14 - Dallara_ITA

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Che prospettive offre un’azienda come
quella di Varano ad un giovane alla prima
esperienza lavorativa?
M.A.: La Dallara è un’azienda
all’avanguardia in tutti i sensi, ha contatti e
collaborazioni con le più importanti aziende
del settore automobilistico italiano e
straniero. Questo permette ad un giovane
alla prima esperienza lavorativa di conoscere
nuove realtà e crescere professionalmente.
Ritengo che queste due cose siano di
fondamentale importanza nei primi anni
lavorativi nei quali s’impara a lavorare in
team e a relazionarsi con il mondo
lavorativo esterno.
G.C.: Se sono qui è perché credo che le
prospettive offerte siano ottime e di alta
qualità. Poi è chiaro che tutto dipende
molto dalle inclinazioni di ognuno di noi ma
come inizio, per un giovane alla prima
esperienza, credo sia molto buono.
L’azienda, non essendo di grandi
dimensioni, ti permette fin dai primi mesi di
lavorare su progetti molto interessanti e di
avere visioni d’assieme piuttosto complete,
tutto a favore di un rapidissimo
apprendimento. Inoltre, ti consente di
entrare in contatto con professionisti con
carriere ed esperienze lavorative di altissimo
livello da cui imparare tanto ogni giorno.
Considerate la Dallara il vostro traguardo
finale o potrebbe essere anche una tappa di
un percorso lavorativo più complesso?
M.A.: Penso che un percorso lavorativo
complesso significhi occuparsi ogni giorno di
cose nuove, avere qualcosa da imparare
dalle persone e da quello che ci sta intorno,
avere nuove sfide e provare a superarle.
Lavoro in Dallara da soli tre anni e
sicuramente non sono mai mancate nuove
problematiche e soddisfazioni. Inoltre sono
molto legato al territorio in cui vivo e
difficilmente potrei farne a meno. Penso
quindi che la Dallara possa essere un
traguardo finale perché sono sicuro che in
futuro non mancheranno nuove sfide e
occasioni di crescita.
G.C.: Questa è una di quelle domande a cui
è difficile dare una risposta anche dopo anni
e anni di carriera. I fattori in gioco sono
talmente tanti e non strettamente
dipendenti dalle voglie della singola persona
coinvolta che non saprei dare una risposta
certa.
Sicuramente, però, se ho scelto di tuffarmi in
questa esperienza è perché ci credo
profondamente e penso che possa
soddisfarmi e gratificarmi a 360° offrendomi
sempre nuovi stimoli. E fino ad ora è stato
così.
Che tipo di mansioni svolgete e qual è
l’impegno che vi viene richiesto?
M.A.: Lavoro nel reparto ricerca e sviluppo e
in particolare mi occupo dello sviluppo dei
modelli veicolo per il simulatore di guida.
G.C.: Lavoro nel reparto progettazione, in
ufficio tecnico in particolare. Le mansioni
principali sono quelle di progettare,
attraverso software di modellazione solida, i
vari componenti e sottoassiemi della vettura
che mi vengono assegnati, capendone e
assimilandone le condizioni al contorno,
ideandone la forma, le dimensioni,
pensandone i modi di realizzazione e i
processi di produzione, verificandone il
corretto montaggio una volta prodotti.
Parallelamente vi è anche l’attività di
creazione dei disegni costruttivi e la
compilazione delle distinte base e di altri
documenti fondamentali per i reparti
produttivi.
Oltre ad una buona parte di lavoro
individuale, c’è anche la necessità,
dipendentemente dal tipo di componente,
di interfacciarsi costantemente con gli altri
reparti aziendali (produzione, aerodinamica,
ufficio calcoli, etc.), cosa che trovo molto
stimolante e formativa.
Per chi inizia la propria carriera cosa è più
importante: che l’azienda sia solida, che
punti sull’innovazione, che sia aperta ai
mercati esteri, che consenta di integrare
bene ritmi lavorativi ed esigenze individuali,
o che offra un alto livello di retribuzione?
M.A.: Penso che per un giovane neo-laureato
siano fondamentali i primi anni di lavoro.
Per questo motivo la solidità aziendale e
l’innovazione sono le prerogative necessarie
per rendere un lavoro stimolante e duraturo.
Le ultime due cose che ha detto sono
comunque importanti, ma solo
successivamente.
G.C.: Sono tutte caratteristiche molto
desiderabili ma dipende dal tipo di lavoro
che si va a fare. In generale, credo che la
cosa più importante su tutte sia riuscire a
trovare un’azienda in cui poter fare ciò che
appassiona e rende felici, dato che buona
parte della vita la trascorriamo lavorando!
Nel mio campo, poi, è fondamentale essere
in un ambiente fortemente innovativo per
non rimanere indietro con le tecnologie ed è
essenziale che l’azienda abbia un occhio ai
mercati esteri perché, come tutti sappiamo,
il mercato è ormai globale e non farlo
vorrebbe dire solo perdere occasioni. Poi è
chiaro che stare in un’azienda solida, specie
in questo particolare momento economico,
non guasta mai.
Marcello
Alfieri
con Tony
Kanaan