Page 4 - Dallara Magazine

4
GP3
Il nuovo motore AER V6 da 400 Cv quali
modifiche ha imposto nella concezione dei
freni?
«
Abbiamo dovuto montare pinze, dischi e
pastiglie più grandi. Sempre Brembo, sempre
dischi in acciaio, ma più grandi perché i
vecchi non sarebbero stati sufficienti».
Si tratterà dunque di una vettura facile da
settare” o più impegnativa anche sotto
questo punto di vista?
«
Sarà una macchina abbastanza facile da
settare, come la precedente, anche se più
nervosa” a causa del nuovo motore. La
coppia tutto sommato è inferiore, rispetto al
turbo precedente. In sintesi: sarà facile da
settare per gli ingegneri di pista, ma più
impegnativa per i piloti»
Quale dettaglio vi ha dato più
soddisfazione nella progettazione?
«
Sicuramente l’aver installato un motore
completamente diverso senza obbligare i
team a cambiare telaio, e mantenendo
inalterati parecchi componenti: il radiatore
dell’acqua ad esempio è lo stesso. Poi l’essere
riusciti, attraverso la carrozzeria, a dare alla
macchina un aspetto decisamente diverso
dalla precedente».
Come si sono svolti i test e che esiti hanno
dato?
«
Si sono svolti in modo tranquillo e hanno
dato esiti positivi. Erano soprattutto mirati a
validare l’installazione del nuovo motore, e
non abbiamo riscontrato problemi».
Quali sono stati i primi feed-back da parte
di team e piloti?
«
Molto positivi. La GP3 era in situazione
critica. Molti team stavano pensando di
passare ad altri campionati. Quando è stata
annunciato che la nuova vettura avrebbe
avuto maggiore potenza si era manifestato
un interesse rinnovato, una volta vista la
macchina molti hanno cambiato idea.
L’accoglienza è stata ottima».
Cosa ci dobbiamo aspettare dalla Pirelli per
quanto riguarda le gomme nel 2013: si
andrà verso un degrado accelerato come in
F.1?
«
Non so ancora cosa dire. Le gomme vecchie
erano indistruttibili, durante la gara non
c’era praticamente degrado. Dalla GP2 era
arrivata la richiesta di gomme simili a
quelle della F.1, proprio per evitare che
verso la fine della gara le posizioni si
congelassero e non ci fosse spettacolo. La
GP2 del resto è più simile all’IndyCar: lo
spettacolo è più importante della tecnica
pura. Quindi l’ideale è che verso la fine le
vetture diventino più difficili da guidare, e
di conseguenza che il pilota che ha saputo
meglio gestire le gomme si trovi in
vantaggio. Si può essere più o meno
d’accordo, ma è una soluzione
strategicamente vincente per preparare i