Page 20 - Dallara Magazine

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Andrea, partiamo dalle regole. Pietro
Mennea, un grandissimo campione che la
velocità ce l’aveva nel sangue, sosteneva che
il bello dello sport è che impone regole
chiare. E che proprio per questo può essere
una scuola di vita. Sei d’accordo?
«
Le regole sono le ragioni profonde che
determinano nel tempo la vita e la morte, il
successo e l’insuccesso, la crescita e il declino
delle organizzazioni. Le organizzazioni che
funzionano bene, anche nello sport, hanno
regole chiare e distinte, reali, conosciute,
applicate e rispettate. Le regole aiutano o
limitano? Sono un ostacolo da aggirare o un
vantaggio per tutti? Quale è il nostro reale
rapporto con il mondo delle regole, con l’idea
di disciplina e quale è la sottile indulgenza
verso la cultura dell’improvvisazione, della
tolleranza, del compromesso, del favoritismo?
Ogni sport ha le sue regole specifiche. Nel
calcio non puoi toccare la palla con le mani,
devi dare i calci alla sfera e non
all’avversario; nella pallacanestro devi
toccare la palla solo con le mani e non puoi
toccare l’avversario. Se non conosci le regole
del baseball, lo guardi in TV e non capisci
nulla, non partecipi allo spirito del gioco e
non ti diverti. Tutti gli sport hanno regole
generali, dette «codice sportivo» , e queste
regole separano lo sport da altre attività, per
esempio commerciali. Se nel business un
concorrente ha un problema gli altri sono
felici di approfittarne. Nello sport, se un
campione di ciclismo cade in corsa, il
principale concorrente lo aspetta e non ne
approfitta perché una possibile vittoria non
gli renderebbe onore. Lo sport vero, quello
prima del business, è educativo per
definizione; educa alla legge del risultato
conseguito solo con i tuoi meriti, al rispetto
dell’avversario, all’autodisciplina, all’impegno
totale, all’accettazione della sconfitta, alla
competizione e non alla guerra. La «regola»,
del resto, è stata la pietra fondante degli
ordini religiosi medioevali per darsi una
specifica identità, una ragione istituzionale
riconoscibile, una comune ragione di esistere.
Ancora oggi la «regola» è origine ed essenza di
una organizzazione, ne legittima e garantisce
la sopravvivenza. Le regole dicono chi sei, chi
ti proponi di essere, le proposte che fai di te,
della tua persona e della tua organizzazione.
La regola è vincolo, rigidità, oppure aiuto e
supporto all’azione? Le regole sono l’unico
modo possibile per agire collettivamente,
attribuiscono un significato alle nostre
azioni».
Le corse motoristiche, il motorsport come
ormai si dice oggi anche da noi, offre però
un paradosso: ci attrae perché offre brividi
ed emozioni, eppure cerchiamo di ridurne
sempre più i rischi. Possibile?
«
La velocità attrae l’uomo da sempre, perché
alla velocità associamo il concetto di un atto
eroico che non è alla portata di tutti: di
un’impresa rischiosa. Questo accadeva già
con le corse delle bighe dei Romani e più
indietro con le corse di cavalli alle Olimpiadi
nel IV secolo avanti Cristo. Oggi più che mai
la ricerca della sicurezza è la responsabilità
primaria e costante di chi promuove il
Inizia il nostro viaggio nel mondo complesso del motorsport in
compagnia dell’ingegner Andrea Toso, responsabile del settore
Ricerca & Sviluppo della Dallara.
Un percorso che vuole essere insieme una guida e un piccolo
dizionario delle corse, per affrontare in maniera leggera ma
attenta, attraverso la forma del dialogo, i tanti aspetti che offre
questo affascianante soggetto. In dodici puntate ci occuperemo un
po’ di tutto: dalla storia alle grandi imprese, dai valori umani delle
gare in automobile alle ragioni del marketing, dallo sviluppo della
Il cuore delle corse
IL PARADOSSO DEL
I
NTRODUZIONE
:
COSA È IL MOTORSPORT
.
LE REGOLE E IL CONTESTO
.