Tatuus iMagazine - page 19

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Luca, come ti trovi con la Tatuus Formula
Alps?
«Mi trovo bene, è una macchina simile
all’Abarth, l’unica altra monoposto che ho
guidato nella mia carriera, ma rappresenta un
piccolo passo avanti dal punto di vista
evolutivo. Va guidata come se fosse un kart, nel
senso che bisogna portarla al limite soprattutto
a centro curva per cercare di andare forte,
perché non ci sono motori con grosse potenze
ad aiutarti».
Quali sono secondo te le soluzioni tecniche
più interessanti?
«Questo telaio è una via di mezzo tra una
Formula 3 ed una Formula Abarth. I tempi sono
vicini a quest’ultima, ma come stile di guida per
certi aspetti è simile alla F3 ».
E' un tipo di vettura che ti può preparare
bene a categorie superiori? E perché?
«Secondo me è una vettura propedeutica a
categorie superiori perché l’aerodinamica non è
molto esasperata, e quindi ti insegna a guidare.
Non c’è tanta potenza, che in alcuni casi ti può
salvare se fai degli errori, quindi devi guidare
pulito, e sfruttare aerodinamica e meccanica in
curva. In WSR e GP2 con 500 CV è proprio la
potenza che ti assiste, ma se disponi di buone
basi di guida arrivando da una categoria come la
F.Renault Alps, parti favorito rispetto agli altri».
Puoi fare un raffronto con la Formula
Abarth che hai provato l'anno scorso?
«Esteticamente sono vetture simili, ma si
possono avvicinare anche come stile di guida. A
fare la differenza sono anche le gomme, perché
si passa ad una mescola molto performante
come Michelin. Come bilanciamento le
macchine si assomigliano, a dimostrazione che
il pacchetto è vincente. Il Renault ha una
miglior frenata, simile alla Formula 3».
Quali sono i tuoi obiettivi nel campionato?
E i tuoi sogni per la carriera?
«Nell’Alps punto ad arrivare secondo, perché
con i problemi di adattamento agli pneumatici
che ho avuto ad inizio anno, essendo abituato
alle Kumho, ho perso tanti punti su Fuoco. Se
avessi corso come ho poi fatto a metà stagione,
ora avrei potuto lottare per il titolo. Purtroppo
a Imola avevo già 50 punti di ritardo. Per
quanto riguarda la carriera, il sogno è di arrivare
in Formula 1, ma mi piacerebbe anche diventare
un pilota professionista in programmi come
DTM o Le Mans».
Quali suggerimenti daresti, da pilota, agli
ingegneri Tatuus per migliorare
ulteriormente la vettura?
«Difficile migliorare una vettura che deve
mantenere questi standard! È una monoposto
nata per svezzare i giovani nel passaggio dal
kart alle formule, e non credo che debba essere
modificata. Se la macchina è troppo
performante non si ha poi il salto di qualità con
la Formula 3, quindi credo che in Tatuus
abbiano fatto un buon lavoro».
Antonio Caruccio
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