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Omp è il simbolo di un made in italy che

funziona: qual è il segreto?

«Ricerca e innovazione. Non fermarsi mai,

rimanere sempre sul pezzo, cercare nuovi prodotti

e nuove tecnologie, studiare nuove soluzioni. Nel

mondo del motorsport non si può rallentare,

soprattutto in un settore globale come il nostro: la

velocità non è solo quella delle auto ma anche

quella delle nostre teste».

Quali sono oggi i principali mercati

dell'azienda?

«Abbiamo 82 paesi del mondo sulla mappa, con i

numeri più grandi in Europa e negli Stati Uniti, le

zone in cui il motorsport è più sviluppato.

Guardiamo, però, con grande ottimismo anche ai

paesi emergenti, all’Australia e al Giappone, dove

ogni anno registriamo crescite a doppia cifra e

dove il motorsport sta diventando sempre più

importante».

Ci può dare un po' di numeri per inquadrare il

fenomeno OMP?

«Il fatturato aggregato è di oltre 21 milioni di euro,

compresa la divisione statunitense Omp America,

con la nuova sede di Miami. In totale l’azienda ha

circa 90 addetti».

L'innovazione è fatta anche di collaborazioni

importanti e nutrita dalla capacità di

reinventare il passato. Come nasce la replica

delle tute originali di Ayrton Senna?

«E’ il frutto di una splendida collaborazione con

l’Instituto Ayrton Senna, la fondazione creata dalla

sorella del leggendario pilota per aiutare i bambini

delle favelas brasiliane. L’anno scorso, nel

ventennale della tragedia di Imola, l’Instituto ci ha

contattati per chiederci aiuto nel celebrare questa

ricorrenza, e abbiamo avuto l’idea di replicare una

delle tute di Ayrton, per l’esattezza quella

indossata a Suzuka nel 1991, con tecnologia e

materiali dell’epoca. Il tutto in 41 esemplari

incorniciati e numerati, uno per ogni vittoria di

Ayrton in Formula 1».

Qual è lo stato dell'arte in questo campo?

Quali sono i nuovi materiali e le nuove

tecnologie?

«Come dicevo prima, il mondo del motorsport

richiede un’assoluta attenzione alla continua

ricerca e una sensibilità particolare per i

cambiamenti. I nostri tecnici attualmente sono

al lavoro su due materiali nuovi, assolutamente

innovativi, riguardo cui preferiamo ovviamente

tenere un riserbo assoluto. Di certo,

recentemente, il materiale più nuovo e

particolare nella produzione OMP è il

Dyneema, di cui deteniamo esclusiva per il

motorsport, una fibra sintetica resistente come

l’acciaio ma con un rapporto resistenza/peso

migliore del carbonio, che utilizziamo per le

cinture di sicurezza: cinture che da questa

stagione sono montate sulle vetture dei top

team della F. 1».

Come nasce il rapporto con Tatuus?

«E’ una collaborazione di cui siamo

particolarmente orgogliosi, soprattutto per il fatto

che Tatuus è un marchio fieramente made in Italy

proprio come il nostro. Il fatto che cinture,

estintori e scocche dei sedili di tutte le vetture

Formula e Prototipo Tatuus siano OMP è la

dimostrazione, seppur poco nota ai più, che l’Italia

è patria di alcune tra le più importanti eccellenze

mondiali nel motorsport».

La ricerca

non rallenta mai

Paolo Delprato è l'amministratore delegato di Omp Racing, l'azienda italiana che oggi rappresenta

una delle grandi eccellenze del motorsport mondiale. Dal rapporto con campioni come

Senna, Berger e Schumacher allo studio dei materiali più leggeri e performanti, alla sicurezza in corsa