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manca ancora un po’ di esperienza in termini di pilotaggio, mentre Giorgio

Carrara deve rafforzare la sua mentalità e il suo carattere, ma tutti e tre

stanno imparando man mano e migliorano costantemente. Le conferme di

Job Van Uitert e Giacomo Bianchi sono state molto importanti, perché i

debuttanti possono senz’altro imparare anche da loro, cosa che stanno

facendo molto bene".

Quali motivi hanno spinto Jenzer Motorsport ad approdare anche al

campionato italiano F4 dopo aver disputato quello tedesco?

"Dal 2005 Jenzer Motorsport è sempre stata in territorio italiano con il

campionato Formula Renault e dopo con la Formula Abarth, avendo

iniziato a credere nell’organizzazione tricolore. Dal 2014, anno d’esordio per

la categoria F4 italiana, disputiamo il campionato. L’organizzazione della

WSK è la migliore, infatti disputeremo tante gare in Italia, anche se non

tutte, poiché ne faremo tre in Germania e andremo dove vogliono andare i

nostri clienti. Jenzer Motorsport inoltre ama il cibo e la mentalità italiana

(sorride). Luca de Donno e l'ACI hanno fatto davvero un ottimo lavoro sino

ad ora per i team ed i piloti, questo mi preme proprio sottolinearlo. L’intero

sistema del weekend va molto bene, ma alcune volte ci piacerebbe che le

ultime corse non fossero di domenica sera, ma piuttosto verso l’ora di

pranzo, perché penso sia importante che i ragazzini di 15‐16 anni possano

andare a scuola la mattina dopo, invece che dormire a causa dei viaggi che

devono affrontare. L'educazione è un aspetto molto importante che non va

trascurato. Ma sappiamo come funziona il weekend di gara e quindi ci

regoliamo di conseguenza".

Può descriverci la vostra line‐up piloti che disputerà il campionato

italiano F4?

"Job Van Uitert lo abbiamo visto lo scorso anno. Non avrebbe dovuto

disputare il campionato italiano, poi le cose sono andate diversamente.

Proviene dall’Olanda e per lui sarebbe stato logico gareggiare in Germania,

ma nel 2016 dopo la prima gara è approdato nel campionato italiano ed ha

deciso di disputarlo in buona parte, concludendo quarto nella classifica

piloti e potendosi dire soddisfatto. Giacomo Bianchi ha debuttato nel 2016

ed era molto inesperto, ma sin dai test e dalla prima corsa ha spinto molto

e ora ci aspettiamo grandi cose da lui. Federico Malvestiti ha disputato la

passata stagione con un’altra squadra, combattendo con il compagno di

team ed ha imparato molto. Lo stiamo vedendo in questi test, dove

Federico sta dimostrando buone cose. Kush Maini è molto giovane ed

emotivo, lo scorso anno è stato molto veloce in alcune gare, ma ha avuto

anche diversi incidenti. Lo abbiamo conosciuto grazie al rapporto che

abbiamo con il fratello Arjun Maini, che corre con noi in GP3. Lo scorso