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non significa che anche se lo avessimo proposto sarebbe stato
automaticamente accennato, visto che per sei anni avevamo
chiesto di limitare certi costi ma non siamo riusciti a otte-
nerlo». Il riferimento più immediato e alla Ferrari, l'ex squadra
di Todt, che il mese scorso ha posto il veto ad una riduzione
a un massimo di 12 milioni di euro del costo per le forniture di
motori. Il Presidente FIA ha anche ammesso che un altro er-
rore è stato quello di non inserire nel regolamento un minimo
di team clienti da rifornire. Al momento esiste un tetto mas-
simo di tre squadre per derogare al quale occorre una di-
spensa scritta da parte della FIA. Insomma, una volta che i mi-
lioni di euro – pardon: i buoi... - sono scappati dalla stalla, si
cerca ora di correre ai ripari. La soluzione, come suggerisce
anche Christian Horner in queste pagine, è di consentire che
nel 2017 vengano omologati anche propulsori prodotti da un
motorista indipendente, a un costo contenuto. Un parziale ri-
torno al passato, e l'ennesimo dietrofront di un mondo che
davvero non riesce a trovare una soluzione ai suoi problemi
per mancanza di un requisito in fondo non così difficile da in-
dividuare: il buonsenso.