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La Ferrari della svolta, del nuovo corso, la Ferrari sexy, ha cominciato i test di Jerez lasciando subi-

to buone impressioni. Nel primo e nel secondo giorno infatti, Vettel ha fatto pienamente il suo dove-

re. Con entusiasmo, prima di tutto, atteggiamento che trovare in un pilota di Maranello pareva impos-

sibile negli ultimi anni. Tra un Alonso sempre inutilmente polemico e ingiusto (non va dimenticato

che il famoso mondiale buttato via ad Abu Dhabi lo perse lui…), un Massa che non vedeva l’ora di

sganciarsi e il solito ermetico Raikkonen che nel massimo della gioia sposta di due millimetri le lab-

bra, Vettel ha portato voglia di rivincita, di rinascere, di dialogo all’interno del box. Due giorni di test

non dicono nulla, lo sappiamo bene, ma intanto la SF15-T ha solcato l’asfalto di Jerez regalando posi-

tive impressioni. La monoposto è concettualmente interessante mentre la power unit, considerando

anche le prestazioni della Sauber C34, sembra avere compiuto un salterello di qualità. L’armonia non

manca nel box Rosso e come sottolineato giustamente dall’inviato della Gazzetta dello Sport, è dispia-

ciuto non vedere ai box, per la “prima” della SF15-T e di Vettel, il nuovo team principal Arrivabene.

Anche perché a Jerez ci sono tutti, da Horner a Wolff passando per Dennis. La presenza del nuovo

capo sarebbe stata utile in un momento così cruciale per il destino della Ferrari.

Massimo Costa

il commento

RITROVATA SERENITÀ MA DOV’È ARRIVABENE?

A questo punto, siamo ragionevolmente

soddisfatti, Sarei sorpreso se la Mercedes

non si ritrovasse dov'era lo scorso anno

SEBASTIAN VETTEL