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8 Lug [15:36]

C'è tensione tra McLaren e Honda
E Button non ha il posto garantito

Massimo Costa

Non poteva essere diversamente in casa McLaren-Honda. I risultati che non arrivano, le speranze di risalire la rapidamente la classifica che si infrangono contro la triste realtà dei fatti. E come conseguenza, gli sponsor che se ne stanno ben lontani, la perdità di credibilità, le ironie su Ron Dennis che sta facendo peggio del licenziato Martin Whitmarsh. Tutte situazioni che stanno montando una tensione enorme tra la McLaren e la Honda. I giapponesi hanno il loro modus operandi che spesso è molto lontano dalla praticità europea e questo innervosisce ancora di più.

Tanto che si è parlato di pressioni da parte di Ron Dennis per rimuovere Yasuhira Arai, responsabile del progetto Honda F.1. Quest'ultimo però, in una intervista al giornale brasiliano Globo, getta acqua sul fuoco evitando le domande scomode e concludendo che un giorno non lontano il binomio McLaren-Honda tornerà vincente. Un ritornello che sentiamo da marzo.

E intanto Jenson Button non è per niente certo di rimanere nel 2016 benché Ron Dennis non abbia dubbi su questo punto. Il pilota inglese, clamorosamente confermato alla fine del 2015 a discapito del giovane promettente Kevin Magnussen, costa alla McLaren 10 milioni di dollari, una cifra che ora appare sempre più insostenibile considerando la mancanza di sponsor. Il sacrificio la McLaren lo fa per Fernando Alonso, difficilmente ancora per Button, che potrebbe saltare definitivamente per un ritorno di Magnussen o per far spazio a Stoffel Vandoorne, i due Junior della squadra di Woking che costano molto meno. Alla fine, la tanto abusata parola "esperienza", come dicevano in McLaren a inizio 2015, non è servita nulla per riportare in alto l'inconcludente power unit Honda.

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