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INDYCAR
Dream Power
F
inalmente c'è riuscito. E l'emozione è stata tanta che
sul podio di Fontana, dove con un nono posto si è
assicurato matematicamente il titolo 2014 della
IndyCar,
Will Power
è scoppiato a piangere. Il 33enne
australiano per anni ha inseguito con tutte le sue forze
quel traguardo, spesso complicandosi da solo la vita e
'scornandosi' con avversari di calibro assoluto come Ryan
Hunter-Reay e Dario Franchitti. La sua ambizione da
bambino era di suonare la batteria in una rock band, ora
può sperare di bissare il titolo a bordo della sua Dallara
all'interno di un team blasonato come quello di Roger
Penske. Anche quest'anno ha rischiato di gettare via
un'occasione preziosa con gare scriteriate (Pocono,
Sonoma, Houston, St Petersburg, Barber...) o anonime
(Indianapolis, dove ha comunque rimediato una penalità)
anche se a Detroit ha fatto felice il suo team principal
nella gara di casa. Per lui il consuntivo parla di 3 vittorie
e 7 podi ma soprattutto di un sogno realizzato.