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di Stefano Semeraro

C'è una strada che porta al tempio di Indianapolis, ed è una strada tutta

italiana. La Andersen Promotions, che organizza il programma «Mazda

Road to Indy» ha infatti annunciato che le due serie propedeutiche del

percorso che culmina con la Indy Lights e la IndyCar ‐ dove le vetture

sono realizzate da Dallara ‐ ovvero la Pro Mazda e la USF2000, avranno

un telaio Tatuus. Si tratterà di uno chassis con base unica che verrà poi

sviluppata in maniera differenziata, con il debutto previsto per il 2017

nella USF2000 e per l'anno successivo nella Pro Mazda.

Gli Usa non a caso a caso sono chiamati il 'paese delle opportunità', e

l'eccellenza italiana del motorsport ancora una svolta non si è fatta

sfuggire l'occasione di dimostrarsi all'altezza della situazione. Per la

Tatuus dopo il grande successo della F4 sarà una nuova chance di

mettere in pista una monoposto performante e facile da gestire sotto il

profilo economico. La USF‐17, che verrà svelata durante la 500 Miglia del

prossimo maggio, rappresenterà un cospicuo passo in avanti dal punto di

vista tecnologico rispetto all'attuale telaio Van Diemen che equipaggia

l'attuale USF2000.

Il telaio, che sarà realizzato con una monoscocca in carbonio secondo le

ultime specifiche FIA F.3, monterà un motore Mazda MZR da 2 litri

aspirato e avrà alcune evoluzioni in termini di sicurezza per rispettare le

normative Usa, come pannelli anti‐intrusione in Zylon.

E poi: cambio “paddleshift” a sei marce, volante con display LCD

Cosworth, freni a quattro pistoni PFC.

La Pro Mazda – PM 18 ‐ utilizzerà come detto questa base per consentire

ai team di ottimizzare i costi modulando le evoluzioni, in particolare

aggiungendo più potenza grazie ad un propulsore Mazda Skyactiv, una

aerodinamica più sofisticata con un sottoscocca e diffusore rivisti, ala

posteriore triplano e ala anteriore con flap adattabili.

«Gianfranco e tutto il team Tatuus si sono davvero superati», sostiene

Scott Elkins, direttore di gara delle due categorie e veterano del

motorsport Usa. «La cura che hanno messo nei dettagli e l'entusiasmo

con cui è stato accettato il loro progetto dai partner della Anderson

Promotions ci rende felici, non vediamo l'ora di lavorare con loro a lungo

in futuro».

Molto soddisfatto anche Dan Anderson in persona: «Sin da quando ci

siamo conosciuti circa vent'anni fa ho sempre avuto grande ammirazione

per Gianfranco De Bellis e i prodotti della Tatuus. Iniziare con loro

questa nuova avventura è entusiasmante perché so che ci consegneranno

una vettura di ottimo livello, che rappresenterà un nuovo stadio per i

piloti che vogliono cimentarsi con le monoposto. La Mazda Road allena

bene i piloti che intendono arrivare alla IndyCar, e le Tatuus

rappresenteranno un ulteriore passo in avanti». In queste pagine

presentiamo in anteprima i primi bozzetti della USF‐17 e della PM‐18

realizzati da Tatuus.

USF‐17

Il Direttore di Gara della USF2000, John Doonan di Mazda e il CEO Dan Andersen parlano della nuova USF-17