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I l t eam / D i eg i Mo t o r spo r t

“ La F.4 è una 'scuola' ad al ta tecnologia”

Ad arricchire la folta griglia dell’Italian F.4 Championship, nel 2014 è arrivato anche il team Diegi Motorsport,

realtà dalla militanza ormai più che decennale nel panorama dell’automobilismo nazionale

In questa stagione la scuderia con base a

Varedo, non lontano dall’Autodromo di

Monza, schiera il driver brasiliano Giuliano

Raucci. Abbiamo fatto il punto con il

responsabile della squadra Matteo Di Persia.

Matteo, cosa vi ha spinto nel 2015 a

entrare in Formula 4?

«La volontà di fare il nostro ingresso nella

F.4 italiana è nata dall’idea di affrontare un

campionato appena nato, rivolto ai giovani,

con le stesse opportunità tecniche per tutti e

facente parte del sistema voluto dalla FIA».

Avete ormai tanti anni di gare alle spalle

nel mondo delle monoposto, spesso

prodotte dalla Tatuus. Qual è la vostra

opinione sull’attuale vettura di F.4?

«Avendo maturato grande esperienza

con le vetture Tatuus, posso confermare

che anche questa Formula 4 è una macchina

molto performante, e che ha nell’affidabilità

la sua dote principale. È un prodotto

adatto per una categoria propedeutica,

e comunque dotato di soluzioni

all’avanguardia. Il cambio sequenziale,

ad esempio, è come quello

che i piloti troveranno poi nelle

serie di livello superiore».

Dove vuole arrivare in questa stagione la

Diegi?

«Il nostro obiettivo per il 2016 è quello di

terminare nelle prime quattro posizioni

della classifica generale. Nei primi due

appuntamenti a Misano e Adria una serie di

inconvenienti non ci ha permesso di

ottenere i risultati che volevamo, ma

abbiamo fiducia nei nostri mezzi e nelle

capacità del nostro pilota Giuliano Raucci.

Speriamo al più presto di poter

dimostrare il nostro valore».

In generale come valutate il futuro

della Formula 4?

«La F.4 sta vivendo una crescita continua:

anno dopo anno il numero di auto iscritte

aumenta, e questo fa sì che il campionato

sia sempre più avvincente e combattuto.

Agli occhi dei ragazzi che vogliono iniziare

la carriera nell’automobilismo, quindi, la

categoria acquisisce sempre più interesse».

j.r.