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di Stefano Semeraro

La nuova avventura americana della Tatuus è

ormai in rampa di lancio. Indianapolis ha

ospitato a novembre primi test per la Tatuus

USF‐17, la monoposto che darà vita al

prossimo campionato USF2000, il primo dei

tre step che formano la “Mazda Road to Indy”,

ovvero la strada verso la massima categoria

americana per monoposto, e i responsi sono

stati entusiastici. E a testimoniarlo sono gli

ordini pervenuti alla Factory lombarda, che ha

ormai venduto tutti i 35 telai prodotti.

L'occasione l'ha fornita il sesto Chris Griffin

Memorial che ha visto presenti 43 piloti in

otto sessioni a disposizione anche delle altre

categorie, dalla Indy Lights alla Pro Mazda.

Nove i team scesi in pista, quattro dei quali

all'esordio nella serie, con condizioni perfette.

Neil Verhagen, 15enne del Nord Carolina, è

risultato il migliore in quattro sessioni su otto

cogliendo il miglior crono (non ufficiale) con

1'24”866 (il record ufficiale della pista, stabilito

in maggio, è di 1'26”015).

Secondo tempo in assoluto per Matthew

Brabham, che ha girato per Cape Motorsport

Wayne Taylor Racing. Test proficui anche per i

due teenager del Team Pelfrey, Kaylen

Frederick e Robert Megennis mentre Andre

Castro (Newman Wachs Racing) ha ottenuto

il miglior tempo di sabato e Trenton Estep ha

bene impressionato a bordo della Tatuus USF‐

17 di uno dei nuovi team della serie, Exclusive

Autosport.

«Mi piace molto la macchina», ha dichiarato

alla fine Verhagen. «Man mano che prendevo

confidenza e capivo con il team quali set up

adottare ho iniziato a girare sempre più

veloce. Tutto il concetto della Mazda Road to

Indy è fantastico, c'è una grande atmosfera, la

vettura è straordinaria e i piloti di prima

categoria».

Un parere condiviso anche da Matthew

Brabham: «Rispetto alla vecchia macchina è

un grosso passo in avanti, aiuterà sicuramente

i più giovani a imparare in fretta come si guida

una monoposto. Si maneggia come un kart

ma ha comportamenti simili alla Formula

Ford, quindi è perfetta per il ruolo

propedeutico». Grande soddisfazione anche

fra i team come ha testimoniato Augie Pabst

della Pabst Racing: «Tatuus, Dynamic, Elite

Engines tutti hanno fatto un grande lavoro e il

risultato è un pacchetto fantastico. È una

vettura molto diversa dalla vecchia, ed è

migliore sotto tutti gli aspetti».

La prima tappa del campionato 2017, articolata

su 8 eventi, è in calendario a Saint Petersburg

l'11‐12 di marzo, mentre in questi giorni è in

corso a Palmetto, sempre in Florida, lo

shootout che mette in palio fra 18 concorrenti

provenienti da campionati di tutto il mondo ‐

dall'Inghilterra all'Australia, dal Messico

all'India, dalla Nuova Zelanda al Brasile ‐ una

scholarship, noi diremmo una borsa di studio,

di 200 mila dollari destinata a finanziare la

stagione nella USF2000.

Da segnalare che il successo del lancio della

USF‐17 ha convinto gli organizzatori americani

ad anticipare anche la presentazione dell'altra

monoposto progetta dalla Tatuus per la

Mazda Road to Indy, quella che dovrà

partecipare al campionato Pro Mazda nel

2018. Il vernissage era previsto nel prossimo

maggio e invece sarà anticipato al PRI di

Indianapolis, la grande fiera

dell'automobilismo americano e mondiale, nel

prossimo dicembre.