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          ITALIANO RALLY
        
        
          FRIULI
        
        
          IL GIALLO
        
        
          GOMME AL VELENO
        
        
          Una bibbia sulla quale far giurare tutti coloro che hanno qualcosa da dire riguardo
        
        
          al giallo – vero o presunto – delle tante gomme squarciate nella Trivio non baste-
        
        
          rebbe. Forse, per arrivare alla verità ci vorrebbe anche la Colt con il colpo in canna
        
        
          che uno dei più leggendari sceriffi del far west teneva in bella evidenza sul tavolo
        
        
          mentre sfilavano i testimoni. I fatti sono presto raccontati: Campedelli, Re e Bosca
        
        
          escono dal secondo dei tre passaggi sul tratto più lungo del rally con uno o due
        
        
          pneumatici a testa a terra. La cosa insospettisce e qualcuno che non ha dimenticato
        
        
          l’assurdo precedente creato da quei fenomeni della federazione italiana con la deci-
        
        
          sione di assegnare a Scandola la vittoria al San Martino di Castrozza di un anno
        
        
          fa cavalca la tigre.
        
        
          Pochi sembrano far caso che, fra Re e Bosca, sono passati indenni sia Pascoli, sia
        
        
          Zanon e i sussurri diventano grida. Anche scomposte. Saggiamente, il presidente
        
        
          del collegio dei commissari sportivi spedisce i tecnici a controllare quel che resta
        
        
          delle “scarpe” dei tre e il loro referto parla di squarci e non di buchi. Anche se poi
        
        
          (molto poi…) viene mostrata una delle gomme, quella della Clio di Bosca, sulla
        
        
          quale si vede in effetti un foro che potrebbe essere stato causato da un chiodo.