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Gianfranco De Bellis/fondatore Tatuus
«Dalla Formula Abarth alla F.4,
con Autotecnica una collaborazione di qualità»
«La mia conoscenza con Giovanni Delfino è
nata a fine 2007, con la Formula Abarth del-
la N.Technology che Mauro Sipsz aveva
chiesto di seguire a Giovanni per quanto
riguardava i motori, in pratica faceva da col-
legamento con i fratelli Petriglieri, ruolo che
poi è aumentato negli anni. Quando si è
messo in proprio rilevando l'Autotecnica, e
con lo sviluppo del progetto della F.4, vista
la qualità della struttura e il modo in cui Gio-
vanni sa approcciarsi ai clienti, molto pro-
fessionale e attento, ci siamo appoggiati a
lui e abbiamo indicato Autotecnica alla
Federazione come la struttura che poteva
offrire anche un servizio in pista. Delfino del
resto già conosceva bene l'ambiente Abarth
e Alfa Romeo quindi tutto è stato più facile.
Dopo il primo anno della F.4 i riscontri sono
stati molto positivi, quando si è trattato di
far partire altri campionati il pacchetto
Tatuus-Abarth-Autotecnica, con l'aggiunta
di Magneti Marelli e in Germania anche di
Pirelli per quanto le gomme, si è rivelato
vincente. Anche in Spagna e negli Emirati
hanno voluto lo stesso servizio, così si è con-
solidato il rapporto. C'è sicuramente orgo-
glio nel vedere apprezzati tanti marchi ita-
liani. Creare la F.4 è stata sicuramente una
mossa molto azzeccata da parte della fede-
razione internazionale. Se la esaminiamo
dal lato costi, budget-cap, chilometraggio,
sicurezza della vettura, credo sia il miglior
compromesso mai creato fra le formule.
Con Auttotecnica abbiamo fatto un grande
lavoro per fornire un prodotto affidabile a
costi basti, e questo si traduce in fiducia
anche da parte dei team stranieri che si
affacciano alla categoria. Se in qualifica ci
ritroviamo 20 vetture nello spazio di 9 deci-
mi è dovuto anche al servizio offerto sia in
pista sia fuori. Ora “in pentola” c'è il discor-
so Formula 3 regional, che come regolamen-
ti dovrebbe rientrare nel perimetro della
F.4, e insieme ad Autotecnica stiamo valu-
tando di approntare un motore».
Gianfranco De Bellis
con l’ingegner Giorgio Ferro
e il presidente dell’Aci
Angelo Sticchi Damiani
I testimonial