Dallara Magazine - page 27

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degli introiti aggiuntivi che gli organizzatori
ricevono direttamente dai contratti
televisivi, dagli organizzatori degli eventi e
dal merchandising, valori in tutto
confrontabili con il valore economico
determinato dalla somma dei budget delle
squadre. Moltiplicando per due la somma
delle sponsorizzazioni dei teams si arriva ad
una buona approssimazione»
.
Qual è la tua opinione suun altro tema
caldo delmomento: nel futuro al vertice
correranno solo i grandi costruttori, o ci
sarà ancora spazio per i team
indipendenti?
«Il futuro dipenderà sempre dal contesto e
dal mercato. Le Mans, gara unica, ha
un’eco commerciale che si riverbera tutto
l’anno e che giustifica, per alcuni anni,
l’investimento dei grandi gruppi
automobilistici (Porsche, Audi, Peugeot,
Toyota, Mercedes) .
Al vertice (F.1 e Nascar ) solo i grandi
costruttori trovano profitto nella
partecipazione perché possono “vendere
macchine al lunedì dopo la gara”. Nella
Nascar, i grandi costruttori hanno quindi
acquisito il controllo, diretto o indiretto, dei
team e ne hanno assicurato la fedeltà con
contratti pluriannuali: gallerie del vento,
simulatori, banchi provamotori e
trasmissione sono investimenti, necessari
per competere ad alto livello, sono ingenti e
richiedono frequenti aggiornamenti di
tecnologia e quindi per lo più restano
inaccessibili ai team indipendenti. Nello
schema economico classico dell’accesso al
mercato appaiono quindi come “barriere
all’ingresso e all’uscita”.
Ai teams è richiesto di fornire personale
specializzato, non il capitale e quindi a loro
non competono lamaggior parte dei profitti
sull’investimento rischioso. Il personale
specializzato comprende non solo i
meccanici ma anche gli ingegneri e tutti i
professionisti con varie competenze
specialistiche; al crescere della
specializzazione, il personale diventa
purtroppo più facilmente sostituibile perché
le competenze diventano obsolete inmodo
sempre più veloce: la conseguenza è che è
raro trovare persone con esperienza
decennale o ventennale nelle competizioni e
quindi si vede nei fatti che si ripetono gli
stessi errori tecnici, relazionali e strategici».
Per concludere: chi sono, e chi sono
stati, secondo te, i personaggi che
hanno sfruttatomeglio il potenziale
economico delle corse?
«Per lo sfruttamento delle corse a fini
personali, direi Sir Jackie Stewart e
soprattutto Bernie Ecclestone; a livello
aziendale senza dubbio Ferrari perché, al di
là della passione, la partecipazione alla
Formula 1 permette a Ferrari di vendere ad
un prezzo più che adeguatomoltemigliaia
di macchine stradali all’anno. In un
contesto più ampio è interessante osservare
la dinamica di Red Bull, presente nelle
competizioni di moltissime categorie, dalla
motonautica alla pattuglia acrobatica, dai
voli spaziali all’automobilismo: non saprei
dire fino a che punto Red Bull ne abbia un
ritorno economico, mami auguro che la
loro presenza rimanga solida negli anni a
venire perché senza Red Bull non ci sarebbe
la Formula 1 come la vediamo oggi».
Il via della gara di St. Petersburg
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