Dallara Magazine - page 5

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cercando di farlo attraverso i social
network, con l’utilizzo di particolari
hashtag. Vogliamo rendere partecipi tutti di
quello che sta a monte del prodotto, di
come si ottengono determinati tipi di
competenze. E’ un po’ quello che stiamo
facendo nel nostro centro di ‘edutainment’
a Indianapolis: educare divertendo».
Avete un’idea del profilo
dell’appassionato che visita/visiterà il
nuovo website? Qual è la location più
esotica da cui avete ricevuto un click?
«I profili saranno molteplici: dal classico
appassionato IndyCar, all’enthusiast di
Super Formula giapponese, dai nostalgici
della Formula 3 storica agli ingegneri
della Formula SAE, insomma gli
appassionati di motorsport. Abbiamo la
fortuna di avere contatti da tutte le parti
del mondo, dall’Argentina alla Nuova
Zelanda, dalla Norvegia al Sudafrica,
passando per Russia e India. Le location
più particolari sono Whangarei, una
cittadina della Nuova Zelanda, e Mililani,
alle Hawaii».
In un epoca nella quale persino il Papa
utilizza Twitter, qual è l’importanza di
una corretta comunicazione attraverso
internet e i social network per una
azienda come Dallara?
«Come dicevamo prima, le informazioni
viaggiano ad una velocità non più
sostenibile per i “vecchi” metodi di
comunicazione. Oggi è importante
utilizzare i social network,
naturalmente in modo corretto,
prima di tutto perché se non sarai tu a
farlo, qualcuno lo farà al tuo posto,
ma soprattutto perché sono uno strumento
di dialogo diretto con le persone
interessate a te e a quello che fai».
Le nuove tecnologie in campo
informatico cambieranno anche il
modo di vivere le gare da parte degli
appassionati?
«Sicuramente si, cominciamo già a vedere
i primi risultati con le cronache in diretta
degli appuntamenti motoristici, credo
vedremo qualche passo avanti
ulteriore in questo senso con il nuovo
campionato di Formula E, in cui
noi siamo parte attiva e dove si parla già
di coinvolgimento attivo nella gara degli
appassionati tramite i social network».
Un website nella sua visione
è più uno strumento di comunicazione,
unmodo di imporre il brand,
o una sonda capace di capire le
tendenze e i gusti del mondo e
ricavarne indicazioni utili per la
produzione?
«Prima di tutto uno strumento di
comunicazione, che ti permette di
condividere quali sono le tue competenze,
i tuoi valori e la tua missione.
È il centro di un moderno ecosistema,
possiamo definirlo un ecosistema
digitale».
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