Dallara Magazine - page 12

Ingegner Biasatti, la nuovamacchina nei
primi test di Suzuka e Fuji si è già
rivelata più veloce della vecchia:
soddisfatto?
«Sì, molto; specialmente se si pensa che
questi test sono stati la prima presa di
contatto dei team e i piloti con la nuova
macchina. Suzuka è stato uno shakedown a
tutti gli effetti»
.
Quali sono le novità più importanti
emerse dai test? Quali i punti forti e
quali gli aspetti su cui lavorare ancora?
«I punti forti sono stati la affidabilità
e la velocità che si son visti sia a Suzuka sia
a Fuji. Bisogna fare i complimenti a Honda e
Toyota perché anche sul frontemotoristico le
prove sono statemolto positive.
C’è ancora qualche piccolo dettaglio da
sistemare, ma sono cose che normalmente
emergono nei test collettivi con tutte le
macchine in pista».
La vettura sta rispondendo agli obbiettivi
di prestazioni e di spettacolo per cui è
stata progettata?
«Gli organizzatori ci avevano fatto richieste
specifiche su tre fronti: peso, prestazione e
aerodinamica con caratteristiche che
rendano agevoli i sorpassi. Per quanto
riguarda i primi due punti abbiamo centrato
gli obbiettivi; per quanto riguarda i sorpassi,
fino adesso i commenti dei piloti sono stati
positivi, ma dovremmo aspettare le prime
gare per avere una risposta definitiva».
Sul piano della sicurezza quali sono le
principali caratteristiche?
«La SF14 risponde al 100% al regolamento
FIA Formula 1 del 2010; uno dei punti più
noti riguarda i pannelli laterali sul telaio in
Zylon, unmateriale utilizzato per i
giubbotti anti-proiettile. I pannelli offrono
un alto livello di sicurezza al pilota in caso
di urto laterale. Inoltre ci sono le strutture
di assorbimento di energia laterali, frontali
e posteriori; e tutte è tre devono superare i
crash-test definiti dalla FIA. La nuova
vetturamonta anche i cavi di ritenzione
delle ruote, come in F1, per evitare che
queste possano staccarsi in caso di
incidente. Anche la scocca deve sottoporsi a
diversi test di schiacciamento statico
sempre richiesti dal regolamento, dal
rollbar alle pareti che contengono il
serbatoio benzina».
Anche la SuperFormula è stata “testata”
al Simulatore Dallara prima di scendere
in pista?
«Più che testata, la SF14 è stata progettata
e sviluppata al Simulatore. Abbiamo
utilizzato il Simulatore per definire dei
parametri chiave come le geometrie delle
sospensioni, lo sterzo, la distribuzione di
peso e il comportamento aerodinamico.
Abbiamo invitato due piloti che corrono nel
campionato, uno di Honda e uno di Toyota,
Takuya Izawa e Kazuki Nakajima, a testare
tutti questi parametri che poi sono passati
dal campo virtuale a quello reale, e sono
stati poi integrati nel progetto finale della
vettura».
Quali sono le indicazioni che vi sono
venute, o che avete dato, al personale
Honda e Toyota?
«E’ statomolto interessate notare che tutte e
12
Super Formula
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