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La nuova serie ideata da Jonathan Palmer è il collegamento ideale fra F.4 e F3. Nei primi appuntamenti grande

equilibrio e spettacolo in pista e la conferma che il telaio Tatuus è performance e affidabile sotto tutti i punti di vista

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di Jacopo Rubino

La stagione 2016 ha segnato il ritorno del

prestigioso nome British Formula 3 nel mondo

del motorsport, aprendo di fatto la strada al

progetto FIA per la cosiddetta "F3 Light",

ponte tra le F.4 nazionali e la F3 europea. Il

merito va alla MotorSport Vision di Jonathan

Palmer, che ha deciso di intraprendere un

significativo step tecnico per il campionato in

precedenza conosciuto come BRDC F.4. Da

quest'anno la griglia è infatti animata da una

nuova vettura Tatuus, con telaio in fibra di

carbonio, propulsore 2.0 litri Cosworth da 230

cavalli e pneumatici Pirelli. Un pacchetto che

ha raccolto subito grande entusiasmo tra gli

addetti ai lavori, grazie a performance di alto

livello e costi di gestione contenuti.

Il calendario, articolato su otto round

(compresa una prestigiosa trasferta

extraconfine a Spa-Francorchamps) ha già

mandato in archivio le prime tre tappe a

Snetterton, Brands Hatch e Rockingham,

caratterizzate da notevole spettacolo e ben 7

vincitori diversi su 9 manche complessive. Al

momento in vetta alla classifica generale,

passata di mano dopo ogni fine settimana,

troviamo Ricky Collard (Carlin) con 186 punti,

seguito da Toby Sowery (Lanan) e Matheus

Leist (Double R). Si sono messi in evidenza

anche Lando Norris ed Enaam Ahmed,

considerati fra i talenti più promettenti

dell'automobilismo britannico.

La vettura Tatuus ha inoltre dimostrato

standard elevatissimi di sicurezza: Enzo

Bortoleto in gara 2 a Rockingham è stato

protagonista di uno incredibile crash al primo

giro, arrivando addirittura a ribaltarsi a causa

di un contatto. Il 17enne brasiliano, estratto dal

cockpit con l'aiuto dei commissari, non ha

però patito alcuna conseguenza fisica,

disputando quindi gara 3 fino ad aggiudicarsi il

premio di "Driver of the Weekend" per il

maggior numero di sorpassi compiuti. "È stato

un grosso incidente, sul momento credevo che

la macchina sarebbe stata in condizioni molto

peggiori. In realtà i danni non erano così

significativi", ha infatti raccontato Bortoleto.

S i cu r e z z a da r eco r d

pe r l a Ta t uus “ b r i t ann i ca ”

Enzo

Bortoleto