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IRCUP

Taro

Strata si conferma

Strepitoso all'Elba, strepitoso anche al Taro. Alla prima stagione nell'Internatio-

nal Rally Cup, Marco Strata si conferma cavallino di razza e, divertendosi, di-

verte gli appassionati con le sue evoluzioni con la Mitsu R4. Nel parmense, alla

fine di una gara senza macchia e senza paura, lo ha premiato un nono posto da

mettere in cornice. Nella quale, fino a quando c'è stato, solo Daniele Tabarelli

lo ha impegnato sul serio.

“Ciava” continua nell’IRCup

“Sto pensando di iscrivermi anche all'italiano Wrc e magari pure al Terra. Così,

giusto per completare il quadro. Alla fine di un rally nel quale non s'è negato

quasi nulla, neppure la soddisfazione di essere il più veloce in una piesse. “Ciava”

ha voglia di scherzare. Come sempre. Ma è serio quando ammette di essersi di-

vertito a dispetto di un risultato che non lo premia. E neppure quando conferma

che, ormai chiusa la sua parentesi nella serie tricolore, sarà protagonista nell'IR-

Cup con la stessa C4 usata a Bedonia e dintorni.

Rusce e Gino tra i rimpianti

Novantotto al via, cinquantotto all'arrivo. Il gruppo di quelli che hanno dovuto

fermarsi strada facendo è decisamente numeroso e comprende parecchi rallisti

di primi piano, da Antonio Rusce che era andato a sbattere verso la fine della

prima piesse, ad Alessandro Gino la cui corsa s'è conclusa a un niente dalla fine.

E che la selezione sia stata tremenda proprio in una delle pochissime edizioni

asciutte del Taro non sorprende più di tanto: proprio perché sul bagnato è fa-

cile sbagliare, tutti affrontano l'asfalto lucido d'acqua con quella cautela che

molti non hanno usato con le “stampo”.

Marco

Strata