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ancora finiti. Anche Alessandro Re in-
cappava in una foratura nella penultima
prova, al riordino di ritirava e con lui
anche suo padre Felice lasciava la gara
e, a questo punto, tutti i conti-campio-
nato andavano di nuovo per aria. Rima-
neva solo la speciale conclusiva e
mentre pensavo, terrorizzato, che ma-
gari sarebbe toccata qualche sfiga anche
a me, la prova è stata annullata per mo-
tivi di sicurezza. A quel punto gli ultimi
chilometri per raggiungere il palco di ar-
rivo, dove abbiamo festeggiato il titolo
Irc”.
Un finale di campionato davvero incre-
dibile. Un po’ come era stato l’inizio
della stagione Irc per Chentre …
“Eh già – sospira, ripensando alla vigilia
del rally del Taro – prima ancora di par-
tire per la prima gara, una distrazione
con la Ford Fiesta WRC da gara, una
uscita di strada e il danno conseguente
parevano averci già tolto di mezzo. In-
vece il team A-Style, squadra vera e pro-
fessionale, si è subito attivato, e grazie
ad Alessandro Gino e alla Roger Tuning,
è “saltata” fuori la Mini Countryman
WRC. Adattata la macchina in poche ore
e nonostante le condizioni meteo che
hanno complicato il mio debutto in pra-
tica a digiuno della vettura, abbiamo
raccolto un sesto assoluto che, con i
coefficienti a salire, andava benissimo”.
E finalmente, al rally del Casentino, hai
ritrovato la Ford Fiesta WRC.
“Siamo arrivati belli carichi, sperando di
portare a casa un podio o, magari, per-
ché no, la vittoria. Ma anche decisi di
stare attenti, di cercare di non sbagliare
in una gara difficile e tecnica come
quella aretina, con la “lunga” di Talla,
ben 36 km, come piatto finale.