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            Filippo Zanier
          
        
        
          Con un programma nella F.3 europea già assicurato
        
        
          per il 2013 col team Prema, Antonio Fuoco ha
        
        
          partecipato al test della F.Renault 3.5 ad
        
        
          Alcaniz senza alcuna pressione. In pista
        
        
          solo per mezza giornata, quella garan-
        
        
          tita dall'invito di Renault Sport per il
        
        
          successo nel campionato ALPS, il
        
        
          pilota di Cariati ha fatto bene con-
        
        
          cludendo con un 1'41"994 che lo
        
        
          ha piazzato poco sotto metà
        
        
          classifica nel turno. Per lui
        
        
          due errori, un testacoda e
        
        
          un'uscita senza conseguen-
        
        
          ze, che gli sono costati cir-
        
        
          ca 90 minuti di stop, non
        
        
          pochi su una sessione da
        
        
          3h30'. Probabilmente
        
        
          senza
        
        
          questi
        
        
          due
        
        
          "imprevisti" il tempo fat-
        
        
          to segnare da Fuoco
        
        
          avrebbe potuto essere
        
        
          migliore, ma la sua prestazio-
        
        
          ne resta positiva, come sottoli-
        
        
          neato anche da Daniel Gratacos, l'in-
        
        
          gegnere di pista del team AVF che lo ha
        
        
          seguito: "Ho trovato Antonio decisamente più pre-
        
        
          parato e maturo dei piloti della sua età, e quando mi
        
        
          hanno detto che fino all'inizio di quest'anno non aveva
        
        
          mai corso in monoposto ho fatto fatica a crederci. Nel
        
        
          corso del turno ha seguito le nostre indicazioni con
        
        
          accuratezza, e ha mostrato un bel potenziale. Il tempo
        
        
          che ha fatto segnare non va nemmeno guardato, mezza
        
        
          giornata non è niente quando si tratta di prendere in
        
        
          mano una macchina come la F.Renault 3.5".
        
        
          IL RIENTRO
        
        
          DI BORTOLOTTI
        
        
          Prima di salire sulla Dallara del teamDraco, Mirko Bor-
        
        
          tolotti sapeva che sarebbe stata dura: "Non guido una
        
        
          monoposto da due anni, non so davvero come reagirò
        
        
          una volta in macchina". Il test sulla F.Renault 3.5, un
        
        
          regalo di Renault Sport per avere vinto il titolo dell'Eu-
        
        
          rocup Megane Trophy, doveva durare mezza giornata,
        
        
          ma alla fine uno sforzo del team italiano, felice di poter
        
        
          dare un'opportunità a un connazionale di cui tutti rico-
        
        
          noscono il talento, lo ha esteso all'intero mercoledì.
        
        
          Questo ha dato aMirko la possibilità di prendere la sfida
        
        
          con più calma, dedicando la mattinata a ritrovare il fee-
        
        
          ling e il pomeriggio a cercare un buon tempo. Alla fine
        
        
          è arrivato un 1'41"596 buono per un 21° posto, un risul-
        
        
          tato apparentemente non all'altezza del suo curriculum
        
        
          (campione F.3 Italia 2008, campione F.2 2011), che
        
        
          però va interpretato alla luce delle circostanze. Oltre a
        
        
          non salire su una monoposto da due intere stagioni,
        
        
          Bortolotti quest'anno ha dovuto adattare la propria gui-
        
        
          da alla Megane, una vettura Turismo che rispetto a una
        
        
          formula ha reazioni lente, nessuna aerodinamica e una
        
        
          frenata neppure paragonabile. Tornare a sfruttare
        
        
          appieno una monoposto ad altissima downforce come
        
        
          la F.Renault 3.5 era un'impresa impossibile in appena
        
        
          una cinquantina di giri. Il discorso cambia se si confron-
        
        
          ta la prestazione di Bortolotti con l'unico pilota presente
        
        
          al test che come lui veniva da un lungo stop: Dean Sto-
        
        
          neman, anche lui ex campione della F.2, aveva già potu-
        
        
          to riaffinare lo stile di guida da monoposto nel weekend
        
        
          GP3 di Abu Dhabi, ma nella prima giornata di Alcaniz
        
        
          è stato solo 4 decimi più veloce del trentino. Adifferenza
        
        
          di Mirko, però, Stoneman non ha problemi di budget,
        
        
          ed ha potuto effettuare altri due giorni di prove.
        
        
          Mirko Bortolotti