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          FORMULA 1
        
        
          MAX CHILTON
        
        
          
            Chi è stato il tuo primo eroe?
          
        
        
          «Michale Schumacher. Per anni per c’era
        
        
          solo la Rossa. Quando ero giovane mi ricor-
        
        
          do solo di una macchina rossa che vinceva
        
        
          e quando sei giovane l’unica cosa che ti
        
        
          importa è vincere. Quindi tifavo per la Ros-
        
        
          sa e solo quando sono cresciuto mi sono
        
        
          reso conto di chi la guidava. Ho guardato
        
        
          Schumi correre per tutta la mia vita, da
        
        
          quando ero ragazzino sino a quando un
        
        
          venerdì mi sono trovato in pista ad Abu
        
        
          Dhabi in F.1 e c’era ancora lui che correva.
        
        
          E’ lui il mio idolo»
        
        
          
            Qual è il primo GP che ti ricordi di
          
        
        
          
            aver visto?
          
        
        
          «Non ne ho visto uno dal vivo fino al 2008,
        
        
          quando ho corso una gara nella World
        
        
          Series by Renault nel weekend di Monaco,
        
        
          e anche allora non riuscì a vedere veramen-
        
        
          te la gara perché non riuscii a trovare i
        
        
          biglietti! La prima che mi ricordo di aver
        
        
          visto in tv è stata quella di Monza del 2000
        
        
          che vinse Schumacher: i tifosi avevano
        
        
          invaso la pista, il podio torreggiava su di
        
        
          loro e mi dissi: “wow! è davvero una cosa
        
        
          speciale”».
        
        
          
            Quanti anni avevi quando hai deciso
          
        
        
          
            che volevi diventare un pilota di F.1?
          
        
        
          «Quando ero giovane non pensavo nem-
        
        
          meno che avrei corso, mi divertivo a guar-
        
        
          dare. poi mio fratello (Tom, pilota nel Turi-
        
        
          smo, ndr) ha iniziato a correre  e io ho ini-
        
        
          ziato a farlo nel kart. Ed è quando ti ritrovi
        
        
          al volante di una qualsiasi vettura che pen-
        
        
          si: «voglio diventare un pilota di F.1”. Per-
        
        
          ché è possibile. Ho fatto delle buone corse,
        
        
          ho avuto un po’ di fortuna, ed eccomi qui.
        
        
          Quindi la risposta alla domanda è: attorno
        
        
          agli 8 9 anni».
        
        
          
            Di che colore era il tuo primo casco?
          
        
        
          «Blu. Io e mio fratello avevamo lo stesso
        
        
          disegno che avevano messo a punto noi
        
        
          stessi. Abbiamo continuato così fino a due
        
        
          o tre anni fa. Ancora oggi nostri caschi sono
        
        
          simili, sempre con le tre strisce».
        
        
          
            Quando hai vinto il tuo primo trofeo
          
        
        
          
            e come era fatto?