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            Stefano Semeraro
          
        
        
          La Ferrari si sta organizzando. Non tanto per la stagione in corso ma per il 2015, che ormai
        
        
          rappresenta la terra promessa dei delusi di quest'anno. La Ferrari della nuova gestione-Mat-
        
        
          tiacci, ad ascoltare con attenzione i rumors e le voci più o meno ufficiali che arrivano dal pad-
        
        
          dock, è in pieno fermento. Mattiacci non ha fatto mistero di puntare ad una “forte discontinui-
        
        
          tà», il primo risultato è che Luca Marmorini, ufficialmente in ferie, viene dato da giorni per
        
        
          accantonato, al suo posto dovrebbe subentrare il suo vice Mattia Binotto. Fra i pericolanti c'è
        
        
          anche Pat Fry, che da quando è approdato a Maranello non ha in effetti lasciato grandi segni,
        
        
          mentre Mattiacci pare aver deciso di puntare decisamente su James Allison. Le incognite più
        
        
          intriganti al momento però sono altre due. La prima riguarda Alonso, che potrebbe decidere
        
        
          di lasciare prima della scadenza del 2016, deluso dalle occasioni mancate dalla Ferrari, e certe
        
        
          sue dichiarazioni possono essere lette in controluce proprio sotto questo profilo. «Il mio obiet-
        
        
          tivo al momento è aiutare il team a fare più punti possibile, fra i costruttori si può finire secon-
        
        
          di o sesti per una manciata di punti», ha detto lo spagnolo. «Obiettivi a lungo termine non me
        
        
          ne metto, le priorità sono altre. Del resto ho ancora molti anni di contratto, c'è tempo per capi-
        
        
          re qual è il miglior futuro per tutti». La seconda, dopo il no incassato da Adrian Newey, gira
        
        
          attorno ad un possibile, clamoroso ritorno in Ferrari di Ross Brawn. Dopo l'addio alla Merce-
        
        
          des il tecnico inglese si sta godendo un anno sabbatico e ha dichiarato di non essere più inte-
        
        
          ressato alla F.1. Ma davanti ad un cospicuo rilancio da parte del suo ex-datore di lavoro – si
        
        
          mormora di cinque miliardi di euro – e alla prospettiva di recitare di nuovo da salvatore della
        
        
          patria ferrarista, chi non vacillerebbe? Certe offerte non si possono proprio rifiutare.
        
        
          MOTORE
        
        
          DI RICERCA
        
        
          Alla Ferrari cominciano le grandi manovre in vista della stagione 2015,
        
        
          e dopo i primi mesi di studio Mattiacci sembra indirizzato
        
        
          nel dare segnali di discontiniuità con il passato. Il primo a pagare
        
        
          dovrebbe essere il capo dei motoristi Luca Marmorini