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          FORMULA 1
        
        
          SEBASTIAN VETTEL
        
        
          DELUSIONI
        
        
          MONDIALI
        
        
          Anche il tedesco Vettel pare rassegnato: contro questa Mercedes, come
        
        
          contro la Germania di Schweinsteiger & Co, c'è poco da fare. La Red Bull
        
        
          è già concentrata sul 2015 e sulle conseguenze dell'ormai certo bando
        
        
          del Fric, e anche Maranello si lavora per il futuro. Che potrebbe
        
        
          non comprendere più Alonso e contemplare invece un clamoroso ritorno
        
        
          Stefano Semeraro
        
        
          Da una Germania vincente all'altra. Dal tionfo ai
        
        
          Mondiali di calcio al Gp di casa ad Hockenheim. Da
        
        
          Sebastian Vettel, che per quattro anni ha dominato
        
        
          il Circus, a Nico Rosberg e alla Mercedes che hanno
        
        
          messo un'ipoteca pesante sul campionato di que-
        
        
          st'anno. Il problema, con i tedeschi, e in F.1 anche
        
        
          'fra' i tedeschi, insomma è sempre quello: contene-
        
        
          re lo spread. Sessanta punti di distacco sono tanti
        
        
          dopo nove gare, e Seb è il primo ad ammettere che
        
        
          la “remontada”, stavolta, è dura.
        
        
          «Al momento il gap fra noi e loro è grande, e dalla
        
        
          prima gara non siamo riuscito veramente a intac-
        
        
          carlo», spiega il penta-campeon in crisi alla vigilia
        
        
          del Gran premio di Germania. Due podi strappati,
        
        
          in Malesia e in Canada, per ora sono un bilancio
        
        
          decisamente magro per chi era abituato a mietere
        
        
          una vittoria dopo l'altra. «E' tutto l'anno che vivia-
        
        
          mo di alti e bassi. Ovviamente abbiamo sperimen-
        
        
          tato parecchie novità nel frattempo, ma laMercedes
        
        
          ha fatto lo stesso. Continueremo a farlo nella spe-
        
        
          ranza di colmare il distacco, e solo alla fine della sta-
        
        
          gione credo potremo avere un quadro migliore. Poi
        
        
          in inverno si vedrà cosa riusciremo a fare».
        
        
          Una resa, o quasi. Una dichiarazione di impotenza.
        
        
          Restano gli obiettivi di giornata, la speranza di fare
        
        
          bene davanti al pubblico di casa. «Un podio ad Hoc-
        
        
          kenheim sarebbe veramente speciale. Ci vorrà un
        
        
          weekend senza problemi che ci consenta di tirare
        
        
          fuori il meglio della macchina». Una variabile ulte-
        
        
          riore è rappresentata dal possibile bando del FRIC,
        
        
          il sistema di sospensioni anteriori e posteriori inter-
        
        
          conesse che già a Monaco è stato messo sotto accu-
        
        
          sa da parte della F.1. In vista di un possibile ritorno
        
        
          alle sospensioni attive, e considerati i cambi regola-
        
        
          mentari di quest'anno, fra i teams (non tutti però) è
        
        
          stato stipulato un accordo non scritto per evitare
        
        
          ricorsi e accuse reciproche, ma qualcuno ha voluto
        
        
          vedere nell'intenzione ormai certa della Fia di esclu-
        
        
          dere il Fric nel 2015 un tentativo di limitare lo stra-
        
        
          potere Mercedes (che peraltro non è la sola scude-
        
        
          ria a utilizzarlo).
        
        
          «Io so cosa c'è sulla nostra macchina – commenta
        
        
          sibillino Vettel – mentre non so quello che monta-
        
        
          no gli altri. Quello che ha detto la Fia è abbastanza
        
        
          chiaro: qualche team ne sarà toccato di più, altri
        
        
          meno...».