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FORMULA 1
RAFFAELE MARCIELLO
Come stai vivendo questa tua prima
esperienza in Sauber?
“È molto bello vedere come lavora un altro
teamperché sino ad ora avevo lavorato solo
con Ferrari, è una nuova esperienza e sarà
molto utile per me”.
In che modo il percorso formativo di
FDA in questi anni ti ha reso pronto
per lavorare in Formula 1?
“Mi hanno aiutato in ogni aspetto, se sono
qui è grazie al supporto di Luca Baldisseri
e Francesco Pon. In cinque anni ho impa-
rato molto, avevo solo 15 anni quando sono
entrato in Ferrari e tutto quello che ho rag-
giunto sino ad ora lo devo a loro”.
Qual è il tuo ruolo nel team?
“Sono il terzo pilota, nonché quello di riser-
va. Aiuterò la squadra a sviluppare la mac-
china cercando di fare un lavoro utile per
Marcus e Felipe”.
Sono previste delle tue prove in pista
con la vettura di quest’anno? Se sì,
sai già quali?
“Proverò in Malesia nella FP1 al venerdì, e
in altri quattro appuntamenti. Inoltre, farò
un giorno di test a Barcellona, dopo la gara,
ed in Austria”
Avrai modo di provare le monoposto
più datate?
“Non lo so, al momento non è previsto”.
Lavori spesso al simulatore? È diver-
so da quello che usavi in Ferrari?
“Al momento sto usando solo quello della
Ferrari, ma penso che sarà una buona espe-
rienza anche con Sauber, dato che abbiamo
lo stesso motore”.
Dal test di Abu Dhabi con la Ferrari
Formula 1, è cambiata in qualche
modo la tua attitudine alla guida?
“Direi di no. Ero pronto per il test e sapevo
che avrei dovuto fare alcune prove, non
commettendo errori ed essere costante”.
Con te, Ericsson e Nasr, la Sauber
presenta uno dei line-up più giovani
del paddock. Credi che non sia più
fondamentale avere piloti di espe-
rienza?
“Penso che si possa fare esperienza anche
in GP2 e Formula 3. Sono campionati mol-
to duri e formativi. Essere troppo giovani
forse è un impedimento, ma intorno ai ven-
ti, ventidue anni, sei pronto per la Formu-
la 1”.
Come si svilupperà il tuo rapporto
con la Ferrari quest’anno?
“Lavorerò al simulatore e continuerò ad
essere parte del Ferrari Driver Academy”.
Cosa stai facendo in questi giorni in
Sauber?
“Partecipo ai briefing, ai de-briefing, vado
a vedere le macchine in pista. Ascolto le
conversazioni radio, guardo cosa fanno i
miei compagni di squadra per imparare
come lavorare al meglio quando sarà il mio
turno”
Hai avuto modo in passato di segui-
re il lavoro anche della Ferrari dal-
l’interno, hai trovato molte differen-
ze?
“Sono squadre abbastanza simili, credo che
in Formula 1 il livello sia davvero molto
professionale ovunque e la modalità di
lavoro sia similare. Non dimentichiamoci
che in Sauber ci sono molti uomini della
Ferrari quindi il modo di fare è molto simi-
le”.
Hai annunciato la tua partecipazione
inGP2 con il teamTrident. Che obiet-
tivo ti sei prefissato?
“È un campionato molto difficile. ART e
DAMS saranno squadre molto veloci, ma
sono felice di aver raggiunto un accordo
con Trident. Da parte nostra l’obiettivo è
quello di essere tra i primi tre. Vedremo poi
nel corso dell’anno come andranno le cose,
ma sarà importante essere consistenti e
non commettere errori”.
Si diceva lo scorso anno che tu aves-
si un contratto biennale con la
Racing Engineering. È vero?
“Si è vero”.
Come mai la decisione di cambiare
squadra?
“Ho deciso di cambiare perché nonmi sono
sentito a mio agio, non abbiamo instaura-
to un buon rapporto, non siamo riusciti a
lavorare bene quindi è stata una giusta
decisione trovare un’altra squadra”.
Vandoorne ti ha indicato come uno