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25 Lug [12:40]

Iannone fa il punto:
bene la prima metà del 2018

Jacopo Rubino

Durante la pausa estiva, Andrea Iannone traccia un bilancio del suo 2018 in MotoGP: al termine della stagione, come noto, il pilota abruzzese saluterà la Suzuki per sposare il progetto Aprilia. Ma l'attenzione è ancora tutta sul presente, su un campionato che fin qui lo ha visto salire due volte sul podio (ad Austin e Jerez) e vivere sicuramente giornate migliori rispetto a un 2017 ricco di grattacapi.

"Devo dire che, fino a qui, siamo soddisfatti di quanto ottenuto. Anche se in alcune situazioni avremmo potuto fare di più. Ma considerando da dove venivamo, stiamo dando il nostro massimo", racconta Iannone. In cosa bisogna fare progressi? "Ci mancano dei dettagli", spiega, "specialmente nel gestire la seconda parte della gara. È lì che perdo prestazioni, rispetto a prove libere e qualifiche. Questo mi costa parecchio, più di quanto avvenga al mio compagno di squadra. Il potenziale c'è, ma dobbiamo mantenerlo anche quando i pneumatici si usurano. È l'area in cui stiamo lavorando maggiormente, dal mio lato del box".

"The Maniac" mette comunque in evidenza i progressi già portati dagli ingegneri giapponesi sulla GSX-RR: "Ora la moto piega meglio, accelera meglio, è più completa sotto ogni aspetto. E abbiamo iniziato l'anno con un motore che ci ha resi più competitivi".

Quello di Austin, ovviamente, ma anche quello del Mugello, sono stati i Gran Premio più belli del 2018. "Il campionato è lungo, penso ne arriveranno altri", sottolinea fiducioso Iannone sulla seconda metà del Mondiale. "Siamo sempre nella posizione di far bene, non sono pessimista. Phillip Island penso sia un circuito adatto a noi, per il resto non credo ce ne sia uno davvero negativo".

E su se stesso, dice: "Sarò sincero, ogni volta che salgo in moto posso confermare di essere veloce. A volte nei momenti di crisi vengono dei dubbi, si fanno mille cambiamenti che alla fine non ti aiutano. Si è scritto che avrei dovuto adattarmi di più alla Suzuki, ma quando è diventata più competitiva sono stato di nuovo forte. Mi considero felice del pilota che sono, anche se vorrei sempre crescere e tirare fuori tutte le mie potenzialità".