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3 Set [20:34]

Power ufficiale in Andretti
Prenderà il posto di Herta

Carlo Luciani

Giornata storica per il motorsport americano: il team Cadillac, che debutterà il prossimo anno in Formula 1, ha ufficializzato l’ingaggio di Colton Herta in qualità di terzo pilota e test driver per il 2026. Quasi in contemporanea, Andretti ha annunciato però anche il suo sostituto a partire dalla prossima stagione: sarà Will Power a prendere il posto del pilota californiano in IndyCar.

La notizia circolava già nella giornata di ieri, quando è arrivata l’ufficialità del divorzio tra il 44enne australiano ed il team Penske dopo ben 17 stagioni insieme. La fine di un matrimonio lunghissimo, la cui decisione è stata presa consensualmente tra le due parti, e che lasciava già presagire il passaggio del due volte campione IndyCar in forza al team Andretti.

L’annuncio arrivato oggi dell’abbandono di Herta con conseguente passaggio in F1 con Cadillac ha poi innescato l’ufficialità di Power sulla Dallara n.26 del team di Michael Andretti. Una scelta importante dopo anni in cui sono arrivati, oltre ai due titoli IndyCar, 45 vittorie, di cui anche quella nella 500 miglia di Indianapolis nel 2018.

Il passaggio in Andretti rappresenta l’inizio di un nuovo capitolo per Power. Non sarà certo una sfida semplice per il 44enne, che dalla sua parte porterà un bagaglio di esperienza utile alla crescita della squadra, che punta sicuramente a tornare in alto dopo anni non semplici (l’ultimo titolo nella serie americana risale infatti al 2012 con Ryan Hunter-Reay).

Una scelta quindi importante sia per il team che per il pilota, con quest’ultimo che guiderà una Dallara motorizzata Honda e non più Chevrolet. I suoi compagni di squadra dovrebbero essere Kyle Kirkwood e Marcus Ericsson. Quest’ultimo ha un contratto in scadenza nel 2026 e dovrebbe rimanere in forza alla squadra nonostante dei risultati non proprio incoraggianti nel corso del 2025. Il primo, invece, è in cerca di riscatto dopo una stagione che sembrava poterlo vedere in lotta per il titolo. Sarà interessante vedere come l’arrivo di Power influenzerà le dinamiche interne e se la sua esperienza potrà essere utile al team a ritrovare competitività.

3 Set [18:05]

Fuori Toronto, dentro Markham
Il GP canadese cambia sede

Carlo Luciani

Dopo quasi quarant’anni di gare sul circuito cittadino di Toronto, l’IndyCar si appresta a scrivere un nuovo capitolo della sua storia: dal 2026 l’appuntamento canadese si sposterà a Markham, una città in forte espansione alle porte di Toronto. L’annuncio ufficiale è stato dato oggi da Green Savoree Toronto ULC, la città di Markham e INDYCAR, insieme a Penske Entertainment.

Il Gran Premio di Toronto è stato per 37 anni uno degli appuntamenti del calendario IndyCar. La prima edizione risale al 1986, con il tracciato disegnato lungo le strade di Exhibition Place, nel cuore della città. Nonostante le interruzioni del 2008 e delle stagioni 2020 e 2021, causate rispettivamente da riorganizzazioni e dalla pandemia, la città canadese è stata spesso sede dell’unico appuntamento al di fuori del territorio statunitense.

Il nuovo tracciato sorgerà, come già anticipato, a Markham, un’area urbana moderna ed in crescita situata a nord-est di Toronto. La scelta non è casuale: la zona offre ampie possibilità di accesso grazie alla vicinanza di autostrada e stazione ferroviaria, fattori importanti per attirare gli spettatori. L’area è circondata da spazi commerciali, residenziali e di intrattenimento, creando un contesto che si presta bene all’atmosfera tipica delle corse cittadine.

Il circuito sarà lungo 3,52 chilometri, con un disegno che prevede 12 curve, due corsie pit-lane parallele e una combinazione di tratti veloci e sezioni più tortuose. Il progetto porta la firma di Tony Cotman, già autore di altri tracciati cittadini di successo nel panorama IndyCar, e promette di essere un circuito tecnico e spettacolare allo stesso tempo. I rettilinei offriranno opportunità di sorpasso ad alta velocità, mentre le curve strette e i cambi di direzione metteranno alla prova la guida dei piloti. L’impianto sarà temporaneo e costruito su strade esistenti, trasformate per l’occasione in un tracciato cittadino.



Il trasferimento a Markham non rappresenta una soluzione provvisoria, ma l’inizio di un accordo pluriennale tra IndyCar, la città e gli organizzatori locali. Tale partnership è stata definita con l’obiettivo di dare stabilità all’evento e trasformarlo in un appuntamento fisso per il calendario della serie americana. La durata dell'intesa non è stata diffusa, ma l'obiettivo è quello di un progetto a lungo termine. L’idea è quella di sostituire Toronto con una nuova sede che garantisca infrastrutture moderne, una maggiore capacità di accoglienza, consolidando al contempo la presenza dell’IndyCar in Canada.

2 Set [18:03]

Power e Penske ai saluti
Futuro in Andretti al posto di Herta?

Carlo Luciani

La notizia del giorno che arriva dal mondo della IndyCar è il divorzio tra Will Power ed il team Penske. Un matrimonio lungo 17 stagioni tra il pilota australiano ed il team proprietario della serie americana coronato da 43 vittorie, 65 pole position e 2 titoli conquistati nel 2014 e nel 2022, oltre al trionfo nella gara più importante di tutte nel 2018: la 500 miglia di Indianapolis. Termina così uno dei sodalizi più longevi della storia della IndyCar.

Finisce un’era importante, le cui voci circolavano però già da diverso tempo. In questo periodo Power ha legato in maniera indissolubile il suo nome a quello di Penske, portando in bacheca risultati importanti e diventando uno dei punti di riferimento della IndyCar, in cui ha iniziato a correre quando il suo nome era ancora quello di Champ Car nel lontano 2005, ottenendo altre 6 pole position e 2 vittorie, di cui la prima a Las Vegas nel 2007.

La collaborazione con Roger Penske è iniziata però soltanto due anni più tardi in modo “casuale”, chiamato in sostituzione di Hélio Castroneves, alle prese con un processo per evasione fiscale che lo ha tenuto lontano dalle corse in quel periodo. Il debutto dell’australiano è avvenuto sulla vettura numero 3 al GP di St. Petersburg nel 2009, ed al ritorno del brasiliano gli è stata affidata poi una terza vettura con il numero 12. Il resto è storia…

Alla veneranda età di 44 anni, però, Power non ha nessuna intenzione di mollare. Secondo quanto riportato dalla testata americana The Racer, per lui sarebbe pronto un ingaggio da parte del team Andretti al posto di Colton Herta. Al centro delle discussioni in questi giorni, infatti, il possibile passaggio del pilota americano in Formula 2 al fine di ottenere la superlicenza per correre in Formula 1. Una scelta che solleva più di un interrogativo (di cui abbiamo già parlato su
queste pagine).

Ci sarà poi da definire il sostituto del due volte vincitore IndyCar nel team proprietario della serie. Tra le voci più accreditate circola il nome di David Malukas, undicesimo classificato quest’anno in forza al team Foyt, con il quale Penske intrattiene una forte collaborazione tecnica. Non è arrivata nessuna conferma ufficiale ma sembrerebbe proprio lo statunitense il candidato principale a raccogliere l’eredità di Power. Un altro addio riguarda inoltre il team Coyne: dopo appena un anno Rinus Veekay lascerà la squadra per puntare probabilmente proprio al sedile Foyt di Malukas.

Appena terminata la stagione, dunque, la IndyCar continua a far parlare di sé con un mercato di piloti che sta entrando nel vivo. Vedremo se le voci circolanti si concretizzeranno e quali saranno i prossimi tasselli che si andranno a definire. Intanto si attende anche l’annuncio del calendario 2026, che potrebbe riservare importanti novità.

31 Ago [23:27]

Nashville - Gara
Newgarden rompe il digiuno

Carlo Luciani

L’ultimo round stagionale del 2025 della IndyCar è andato in archivio con la vittoria di Josef Newgarden al termine del Music City GP. Dopo i 225 giri completati sull’ovale di Nashville, il pilota nativo del Tennessee è tornato al successo proprio nel suo appuntamento di casa, salendo sul gradino più alto del podio a distanza di oltre un anno dall’ultima volta (Gateway 2024).

Un’occasione di riscatto per lui e per il team Penske, che nonostante un anno difficile segnato anche dalla questione Indy 500 (con conseguente licenziamento degli strategist), è riuscito a centrare due vittorie, prima con Will Power ed ora con Newgarden. Vittoria non semplice per il due volte campione della categoria, arrivata in una giornata ricca di colpi di scena che hanno segnato la corsa.

Scattato dalla sesta posizione, il vincitore è sempre rimasto in lotta per le prime posizioni, così come il campione in carica Alex Palou, che nonostante una foratura al 52° giro ha battagliato per la vittoria fino all’ultimo giro, chiudendo secondo. Il pilota spagnolo è riuscito a tornare subito ai box e non ha perso molto tempo neanche dal punto di vista della strategia, dato che la prima sosta era in programma poche tornate più tardi.

Nonostante il problema, in casa Ganassi hanno optato per un undercut all’ultimo pit-stop, riportando il proprio pilota al comando prima di essere nuovamente superato. È mancato quindi l’appuntamento con la nona vittoria anche questa volta, ma per Palou si è conclusa una stagione trionfale in cui soltanto in quattro occasioni è finito fuori dal podio, a dimostrazione del dominio messo in scena in questo 2025.

Sul podio anche Scott McLaughlin, al volante della Dallara n.3 del team Penske. Il neozelandese ha commesso un errore nel finale, andando largo e toccando le barriere esterne mentre era al comando, per poi causare l’ultima caution di giornata. Riuscito poi a ripartire, è stato infilato da Palou ed ha dovuto lottare con Kyffin Simpson per mantenere il terzo posto.

Quarto, dunque, il pilota del team Ganassi, seguito da Conor Daly in quinta posizione, partito dalle retrovie. Sesto Kyle Kirkwood, davanti a Felix Rosenqvist e Santino Ferrucci. Nono un ottimo Callum Ilott, al volante della Dallara n.90 del team Prema. Davvero un peccato invece per il suo compagno di squadra Robert Shwartzman, che si trovava davanti al suo compagno di squadra prima di essere penalizzato con un drive-through per blocking su Ferrucci nelle ultime fasi. Il russo-israeliano ha comunque concluso in quattordicesima posizione, ma per soli due punti non ha conquistato il titolo di rookie of the year, ottenuto invece da Louis Foster.

In top-ten è salito quindi Alexander Rossi, davanti a Colton Herta e Scott Dixon, che nonostante l’undicesimo posto ha mantenuto la terza posizione in campionato davanti a Kirkwood e Christian Lundgaard, ritirato. Dopo l’ottima qualifica di ieri, il team McLaren ha dovuto fare i conti anche con il ko di Pato O’Ward, finito a muro mentre era in testa poco dopo metà corsa, probabilmente a causa di un cedimento. Fuori dai giochi anche il vincitore di Milwaukee Christian Rasmussen, che ha terminato la gara contro le barriere già al via.

Domenica 31 agosto 2025, gara

1 - Josef Newgarden (Dallara-Chevrolet) - Penske - 225 giri
2 - Alex Palou (Dallara-Honda) - Ganassi - 0”5021
3 - Scott McLaughlin (Dallara-Chevrolet) - Penske - 0”7303
4 - Kyffin Simpson (Dallara-Honda) - Ganassi - 0”9753
5 - Conor Daly - Juncos Hollinger - 2”2464
6 - Kyle Kirkwood (Dallara-Honda) - Andretti - 2”7078
7 - Felix Rosenqvist (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 3”3243
8 - Santino Ferrucci (Dallara-Chevrolet) - Foyt - 4”0825
9 - Callum Ilott (Dallara-Chevrolet) - Prema - 5”4629
10 - Alexander Rossi (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 7”2134
11 - Colton Herta (Dallara-Honda) - Andretti - 7”8341
12 - Scott Dixon (Dallara-Honda) - Ganassi - 8”4655
13 - Rinus Veekay (Dallara-Honda) - Coyne - 8”9756
14 - Robert Shwartzman (Dallara-Chevrolet) - Prema - 1 giro
15 - Marcus Ericsson (Dallara-Honda) - Andretti - 1 giro
16 - Sting Ray Robb (Dallara-Chevrolet) - Juncos Hollinger - 1 giro
17 - Nolan Siegel (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 1 giro
18 - Devlin DeFrancesco (Dallara-Honda) - Rahal LL - 1 giro
19 - Marcus Armstrong (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 1 giro
20 - Louis Foster (Dallara-Honda) - Rahal LL - 1 giro
21 - Will Power (Dallara-Chevrolet) - Penske - 2 giri
22 - Graham Rahal (Dallara-Honda) - Rahal LL - 3 giri

Ritirati
215° giro - Jacob Abel
127° giro - Pato O’Ward
123° giro - Christian Lundgaard
83° giro - David Malukas
1° giro - Christian Rasmussen

Il campionato
1.Palou 711; 2.O’Ward 515; 3.Dixon 452; 4.Kirkwood 433; 5.Lundgaard 431; 6.Rosenqvist, Herta 372; 8.Armstrong 364; 9.Power 357; 10.McLaughlin 356; 11.Malukas 318; 12.Newgarden 316; 13.Rasmussen 313; 14.Veekay 305; 15.Rossi 297; 16.Ferrucci 293; 17.Simpson 282; 18.Daly 368; 19.Rahal 260; 20.Ericsson 234; 21.Ilott 218; 22.Siegel, Foster 213; 24.Shwartzman 211; 25.Robb 181; 26.DeFrancesco 171; 27.Abel 123.

30 Ago [21:29]

Nashville - Qualifica
Ultima pole dell’anno per O’Ward

Carlo Luciani

Pato O’Ward prenderà il via dalla pole position nel Music City GP, ultimo appuntamento stagionale della IndyCar. Il round di Nashville chiuderà infatti il 2025, che ha consegnato nelle mani di Alex Palou il titolo, il quarto della sua carriera. Il pilota spagnolo, che scatterà quarto, cercherà di agguantare il nono successo dopo averlo mancato a Milwaukee una settimana fa, dove a vincere è stato sorprendentemente Christian Rasmussen.

Grande gioia per il team Arrow McLaren, che oltre a festeggiare l’ultima pole position dell’anno con il vicecampione della categoria, può sorridere per le prestazioni di tutti i suoi piloti. Oltre al primato del messicano, che nelle due tornate di qualifica ha girato con una media di 202.621 mph, il team “papaya” ha piazzato Christian Lundgaard in terza posizione e Nolan Siegel in settima (penalizzato poi di 9 posizioni per sostituzione motore), attestandosi come la squadra da battere domani.

Non sarà semplice però vincere, con una concorrenza agguerrita a partire dal campione in carica Palou, che prenderà il via dalla seconda fila. In prima insieme al poleman ci sarà invece David Malukas, autore di due ottimi giri, battuti soltanto negli ultimi minuti da O’Ward. Il pilota del team Foyt, dopo la bella prestazione in qualifica a Milwaukee, si è ripetuto anche a Nashville, dimostrando di essere molto veloce sugli ovali.

Quinto tempo per Scott Dixon, che domani dovrà difendere il terzo posto in classifica a cui ambiscono anche Lundgaard e Kyle Kirkwood. Se il danese sembra essere in forma, lo stesso non si può dire dello statunitense, che è scivolato in quinta posizione dopo aver addirittura dimostrato di poter lottare con Palou ad un certo punto della stagione. Il pilota del team Andretti, pur avendo ottenuto il tredicesimo tempo, partirà dodicesimo per una penalizzazione inflitta a Callum Ilott.

Il britannico, che è stato tra i primi a disputare la qualifica, ha chiuso i due giri con une media di 200.822 mph, terminando la sessione al nono posto. Perderà però 9 posizioni domani per sostituzione motore non prevista dal regolamento, così come il vincitore di Milwaukee Rasmussen, sedicesimo nella tabella dei tempi. Buona qualifica per il team Prema anche con Robert Shwartzman, diciannovesimo. Il russo-israeliano dovrà cercare di ottenere il miglior risultato possibile domani e sperare di tenere lontano Louis Foster, con cui lotta per il titolo di “rookie of the year”.

Tornando alle posizioni di rilievo, al fianco di Dixon in terza fila scatterà Josef Newgarden, con la migliore Dallara del team Penske. In quarta fila il suo compagno di squadra Scott McLaughlin, preceduto al settimo posto da Siegel. In top-ten anche Kyffin Simpson, con la terza vettura del team Ganassi. Giornata difficile in casa Andretti, con Kirkwood che è stato il più veloce tra i compagni di squadra, con Colton Herta soltanto quindicesimo e Marcus Ericsson diciottesimo.

Sabato 30 agosto 2025, qualifica

1 - Pato O'Ward (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 202.621 mph (326,087 km/h)
2 - David Malukas (Dallara-Chevrolet) - Foyt - 201.922
3 - Christian Lundgaard (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 201.713
4 - Alex Palou (Dallara-Honda) - Ganassi - 201.603
5 - Scott Dixon (Dallara-Honda) - Ganassi - 201.437
6 - Josef Newgarden (Dallara-Chevrolet) - Penske - 201.390
7 - Nolan Siegel (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 201.375 *
8 - Scott McLaughlin (Dallara-Chevrolet) - Penske - 201.035
9 - Callum Ilott (Dallara-Chevrolet) - Prema - 200.822 *
10 - Kyffin Simpson (Dallara-Honda) - Ganassi - 200.703
11 - Felix Rosenqvist (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 200.696
12 - Will Power (Dallara-Chevrolet) - Penske - 200.640
13 - Kyle Kirkwood (Dallara-Honda) - Andretti - 200.492
14 - Santino Ferrucci (Dallara-Chevrolet) - Foyt - 200.437
15 - Colton Herta (Dallara-Honda) - Andretti - 200.287
16 - Christian Rasmussen (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 200.007 *
17 - Marcus Armstrong (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 199.978
18 - Marcus Ericsson (Dallara-Honda) - Andretti - 199.862
19 - Robert Shwartzman (Dallara-Chevrolet) - Prema - 199.546
20 - Alexander Rossi (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 199.412
21 - Sting Ray Robb (Dallara-Chevrolet) - Juncos Hollinger - 199.036
22 - Graham Rahal (Dallara-Honda) - Rahal LL - 198.647
23 - Devlin DeFrancesco (Dallara-Honda) - Rahal LL - 198.595
24 - Louis Foster (Dallara-Honda) - Rahal LL - 198.592
25 - Conor Daly (Dallara-Chevrolet) - Juncos Hollinger - 198.187
26 - Rinus Veekay (Dallara-Honda) - Coyne - 197.346
27 - Jacob Abel (Dallara-Honda) - Coyne - 195.779

*perdono 9 posizioni al via della gara per sostituzione motore

Il campionato
1.Palou 670; 2.O’Ward 506; 3.Dixon 433; 4.Lundgaard 426; 5.Kirkwood 405; 6.Armstrong, Herta 352; 8.Power 347; 9.Rosenqvist 346; 10.McLaughlin 320.

24 Ago [22:59]

Milwaukee - Gara
Alla fine spunta Rasmussen

Carlo Luciani

Incredibile vittoria da parte di Christian Rasmussen, che ha trionfato al termine dei 250 giri sull’ovale di Milwaukee, conquistando il primo sigillo in carriera nella IndyCar. Dopo il podio ottenuto a Madison quest’anno, il pilota del team Carpenter è salito per la prima volta sul gradino più alto, regalando al suo team un successo che mancava da oltre quattro anni (Indy Road 2021 con Rinus Veekay).

Beffato invece Alex Palou, che dopo aver condotto praticamente tutta la gara è stato superato a 15 giri dalla bandiera a scacchi. Lo spagnolo aveva la corsa in mano, ma una caution nell’ultimo quinto di gara per via di qualche goccia di pioggia ha mischiato le carte, riaprendo del tutto i giochi quando diversi piloti sono rientrati per montare gomme nuove, tra cui anche il vincitore.

Il pilota danese ha sfruttato al meglio questa situazione, rimontando a suon di sorpassi una volta ripartiti per l’ultimo sprint lungo meno di 30 tornate. Palou, che aveva effettuato l’ultimo pit-stop circa 20 giri prima, è rimasto invece in pista, dovendo poi arrendersi a Rasmussen, che gli ha così negato il primo gradino del podio e la possibilità di raggiungere il record di 10 vittorie in una sola stagione.

Il podio è stato completato poi da Scott McLaughlin, che non è mai riuscito a tenere il ritmo di Palou, nemmeno dopo le ripartenze in seguito ai periodi di neutralizzazione. Ai piedi del podio ha chiuso Alexander Rossi, a completare l’ottima giornata del team Carpenter. Alle sue spalle Pato O’Ward, al volante della Dallara del team McLaren, il quale ha rischiato anche un incidente in pit-road con McLaughlin.

Sesto posto per il suo compagno di squadra Christian Lundgaard, risalito in classifica dopo la brutta qualifica di ieri. Settimo Josef Newgarden, che ha perso il podio dopo l’ultima ripartenza, scendendo in settima posizione per via di un duello con Rossi che fortunatamente si è risolto senza contatti. Dopo la partenza dalla prima fila, David Malukas ha tagliato il traguardo in ottava posizione. Per lui un problema durante il secondo pit-stop, con una pistola difettosa che gli ha fatto perdere tempo prezioso prima di poter ripartire.

In top-ten anche Scott Dixon, nono davanti a Marcus Armstrong, fresco di rinnovo con il team Meyer Shank. Weekend non semplice per il team Prema, costretto al ritiro con Callum Ilott per via di un problema al motore. Il pilota britannico è stato costretto a tornare ai box e ritirarsi in seguito ad una fumata bianca che ha causato anche una bandiera gialla. Robert Shwartzman ha chiuso invece diciottesimo, appena alle spalle di Louis Foster, suo rivale nella lotta per il titolo di miglior rookie dell’anno.

Ritirati anche Nolan Siegel e Will Power. Il primo è finito in testacoda ad inizio gara, finendo la sua corsa contro le barriere dopo pochi metri, senza fortunatamente colpire altre monoposto. Il secondo ha impattato contro il muro esterno durante un sorpasso, compromettendo così una gara che poteva essere positiva dopo la vittoria di Portland.

Domenica 24 agosto 2025, gara

1 - Christian Rasmussen (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 250 giri
2 - Alex Palou (Dallara-Honda) - Ganassi - 1”2781
3 - Scott McLaughlin (Dallara-Chevrolet) - Penske - 10”6611
4 - Alexander Rossi (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 11”4582
5 - Pato O'Ward (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 12”0829
6 - Christian Lundgaard (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 12”8287
7 - Josef Newgarden (Dallara-Chevrolet) - Penske - 14”4043
8 - David Malukas (Dallara-Chevrolet) - Foyt - 15”0925
9 - Scott Dixon (Dallara-Honda) - Ganassi - 15”6486
10 - Marcus Armstrong (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 16”4456
11 - Colton Herta (Dallara-Honda) - Andretti - 16”8168
12 - Kyle Kirkwood (Dallara-Honda) - Andretti - 17”8815
13 - Conor Daly (Dallara-Chevrolet) - Juncos Hollinger - 19”0209
14 - Santino Ferrucci (Dallara-Chevrolet)- Foyt - 19”8603
15 - Rinus Veekay (Dallara-Honda) - Coyne - 20”2184
16 - Devlin DeFrancesco (Dallara-Honda) - Rahal LL - 22”9954
17 - Louis Foster (Dallara-Honda) - Rahal LL - 1 giro
18 - Robert Shwartzman (Dallara-Chevrolet) - Prema - 1 giro
19 - Marcus Ericsson (Dallara-Honda) - Andretti - 1 giro
20 - Kyffin Simpson (Dallara-Honda) - Ganassi - 1 giro
21 - Jacob Abel (Dallara-Honda) - Coyne - 1 giro
22 - Felix Rosenqvist (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 1 giro
23 - Sting Ray Robb (Dallara-Chevrolet) - Juncos Hollinger - 1 giro
24 - Graham Rahal (Dallara-Honda) - Rahal LL - 2 giri

Ritirati
139° giro - Callum Ilott
102° giro - Will Power
1° giro - Nolan Siegel

Il campionato
1.Palou 670; 2.O’Ward 505; 3.Dixon 433; 4.Lundgaard 426; 5.Kirkwood 405; 6.Armstrong, Herta 352; 8.Power 347; 9.Rosenqvist 346; 10.McLaughlin 320.

23 Ago [21:45]

Milwaukee - Qualifica
Palou a caccia di record

Carlo Luciani

Nonostante il titolo sia già stato assegnato nell’ultimo appuntamento di Portland, la stagione 2025 IndyCar non è ancora finita, con la serie americana nuovamente in pista a Milwaukee per il penultimo round dell’anno, prima del finale di Nashville in programma il prossimo fine settimana. Reduce dal quarto sigillo appena conquistato, Alex Palou non ha lasciato nulla agli avversari, aggiudicandosi la pole position.

Per la sesta volta quest’anno il campione in carica scatterà davanti a tutti, e dopo le otto vittorie già ottenute cercherà di raggiungere A. J. Foyt vincendo domani, affiancodolo a quota nove successi in una sola stagione. Il record appartiene però ad Al Unser Sr., che nel 1970 è salito per ben dieci volte sul gradino più alto del podio. Per raggiungerlo, lo spagnolo dovrebbe non solo confermarsi domani, ma trionfare anche a Nashville il prossimo weekend.

In prima fila con lui ci sarà David Malukas, autore di un’ottima media sui due giri validi per decretare l’ordine di partenza (162.256 mph contro 162.917 del poleman). Dalla seconda fila scatterà invece Pato O’Ward, sempre in lotta con i primi in questa seconda parte di stagione, a conferma dell’ottimo rendimento nonostante il titolo sia sfumato già con due gare d’anticipo.

Il messicano ha conquistato il terzo tempo davanti al primo dei piloti Penske, Scott McLaughlin, quarto davanti a Scott Dixon. Il veterano del team Ganassi, tuttavia non prenderà il via dalla terza fila, dovendo scontare una penalità per aver montato un nuovo motore oltre il limite consentito (9 posizioni di penalità trattandosi di circuito ovale). Stessa sorte anche per Kyffin Simpson e Louis Foster, che prenderanno il via dal fondo dello schieramento essendosi qualificati rispettivamente ventesimo e ventiduesimo.

Dalla terza fila scatteranno quindi il vincitore di Portland Will Power e Kyle Kirkwood. Alle loro spalle Josef Newgarden e Conor Daly. Christian Rasmussen ha ottenuto invece il decimo tempo, ma scatterà nono per la penalizzazione di Dixon. A guadagnare la quinta fila è stato Graham Rahal, più veloce di Rinus Veekay.

Da segnalare anche due testacoda, il primo da parte di Colton Herta, che nel corso del primo giro lanciato ha perso il controllo della sua Dallara del team Andretti, riuscendo ad evitare il contatto con le barriere, chiudendo i due giri con una media di 112.717 mph. Poco dopo non è andata meglio a Felix Rosenqvist, che ha terminato la sessione contro le barriere.

Giornata non semplicissima per il team Prema. Robert Shwartzman, che nel corso della sua prima stagione IndyCar ha ottenuto fin qui risultati incoraggianti sugli ovali, non è andato oltre il ventunesimo tempo; Callum Ilott ha chiuso invece venticinquesimo con una media di 156.460 mph dopo due giri non esaltanti. Per i due ci sarà modo di recuperare domani.

Sabato 23 agosto 2025, qualifica

1 - Alex Palou (Dallara-Honda) - Ganassi - 162.917 mph (262,189 km/h)
2 - David Malukas (Dallara-Chevrolet) - Foyt - 162.256
3 - Pato O'Ward (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 162.078
4 - Scott McLaughlin (Dallara-Chevrolet) - Penske - 161.758
5 - Scott Dixon (Dallara-Honda) - Ganassi - 160.951 *
6 - Will Power (Dallara-Chevrolet) - Penske - 160.819
7 - Kyle Kirkwood (Dallara-Honda) - Andretti - 160.353
8 - Josef Newgarden (Dallara-Chevrolet) - Penske - 160.330
9 - Conor Daly (Dallara-Chevrolet) - Juncos Hollinger - 160.181
10 - Christian Rasmussen (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 160.158
11 - Graham Rahal (Dallara-Honda) - Rahal LL - 159.995
12 - Rinus Veekay (Dallara-Honda) - Coyne - 159.514
13 - Alexander Rossi (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 159.378
14 - Marcus Ericsson (Dallara-Honda) - Andretti - 159.087
15 - Devlin DeFrancesco (Dallara-Honda) - Rahal LL - 159.047
16 - Marcus Armstrong (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 159.018
17 - Christian Lundgaard (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 158.801
18 - Nolan Siegel (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 158.331
19 - Sting Ray Robb (Dallara-Chevrolet) - Juncos Hollinger - 158.153
20 - Kyffin Simpson (Dallara-Honda) - Ganassi - 158.132 *
21 - Robert Shwartzman (Dallara-Chevrolet) - Prema - 158.010
22 - Louis Foster (Dallara-Honda) - Rahal LL - 157.529 *
23 - Santino Ferrucci (Dallara-Chevrolet) - Foyt - 156.862
24 - Jacob Abel (Dallara-Honda) - Coyne - 156.999
25 - Callum Ilott (Dallara-Chevrolet) - Prema - 156.460
26 - Colton Herta (Dallara-Honda) - Andretti - 112.717
27 - Felix Rosenqvist (Dallara-Honda) - Meyer Shank - senza tempo

*perdono 9 posizioni al via della gara per sostituzione motore

Il campionato
1.Palou 627; 2.O’Ward 475; 3.Dixon 411; 4.Lundgaard 398; 5.Kirkwood 387; 6.Power 342; 7.Rosenqvist 337; 8.Herta 333; 9.Armstrong 331; 10.Malukas 287.

13 Ago [12:55]

Da Campos all’olimpo IndyCar
Palou ha conquistato l’America

Carlo Luciani

Domenica 10 agosto 2025, sul tracciato di Portland, Alex Palou è entrato di diritto nella storia della IndyCar, conquistando il quarto titolo, il terzo consecutivo, suggellato in una stagione impreziosita dal primo trionfo alla 500 Miglia di Indianapolis. Un’annata magica per il pilota catalano, che a suon di vittorie sta tentando di rendere noioso un campionato da sempre ricco di battaglie come quello americano.

Arrivato con due gare d’anticipo, il quarto sigillo per il pilota del team Ganassi non è mai stato in discussione fin dal primo appuntamento di Saint Petersburg. Palou ha messo in chiaro fin dall’inizio che non ci sarebbe stata storia, vincendo cinque delle prime sei gare stagionali, dimostrando di essere un pilota competitivo in ogni situazione e su qualunque tipologia di circuito.

Nonostante i tre campionati già vinti in soli cinque anni di attività in IndyCar, al catalano mancava infatti ancora il trionfo nell’appuntamento più prestigioso del calendario: la 500 Miglia di Indianapolis. Un tabù che Palou ha infranto proprio nel 2025, vincendo per la prima volta su un tracciato ovale ed in particolare sul più iconico al mondo, replicandosi poi anche in Iowa. Una conferma definitiva della sua crescita, che lo consacra come un pilota ormai completo.



Uno dei punti di forza più evidenti di Alex Palou è la sua straordinaria capacità strategica, resa possibile grazie anche al lavoro del team Ganassi. La lettura perfetta di gara, la gestione delle soste, delle gomme e del carburante, sono elementi che hanno reso lo spagnolo praticamente imbattibile. È interessante sottolineare che nel 2022, dopo aver già conquistato il primo titolo, le strade tra il pilota ed il team sembravano potessero separarsi per una disputa contrattuale con la McLaren. Ma la scelta di rimanere insieme si è rivelata poi decisiva per costruire il dominio degli anni successivi.

In termini di titoli, Palou ha già uguagliato piloti del calibro di Mario Andretti, Dario Franchitti e Sébastien Bourdais, anch’essi con quattro campionati IndyCar all’attivo. Meglio hanno fatto soltanto il suo compagno di squadra Scott Dixon (sei titoli) e A.J. Foyt (sette), al vertice della classifica all-time. Ma, vista la sua ancora giovane età, il catalano ha tutte le carte in regole per poter raggiungere e magari superare anche questi due mostri sacri del motorsport a stelle e strisce.

Questo sarà possibile ovviamente solo se il quattro volte campione restasse in IndyCar ancora a lungo. Il suo nome è stato infatti più volte accostato a quello di Cadillac, pronta al debutto in Formula 1 a partire dal 2026. Palou col marchio americano ha un precedente: la partecipazione alla 24 Ore di Le Mans e di Daytona 2024. La categoria regina dell’automobilismo fa sicuramente gola ad ogni pilota, ma dopo la vittoria della Indy 500 lo stesso Palou ha dichiarato, sull’onda dell’entusiasmo, di voler proseguire la sua carriera in America.



Sarà vero, oppure il richiamo dell’Europa potrebbe farsi sentire più forte? Del resto, la carriera di Alex Palou, prima ancora di conquistare l’America è cominciata proprio in Europa: fu il compianto Adrian Campos a credere in lui quando l’allora diciassettenne disponeva di pochi mezzi, facendolo debuttare in Euroformula. Il sodalizio è poi proseguito passando per la GP3 fino ad una breve parentesi in Formula 2 nel 2017.

Nonostante i risultati non siano sempre stati brillanti, Palou è riuscito a costruirsi una luminosa carriera oltreoceano, diventando uno dei protagonisti assoluti dell’IndyCar. La Formula 1 rappresenterebbe senza dubbio un’ulteriore sfida: cimentarsi sul palcoscenico più importante del motorsport per dimostrare il suo talento al grande pubblico.

11 Ago [0:17]

Portland - Gara
Palou campione per la quarta volta

Carlo Luciani

Giornata intensa a Portland per il primo dei tre appuntamenti del mese di agosto della IndyCar. A vincere il GP di Portland ci ha pensato Will Power, tornato al successo dopo oltre due anni, ma la festa è tutta per Alex Palou, che ha conquistato con due gare di anticipo il suo quarto titolo nella categoria a stelle e strisce, il terzo consecutivo a dimostrazione di una forza impressionante da parte del pilota spagnolo, capace di vincere anche la sua prima 500 miglia di Indianapolis quest’anno.

Al pilota del team Ganassi è bastato arrivare terzo, visti anche i problemi occorsi a Pato O’Ward. Probabilmente non sarebbe comunque bastata al messicano una gara lineare, ma il destino ha voluto che il titolo si decidesse già nella prima parte di corsa. Sulla sua Dallara del team McLaren si è infatti manifestato un problema elettrico che lo ha costretto a tornare ai box e dopo la sostituzione della centralina ha potuto proseguire, seppur attardato di diversi giri.

Messo fuori gioco l’unico contendente rimasto, Palou ha comunque condotto una gara d’attacco, lottando per la vittoria nell’ultimo stint con il vincitore Power e Christian Lundgaard. Il danese ha salvato la giornata della McLaren, conquistando un podio dopo aver ottenuto il miglior tempo nella qualifica di ieri, dovendo però partire dalla quarta fila in virtù della penalità di sei posizioni per sostituzione del motore non prevista dal regolamento.



A vincere è stato però Power, tornato sul gradino più alto del podio che mancava dal GP di Toronto 2023. L’esperto pilota australiano ha così riportato al successo il team Penske, autore di una stagione tutt’altro che esaltante quest’anno. Alle spalle dei primi tre si è piazzato Graham Rahal, grazie ad una strategia che gli ha permesso di risalire la classifica dopo una qualifica difficile.

Stesso discorso anche per Callum Ilott, giunto al traguardo in sesta posizione dopo esser scattato dalla penultima fila. Così come avvenuto a Laguna Seca, in casa Prema hanno dimostrato ancora una volta di essere abili strateghi, piazzando il proprio pilota nelle prime sei posizioni per la seconda volta consecutiva alle spalle di Alexander Rossi. Il britannico ha provato a ricucire il gap sull’avversario ma non è poi riuscito ad avvicinarsi a dovere.

Settimo Scott McLaughlin, davanti alla coppia del team Meyer Shank, con Marcus Armstrong davanti a Felix Rosenqvist. In top-ten anche Colton Herta, decimo a salvare un fine settimana infelice per il team Andretti, soltanto ventesimo e ventiduesimo con Kyle Kirkwood e Marcus Ericsson. Buona la prestazione di Robert Shwartzman, risalito fino al quindicesimo posto.

La gara è stata interrotta da tre caution nelle prime fasi di gara: la prima dovuta ad un incidente di Santino Ferrucci al secondo giro (grazie alla quale i due piloti Prema hanno approfittato per effettuare la prima sosta, quella seguente in seguito ad un incidente tra Kyffin Simpson e Louis Foster, che hanno lasciato detriti sull’asfalto, ed infine l’ultima dovuta ad un brutto botto di Conor Daly, fortunatamente senza conseguenze.

Domenica 10 agosto 2025, gara

1 - Will Power (Dallara-Chevrolet) - Penske - 11”5298
2 - Christian Lundgaard (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 1”5388
3 - Alex Palou (Dallara-Honda) - Ganassi - 2”4485
4 - Graham Rahal (Dallara-Honda) - Rahal LL - 10”5791
5 - Alexander Rossi (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 16”1754
6 - Callum Ilott (Dallara-Chevrolet) - Prema - 17”7497
7 - Scott McLaughlin (Dallara-Chevrolet) - Penske - 26”9355
8 - Marcus Armstrong (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 28”1733
9 - Felix Rosenqvist (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 30”1013
10 - Colton Herta (Dallara-Honda) - Andretti - 37”6096
11 - Scott Dixon (Dallara-Honda) - Ganassi - 38”4024
12 - Christian Rasmussen (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 39”5430
13 - Louis Foster (Dallara-Honda) - Rahal LL - 52”0779
14 - Sting Ray Robb (Dallara-Chevrolet) - Juncos Hollinger - 53”0369
15 - Robert Shwartzman (Dallara-Chevrolet) - Prema - 54”5093
16 - Nolan Siegel (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 57”1126
17 - Rinus Veekay (Dallara-Honda) - Coyne - 58”3276
18 - Devlin DeFrancesco (Dallara-Honda) - Rahal LL - 1’00”162
19 - David Malukas (Dallara-Chevrolet) - Foyt - 1 giro
20 - Kyle Kirkwood (Dallara-Honda) - Andretti - 1 giro
21 - Kyffin Simpson (Dallara-Honda) - Ganassi - 1 giro
22 - Marcus Ericsson (Dallara-Honda) - Andretti - 1 giro
23 - Jacob Abel (Dallara-Honda) - Coyne - 1 giro
24 - Josef Newgarden (Dallara-Chevrolet) - Penske - 1 giro
25 - Pato O'Ward (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 10 giri

Ritirati
14° giro - Conor Daly
2° giro - Santino Ferrucci

Il campionato
1.Palou 626; 2.O’Ward 475; 3.Dixon 411; 4.Lundgaard 398; 5.Kirkwood 387; 6.Power 342; 7.Rosenqvist 337; 8.Herta 333; 9.Armstrong 331; 10.Malukas 287.

9 Ago [22:08]

Portland - Qualifica
Lundgaard il più veloce, O’Ward in pole

Carlo Luciani

Dopo due settimane dall’appuntamento di Laguna Seca, la IndyCar è volata in Oregon per il primo dei tre round del mese di agosto che concluderà la stagione 2025. Primo matchpoint per Alex Palou, che a Portland avrà l’occasione di conquistare già il suo quarto titolo di categoria con due gare d’anticipo. Dalla pole position partirà però il suo unico rivale per il titolo Pato O’Ward, che ha ereditato la prima posizione dal compagno di squadra Christian Lundgaard, penalizzato di sei posizioni.

Il danese del team McLaren, pur avendo segnato il miglior tempo (58”3939), scatterà dalla settima posizione per una sostituzione del propulsore non concessa dal regolamento. A beneficiarne sarà il suo compagno di squadra O’Ward, che ha ottenuto il massimo in una giornata in cui Palou non è stato perfetto. Il leader del campionato, dopo aver passato agevolmente i primi due turni, ha commesso un errore in Fast Six che di fatto lo ha escluso dalla lotta per la pole.

In prima fila con O’Ward ci sarà Felix Rosenqvist, autore del terzo tempo ma secondo al via del GP di domani in virtù della penalità inflitta a Lundgaard. Alle sue spalle la prima vettura del team Penske, quella di Will Power, che condividerà la seconda fila con David Malukas, quinto nella tabella dei tempi davanti a Palou.

Insieme allo spagnolo in terza fila ci sarà Alexander Rossi, settimo e fuori di un soffio al termine del Q2. Eliminato in questa fase anche Marcus Armstrong che partirà ottavo, mentre Josef Newgarden, che ha stampato il nono tempo, dovrà scontare una penalità di sei posizioni per lo stesso motivo di Lundgaard. Stessa sorte anche per Santino Ferrucci, che non è andato oltre il quindicesimo posto in qualifica.

Penalità di sei posizioni anche per Kyffin Simpson, ritenuto colpevole dell’incidente avvenuto nel corso del primo giro a Laguna Seca. Il pilota del team Ganassi aveva conquistato la qualificazione in Q2, non andando però oltre il dodicesimo posto. Davanti a lui Scott Dixon e Marcus Ericsson, rispettivamente decimo e undicesimo nella classifica dei tempi.

È stata una sessione difficile per Kyle Kirkwood, fuori già in Q1. Attardate anche le due Dallara del team Prema, che prenderanno il via dalla penultima fila. Da segnalare anche un lungo di Robert Shwartzman che ha provocato una bandiera rossa andando a finire contro le barriere, urtando in maniera lieve. La stessa situazione si è verificata poi anche con Palou in Fast Six.

Sabato 9 agosto 2025, qualifica

1 - Christian Lundgaard (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 58”3939 – Fast Six *
2 - Pato O'Ward (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 58”5343 - F6
3 - Felix Rosenqvist (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 58”5583 - F6
4 - Will Power (Dallara-Chevrolet) - Penske - 58”6424 - F6
5 - David Malukas (Dallara-Chevrolet) - Foyt - 58”6557 - F6
6 - Alex Palou (Dallara-Honda) - Ganassi - 58”6690 - F6

7 - Alexander Rossi (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 58”4973 - Q2
8 - Marcus Armstrong (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 58”5320 - Q2
9 - Josef Newgarden (Dallara-Chevrolet) - Penske - 58”6960 - Q2 *
10 - Scott Dixon (Dallara-Honda) - Ganassi - 58”7446 - Q2
11 - Marcus Ericsson (Dallara-Honda) - Andretti - 58”7483 - Q2
12 - Kyffin Simpson (Dallara-Honda) - Ganassi - 58”7715 - Q2 *

13 - Scott McLaughlin (Dallara-Chevrolet) - Penske - 58”5449 - Q1 Gruppo 1
14 - Devlin DeFrancesco (Dallara-Honda) - Rahal LL - 58”4702 - Q1 Gruppo 2
15 - Santino Ferrucci (Dallara-Chevrolet) - Foyt - 58”8237 - Q1 G.1 *
16 - Colton Herta (Dallara-Honda) - Andretti - 58”5312 - Q1 G.2
17 - Louis Foster (Dallara-Honda) - Rahal LL - 58”6376 - Q1 G.1
18 - Christian Rasmussen (Dallara-Chevrolet) - Carpenter - 58”5457 - Q1 G.2
19 - Nolan Siegel (Dallara-Chevrolet) - Arrow McLaren - 58”7105 - Q1 G.1
20 - Kyle Kirkwood (Dallara-Honda) - Andretti - 58”5693 - Q1 G.2
21 - Sting Ray Robb (Dallara-Chevrolet) - Juncos Hollinger - 58”9272 - Q1 G.1
22 - Graham Rahal (Dallara-Honda) - Rahal LL - 58”5836 - Q1 G.2
23 - Rinus Veekay (Dallara-Honda) - Coyne - 59”0866 - Q1 G.1
24 - Callum Ilott (Dallara-Chevrolet) - Prema - 58"7557 - Q1 G.2
25 - Robert Shwartzman (Dallara-Chevrolet) - Prema - 59”7458 - Q1 G.1
26 - Conor Daly (Dallara-Chevrolet) - Juncos Hollinger - 58”9617 - Q1 G.2
27 - Jacob Abel (Dallara-Honda) - Coyne - 58”9648 - Q1 G.2

* penalizzati di 6 posizioni in griglia

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