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13 Set [22:56]

Minacce di morte e bandiere nere
Andretti perde la spartizione dei ricavi

Marco Cortesi

Uno dei verdetti più attesi dell'IndyCar era quello relativo al programma Leaders Circle, ovvero la distribuzione dei proventi dei contratti televisivi riservata a 22 scuderie. La sfida a Laguna Seca è stata senza respiro per il successo assoluto, ma soprattutto per le ultime due posizioni del programma, che valgono all'incirca un milione di dollari e possono portare all'esistenza o alla sparizione di un intero team.

Minacce di morte a Ilott, capitolo secondo
Tra coloro che ce l'hanno fatta, il team Juncos Hollinger con la 78 di Agustin Canapino (oltre che con la vettura di Callum Ilott). La scuderia ora rischia però di perdere l'inglese per un increscioso episodio che ha visto coinvolti i tifosi argentini. Un contatto tra Ilott e Canapino, nella foto, ha portato a un delirio di insulti e minacce di morte, e purtroppo la scuderia non ha che tiepidamente cercato di calmare gli animi. Dopo aver privato Ilott del suo ingegnere titolare per darlo a Canapino, e aiutarlo nella rincorsa, Juncos non sembra troppo intenzionato a tenersi buono Ilott nonostante il quinto posto in California che eguaglia il precedente miglior risultato del team (sempre di Ilott a St.Pete.

Pochi metri costano cari ad Andretti
La storia che riguarda Devlin DeFrancesco è ancora più ai limiti dell'incredibile. Coinvolto in diverse situazioni difficili, e con un problema al cambio, DeFrancesco si è trovato la bandiera nera della direzione gara, per via del ritmo-gara troppo lento. Una volta ai box, è stato fermato nella sua piazzola, nonostante il team chiedesse a gran voce che fosse rimandato nel paddock alla fine della pit-lane. La differenza? Che entrando alla fine della corsia, avrebbe tagliato il traguardo, passando davanti a Newgarden e portando a casa un punto extra per l'accesso al programma economico.

RLL porta tre vetture nel Leaders Circle
Anche per via del tipo di situazione, relativa alla sicurezza, a DeFrancesco non è stato invece consentito di fare nemmeno mezzo metro. A entrare è invece stato il terzo team Rahal Letterman Lanigan, con la vettura numero 30 ex Jack Harvey affidata a Juri Vips. Il bonus è così andato a Rahal e non ad Andretti, furioso per l'accaduto. Vedremo se ci saranno ricorsi, o se Andretti rischierà davvero di ridimensionsare a tre auto.

11 Set [1:14]

Laguna Seca, gara
Dixon in un delirio di caution

Marco Cortesi

Scott Dixon ha centrato una nuova vittoria, la terza dell'anno, nella tappa finale IndyCar di Laguna Seca, ribadendo la propria ritrovata forma dopo un periodo non facile, e che l'aveva visto faticare commettendo qualche errore di troppo. Anche a Laguna Seca, in realtà, la prova non è stata perfetta, tanto che Dixon è stato penalizzato subito per contatto evitabile. Solo che la corsa si è trasformata in una sequela di caution, e Scott ha potuto approfittare anche degli errori altrui per riportarsi al comando. Tanto per dire, a 28 giri dal termine è stato necessario richiamare la safety car ai box per un rifornimento.

Subito alle sue spalle, Scott McLaughlin ha conquistato la terza piazza in campionato, secondo in gara, mentre Alex Palou, già laureatosi campione a Portland, ha concluso terzo facendosi scappare il successo per un errore all'ultima curva con poco più di 20 giri al termine. A metterlo in difficoltà era stata anche una caution al giro 58 arrivata poco dopo la sua sosta. Quarto alla fine ha concluso Will Power.

Gli incidenti sono cominciati alla prima curva, innescati da Dixon e Christian Lundgaard (anche lui penalizzato). Tra i più coinvolti Graham Rahal e Juri Vips, dopo che quest'ultimo aveva fatto vedere ottime cose nelle prove. Poi è stata la volta di Josef Newgarden, finito fuori pista da solo per completare il suo tremendo finale di stagione dopo la vittoria alla Indy 500.

Ma la lista ha incluso anche il poleman Felix Rosenqvist, che è stato spedito fuori dal connazionale svedes Marcus Ericsson al 28esimo giro. Anche per Marcus Armstrong la gara è finita dopo essere stato toccato, in questo caso da Benjamin Pedersen. Disastro per Colton Herta, che in occasione del contatto Ericsson-Rosenqvist ha dovuto effettuare un rabbocco di emergenza coi box chiusi. E' stato poi centrato da Helio Castroneves in curva 3.

In quinta posizione ha terminato Callum Ilott, finito in testacoda in pit-lane, ma alla fine in grado di recuperare fino alla top-5. Ha preceduto Lundgaard, Alexander Rossi e Armstrong. Nonostante tutto, il neozelandese è entrato nei primi dieci e si è assicurato il premio come rookie dell'anno. Top-10 anche per Pato O'Ward e Ryan Hunter-Reay, con Grosjean undicesimo. Il francese e il messicano hanno fatto l'ultima sosta in un momento non propizio. A confermare la follia della gara, il fatto che Castroneves, dopo averne combinate di tutti i colori, sia arrivato tredicesimo, in quella che dovrebbe essere la sua ultima gara IndyCar su una pista stradale.

Domenica 10 settembre 2023, gara

1 - Scott Dixon (Dallara-Honda) - Ganassi - 95 giri
2 - Scott McLaughlin (Dallara-Chevy) - Penske - 7"3180
3 - Alex Palou (Dallara-Honda) - Ganassi - 10"6111
4 - Will Power (Dallara-Chevy) - Penske - 14"6669
5 - Callum Ilott (Dallara-Chevy) - Juncos - 21"1289
6 - Christian Lundgaard (Dallara-Honda) - RLL - 21"3750
7 - Alexander Rossi (Dallara-Chevy) - McLaren - 22"2153
8 - Marcus Armstrong (Dallara-Honda) - Ganassi - 27"1310
9 - Pato O’Ward (Dallara-Chevy) - McLaren - 28"3907
10 - Ryan Hunter-Reay (Dallara-Chevy) - ECR - 32"3407
11 - Romain Grosjean (Dallara-Honda) - Andretti - 39"0207
12 - Sting Ray Robb (Dallara-Honda) - Coyne - 43"9875
13 - Helio Castroneves (Dallara-Honda) - MSR - 58"3175
14 - Agustin Canapino (Dallara-Chevy) - Juncos - 1'01"1843
15 - Marcus Ericsson (Dallara-Honda) - Ganassi - 1 giro
16 - Benjamin Pedersen (Dallara-Chevy) - Foyt - 1 giro
17 - Santino Ferrucci (Dallara-Chevy) - Foyt - 1 giro
18 - Rinus VeeKay (Dallara-Chevy) - ECR - 2 giri
19 - Felix Rosenqvist (Dallara-Chevy) - McLaren - 2 giri
20 - David Malukas (Dallara-Honda) - Coyne - 2 giri

Ritirati
92° giro - Josef Newgarden
92° giro - Devlin DeFrancesco
81° giro - Colton Herta
72° giro - Juri Vips
66° giro - Kyle Kirkwood
61° giro - Tom Blomqvist
1° giro - Graham Rahal

In campionato
1. Palou 656; 2. Dixon 578; 3. McLaughlin 488; 4. O'Ward 484; 5. Newgarden 479.

4 Set [3:28]

Portland - Gara
Per Palou vittoria e titolo

Marco Cortesi

Alex Palou ha centrato a Portland la sua quinta vittoria della stagione, assicurandosi matematicamente il titolo IndyCar 2023 con una gara di anticipo. Il pilota spagnolo ha così portato a casa il secondo titolo nella categoria dopo quello d'esordio nel 2021, facendo anche in parte dimenticare la lunga querelle contrattuale che per quest'anno è stata legata al suo nome.

Parito quinto, Palou è passato terzo al primo giro su Scott Dixon e Colton Herta, mentre nelle prime posizioni Graham Rahal e Scott McLaughlin acceleravano con gomme morbide. Tuttavia, Palou, così come altri, è riuscito ad estendere il primo stint e l'overcut l'ha portato a comandare dopo la prima serie di soste, anche grazie al traffico che gli ex leader avevano trovato.

Secondo si è piazzato Felix Rosenqvist, che ha potuto approfittare di un testacoda di Agustin Canapino per effettuare la sua ultima sosta. Tuttavia, lo svedese non ha potuto puntare alla vetta perché ha dovuto gestire in un lungo ultimo stint le gomme morbide. Al terzo posto Scott Dixon, che ha provato a recuperare il secondo posto, ma non avrebbe comunque potuto artigliare il titolo.

La top-5 è stata completata da Patricio O'Ward e da Josef Newgarden autore di un gran recupero girando su tempi simili a quelli di Palou dopo l'incidente delle prove. Una strategia alternativa, dimostratasi azzeccata, ha portato nelle posizioni di testa Rinus VeeKay, al migliore risultato dell'anno. Nono e dodicesimo posto rispettivamente per McLaughlin e Rahal, che hanno pagato il pessimo tempismo nell'effettuare le loro soste. 

Nelle prime fasi sono state compromesse le giornate di diversi possibili protagonisti. Callum Ilott è finito largo, venendo toccato da Romain Grosjean, ancora protagonista di uno "zero" anche se incolpevolmente. Un tentativo di sorpasso avventato ha messo KO Will Power, che ha provato a liberarsi di Alexander Rossi, ma è finito lunghissimo in curva 4. Da dimenticare la giornata di Colton Herta, come sempre tra i più veloci, ma beccato per eccesso di velocità ai box. 

Domenica 4 settembre 2023, gara

1 - Alex Palou (Dallara-Honda) - Ganassi - 110
2 - Felix Rosenqvist (Dallara-Chevy) - McLaren - 5"4353
3 - Scott Dixon (Dallara-Honda) - Ganassi - 8"0669
4 - Pato O’Ward (Dallara-Chevy) - McLaren - 19"0572
5 - Josef Newgarden (Dallara-Chevy) - Penske - 21"0831
6 - Rinus VeeKay (Dallara-Chevy) - ECR - 21"8799
7 - Marcus Ericsson (Dallara-Honda) - Ganassi - 30"5820
8 - David Malukas (Dallara-Honda) - Coyne - 32"6211
9 - Scott McLaughlin (Dallara-Chevy) - Penske - 33"0282
10 - Kyle Kirkwood (Dallara-Honda) - Andretti - 33"7836
11 - Christian Lundgaard (Dallara-Honda) - RLL - 34"4757
12 - Graham Rahal (Dallara-Honda) - RLL - 38"6995
13 - Colton Herta (Dallara-Honda) - Andretti - 39"7582
14 - Helio Castroneves (Dallara-Honda) - MSR - 40"3373
15 - Callum Ilott (Dallara-Chevy) - Juncos - 40"4769
16 - Santino Ferrucci (Dallara-Chevy) - Foyt - 41"1279
17 - Devlin DeFrancesco (Dallara-Honda) - Andretti - 42"5578
18 - Juri Vips (Dallara-Honda) - RLL 1 giro
19 - Marcus Armstrong (Dallara-Honda) - Ganassi - 1 giro
20 - Alexander Rossi (Dallara-Chevy) - McLaren - 1 giro
21 - Ryan Hunter-Reay (Dallara-Chevy) - ECR - 1 giro
22 - Benjamin Pedersen (Dallara-Chevy) - Foyt - 1 giro
23 - Sting Ray Robb (Dallara-Honda) - Coyne - 1 giro
24 - Tom Blomqvist (Dallara-Honda) - MSR - 1 giro
25 - Will Power (Dallara-Chevy) - Penske - 2 giri
26 - Agustin Canapino (Dallara-Chevy) - Juncos - 28 giri
27 - Romain Grosjean (Dallara-Honda) - Andretti - 79 giri

In campionato
1. Palou 618; 2. Dixon 527; 3. Newgarden 470; 4. O'Ward 461; 5. McLaughlin 448.

31 Ago [19:23]

Ganassi prende Lundqvist per il 2024
Per Chip, un investimento per il futuro

Marco Cortesi

Quando nel mercato 2023 Linus Lundqvist era rimasto senza un sedile, molti avevano arricciato il naso. A un pilota di qualità, plurititolato nelle serie minori, erano stati preferiti nomi meno blasonati. Lo svedese non ha mai polemizzato, consapevole che prima o poi avrebbe avuto una chance. Si è presentato in pista, fino a che l'opportunità non si è verificata. E per il 2024 correrà al posto del connazionale Marcus Ericsson al team Ganassi.

Dopo il brutto incidente di Simon Pagenaud a Mid-Ohio, Lundqvist aveva potuto debuttare a Nashville, su una delle piste più complicate del calendario. Piazzando la seconda miglior qualifica del team nell'anno. Alla prima gara in IndyCar. Poi, ha combattuto con il team Meyer Shank contro scuderie ben più in forma, fino a un errore di gioventù nel finale.

La vittoria a Nashville è andata a Kyle Kirkwood, un altro giovane pilota in arrivo da un'ottima carriera Junior che è ora il miglior uomo del team Andretti. Qualcuno deve aver pensato di seguire la stessa strada. Trovatosi con un sedile libero, Chip Ganassi aveva bisogno di un pilota promettente. Non troppo esoso, ma dal grande potenziale. Anche in un futuro senza Scott Dixon, vuole avere almeno due "punte" di peso con Alex Palou.

Così, l'accordo è arrivato rapidamente e naturalmente. Ganassi ha messo sotto contratto il ventiquattrenne campione di STCC NEZ, BRDC F3, Formula Regional Americas e Indy Lights per il 2024 con una possibile opzione. Ora si attende la conferma della quarta macchina. Con Palou, Dixon e Lundqvist (che finirà la stagione in casa MSR) dovrebbe esserci Marcus Armstrong. 

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