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5 Giu [8:11]

Detroit, gara
Palou contiene Power

Marco Cortesi

Gara tutta di vertice per Alex Palou nell'appuntamento di Detroit dell'IndyCar. Lo spagnolo del team Ganassi si è imposto dalla pole position contenendo Will Power nel finale sulla nuova pista cittadina del centro della città del Michigan. Palou è stato l'uomo da battere come costanza, ma il rivale australiano gli ha dato filo da torcere. A metà corsa l'ha passato con le gomme morbide prima di venire risorpassato una volta che il degrado ha fatto la differenza. Poi ci ha riprovato in un re-start finale, venendo toccato con violenza da Scott Dixon in staccata.

Power, che nella circostanza era stato passato anche da Alexander Rossi, ha avuto un ultimo re-start per riportarsi in piazza d'onore. Complessivamente, un'ottima prova la sua: con le gomme morbide, è riuscito a compiere diversi sorpassi partendo settimo. Al terzo posto ha concluso Felix Rosenqvist, che ha superato il compagno in McLaren Rossi in modo ultra aggressivo nel finale, centrando il podio davanti a Dixon. Rossi ha concluso quinto davanti alla prima delle vetture di Andretti di Kyle Kirkwood. L'americano, centrato al via da Callum Ilott, ha miracolosamente recuperato dopo le riparazioni delle prime fasi.

Settimo Scott McLaughlin, veloce ma protagonista di qualche episodio. Il kiwi si è anche toccato con Romain Grosjean, tra i protagonisti più delusi della serata. Dopo un passaggio in via di fuga e la toccata con McLaughlin, è finito da solo a muro. E' stato in buona compagnia, dato che situazioni simili sono capitate anche a Graham Rahal e soprattutto a Pato O'Ward. Il messicano era in lotta per le prime posizioni ma ha incontrato un problema a riavviarsi dopo il secondo pit-stop. Finito sotto di un giro, ha provato a rimontare, ma la troppa foga l'ha messo fuori gioco.

Tutto a favore di Palou che ha incrementato nettamente la sua leadership di campionato nei confronti di Marcus Ericsson (nono) e Josef Newgarden (decimo).

Lunedì 5 giugno 2023, gara

1 - Alex Palou (Dallara-Honda) - Ganassi - 100 giri
2 - Will Power (Dallara-Chevy) - Penske - 1"1843
3 - Felix Rosenqvist (Dallara-Chevy) - McLaren - 5"9515
4 - Scott Dixon (Dallara-Honda) - Ganassi - 7"5682
5 - Alexander Rossi (Dallara-Chevy) - McLaren - 9"9841
6 - Kyle Kirkwood (Dallara-Honda) - Andretti - 10"5426
7 - Scott McLaughlin (Dallara-Chevy) - Penske - 10"935
8 - Marcus Armstrong (Dallara-Honda) - Ganassi - 11"6792
9 - Marcus Ericsson (Dallara-Honda) - Ganassi - 13"0181
10 - Josef Newgarden (Dallara-Chevy) - Penske - 14"0223
11 - Colton Herta (Dallara-Honda) - Andretti - 17"6606
12 - Devlin DeFrancesco (Dallara-Honda) - Andretti - 19"4321
13 - Simon Pagenaud (Dallara-Honda) - MSR - 19"6486
14 - Agustin Canapino (Dallara-Chevy) - Juncos - 21"4219
15 - Conor Daly (Dallara-Chevy) - ECR - 21"7748
16 - Christian Lundgaard (Dallara-Honda) - RLL - 22"116
17 - Jack Harvey (Dallara-Honda) - RLL - 23"071
18 - Rinus VeeKay (Dallara-Chevy) - ECR - 23"8193
19 - Helio Castroneves (Dallara-Honda) - MSR - 24"6734
20 - Benjamin Pedersen (Dallara-Chevy) - Foyt - 3 giri
21 - Santino Ferrucci (Dallara-Chevy) - Foyt - 3 giri

Ritirati
97° giro - Sting Ray Robb
86° giro - David Malukas
81° giro - Romain Grosjean
51° giro - Graham Rahal
42° giro - Pato O'Ward
2° giro - Callum Ilott

In campionato
1. Palou 273; 2. Ericsson 222; 3. Newgarden 203; 4. Dixon 194; 5. O'Ward 191.

3 Giu [23:01]

Detroit, qualifica
Seconda pole di fila per Palou

Quasi due settimane dopo la pole di Indianapolis, Alex Palou ha conquistato la pole position anche nel Grand Prix di Detroit, al ritorno dell'IndyCar nel centro della città del Michigan dopo anni di eventi al Belle Isle Park. Nella stessa location che aveva ospitato la Formula 1 anni fa, lo spagnolo è riuscito a precedere un arrembante Scott McLaughlin, mentre Romain Grosjean, a dispetto di un contatto con le barriere, è riuscito a terminare il Fast Six al terzo posto.

In quarta piazza, Scott Dixon ha ben impressionato pur utilizzando le gomme dure per risparmiare un treno di morbide nuove. Quinto posto per il fresco vincitore di Indy Josef Newgarden, seguito da Marcus Ericsson. Quindi tre macchine per Ganassi, due per Penske (ma con Will Power di poco fuori dal Q3, settimo) e una per Andretti, in una giornata non facile. L'altro pilota di punta della squadra, Kyle Kirkwood, è finito nelle barriere in Q2. Si sono fermati al Q2 anche Felix Rosenqvist e Pato O'Ward.

Eliminato in Q1 Alexander Rossi invece, mentre si è qualificato tra i primi 12 Marcus Armstrong. Difficoltà per Colton Herta, ventiquattresimo ma comunque davanti a Jack Harvey, Sting Ray Robb e Graham Rahal, ancora cenerentola del gruppo dopo gli alti e bassi di Indy.

Sabato 3 giugno 2023, qualifica

1 - Alex Palou (Dallara-Honda) - Ganassi - 1'01"8592 - Q3
2 - Scott McLaughlin (Dallara-Chevy) - Penske - 1'02"1592 - Q3
3 - Romain Grosjean (Dallara-Honda) - Andretti - 1'02"2896 - Q3
4 - Scott Dixon (Dallara-Honda) - Ganassi - 1'02"4272 - Q3
5 - Josef Newgarden (Dallara-Chevy) - Penske - 1'02"5223 - Q3
6 - Marcus Ericsson (Dallara-Honda) - Ganassi - 1'02"6184 - Q3
7 - Will Power (Dallara-Chevy) - Penske - 1'02"1817 - Q2
8 - Simon Pagenaud (Dallara-Honda) - MSR - 1'02"1860 - Q2
9 - Felix Rosenqvist (Dallara-Chevy) - McLaren - 1'02"1937 - Q2
10 - Pato O’Ward (Dallara-Chevy) - McLaren - 1'02"2564 - Q2
11 - Marcus Armstrong (Dallara-Honda) - Ganassi - 1'02"2958 - Q2
12 - Kyle Kirkwood (Dallara-Honda) - Andretti - 1'04"6075 - Q2
13 - Alexander Rossi (Dallara-Chevy) - McLaren - 1'02"5714 - Q1
14 - Rinus VeeKay (Dallara-Chevy) - ECR - 1'02"1911 - Q1
15 - Conor Daly (Dallara-Chevy) - ECR - 1'02"9522 - Q1
16 - Callum Ilott (Dallara-Chevy) - Juncos - 1'02"2644 - Q1
17 - Devlin DeFrancesco (Dallara-Honda) - Andretti - 1'03"0017 - Q1
18 - Christian Lundgaard (Dallara-Honda) - RLL - 1'02"6495 - Q1
19 - Benjamin Pedersen (Dallara-Chevy) - Foyt - 1'03"1599 - Q1
20 - Agustin Canapino (Dallara-Chevy) - Juncos - 1'02"9071 - Q1
21 - David Malukas (Dallara-Honda) - Coyne - 1'03"2126 - Q1
22 - Santino Ferrucci (Dallara-Chevy) - Foyt - 1'02"9589 - Q1
23 - Helio Castroneves (Dallara-Honda) - MSR - 1'03"3879 - Q1
24 - Colton Herta (Dallara-Honda) - Andretti - 1'03"4165 - Q1
25 - Jack Harvey (Dallara-Honda) - RLL - 1'03"7728 - Q1
26 - Sting Ray Robb (Dallara-Honda) - Coyne - 1'03"7496 - Q1
27 - Graham Rahal (Dallara-Honda) - RLL - 1'03"8663 - Q1

29 Mag [16:42]

Indy, finale tra le polemiche
Lo spettacolo è un'esigenza

Marco Cortesi

Ha fatto discutere il finale della Indy 500. La decisione di fermare la corsa con bandiera rossa al giro 199 su 200 e riprenderla con un unico giro lanciato, per la prima volta nella storia, è stata additata da alcuni come una soluzione troppo artificiosa. Non l'ha ovviamente apprezzata Marcus Ericsson che, trovandosi al comando senza scia, non ha avuto grosse chance di difendersi, a meno di fare qualche scorrettezza.

Come chiudere la porta in maniera pericolosa o "sbagliare" clamorosamente il re-start sapendo che non ce ne sarebbe stato un altro. "Pericoloso e ingiusto", ha definito il finale Ericsson. Altri invece, hanno apprezzato la determinazione con cui l'IndyCar ha voluto chiudere al meglio la spettacolare edizione 2023 della 500 Miglia.

Quando l'overtime serve anche all'IndyCar
Guardando però i freddi fatti, a far pensare è il cambiamento di rotta che ha portato a prendere quella scelta. L'IndyCar si è sempre proposta come paladina dei finali "puri" senza necessità di green white checkered o overtime che dir si voglia. Ad esempio, nel 2020, quando Takuma Sato centrò il secondo successo in caution. Anni fa non si sarebbe mai pensato ad un re-start con singolo giro finale.

Le esigenze di spettacolo sono reali
La realtà è che anche per l'IndyCar l'intrattenimento conta. E la relazione a distanza con il mondo NASCAR è oggi più vicina che in passato. Sembra che le esigenze che avevano portato il mondo stock-car a introdurre i prolungamenti della distanza per finire con almeno due giri extra siano venuti al pettine anche per l'IndyCar. La voglia è di vedere lo spettacolo arrivare agli ultimi metri, o agli ultimi centimetri.

C'è qualcosa di male? Non necessariamente. Certo che, tanto criticate, alcune scelte della NASCAR col tempo iniziano ad apparire meno forzate. Sicuramente, la serie della famiglia France è stata più pragmatica e decisa nel perseguire le proprie necessità anche contro la sensazione "di pancia" di tifosi e concorrenti. E' il momento che anche l'IndyCar adotti lo stesso approccio?

28 Mag [23:56]

500 Miglia di Indianapolis
Newgarden all'ultimo giro su Ericsson

Marco Cortesi

Josef Newgarden ha conquistato a Indianapolis l'edizione 107 della 500 Miglia, il successo più importante della carriera, battendo Marcus Ericsson in una sfida all'ultimo giro scaturita da tre bandiere rosse nelle fasi conclusive. Due volte campione della categoria, Newgarden ha avverato il sogno di conquistare la corsa più importante al mondo: eloquenti i festeggiamenti, che l'hanno visto addirittura correre in tribuna per abbracciare i tifosi.

Una carriera, la sua, iniziata in Tennessee con le gare in monopattino e che si corona in modo straordinario a 32 anni. Deluso lo svedese, vincitore uscente. Migliore e più solido del team Ganassi, Ericsson ha tentato di difendersi ma con un solo giro alla fine, la scia l'ha tradito. Anche l'abilità del rivale, che l'ha seguito come un ombra al re-start e ha aspettato curva 3 per l'attacco, senza lasciargli chance. Per Ericsson comunque, la grande soddisfazione di essere con continuità tra i migliori non solo nelle gare "normali" ma anche allo Speedway.



Che paura per una ruota che vola verso la tribuna
Oltre alla vittoria di Newgarden, a segnare la gara è stato un incidente nelle fasi finali, che ha visto Felix Rosenqvist finire a muro e rimbalzare in pista. La vettura dello svedese ha colpito quella di Kyle Kirkwood che si è capovolta. Soprattutto, una delle gomme dell'americano è volata via a oltre 300 all'ora verso la tribuna, che ha mancato per pochi metri facendo rischiare la tragedia. Fortunatamente, ha colpito una macchina parcheggiata. Ancora una volta, la Indy 500 ha ricordato di avere un lato oscuro, oltre a quello più entusiasmante, che non si può dimenticare e va tenuto in conto.

Ferrucci grande protagonista
A chiudere terzo, un Santino Ferrucci in grande spolvero. Autore di una Indy 500 magistrale, l'americano ha rischiato di regalare al team Foyt una vittoria che mancava da oltre 20 anni. Grandissimo lavoro per la squadra, che ha però rischiato di perdere tutto con una gomma finita fuori piazzola al pit-stop. Fortunatamente, la direzione gara è stata "comprensiva". Quarto posto per un Alex Palou sfortunato. Colpito da Rinus VeeKay quando l'olandese ha perso il posteriore in pit-lane, Palou ha recuperato al meglio, ma non ha potuto fare miracoli.



Finisce male per il team McLaren
Amarezza poi per Pato O'Ward, che sembrava il favorito avendo gomme leggermente più nuove dei rivali. Al giro 192 ha attaccato Ericsson, che l'ha chiuso, ed è finito a muro. Memore di una prudenza eccessiva nel 2022, ci ha provato, anticipando forse un po' i tempi e pagando la decisione con cui il rivale ha sbarrato la porta. Peccato per il team McLaren, che per la prima parte di corsa sembrava dominare con un assetto più "leggero" di downforce. Poi, il sole ha fatto capolino, e le temperature sono aumentate rendendo l'handling delle macchine anglo-americane più critico. Quinto il loro primo rappresentante, Alexander Rossi, davanti a Scott Dixon e Takuma Sato anche loro in crisi di assetto. Top-10 completata da Conor Daly, Colton Herta e Rinus VeeKay.

Graham Rahal, cuore spezzato
Herta è stato il migliore per Andretti nonostante un errore ai box, ma hanno pesato i crash di Kirkwood e Grosjean, che ha fatto tutto da solo. Delusione anche per Will Power, presto trovatosi senza la regolazione dei pesi incrociati dall'abitacolo. Senza poter adattare in corsa l'assetto, è stata questione di tempo prima che trovasse le barriere. Cuore spezzato poi per Graham Rahal, passato dalla mancata qualifica al recupero con DRR al mancato avviamento dalla griglia. Ha terminato sotto di un giro.

L'ordine d'arrivo della 107a Indy 500 - Domenica 28 maggio 2023

1 - Josef Newgarden (Dallara-Chevy) - Penske - 200 giri
2 - Marcus Ericsson (Dallara-Honda) - Ganassi - 0"0974
3 - Santino Ferrucci (Dallara-Chevy) - Foyt - 0"5273
4 - Alex Palou (Dallara-Honda) - Ganassi - 0"7638
5 - Alexander Rossi (Dallara-Chevy) - McLaren - 0"9934
6 - Scott Dixon (Dallara-Honda) - Ganassi - 14"316
7 - Takuma Sato (Dallara-Honda) - Ganassi - 15"770
8 - Conor Daly (Dallara-Chevy) - ECR - 18"855
9 - Colton Herta (Dallara-Honda) - Andretti - 22"248
10 - Rinus VeeKay (Dallara-Chevy) - ECR - 32"648
11 - Ryan Hunter-Reay (Dallara-Chevy) - DRR - 34"223
12 - Callum Ilott (Dallara-Chevy) - Juncos Hollinger - 40"470
13 - Devlin DeFrancesco (Dallara-Honda) - Andretti - 47"432
14 - Scott McLaughlin (Dallara-Chevy) - Penske - 50"045
15 - Helio Castroneves (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 54"631
16 - Tony Kanaan (Dallara-Chevy) - McLaren - 57"158
17 - Marco Andretti (Dallara-Honda) - Andretti - 89"800

Ritirati
199° giro - Christian Lundgaard
198° giro - Ed Carpenter
197° giro - Benjamin Pedersen
196° giro - Graham Rahal
196° giro - Will Power
193° giro - Pato O’Ward
193° giro - Simon Pagenaud
193° giro - Agustin Canapino
184° giro - Felix Rosenqvist
184° giro - Kyle Kirkwood
161° giro - David Malukas
150° giro - Romain Grosjean
91° giro - Sting Ray Robb
76° giro - RC Enerson
42° giro - Katherine Legge

26 Mag [22:52]

Indy, Carb Day
Sato in una sessione intensa

Il Carb Day di Indianapolis 2023 è stato un po' diverso da quelli soliti. Normalmente, i team si tengono abbottonati per evitare problemi, girando meno possibile, e senza prendere rischi. Quest'anno invece buona parte dei protagonisti hanno sfruttato appieno il turno, con situazioni anche tese e aggressive.

Diversi piloti hanno superato gli 80 giri, con Josef Newgarden e Rinus Veekay che sono arrivati a quota 89. Tanti team hanno lavorato in configurazione gara, con esiti anche differenti da quelli delle qualifiche dovuti alle condizioni meteo diverse. Il caso più promettente è quello di Andretti Autosport, con Kyle Kirkwood quinto e sia Colton Herta che Romain Grosjean in top-10.

Va detto che invece altre squadre hanno optato per la strategia opposta, fermandosi intorno a quota 50, in particolare McLaren, mentre altri come Ryan Hunter-Reay hanno riscontrato problemi (cambio) e hanno preferito concentrarsi nel sistemarli, o si sono dovuti adattare a nuove situazioni, come Graham Rahal con DRR:

Risultati promettenti per Jack Harvey, "cenerentola" delle qualifiche con RLL, e Conor Daly, appena fuori dalla top-10, mentre tra i più in difficoltà è sembrato essere il team Foyt in particolare con Santino Ferrucci. Al comando ha chiuso Takuma Sato, seguito da Scott Dixon, Will Power e Alex Palou. Sesto a sorpresa Agustin Canapino, rookie argentino col team Juncos Hollinger.

Una nota oltre al puro aspetto sportivo: Stefan Wilson, dopo la frattura di una vertebra toracica nel contatto con Katherine Legge di lunedì, è stato operato con successo.

Venerdì 28 maggio, Carb Day

1 - Takuma Sato (Dallara-Honda) - Ganassi - 227.855 mph (366.697 kmh)
2 - Scott Dixon (Dallara-Honda) - Ganassi - 227.285
3 - Will Power (Dallara-Chevy) - Penske - 226.953
4 - Alex Palou (Dallara-Honda) - Ganassi - 226.945
5 - Kyle Kirkwood (Dallara-Honda) - Andretti - 226.872
6 - Agustin Canapino (Dallara-Chevy) - Juncos - 226.532
7 - Colton Herta (Dallara-Honda) - Andretti - 226.300
8 - Romain Grosjean (Dallara-Honda) - Andretti - 226.286
9 - Josef Newgarden (Dallara-Chevy) - Penske - 225.766
10 - Scott McLaughlin (Dallara-Chevy) - Penske - 225.565
11 - Tony Kanaan (Dallara-Chevy) - McLaren - 225.440
12 - Conor Daly (Dallara-Chevy) - ECR - 225.378
13 - Jack Harvey (Dallara-Honda) - RLL - 225.251
14 - Alexander Rossi (Dallara-Chevy) - McLaren - 225.233
15 - Pato O’Ward (Dallara-Chevy) - McLaren - 225.114
16 - David Malukas (Dallara-Honda) - Coyne - 225.019
17 - Benjamin Pedersen (Dallara-Chevy) - Foyt - 224.905
18 - Marcus Ericsson (Dallara-Honda) - Ganassi - 224.751
19 - Marco Andretti (Dallara-Honda) - Andretti - 224.702
20 - Helio Castroneves (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 224.659
21 - Ed Carpenter (Dallara-Chevy) - ECR - 224.627
22 - Ryan Hunter-Reay (Dallara-Chevy) - DRR - 224.519
23 - Sting Ray Robb (Dallara-Honda) - Coyne - 224.158
24 - Simon Pagenaud (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 224.094
25 - Christian Lundgaard (Dallara-Honda) - RLL - 223.996
26 - Devlin DeFrancesco (Dallara-Honda) - Andretti - 223.838
27 - RC Enerson (Dallara-Chevy) - Abel - 223.814
28 - Felix Rosenqvist (Dallara-Chevy) - McLaren - 223.783
29 - Katherine Legge (Dallara-Honda) - RLL - 223.562
30 - Graham Rahal (Dallara-Honda) - RLL - 223.491
31 - Santino Ferrucci (Dallara-Chevy) - Foyt - 223.444
32 - Callum Ilott (Dallara-Chevy) - Juncos Hollinger - 222.265
33 - Rinus VeeKay (Dallara-Chevy) - ECR - 222.166

23 Mag [7:32]

Indy, libere 3
Frattura a una vertebra per Wilson

Non parteciperà alla 500 Miglia di Indianapolis Stefan Wilson dopo un incidente nel turno di libere del lunedì che l'ha visto coinvolto insieme a Katherine Legge. Il gruppo di vetture di cui facevano parte ha alzato il piede, e la pilota del team RLL non è riuscita a rallentare in tempo, toccando l'avversario e finendo con lui a muro. Wilson è andato nelle barriere di muso, riportando la frattura di una vertebra, mentre non ha subito danni la Legge, che potrà prendere il via della 500 Miglia senza dover nemmeno cambiare il telaio della vettura.

Per quanto riguarda il team Dreyer&Reinbold Racing, la scuderia è intenzionata ad annunciare un sostituto nel pomeriggio di oggi. I nomi che circolano sono quelli di Sage Karam e JR Hildebrand. La scuderia sta approntando la vettura di scorta, che non ha mai girato a Indy.

Per quanto riguarda il turno, Will Power è andato al comando del turno, con il livello del boost che è tornato quello, inferiore delle prime libere e della gara. A seguire, un terzetto di Ganassi con Scott Dixon, Takuma Sato e Alex Palou. Tony Kanaan è stato il primo del gruppo McLaren, molto conservativo.



Lunedì 22 maggio 2023, 3° giorno

1 - Will Power (Dallara-Chevy) - Penske - 229.222 mph (368.897 kmh)
2 - Scott Dixon (Dallara-Honda) - Ganassi - 229.184
3 - Takuma Sato (Dallara-Honda) - Ganassi - 228.382
4 - Alex Palou (Dallara-Honda) - Ganassi - 227.392
5 - Tony Kanaan (Dallara-Chevy) - McLaren - 227.094
6 - Conor Daly (Dallara-Chevy) - ECR - 227.093
7 - Marco Andretti (Dallara-Honda) - Andretti - 226.632
8 - Benjamin Pedersen (Dallara-Chevy) - Foyt - 226.302
9 - Pato O’Ward (Dallara-Chevy) - McLaren - 226.263
10 - Colton Herta (Dallara-Honda) - Andretti - 225.943
11 - Ryan Hunter-Reay (Dallara-Chevy) - DRR - 225.858
12 - Scott McLaughlin (Dallara-Chevy) - Penske - 225.787
13 - Marcus Ericsson (Dallara-Honda) - Ganassi - 225.688
14 - Kyle Kirkwood (Dallara-Honda) - Andretti - 225.404
15 - Ed Carpenter (Dallara-Chevy) - ECR - 225.345
16 - Agustin Canapino (Dallara-Chevy) - Juncos Hollinger - 225.266
17 - Christian Lundgaard (Dallara-Honda) - RLL - 225.168
18 - David Malukas (Dallara-Honda) - Coyne - 225.032
19 - Simon Pagenaud (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 224.984
20 - Alexander Rossi (Dallara-Chevy) - McLaren - 224.974
21 - Sting Ray Robb (Dallara-Honda) - Coyne - 224.717
22 - Romain Grosjean (Dallara-Honda) - Andretti - 224.565
23 - Stefan Wilson (Dallara-Chevy) - DRR - 224.311
24 - Josef Newgarden (Dallara-Chevy) - Penske - 224.296
25 - RC Enerson (Dallara-Chevy) - Abel - 224.286
26 - Jack Harvey (Dallara-Honda) - RLL - 223.910
27 - Helio Castroneves (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 223.850
28 - Devlin DeFrancesco (Dallara-Honda) - Andretti - 223.434
29 - Katherine Legge (Dallara-Honda) - RLL - 223.018
30 - Felix Rosenqvist (Dallara-Chevy) - McLaren - 222.997
31 - Santino Ferrucci (Dallara-Chevy) - Foyt - 222.868
32 - Callum Ilott (Dallara-Chevy) - Juncos Hollinger - 221.989
33 - Rinus VeeKay (Dallara-Chevy) - ECR - 219.412‍

22 Mag [0:46]

Indy 500, qualifica 2
Palou in pole, Rahal a casa

Marco Cortesi

Pole position strepitosa per Alex Palou nell'edizione 107 della Indy 500. Lo spagnolo di Ganassi ha completato i quattro giri di qualifica battendo il record per la migliore pole di sempre marcato da Scott Dixon lo scorso anno, precedendo per un nonnulla Rinus VeeKay nella sessione riservata ai sei migliori del turno mattutino, a sua volta composto dai top-12 della prima qualifica.

Palou alla fine è riuscito a prevalere per quattro millesimi su un totale di oltre due minuti e 30 secondi. Un nonnulla, per cui ogni infinitesimale variazione meteo e di guida poteva fare la differenza. Però la prova del campione 2021 è arrivata da lontano, da una sicurezza sempre mostrata in ogni fase dell'evento finora. Bravissimo anche VeeKay, che a 22 anni cerca di riscattare un periodo non facile per il team di Ed Carpenter.

A seguire Felix Rosenqvist, che non è riuscito a replicare l'exploit di ieri e della mattina. Per lui forse è stato decisivo il vento nei primi due giri, dato che in seguito è stato più performante dei rivali. Sarà comunque in prima fila. Eccellente Santino Ferrucci, quarto per il team Foyt che ha portato anche il rookie Benjamin Pedersen nei top-12.

A seguire, alternanza McLaren-Ganassi con, nell'ordine, Pato O'Ward, Scott Dixon, Alexander Rossi, Takuma Sato, Tony Kanaan e Marcus Ericsson. A chiudere le prime tre file saranno Pedersen e Will Power, unico highlander di Penske nella qualifica domenicale ma non in grado di farsi valere con una vettura poco performante.

Anche per quanto riguarda l'altra sfida della giornata, quella della "Last Chance" per l'ultimo posto al via, si è arrivati ad un epilogo emozionante e tiratissimo, che ha coinvolto Jack Harvey e Graham Rahal in un triste confronto interno al team Rahal Letterman Lanigan. Dei quattro piloti che si contendevano l'ultima fila, Christian Lundgaard e Sting Ray Robb si sono presto issati in posizione di sicurezza, seguiti da Rahal.

Quando Harvey sembrava però destinato al fallimento, un ultimo, miracoloso tentativo ha messo sotto di cinque millesimi il figlio del patron, che a 30 anni di distanza segue il KO di papà Bobby del 1993. Uno dei piloti più riconoscibili dell'IndyCar non sarà presente alla 500 Miglia.

Domenica 22 maggio 2023, lo schieramento completo

1 - Alex Palou (Dallara-Honda) - Ganassi - 234.217 mph (376.936 kmh) - Fast Six
2 - Rinus VeeKay (Dallara-Chevy) - ECR - 234.211 - Fast Six
3 - Felix Rosenqvist (Dallara-Chevy) - McLaren - 234.114 - Fast Six
4 - Santino Ferrucci (Dallara-Chevy) - Foyt - 233.661 - Fast Six
5 - Pato O'Ward (Dallara-Chevy) - McLaren - 233.158 - Fast Six
6 - Scott Dixon (Dallara-Honda) - Ganassi - 233.151 - Fast Six
7 - Alexander Rossi (Dallara-Chevy) - McLaren - 233.11 - Fast 12
8 - Takuma Sato (Dallara-Honda) - Ganassi - 233.098 - Fast 12
9 - Tony Kanaan (Dallara-Chevy) - McLaren - 233.076 - Fast 12
10 - Marcus Ericsson (Dallara-Honda) - Ganassi - 232.889 - Fast 12
11 - Benjamin Pedersen (Dallara-Chevy) - Foyt - 232.671 - Fast 12
12 - Will Power (Dallara-Chevy) - Penske - 232.635 - Fast 12
13 - Ed Carpenter (Dallara-Chevy) - ECR - 232.689 - 1° giorno
14 - Scott McLaughlin (Dallara-Chevy) - Penske - 232.677 - 1° giorno
15 - Kyle Kirkwood (Dallara-Honda) - Andretti - 232.662 - 1° giorno
16 - Conor Daly (Dallara-Chevy) - ECR - 232.433 - 1° giorno
17 - Josef Newgarden (Dallara-Chevy) - Penske - 232.402 - 1° giorno
18 - Ryan Hunter-Reay (Dallara-Chevy) - DRR - 232.133 - 1° giorno
19 - Romain Grosjean (Dallara-Honda) - Andretti - 231.997 - 1° giorno
20 - Helio Castroneves (Dallara-Honda) - MSR - 231.954 - 1° giorno
21 - Colton Herta (Dallara-Honda) - Andretti - 231.951 - 1° giorno
22 - Simon Pagenaud (Dallara-Honda) - MSR - 231.878 - 1° giorno
23 - David Malukas (Dallara-Honda) - Coyne - 231.769 - 1° giorno
24 - Marco Andretti (Dallara-Honda) - Andretti - 231.682 - 1° giorno
25 - Stefan Wilson (Dallara-Chevy) - DRR - 231.648 - 1° giorno
26 - Devlin DeFrancesco (Dallara-Honda) - Andretti - 231.353 - 1° giorno
27 - Agustin Canapino (Dallara-Chevy) - Juncos Hollinger - 231.32 - 1° giorno
28 - Callum Ilott (Dallara-Chevy) - Juncos Hollinger - 231.182 - 1° giorno
29 - RC Enerson (Dallara-Chevy) - Abel - 231.129 - 1° giorno
30 - Katherine Legge (Dallara-Honda) - RLL - 231.07 - 1° giorno
31 - Christian Lundgaard (Dallara-Honda) - RLL - 229.649 - Last Chance
32 - Sting Ray Robb (Dallara-Honda) - Coyne - 229.549 - Last Chance
33 - Jack Harvey (Dallara-Honda) - RLL - 229.159 - Last Chance

Non qualificato
G‍raham Rahal


21 Mag [7:13]

Indy 500 - Qualifica 1
En plein di McLaren, Ganassi e Foyt

Marco Cortesi

Con un tentativo nelle fasi finali della prima sessione di qualifica per la Indy 500, Felix Rosenqvist ha comandato la classifica del sabato arrivando a un soffio dal muro delle 234 miglia orarie di media e quindi del record in qualifica di Scott Dixon lo scorso anno. Lo svedese, che già era sicuro di avere un posto nella seconda sessione, riservata ai migliori 12, ha voluto provare degli aggiustamenti di set-up sulla sua Dallara McLaren, vestita con i colori delle F1 degli anni 80, sorprendendo tutti.

Il turno ha visto la scuderia angloamericana ed il team Ganassi piazzare tutte le loro vetture al secondo turno, per un totale di otto posti monopolizzati. Secondo si è piazzato Alexander Rossi, sottolineando la doppietta McLaren e Chevy, seguito dal miglior pilota con motore Honda, Alex Palou, che ha girato forse nel momento migliore della giornata, all'intersezione di quando la pista si è gommata dopo la pioggia della notte e quando le temperature hanno iniziato a salire leggermente. Per lo spagnolo, come per Scott Dixon, è stato montato nella notte un motore Honda nuovo a causa di un problema noto che è emerso solo nelle pre-qualifiche. A entrare in gioco è stato anche il vento, che è andato e venuto costantemente.

Dietro a Palou, Rinus VeeKay per l'Ed Carpenter Racing, seguito da Dixon, Tony Kanaan (con McLaren per la sua ultima apparizione ad Indy) e Takuma Sato. Il giapponese ha a sua volta provato un'ultimo tentativo, rischiando come sempre molto ma restando classificato in settima posizione.

Anche Pato O'Ward e Marcus Ericsson hanno concluso in top-10, ma anche un altro team ha messo a sorpresa tutte le sue vetture allo shootout per la pole di oggi. Si tratta del team Foyt, che con Santino Ferrucci nono, ed il rookie Benjamin Pedersen undicesimo si è permesso di beffare perfino Penske. Will Power infatti è l'unico pilota del Capitano ad aver guadagnato l'accesso alla qualifica domenicale, e l'ha fatto per un soffio. Fuori per due soli centesimi (su oltre 2:30 dei quattro giri lanciati) Ed Carpenter, mentre Scott McLaughlin e Josef Newgarden non hanno fatto meglio del 14° e 17° posto. Nessuna vettura del team Andretti lotterà per la pole: Kyle Kirkwood è stato l'unico rappresentante nella top 15.

Come di consueto, la battaglia è stata anche per l'ultima fila, o meglio per evitare di giocarsi uno dei tre posti per il ripescaggio di oggi, con la certezza che almeno un pilota dovrà tornare a casa. Coinvolti saranno tre dei piloti del team Rahal-Letterman-Lanigan, con la scuderia ripiombata nelle difficoltà dei primi mesi dell'anno. Solo una delle loro quattro vetture ha guadagnato la salvezza, quella one-off di Katherine Legge. Graham Rahal, Jack Harvey (che ha rotto il motore il venerdì) e Christian Lundgaard se la vedranno col rookie di Coyne Sting Ray Robb. Dentro in extremis invece la seconda vettura della squadra, quella di David Malukas, con un ultimo tentativo al limite.

Ce l'ha fatta anche Callum Ilott. Il team Juncos Hollinger gli ha cambiato il telaio, arrivando giusto in tempo, e l'inglese, nonostante i pochissimi chilometri fatti in condizioni di qualifica, ha chiuso ventottesimo. Una posizione dietro il compagno Agustin Canapino, che ha toccato il muro abbastanza forte da danneggiare una sospensione, ma fortunatamente solo quella. Ultimo dei "salvi", RC Enerson, anche lui arrivato in extremis col neonato team Abel. L'americano non ha avuto bisogno di

Sabato 20 maggio 2023, qualifica 1

1 - Felix Rosenqvist (Dallara-Chevy) - McLaren - 233.947 mph (376.501 kmh)
2 - Alexander Rossi (Dallara-Chevy) - McLaren - 233.528
3 - Alex Palou (Dallara-Honda) - Ganassi - 233.398
4 - Rinus VeeKay (Dallara-Chevy) - ECR - 233.395
5 - Scott Dixon (Dallara-Honda) - Ganassi - 233.375
6 - Tony Kanaan (Dallara-Chevy) - McLaren - 233.347
7 - Takuma Sato (Dallara-Honda) - Ganassi - 233.322
8 - Pato O’Ward (Dallara-Chevy) - McLaren - 233.252
9 - Santino Ferrucci (Dallara-Chevy) - Foyt - 233.147
10 - Marcus Ericsson (Dallara-Honda) - Ganassi - 233.030
11 - Benjamin Pedersen (Dallara-Chevy) - Foyt - 232.739
12 - Will Power (Dallara-Chevy) - Penske - 232.719
13 - Ed Carpenter (Dallara-Chevy) - ECR - 232.689
14 - Scott McLaughlin (Dallara-Chevy) - Penske - 232.677
15 - Kyle Kirkwood (Dallara-Honda) - Andretti - 232.662
16 - Conor Daly (Dallara-Chevy) - ECR - 232.433
17 - Josef Newgarden (Dallara-Chevy) - Penske - 232.402
18 - Ryan Hunter-Reay (Dallara-Chevy) - DRR - 232.133
19 - Romain Grosjean (Dallara-Honda) - Andretti - 231.997
20 - Helio Castroneves (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 231.954
21 - Colton Herta (Dallara-Honda) - Andretti - 231.951
22 - Simon Pagenaud (Dallara-Honda) - Meyer Shank - 231.878
23 - David Malukas (Dallara-Honda) - Coyne - 231.769
24 - Marco Andretti (Dallara-Honda) - Andretti - 231.682
25 - Stefan Wilson (Dallara-Chevy) - DRR - 231.648
26 - Devlin DeFrancesco (Dallara-Honda) - Andretti - 231.353
27 - Agustin Canapino (Dallara-Chevy) - Juncos Hollinger - 231.320
28 - Callum Ilott (Dallara-Chevy) - Juncos Hollinger - 231.182
29 - RC Enerson (Dallara-Chevy) - Abel - 231.129
30 - Katherine Legge (Dallara-Honda) - RLL - 231.070

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