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17 Ott [7:21]

Marquez si gode il Mondiale
"Dura restare concentrati..."

Jacopo Rubino

"Quando ho tagliato il traguardo non mi aspettavo magliette celebrative o cose simili, ma il team credeva in me ed era tutto già pronto!", racconta Marc Marquez dopo aver tragliato il traguardo a Motegi, dove si è laureato campione 2016 della MotoGP. Sembra proprio il pilota spagnolo il primo ad essere sorpreso di aver centrato l'obiettivo così in anticipo, con tre round ancora da disputare. Le cadute dei rivali Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, del resto, non erano facilmente preventivabili.

"In griglia Santi (il capotecnico Hernandez, ndr) mi aveva detto di non cercare a tutti i costi la vittoria, ma mi sentivo veloce e l'ho fatto... penso che le feste migliori siano quelle inaspettate", sottolinea il portacolori della Honda. "Quando ho visto Rossi ritirato, ho deciso di spingere al massimo. A tre giri dal termine, poi, ho visto sulla mia pitboard che anche Lorenzo era fuori. Nel momento in cui mi sono reso conto di ciò che poteva significare, ho commesso vari errori: sono entrato in una curva in terza invece che in prima, e in un'altra avevo la terza marcia invece della quinta. È stata dura rimanere concentrato", ammette Marc.

Il terzo titolo della carriera nella classe regina, il quinto assoluto, per Marquez arriva in una annata partita con presupposti tutt'altro che favorevoli. "L'inizio è stato molto difficile, forse il più difficile di sempre per me. Lo scorso anno ho pagato a caro prezzo, perdendo un campionato, ciò che ho imparato adesso. Sentivo più pressione addosso, è stata impegnativa da gestire. Il segreto è stato quello di rimanere sempre concentrato sulla pista", racconta il fresco pentacampione. Senza dimenticare i problemi manifestati in inverno dalla sua RC213V, corretti strada facendo. "La Honda ha lavorato sodo", sottolinea Marquez, "e anche io sono cresciuto".

"Ho capito parecchie cose seguendo Valentino al Montmelò, perché lui conosce molto bene le Michelin. Nella seconda metà del campionato, dopo la Germania, sono diventato più nervoso, ma la squadra mi ha detto di stare tranquillo. Il momento chiave è stato ad Alcaniz, lì sapevamo di poter vincere di nuovo. Abbiamo fatto enormi progressi, ora la nostra moto è competitiva".

Da Marquez arriva poi una dedica particolare: "Sono felice per il team, ma non voglio dimenticare soprattutto mia nonna che è scomparsa in questi mesi. Sarebbe molto felice di questo Mondiale". Quale sarà invece l'approccio per i tre Gran Premi rimasti? "Posso pensare a divertirmi, magari guiderò un po' di più alla Marc Marquez...".