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27 Dic [11:52]

Prosegue il caso motori, come potrebbe
evolvere la situazione e gli scenari futuri

Michele Montesano

Tutt’altro che in ferie. La Formula 1 anche sotto Natale continua a regalare spettacolo. Ma questa volta non si tratta di duelli in pista, bensì di possibili scenari che potrebbero condizionare l’intera stagione 2026.
Solamente una settimana fa è esplosa la bolla riguardo il rapporto di compressione dei motori che andranno a equipaggiare le nuove monoposto. A finire sotto la lente di ingrandimento sono state Mercedes e Red Bull. Ora siamo di fronte ad un nuovo capitolo di quella che sembra una serie che terrà incollati gli spettatori almeno fino a marzo, quando scatterà il primo GP dell’anno, se non lungo tutto l’arco del campionato.

Facendo un passo indietro, secondo il regolamento tecnico e l’articolo C5.4.3 i motori endotermici a partire dal 2026 avranno un rapporto di compressione pari a 16:1, anziché di 18:1 come previsto fino alla stagione appena conclusa. Tuttavia alcuni team, leggasi Mercedes e Red Bull Powertrains, pare siano riusciti a trovare una scappatoia. In pratica se a freddo, ovvero quando viene effettuato il controllo, i motori sono perfettamente regolamentari, in funzione riescono a garantire un rapporto di compressione più elevato grazie alla dilatazione termica dei materiali.



Alla luce di quanto appreso, Ferrari, Honda e Audi hanno scritto alla FIA in merito alla questione chiedendo un chiarimento. Ma, stando ai fatti, la soluzione sembrerebbe legale perché i dati coincidono con quelli del regolamento. Oltretutto i processi di misurazione non subiranno modifiche e verranno effettuati sempre a temperatura ambiente. Inoltre Mercedes ha dialogato con gli organi della FIA ricevendo il via libera, poiché sia il motore che le sue componenti sono perfetti legali e in linea con il regolamento.

Secondo una stima, tale soluzione assicurerebbe un incremento in termini di potenza fino a 13 cavalli (10 kW). Ciò si tradurrebbe, stando alle simulazioni delle future monoposto di F1, in un vantaggio tra i tre e i quattro decimi di secondo al giro a seconda della pista. Oltre che sul lato cronometrico, il vantaggio ricadrebbe anche su una maggior efficienza in termini di consumi. Punto, quest’ultimo, tutt’altro che secondario, visto che in più di un’occasione si è parlato della possibilità di vedere il prossimo anno manovre di lift and coast anche in pieno rettilineo.



Ma dalla teoria alla pratica c’è un abisso. Solamente scendendo in pista si capirà effettivamente quanto la soluzione sia efficace. Ad oggi le sole Mercedes e Red Bull posseggono una risposta e oltretutto anche parziale, perché scaturita dalle simulazioni e dai banchi prova. Bisognerà verificare sul campo quanto i due costruttori siano riusciti effettivamente ad avvicinarsi al rapporto di compressione di 18:1.

Gli altri motoristi cosa faranno? Innanzitutto bisogna sottolineare che i tempi di reazione in questo campo sono decisamente più lenti rispetto alla controparte aerodinamica. Se un’appendice o un’ala si può studiare, realizzare e implementare in poche settimane, per il motore occorre decisamente più tempo in quanto bisogna tener conto sia delle tempistiche di produzione, ma soprattutto anche l’aspetto dell’affidabilità. Tuttavia c’è da sottolineare che la fuga di notizie sulla questione rapporto di compressione pare sia un’argomento che i team conoscono da diverso tempo.



Alla luce di quanto detto, gli ipotetici scenari sono due. Il primo è che i motoristi sono già all’opera per cercare di replicare quanto fatto da Mercedes e Red Bull, in quanto c’è ancora tempo per intervenire sulla camera di combustione prima dell’effettiva omologazione, che avverrà prima del GP di Melbourne a inizio marzo. Ma tale lavoro extra comporterebbe un innalzamento delle spese e ridurrebbe il margine del budget cap per eventuali sviluppi nell’arco della stagione.

L’altro scenario è quello di osservare l’andamento del primo scorcio di stagione e attendere il GP di Miami. Infatti ogni sei gare della stagione 2026 la FIA effettuerà una verifica della prestazione dei soli motori endotermici. Qualora ci sia una disparità ‘entrerà in azione’ l’ADUO (Additional Development and Upgrade Opportunities) che permetterà ai costruttori di recuperare il terreno perso.



All’atto pratico, qualora verranno registrate discrepanze di potenza del 2% tra un propulsore e il migliore del lotto, verrà concesso al costruttore svantaggiato la possibilità di un gettone sviluppo per colmare tale gap. Upgrade che saliranno a due qualora la differenza superi il 4%. Ma la FIA innanzitutto dovrà chiarire le manovre di intervento e, solamente dopo, il motorista potrà iniziare a lavorare. Ciò significa che i tempi si dilateranno e anche di molto.

Alla luce di quanto sta accadendo c’è la concreta possibilità che lo svantaggio tecnico verrà colmato solamente nel 2027, con alcuni team che saranno costretti ad una stagione da comprimari. A tal proposito non è affatto escluso che le squadre chiedano ulteriori chiarimenti alla FIA nelle prossime settimane. Anzi tale situazione potrebbe prolungarsi anche nell’arco del campionato, con possibili reclami e contestazioni ad ogni GP. Non ancora partita, la stagione 2026 di Formula 1 si preannuncia decisamente calda con una lotta che si affronterà sia in pista che negli uffici tecnici.

24 Dic [13:11]

Grande entusiasmo per il
biopic su Gilles Villeneuve

Alfredo Filippone

La notizia è di quelle ghiotte per i tantissimi contagiati dalla ‘febbre Villeneuve’ nel mondo: il biopic sull’indimenticato campione cadanese, sarà nei cinema e sulle piattaforme nel corso del 2026.

“Villeneuve, l’ascension d’une légende” è il titolo del lungometraggio dedicato al grande Gilles. Produzione interamente ‘made in Québec’ (alla quale ha partecipato anche la figlia di Gilles, Mélanie), non si tratta di una biografia completa del pilota ferrarista scomparso a Zolder nel 1982 e che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della F.1, ma è piuttosto il ritratto di un personaggio unico per determinazione ed estro, raccontato ripercorrendo i suoi inizi, nelle gare di motoslitta e di F.Atlantic in patria.

La gestazione della pellicola è stata a dir poco tribolata: uscirà con due anni di ritardo, dopo che il regista iniziale e co-scenografo, Daniel Roby, aveva abbandonato il progetto a riprese iniziate, per dissensi con la produzione. Il successore, Yann Lanouette Turgeon, ha invece affrontato uno stop delle riprese di tredici mesi, avendo sforato di molto il budget, ammontato alla fine a più di quindici milioni di dollari canadesi, una somma ingente per una produzione del Québec, territorio di nove milioni di abitanti, e in francese québécois.

Alla fine, però, si è arrivati a buon porto e il film uscirà l’anno prossimo, anche se al momento non si sa nulla sulla sua distribuzione nei mercati internazionali. Ad impersonare Gilles è l’attore Remi Goulet, mentre Rosalie Bonenfant recita la parte della moglie Joann; entrambi paiono molto credibili a giudicare dal primo trailer diffuso, che potete scoprire qui:


21 Dic [15:44]

Liberty Media, numeri da record
L'aumento dei fans è impressionante

Massimo Costa

Si potrà anche criticare l'operato di Liberty Media (dal nostro punto di vista solo per l'imposizione delle gare sprint, per il resto il lavoro è sempre stato, ed è, eccezionale), ma i numeri non si possono contraddire. E quelli degli ultimi anni ottenuti dai padroni della Formula 1 sono incredibilmente positivi. Mai come prima, ovvero quando a capo di tutto vi era l'eterno Bernie Ecclestone, incapace di comprendere come cambiava la comunicazione.

Nel mondo, sono stati 827 milioni gli appassionati che hanno seguito i Gran Premi, un aumento del 27 per cento rispetto al 2024. Se andiamo poi a fare il confronto con il 2018, primo anno di lavoro di Liberty Media, la crescita è stata del 63 per cento. Un aumento pazzesco.

La cosa fortemente positiva è che il 43 per cento degli 827 milioni sopra citati, è sotto i 35 anni con un netto incremento del pubblico femminile, un 42 per cento in più.

Incredibile anche la presenza degli appassionati direttamente sui circuiti. Sono stati complessivamente 6,7 milioni i tifosi che hanno pagato il biglietto nelle 24 gare disputate nel 2025, E sono 200mila in più rispetto al 2024 le presenze. In 19 Gran Premi si è avuto il tutto esaurito e in 11 occasioni si è registrato il record di presenze.

A Melbourne e Silverstone nei tre giorni del weekend di gara si sono superate le 400mila presenze, in dieci Gran Premi (tra cui Monza) si è scavalcato il tetto delle 300mila unità. 

Addentrandoci nei meandri dei social media, i numeri sono impressionanti. Le interazioni hanno superato i 2 miliardi e 300 milioni, meglio di tutti gli sport, dalla Champions League e Premier League inglese di calcio al basket USA (NBA).

Sui canali dedicati alla Formula 1, i follower sono arrivati ad essere 114,5 milioni, più 19 per cento se guardiamo ai dati 2024. E rispetto al 2018, i follower erano 18,7 milioni. Uno sviluppo di quasi 100 milioni di utenti. 

Ecco come è stato l'ampliamento sui social: Tik Tok +91 per cento, You Tube +53 per cento, Facebook +51 per cento, Instagram +25 per cento, X +1 per cento. Notevole anche la crescita sui social cinesi Douyin, Toutiao, Weibo, WeChat, pari al 35 per cento totale. Si noti il crollo di attenzione rivolto a X, soprattutto dai giovani, da quando Elon Musk ne è divenuto proprietario.

E con le televisioni come va? Molto bene negli USA, con 16 gare che hanno registrato il record di ascolti. In generale invece, il Gran Premio più seguito è stato quello del Belgio che ha superato gli 80 milioni di telespettatori mentre la media generale della stagione è stata di 70 milioni ad evento.

Va da sè che i numeri sarebbero decisamente migliori se la F1 fosse trasmessa dai canali in chiaro e non dalle pay-tv. Per esempio, in Italia, con Sky ci sono mediamente 6-7 milioni di telespettatori in meno rispetto a quando i Gran Premi erano sulla RAI.

In aumento i telespettatori delle gare Sprint, in particolare quelle di Miami e Spa con un +21 per cento e +30 per cento. Secondo i sondaggi svolti dalla Formula 1, il 78 per cento ha risposto positivamente riguardo le gare Sprint.

20 Dic [21:11]

Il caso sul rapporto di compressione dei
motori: Mercedes e Red Bull sotto accusa

Michele Montesano

Puntuale come un orologio svizzero, all’introduzione di un cambio regolamentare in Formula 1 ci sono squadre che trovano zone grigie o scappatoie per ottenere vantaggi prestazionali. Questa volta però il caso è scoppiato ancora prima che le monoposto scendessero in pista. Sotto la lente di ingrandimento pare siano finite Mercedes e Red Bull, ma andiamo a comprendere il motivo.

Come ormai è risaputo, in Formula 1 nel 2026 faranno il loro esordio le nuove monoposto. Ci sarà una vera e propria rivoluzione sia in termini di aerodinamica, con l’introduzione delle ali mobili e l’assenza dell’effetto suolo, che riguardo la Power Unit con la parte elettrica che avrà ancora più rilevanza in termini prestazionali. Solitamente è proprio la parte aerodinamica a suscitare polemiche, ma questa volta a finire nel mirino è stato il propulsore.



Sebbene i motori endotermici non subiranno modifiche estreme, a cambiare sarà invece il rapporto di compressione che scenderà dall’attuale 18:1, valido fino alla stagione appena conclusa, a 16:1 in vista dei nuovi regolamenti. A tal proposito, stando a quanto riportato dalla testata tedesca Motorsport Magazin, pare sia stata inviata alla FIA una richiesta di chiarimento da parte dei motoristi Ferrari, Honda e Audi.

Le indiscrezioni vogliono che Mercedes e Red Bull Powertrains, quest’ultima al debutto come motorista con il supporto di Ford, siano riuscite ad aggirare tale vincolo sfruttando l’utilizzo di materiali speciali. Questi, con l’aumento delle temperature di esercizio del propulsore, potrebbero espandersi facendo aumentare il rapporto di compressione portandolo nuovamente a 18:1.

Sfruttando questo stratagemma, i due produttori riuscirebbero ad aggirare il punto C5.4.3 del regolamento tecnico che prevede la verifica tecnica effettuata staticamente e a temperatura ambiente. Mentre il sospetto aumento del rapporto di compressione avverrebbe a temperature di esercizio e, di conseguenza, più elevate. Tuttavia questo comporterebbe la violazione dell’articolo 1.5 del regolamento tecnico, nel quale si sottolinea che le monoposto debbano essere conformi in ogni momento del weekend di gara.



Ricordiamo che il rapporto di compressione è il valore che indica di quante volte la miscela aria-benzina viene ridotta di volume nel cilindro, dal punto morto inferiore al punto morto superiore del pistone. Quindi è cruciale per l’efficienza e la potenza del motore stesso. A tal proposito, si stima che con tale soluzione si riesca ad estrarre ulteriori 15 cv dal motore termico. Potenza che si tradurrebbe fino a tre decimi in meno sul giro.

Purtroppo la FIA ha le mani legate, in quanto non possiede mezzi necessari per effettuare tali misurazioni con il motore in funzione. Ciò implica che anche un possibile intervento sia difficilmente applicabile in tempi brevi. Inoltre, qualora la supposizione sia vera, per gli avversari non ci sarebbe abbastanza tempo per correre ai ripari, visto che l’avvio della stagione è praticamente dietro l’angolo. Una situazione tutt’altro che semplice all’avvio di un cambio regolamentare che ha già creato numerose incertezze e polemiche nell’ambiente.

19 Dic [16:18]

Wolff raffredda gli entusiasmi
"Antonelli al top tra 3-5 anni"

Massimo Costa - XPB Images

E' il suo primo fan. Il suo primo sponsor. Il suo mentore. Lo ha voluto a tutti i costi in Formula 1 nonostante una stagione di Formula 2 non particolarmente esaltante, lo ha sempre difeso invitando alla pazienza. Toto Wolff è tutto questo per Andrea Kimi Antonelli . E per questo, hanno stupito le sue parole rilasciate al podcast Beyond The Grid riguardo la scalata verso il successo del giovane bolognese.

Cosa ha detto Wolff? Ecco quanto ha dichiarato: "Quando ci aspettiamo che Antonelli raggiunga il suo apice? Tra tre, cinque anni. E questo è il tempo che dobbiamo dargli. Penso che conosce molto bene questo sport perché è ciò che vive e respira ogni giorno. Ma c'è la componente umana di cui un giovane ha bisogno per maturare, per affrontare le dinamiche e la pressione di questo ambiente. Voglio dire, non c'è dubbio che stiamo andando nella giusta direzione".

Una brusca frenata dunque. Come mai? Si tratta di una mossa furba per tenere lontano la pressione dei media, sopratutto in Italia, dal ragazzo? Suggerendo un bel "state calmi" e se i buoni risultati arriveranno ben prima del tempo indicato da Wolff, sarà tanto di guadagnato. Potrebbe essere una buona tattica. E va considerata anche la competitività della sua Mercedes. Sarà in grado di lottare per la vittoria assoluta o come verificatosi dal 2022, faticherà?

Oppure, Wolff ha capito da questo 2025 di Antonelli, fatto sì di eccellenti risultati, ma anche di momenti bui, che ci vorranno più gare, più mesi, per vederlo performare con consistenza? I due terzi posti conquistati a Montreal e Las Vegas. la grande seconda posizione di San Paolo, sono un ottimo indice della crescita esponenziale di Andrea a cui si aggiungono la prima fila del GP del Brasile, la pole nella qualifica sprint di Miami e il terzo tempo nella qualifica del GP di Miami.



Se guardiamo il confronto con George Russell, questo appare abbastanza impietoso. L'inglese ha portato a casa 319 punti, l'italiano 150. Nelle qualifiche dei Gran Premi, Russell vince con un secco 21 a 3. Certo, Russell ha una esperienza incredibile essendo in F1 dal 2019 e in Mercedes dal 2022 per un totale di 154 GP disputati. Antonelli doveva apprendere tutto da zero, ha compiuto passi da gigante ed ha commesso errori da principiante come era logico aspettarsi. Poi, nella parte finale del campionato è cresciuto molto mettendosi alle spalle una situazione negativa.

Si può obiettare che, considerando l'elevato numero di Gran Premi in calendario, ben 24, e osservando quelli che si correvano fino a qualche anno fa (17-18), la parte conclusiva della stagione 2025 potrebbe equivalere all'inizio del campionato successivo . Quindi un secondo anno "travestito" da primo. Ecco spiegata la crescita non solo di Antonelli, ma un po' di tutti i rookie apparsi in F1 nel 2025.

Alle parole criptiche di Wolff, si sono aggiunte quelle di Hywel Thomas, amministratore delegato di Mercedes High Performance Powertrains, il quale analizza il 2026 con i nuovi regolamenti: "Quello che sappiamo e che abbiamo visto nei simulatori, è che il prossimo anno la guida sarà diversa. C'è molto da assimilare, un sacco di cose nuove da fare. Quindi penso che per un debuttante sarà estremamente difficile affrontare la stagione".
 
"E' per questo che sono contento che Antonelli abbia corso quest'anno conoscendo la squadra e tutto quello che ci ruota attorno. Il ragazzo è stato a Brixworth, dove ha sede il reparto motori della Mercedes, molte volte. Abbiamo esaminato tutti gli aspetti tecnici che cambieranno. Sta dando il suo contributo".

17 Dic [14:50]

La Formula 1 spiega i
regolamenti in vigore dal 2026

La Formula 1 ha rilasciato un comunicato dove spiega quelle che saranno le novità regolamentari del prossimo campionato. Ecco quanto riportato:

"Vogliamo evitare espedienti e termini tecnici, consapevoli che un linguaggio semplice, più obiettivo e significativo è preferito dai fan, vecchi e nuovi. È importante che la nuova natura tecnica del regolamento venga rispettata e articolata correttamente, in modo che i nuovi termini siano utili e accurati nel fornire analisi e commenti in pista".

"Abbiamo consultato un'ampia gamma di fan nuovi, occasionali e affezionati per capire quale tipo di terminologia li avrebbe aiutati a comprendere meglio le caratteristiche chiave del nuovo regolamento. Ciò ha incluso l'utilizzo di sondaggi di terze parti e della nostra community di 50.000 fan, Fan Voice, oltre alla consultazione con la FIA, i team di F1 e altri esperti tecnici per finalizzare e concordare i termini".
 
Regolamento di F1 2026, Evoluzione del Lessico – Documento di Sintesi

Come cambieranno le monoposto nel 2026

Il 2026 è un momento importante per la Formula 1, che vedrà aggiornamenti sia al telaio che alle power unit, nella più grande revisione dei regolamenti nella storia di questo sport. Questi cambiamenti sconvolgeranno l'ordine e creeranno nuove emozioni, offrendo al contempo gare incredibili.

Di seguito un riepilogo di cosa aspettarsi:

Telaio e aerodinamica

• Più piccola e leggera: passo ridotto di 200 mm (a 3400 mm), larghezza di 100 mm (a 1900 mm), larghezza del pianale ridotta di 150 mm e peso minimo ridotto di 30 kg (a 770 kg), il tutto progettato per rendere le auto più agili e reattive.

• Deportanza ridotta: deportanza complessiva ridotta di circa il 15-30% grazie alla rimozione dei tunnel del pianale effetto suolo.

• Resistenza aerodinamica ridotta: resistenza aerodinamica complessiva ridotta fino al 40%.

• Aerodinamica attiva: alettoni anteriori e posteriori mobili sostituiscono il sistema di riduzione della resistenza aerodinamica (DRS) per configurazioni ad alta e bassa deportanza, consentendo maggiore aderenza e velocità dove i piloti ne hanno più bisogno.

• Pneumatici: rimangono i cerchi da 18 pollici, ma gli pneumatici anteriori sono più stretti di 25 mm e quelli posteriori di 30 mm, riducendo la resistenza aerodinamica e riducendo al minimo il peso.

Power Unit

• ~50/50 Split: passaggio a circa il 50% di combustione interna (ICE) e il 50% di potenza elettrica.

• Ibrido semplificato: rimozione dell'MGU-H; aumento significativo della potenza dell'MGU-K (da 120 kW a 350 kW) per sorpassi e velocità in rettilineo migliorati.

• Carburante sostenibile: le auto utilizzeranno un carburante sostenibile avanzato senza influire sulle prestazioni.

Dove il pilota è al centro della scena

In questa nuova generazione di vetture, i piloti hanno più potere nelle loro mani che mai. Le decisioni critiche sull'impiego, la rigenerazione e il risparmio energetico impongono loro una responsabilità ancora maggiore.

Capire come utilizzeranno e utilizzeranno questi nuovi elementi tattici sarà fondamentale per garantire il massimo apprezzamento delle loro abilità e della loro abilità in gara.
 
Come abbiamo apportato queste modifiche

Abbiamo sviluppato questi termini in collaborazione con la FIA, i team e gli ingegneri. Abbiamo poi testato la nuova terminologia su un gruppo di tifosi nuovi e tradizionali per comprenderne e ascoltarne le opinioni. Questo ha incluso l'utilizzo di sondaggi approfonditi di terze parti e la nostra community "Fan Voice", composta da 50.000 fan.

Vogliamo evitare espedienti e termini tecnici, consapevoli che un linguaggio semplice, più obiettivo e significativo è preferito dai tifosi, vecchi e nuovi. È importante che la nuova natura tecnica del regolamento venga rispettata e articolata correttamente, in modo che i nuovi termini siano utili e accurati nel fornire analisi e commenti in pista.

Riepilogo della nuova terminologia

MODALITÀ SORPASSO

• Funzione: consente ai piloti entro un secondo da una vettura che precede di utilizzare una potenza extra per effettuare un sorpasso. Sostituisce il DRS e facilita il sorpasso in pista, essendo uno strumento strategico da utilizzare in una sola volta o distribuirlo su un giro.

MODALITÀ BOOST

• Funzione: Si tratta dello strumento di distribuzione dell'energia gestito dal pilota tramite il Sistema di Recupero dell'Energia (ERS), da utilizzare in modo offensivo o difensivo a seconda della posizione in pista. Fornisce al pilota la massima potenza dal motore e dalla batteria con la semplice pressione di un pulsante, indipendentemente dalla posizione in pista.

ACTIVE AERO

• Funzione: Angolazioni regolabili dinamicamente degli elementi, alettoni anteriori e posteriori in specifiche sezioni ad alta velocità, progettate per le modalità Curva e Rettilineo. Consente un'adattabilità strategica e massimizza il pieno utilizzo della potenza della vettura grazie a una maggiore aderenza in pista.

RECHARGE

• Funzione: I piloti possono ricaricare la batteria con l'energia recuperata in frenata, durante l'accelerazione alla fine dei rettilinei e persino in curva, dove viene applicata solo una parte della potenza.

16 Dic [13:15]

Portimao torna nel Mondiale F1
Si correrà nel 2027 e nel 2028

Massimo Costa - XPB Images

Un circuito bellissimo, difficile come pochi altri in Europa. Eppure era entrato nel calendario del Mondiale F1 soltanto a causa della pandemia nel periodo 2020-2021, e quindi dalla impossibilità per il circus di approdare nei paesi asiatici. Stiamo parlando di Portimao, cittadina della splendida regione dell'Algarve, nel sud del Portogallo, che dà il nome all'autodrodmo.

Località lontana, certo non facile da raggiungere, e a lungo non in grado di poter affrontare le spese richieste per entrare a far parte del Mondiale F1. Ebbene qualcosa è cambiato e nel 2027 e 2028, Portimao entra di diritto nel calendario F1. Lo ha annunciato il ministro dell'economia portoghese.

Portimao ospita da diversi anni le gare della European Le Mans Series, dei campionati GT Open ed Euroformula oltre che le serie della F4 spagnola e della Eurocup-3. In passato, fecero una capatina anche la GP2 e la World Series Renault oltre a qualche team di Formula 1 per svolgere test privati.



Il Portogallo ha avuto un lungo rapporto con la Formula 1 grazie al bel circuito di Estoril, a pochi chilometri dalla capitale Lisbona. Dal 1984 al 1996, ininterrottamente, Estoril ha accolto il Mondiale durante uno dei suoi periodi più affascinanti. Purtroppo, il circuito di Estoril nel corso degli anni è stato abbandonato, le infrastrutture sono vecchie, poco accoglienti e praticamente nessuna serie vi corre più, a parte qualche campionato nazionale minore.

Prima di Estoril, la F1 ha corso in Portogallo nel 1958 e 1959 nella città di Porto e nel 1959 a Monsanto. In totale, a oggi, sono 18 i Gran Premi di F1 disputati nel Paese lusitano. Sono invece soltanto quattro i piloti portoghesi approdati in F1: Nicha Cabral (4 gare tra il 1959 e il 1964), Pedro Chaves (mai qualificato nei 13 GP del 1991), Pedro Lamy (32 GP tra il 1993 e il 1996) e Tiago Monteiro (37 gare tra il 2005 e il 2006).

9 Dic [16:46]

Yas Marina - Test per le
mule car e per i giovani piloti

Massimo Costa - XPB Images

Come da tradizione, dopo l'ultima gara stagionale del Mondiale di F1, sul circuito di Yas Marina si è svolta una giornata di test sia per giovani piloti che non hanno mai disputato un Gran Premio, sia per i piloti ufficiali che hanno provato le gomme Pirelli in versione 2026. Ma non solo. Tutti i team hanno schierato una mule car , ovvero le monoposto 2025 a effetto suolo, ma modificate per imitare i livelli di carico aerodinamico del prossimo anno, principalmente livelli degli alettoni e l'altezza da terra. 

La Mercedes è andata oltre provando per la prima volta l'aerodinamica attiva sull'ala anteriore, offrendo un'anteprima di ciò che accadrà nel 2026. La mule car guidata da Andrea Kimi Antonelli, presentava un prototipo approvato dalla FIA, che consentiva all'ala anteriore di passare in modalità a basso carico aerodinamico e bassa resistenza aerodinamica lungo i rettilinei, esattamente come accadrà l'anno prossimo.



Il confronto tra le mule car e le monoposto del 2025 ha premiato queste ultime guidate dai rookie. Primo in classifica ha concluso Jak Crawford con la Aston Martin-Mercedes. Curiosamente entrambi i piloti ufficiali, Fernando Alonso e Lance Stroll, hanno disertato la giornatta di prove lasciando al tester Stoffel Vandoorne, tornato alla guida di una monoposto di F1, il compito di assaggiare la mule car. Secondo crono per Paul Aron, pilota Apine, ma prestato alla Sauber-Ferrari.

Antonelli avendo utilizzato l'aerodinamica attiva, non ha dovuto rispettare il limite di velocità in rettilineo di 300 km/h imposto da Pirelli, poiché i carichi sugli pneumatici saranno diversi sui rettilinei l'anno prossimo. Antonelli è stato anche il pilota più produttivo della giornata, completando 157 giri. A riposo George Russell, sulla vettura '25 si è visto Frederik Vesti.

Lando Norris, fresco campione del mondo, e Oscar Piastri si sono divisi la McLaren-Mercedes mule car così come in Ferrari hanno fatto Charles Leclerc e Lewis Hamilton. Con la monoposto attuale, hanno girato rispettivamente Pato O'Ward e Dino Beganovic. La Williams sulla mule car ha portato sia Carlos Sainz sia Alexander Albon, mentre Luke Browning si è sbizzarrito sulla monoposto di questa stagione.

Isack Hadjar ha lavorato da pilota Red Bull quale è per la prossima stagione sostituendo Max Verstappen messo a riposo., con l'attuale RB21 ha percorso chilometri Ayumu Iwasa. Una bandiera rossa soltanto è stata necessaria per Ryo Hirakawa, uscito alla prima curva danneggiando l'ala anteriore della sua Haas-Ferrari. Niente di chie, il giapponese ha poi proseguito. Sfortunato Esteban Ocon, solo 4 giri per lui con la mule car della Haas.

Martedì 9 dicembre 2025, i migliori tempi assoluti

1 - Jak Crawford (Aston Martin-Mercedes) - 1'23"766 - 119 giri
2 - Paul Aron (Sauber-Ferrari) - 1'23"847 - 120
3 - Luke Browning (Williams-Mercedes) - 1'23"920 - 129
4 - Frederik Vesti (Mercedes) - 1'24"568 - 145
5 - Ayumu Iwasa (Red Bull-Honda) - 1'24"925 - 121
6 - Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) - 1'25"170 - 157 - mule car
7 - Pato O'Ward (McLaren-Mercedes) - 1'25"418 - 127
8 - Ryo Hirakawa (Haas-Ferrari) - 1'25"463 - 121
9 - Dino Beganovic (Ferrari) - 1'25"720 - 122
10 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 1'26"099 - 85 - mule car
11 - Lewis Hamilton (Ferrari) - 1'26"138 - 73 - mule car
12 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1'26"142 - 71 - mule car
13 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1'26"289 - 92 - mule car
14 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1'26"417 - 75 - mule car
15 - Carlos Sainz (Williams-Mercedes) - 1'26"454 - 76 - mule car
16 - Liam Lawson (Racing Bulls-Honda) - 1'26"505 - 141 - mule car
17 - Arvid Lindblad (Racing Bulls-Honda) - 1'26"519 - 139
18 - Gabriel Bortoleto (Sauber-Ferrari) - 1'26"767 - 78 - mule car
19 - Nico Hulkenberg (Sauber-Ferrari) - 1'27"004 - 76 - mule car
20 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1'27"433 - 144 - mule car
21 - Isack Hadjar (Red Bull-Honda) - 1'27"515 - 111 - mule car
22 - Kush Maini (Alpine-Renault) - 1'27"544 - 128
23 - Stoffel Vandoorne (Aston Martin-Mercedes) - 1'27"743 - 108 - mule car
24 - Oliver Bearman (Haas-Ferrari) - 1'27"827 - 80 - mule car
25 - Esteban Ocon (Haas-Ferrari) - 1'31"407 - 4 - mule car

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