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Austin - Libere
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18 Ott [0:22]

Austin - Qualifica Sprint
Verstappen spaventa la McLaren

Massimo Costa - XPB Images

Da quando ha capito che il duo della McLaren non è poi così irraggiungibile, merito anche degli ultimi positivi sviluppi portati dalla Red Bull, Max Verstappen ha ritrovato il sapore della battaglia e non si vuole dare per vinto. Neanche per un attimo. Nella qualifica Sprint di Austin, il quattro volte campione del mondo si è preso la pole battendo per 71 millesimi Lando Norris mentre il leader del mondiale è terzo a ben 380 millesimi.

E' un Piastri che, da quando ha intuito che può veramente prendersi la corona iridata, sembra quasi spaventato. Ma forse esageriamo. Verstappen ha fatto suo il miglior tempo nel primo e nel terzo settore (24"891 e 30"093 contro 24"955 e 30"125 dell'inglese della McLaren), Norris è stato il più rapido nel secondo tratto del tracciato (37"134 contro 37"159 di Max), ma non è bastato.

Si annuncia una gara Sprint decisamente combattuta. Non si può non sottolineare che da quando alla Red Bull è arrivato dalla Racing Bulls il team principal Laurent Mekies, la squadra ha avuto un notevole cambio di passo non facendo sentire affatto l'assenza di Christian Horner.

La qualifica Sprint, ha confermato al vertice Nico Hulkenberg, brillante quarto con la Sauber-Ferrari. Non è stata una toccata e fuga limitata solo al turno libero, che lo aveva visto addirittura secondo. Come spieghiamo sempre quando c'è il format Sprint, l'unica sessione libera premia chi è più lesto nel trovare i giusti riferimenti capendo meglio il comportamento delle gomme, il bilanciamento e di conseguenza disegnare il miglior assetto. Hulkenberg è stato bravissimo ad Austin alla stregua della squadra svizzera e si merita la seconda fila.



Delusione per la Mercedes. Sembrava che la vittoria di George Russell a Singapore avesse segnato un definitivo cambio di passo, ma almeno per questa prima giornata in USA non è stato così. Russell è quinto a ben 745 millesimi da Verstappen, una enormità. Andrea Kimi Antonelli, invece, ha fallito l'ingresso nel Q3 per una inezia, 6 millesimi. Era in top 10, ma alla bandiera a scacchi è stato estromesso da Lewis Hamilton.

Le due Ferrari sono entrate nel Q3 per un soffio, poi Hamilton ha concluso ottavo a 0"892 dalla vetta, Charles Leclerc è decimo a 0"961. Posizioni e distacchi che di solito spettano a team di centro classifica. Meglio di loro ha fatto la Aston Martin-Mercedes del solito Fernando Alonso, ottimo sesto davanti a un super Carlos Sainz. Nonostante nel turno libero non abbia praticamente girato per un problema al cambio, lo spagnolo della Williams-Mercedes ha passato il Q1, il Q2 e infine ha concluso settimo. Tra le due Ferrari, il compagno Alexander Albon.

Peccato per la Racing Bulls-Honda con Isack Hadjar 12esimo e Liam Lawson che si è visto togliere il tempo per track limits, ma in ogni caso quel riferimento cronometrico non gli avrebbe consentito di accedere nel Q3. Pierre Gasly è riuscito a salire nel Q2, ma di più non è riuscito a fare.

Assurdo quanto accaduto nel Q1. Per via dell'accesso in pista tardivo, per la solita lenta uscita dai box, Yuki Tsunoda, Gabriel Bortoleto e le due Haas-Ferrari di Oliver Bearman ed Esteban Ocon (che col nuovo fondo portato ad Austin potevano fare ottime cose), hanno preso la bandiera a scacchi non riuscendo a lanciarsi per l'ultimo giro. Non è la prima volta che accade, soprattutto per Tsunoda. Ore passate davanti a un computer, poi gli ingegneri sbagliano la cosa più semplice rovinando la qualifica.

Venerdì 17 ottobre 2025, qualifica Sprint

1 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 1'32"143 - Q3
2 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1'32"214 - Q3
3 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 1'32"523 - Q3
4 - Nico Hulkenberg (Sauber-Mercedes) - 1'32"645 - Q3
5 - George Russell (Mercedes) - 1'32"888 - Q3
6 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 1'32"910 - Q3
7 - Carlos Sainz (Williams-Mercedes) - 1'32"911 - Q3
8 - Lewis Hamilton (Ferrari) - 1'33"035 - Q3
9 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1'33"099 - Q3
10 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1'33"104 - Q3
11 - Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) - 1'34"018 - Q2
12 - Isack Hadjar (Racing Bulls-Honda) - 1'34"241 - Q2
13 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1'34"258 - Q2
14 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1'34"394 - Q2
15 - Liam Lawson (Racing Bulls-Honda) - senza tempo - Q2
16 - Oliver Bearman (Haas-Ferrari) - 1'35"159 - Q1
17 - Franco Colapinto (Alpine-Renault) - 1'35"246 - Q1
18 - Yuki Tsunoda (Red Bull-Honda) - 1'36"259 - Q1
19 - Esteban Ocon (Haas-Ferrari) - 1'36"003 - Q1
20 - Gabriel Bortoleto (Sauber-Ferrari) - senza tempo - Q1

17 Ott [20:55]

Austin - Libere
Norris mette tutti in riga

Massimo Costa - XPB Images

C'è il format Sprint ad Austin, tappa americana del Mondiale F1 sul bel tracciato del Texas. Di conseguenza, un solo turno libero di 60 minuti, poi qualifica Sprint, mentre domani vi sarà la gara Sprint e la qualifica per il Gran Premio di domenica. Poche dunque le possibilità per mettere a punto le monoposto e in questa situazione Lando Norris e la McLaren-Mercedes si sono trovati a meraviglia.

L'inglese non ha perso tempo per cogliere il primo posto in 1'33"294 confermandosi molto determinato nel tentare di recuperare ulteriori preziosi punti al compagno di squadra Oscar Piastri, leader della classifica di campionato e terzo in questa sessione con il tempo di 1'33"573. In mezzo alle due McLaren, si è inserito a sorpresa Nico Hulkenberg con la Sauber-Ferrari, abile nel trovare il giusto set-up e ritmo. Il tedesco ha chiuso in 1'33"549.

Come al solito, buon avvio per la Aston Martin-Mercedes di Fernando Alonso, quarto in 1'33"639. Lo spagnolo ha preceduto Max Verstappen con la Red Bull-Honda. L'olandese, che visto l'andamento delle ultime gare ha cambiato idea sulle sue possibilità di poter puntare al titolo iridato (50 per cento ha detto quando soltanto un paio di mesi fa erano pari a zero), nel finale del turno ha notato che il fondo della sua monoposto toccava troppo l'asfalto. Un problema che dovranno risolvere in fretta.

Sesta prestazione per Alexander Albon con la Williams-Mercedes. E' andata male al suo compagno Carlos Sainz, pochi giri compiuti per un guasto al cambio. Il vincitore dello scorso GP di Singapore, George Russell con la Mercedes, è settimo davanti al connazionale ed ex compagno di squadra Lewis Hamilton, ormai scoraggiato tanto da aver dichiarato che prenderà le gare che mancano alla fine della stagione come fossero dei test. Ancora peggio Charles Leclerc che per un problema al cambio quando doveva iniziare a fare le prove di qualifica è risultato ultimo.

Sessione non facile per Andrea Kimi Antonelli, 18esimo. Vedeva Austin per la prima volta, ma lo stesso vale per Isack Hadjar o Oliver Bearman, rispettivamente nono e decimo con Racing Bulls e Haas-Ferrari, che ha portato un nuovo fondo per la sue vetture.

Venerdì 17 ottobre 2025, libere

1 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1'33"294 - 23 giri
2 - Nico Hulkenberg (Sauber-Ferrari) - 1'33"549 - 23
3 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 1'33"573 - 25
4 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 1'33"639 - 23
5 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 1'33"648 - 26
6 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1'36"920 - 26
7 - George Russell (Mercedes) - 1'33"931 - 27
8 - Lewis Hamilton (Ferrari) - 1'33"965 - 25
9 - Isack Hadjar (Racing Bulls-Honda) - 1'34"155 - 25
10 - Oliver Bearman (Haas-Ferrari) - 1'34"333 - 27
11 - Esteban Ocon (Haas-Ferrari) - 1'34"368 - 26
12 - Gabriel Bortoleto (Sauber-Ferrari) - 1'34"478 - 24
13 - Yuki Tsunoda (Red Bull-Honda) - 1'34"531 - 24
14 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1'34"610 - 23
15 - Liam Lawson (Racing Bulls-Honda) - 1'34"619 - 25
16 - Franco Colapinto (Alpine-Renault) - 1'34"653 - 25
17 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1'34"665 - 24
18 - Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) - 1'34"737 - 27
19 - Carlos Sainz (Williams-Mercedes) - 1'34"874 - 9
20 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1'36"080 - 18

10 Ott [9:21]

La risalita della Red Bull
è un "rischio calcolato"?

Davide Attanasio - XPB Images

Quest'anno, la McLaren non era mai rimasta a bocca asciutta per più di due gare. Almeno fino a quando Andrea Stella &Co. sono stati sconfitti prima da Max Verstappen a Monza e a Baku, e poi da George Russell nell'ultimo appuntamento di Singapore. E proprio lato Verstappen, e quindi lato Red Bull, se fino a poche settimane fa la parola mondiale non era neanche nei meandri delle loro coscienze, adesso quel cassetto ha iniziato ad aprirsi sempre più. Dopo Zandvoort, Max pagava 104 punti da Oscar Piastri; all'indomani di Singapore, quel divario si è ridotto di 41 attestandosi a -63. 

Certamente, il fine settimana tremendo della McLaren a Baku (solo sette punti conquistati per merito di Norris) ha influito. Perché poi, Oscar Piastri e Lando Norris, seppur non "primissimi", sono sempre stati tra i primi. Come spiegare questa tendenza? La ragione che, in superficie, appare più logica, risiede nei programmi di sviluppo delle tre squadre interessate: la McLaren lo ha interrotto da tempo, mentre Mercedes e soprattutto Red Bull continuano a sviluppare le loro monoposto. In particolare, la squadra di Laurent Mekies ha introdotto un nuovo fondo a Monza e una nuova ala anteriore a Singapore.

Attenzione però a non cadere in facili sensazionalismi. La McLaren, nella notte di Marina Bay, vantava a ogni modo un passo gara notevole, forse al livello di quello della W16 di Russell. Basti pensare a come Lando sia rimasto negli scarichi di Verstappen per una quantità di giri niente male, mettendogli pressione su una pista dove superare è molto difficile. Anche la storia, d'altronde, mette Max con le spalle al muro: nessuno nella storia della F1 ha mai recuperato un distacco del genere con così poche gare dalla fine. Ergo, servirebbe cambiarla, la storia, per riuscire in un'impresa. E non è mica facile.

Laurent Mekies, scambiando quattro chiacchiere con i britannici di
The Race, ha evidenziato come questo continuare a sviluppare il progetto RB21 potrà tornare utile anche in ottica 2026, quando entrerà in vigore un nuovo regolamento tecnico, tra i più rivoluzionari di sempre.  "È molto importante riuscire a capire se l'attuale progetto ha più performance, in quanto svilupperemo l'auto dell'anno prossimo con gli stessi strumenti e metodologie che stiamo provando adesso. E se i conti tornano quest'anno, sapremo il perché e ci darà una spinta".

"Ovviamente, questo sta comportando un sacrificio per quanto riguarda lo sviluppo iniziale della monoposto 2026, ma crediamo sia il giusto compromesso, senza giudicare ciò che gli altri stanno facendo". Un discorso non poi così dissimile da quello che fece il direttore tecnico della Sauber, James Key, che qualche mese fa parlava proprio di sviluppare le corrette metodologie per comprendere e risolvere i problemi del presente cosicché non si presenteranno in futuro. Tornando alla Red Bull, infine, è anche vero che se il loro oggi ha dei contorni più definiti, il loro domani appare più nebuloso... 

7 Ott [15:39]

La disinformazione sul dopo
gara di Piastri a Singapore

Massimo Costa

Oscar Piastri non ha volutamente partecipato alla festa sul podio della McLaren al termine del GP di Singapore. Oscar Piastri ha intenzionalmente spento la radio nel giro di rientro dopo la bandiera a scacchi mentre gli stava parlando Zak Brown. Il tutto perché seccato dal contatto con il compagno a inizio gara.

Eccola qua la disinformazione circoscritta alla Formula 1 che impera su certi website. Montare la maionese, come diceva qualcuno, è ormai la prassi nel mondo del web purtroppo ormai sempre più popolato da "giornalisti" improvvisati. Quando sarebbe meglio rimanere silenti, aspettare e capire gli sviluppi.

Per fortuna che ancora resistono giornalisti vecchio stile che si informano, che sono presenti, che ci aiutano a capire. Il collega Jonathan Noble, ha spiegato perfettamente l'assenza di Piastri dal podio di Singapore sul quale si è velocemente fatta festa per il titolo iridato costruttori conquistato dalla McLaren.

Tutto è avvenuto in fretta, non era prevista questa comparsata, ed è stata richiesta da Liberty Media subito dopo la premiazione dei primi tre classificati. Così, in un breve lasso di tempo sono arrivati di corsa alcuni componenti del team McLaren, si sottolinea alcuni, perché non c'era tempo per radunarli tutti. Quando Lando Norris stava lasciando la zona podio, premiato per il terzo posto, è stato travolto dai componenti della sua squadra che lo hanno trascinato nuovamente sul podio per la foto di rito.

Ecco dunque spiegata la presenza casuale di Norris. E l'assenza di Piastri? Conclusa la corsa, l'australiano si è subito recato nella zona interviste come da prassi e mentre si trovava lì, come specificato sopra, è stata organizzata velocemente la foto sul podio. Nessuno si è dimenticato Piastri e tantomeno non c'è stata la volontà del leader del mondiale di snobbare tale momento. Semplicemente era da tutt'altra parte. Al contrario, nella classica foto con tutti i componenti del team, fatta in pit-lane davanti al box, erano presenti sia Norris sia Piastri, ma non Brown corso in aeroporto.

Il discorso radio ha anche questo una sua spiegazione. Quando Brown si è rivolto a Piastri, era già giunto ai box e gli ultimi secondi della trasmissione non sono stati interrotti da un gesto deliberato del pilota, ma dalla disconnessione definitiva tra i sistimei della vettura e il segnale trasmesso dalla FOM.
 

7 Ott [14:56]

Alonso e quella "garra" che
piacerebbe al ct azzurro Gattuso

Massimo Costa - XPB Images

Se potesse farlo, Gennaro “Ringhio” Gattuso, commissario tecnico della nazionale italiana di calcio, non si farebbe problemi nel convocare per le prossime partite degli azzurri Fernando Alonso. Un tipetto che, a dispetto dei 44 anni compiuti, ha la “garra” giusta che tanto piace al Mister. Peccato, però, che il Fernando non calci un pallone, bensì manovri un volante, quello della Aston Martin-Mercedes. Con una monoposto piuttosto incomprensibile, a Singapore, Alonso ha trovato il modo di essere protagonista nelle libere del venerdì, illudendo un po’ troppo.

Tornato a più miti consigli in qualifica, decimo e comunque capace di centrare la Q3, nel Gran Premio ha corso in apnea riuscendo anche a non farsi mancare qualche simpatico siparietto via radio con il suo ingegnere. Prima intimandogli che avrebbe spento la comunicazione se l’avesse disturbato ancora per delle sciocchezze (una di queste, “mancano 34 giri alla fine”), poi auto celebrandosi per un bel sorpasso dopo un agguerrito duello con Isack Hadjar. “Merito un trofeo”, ha detto

Guadagnato l’ottavo posto, Alonso ha visto davanti a sé la claudicante Ferrari di Lewis Hamilton, rimasto senza freni. Sono arrivati praticamente in volata, poi il suo quasi coetaneo si è trovato sul groppone 5” di penalità per track limits e così sono arrivati i 6 punti della settima posizione. E, per lui sicuramente ben più importante, il sorpasso in classifica generale a Lance Stroll. Di stargli dietro certamente non ne poteva più. Ora ne ha 36 di punti, il canadese è fermo a 32.

Sette volte Alonso ha concluso in zona punti, sei gli arrivi in top 10 per Stroll. Che continua a deludere in qualifica, non ha superato il Q1 per ben 12 volte (a Singapore graziato dalla squalifica Williams è risalito di due posizioni), ma in gara qualche volta qualcosa di buono la produce. Domenica scorsa si è esibito in uno stint lunghissimo con le gomme soft con le quali era partito. Sono stati 40 i giri percorsi, un record, segno della buona gestione da parte sua di questa mescola morbida.

Peccato che non ha portato dividendi alla fine, perché facendo il pit-stop ha perso il nono posto ed ha concluso 13esimo, seppure in rimonta da 19esimo con gli pneumatici medi. Forse sarebbe stato meglio se l’avessero fermato qualche giro prima. Nella sempre interessante bagarre che vede coinvolte le squadre di centro gruppo nella classifica costruttori, Aston Martin è settima ed ha ridotto a 4 le lunghezze che la separano dalla Racing Bulls, rimasta a secco dopo le ultime eccellenti prestazioni.

A motori spenti, per Alonso è arrivata un’altra soddisfazione. Il pubblico televisivo sparso per il globo terracqueo, lo ha votato quale miglior pilota del giorno. Una cosa mica da poco. Per lui, il 22,5 per cento delle preferenze contro il 16,4 di Russell e il 14,5 di Verstappen.

7 Ott [14:50]

Bearman porta punti
pesanti al team Haas

Massimo Costa - XPB Images

Il team Haas, la Q3 non la frequenta molto spesso. E quando accade, è festa. A Singapore, ci ha pensato Oliver Bearman a superare il Q2 per accedere nell’olimpo della top 10. Un bel colpo, non c’è che dire, che quest’anno gli era riuscito soltanto a Suzuka. Mentre Esteban Ocon ci era riuscito a Miami e Monte Carlo, due tracciati cittadini. L’obiettivo per Bearman in quel di Singapore era uno soltanto: riuscire a rimanere nella zona punti.

Facile a dirsi, difficile da ottenere. Al contrario, Ocon ha vissuto una qualifica da incubo, rimanendo sempre nel fondo classifica e non superando il Q1. E dire che nelle libere il venerdì aveva chiuso per due volte tra i primi dieci. Dunque, tutto era sulle spalle del giovane inglese, che già a Zandvoort aveva compiuto il miracolo di raggiungere il sesto posto finale in gara partendo dalla corsia box.

Bearman a volte commette qualche errore di troppo, di gioventù diciamo, e in fase di partenza ha rischiato grosso tentando un disperato, quanto frettoloso, sorpasso ad Isack Hadjar all’esterno della prima variante. Fortunatamente si è evitato il contatto per pochi centimetri e il ragazzo cresciuto nel Ferrari Driver Academy ha potuto tagliare nella via di fuga accodandosi al francese e tornando a più miti consigli. La corsa è lunga, perché rovinare tutto fin da subito.

Ondeggiando tra la nona e la decima posizione, Oliver ha proseguito con un buon passo osservando l’ala posteriore della Aston Martin di Fernando Alonso. Dopo la fase dei pit-stop, Bearman è ritornato decimo, questa volta dietro alla Williams di Carlos Sainz. Bene così? Affatto. L’inglese della Haas non ci ha pensato due volte e appena si è aperta la possibilità, ha attaccato e superato lo spagnolo.

Bearman ha così concluso nono portando 2 punti alla squadra di Gene Haas e facendo felice il suo ingegnere irlandese Ronan O’Hara, ex Williams e Mercedes con trascorsi anche in Formula E. Per Oliver è la quarta volta a punti quest’anno dopo due decimi posti a Suzuka e Sakhir, e il sesto di Zandvoort. Due punti che permettono alla Haas di portarsi a quota 46, rimanendo penultima, ma avvicinando la Sauber, ora a 9 lunghezze, e tenendo ben lontana la Alpine che di punti ne ha soltanto 20.
 

5 Ott [16:36]

McLaren campione del mondo
Norris fa arrabbiare Piastri

Massimo Costa - XPB Images

McLaren campione del mondo. Per la seconda volta consecutiva e con sei gare ancora da disputare. Un domino, in stile Mercedes o Red Bull se rimaniamo all'ultimo decennio. Zak Brown ed Andrea Stella non sono parsi particolarmente preoccupati per il terzo posto finale di Lando Norris e il quarto di Oscar Piastri. Hanno festeggiato a dovere e dopo penseranno a calmare l'australiano, che non ha gradito il duro sorpasso, nel corso del primo giro, subìto da Norris con tanto di contatto.

Norris ha recuperato 3 punticini su Piastri nella classifica iridata ed il divario è adesso di 22 punti. Dopo Zandvoort, dove l'inglese si era ritirato, erano 34 le lunghezze che separavano i due piloti McLaren. Nelle successive tre gare, Norris è sempre arrivato davanti al compagno: secondo a Monza (terzo Piastri), settimo a Baku (ritirato per incidente Oscar) ed ora terzo a Singapore. In questi tre GP, Norris ha guadagnato 39 punti, Piastri 27.

Mondiale apertissimo quindi. Norris è stato ficcante nel primo giro, poi ha tentato in tutti i modi di avere ragione di Verstappen. Nel finale ci ha provato seriamente, ma alla fine si è arreso. Troppi i rischi da prendere. Piastri invece, è sempre stato quarto, vittima anche di un pit-stop non veloce, e non è mai riuscito a raggiungere Norris davanti a lui.

Verstappen continua ad accumulare punti e podi. Secondo a Zandvoort, primo a Monza e Baku, secondo a Singapore. Tradotto, un bel bottino di punti, ben 84, che lo hanno portato a quota 273. Il ché significa, meno 41 da Norris e meno 63 da Piastri. Sono tanti quelli da recuperare, ma se pensiamo che prima della pausa estiva Verstappen aveva dichiarato che il mondiale per lui era chiuso, ora qualche speranziella è riapparsa.



E veniamo al vincitore, George Russell. Grandioso in qualifica non senza prendersi dei rischi, impeccabile in gara. Verstappen si è presentato in griglia di partenza con le soft e pareva una chiara minaccia per Russell che aveva indossato le medie. E invece, l'olandese è scattato malino, Russell ha imboccato la prima curva in tranquillità e poi se ne è andato, giro dopo giro, guadagnando decimi sulla Red Bull che, nonostante le soft, appariva disarmata per raggiungere quella Mercedes divenuta super competitiva.

O forse lo è stata solo grazie al passo di Russell. Va bene la nuova ala anteriore, va bene tutto, però Russell a Singapore ha fatto la differenza. Per lui è la seconda vittoria stagionale dopo quella di Montreal ed ora ci aspettiamo che Toto Wolff gli metta sotto la coppa quel contratto che ancora non gli ha proposto. Mercedes ha preso punti pesanti anche grazie ad Andrea Antonelli. Partiva quarto, dopo due curve era sesto e lì è rimasto a lungo tra le due Ferrari di Charles Leclerc e Lewis Hamilton. Antonelli se l'è giocata fino all'ultimo con il team di Maranello e il quinto posto alla bandiera a scacchi è stato il suo.

La Mercedes si conferma al secondo posto nella classifica costruttori aumentando il vantaggio sulla Ferrari di 25 punti. Tra Baku e Singapore, Wolff si è preso 65 punti, Frederic Vasseur appena 18. Gli altri migliorano, le due SF25 a volte fanno buoni risultati, in altre occasioni sono lontanissime dal podio. Inutile meravigliarsi ogni volta, il progetto è stato sbagliato, le correzioni portate a volte funzionano a volte no.

Hamilton si è giocato la carta del secondo pit-stop per  montare le soft, mossa ardita, ma che stava riuscendo perché era risalito quinto superando Antonelli. Ma subito dopo, i freni lo hanno mollato ed è precipitato nuovamente settimo chiudendo in volata davanti a Fernando Alonso. Poi, a motori spenti è arrivata la penalità di 5" per track limits e così Hamilton si ritrova ottavo, Alonso settimo. Una beffa nella beffa.

Bella la gara dello spagnolo, sempre con la giusta "garra". Una buona corsa l'ha disputata anche Lance Stroll, bravissimo nella gestione delle gomme soft cambiate soltanto a 22 giri dalla fine, ma la top 10 è rimasta lontana. Notevole ancora una volta Oliver Bearman, nono con la Haas-Ferrari e a punti tre volte nelle ultime sei gare. Maluccio invece, già in qualifica, il compagno Esteban Ocon.

Carlos Sainz, che ha tenuto a lungo le gomme medie, ha racimolato un punto importante per il morale dopo la squalifica, al termine della qualifica, che ha fatto precipitare le due Williams in fondo alla griglia (con Alexander Albon partito dai box). Peccato per Isack Hadjar, tradito dal motore Honda della sua Racing Bulls e 11esimo all'arrivo davanti a un Yuki Tsunoda che non ha dato seguito al buon weekend di Baku. Prestazione negativa per Sauber e Alpine.

Domenica 5 ottobre 2025, gara

1 - George Russell (Mercedes) - 62 giri
2 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 5"430
3 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 6"066
4 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 8"146
5 - Andrea Antonelli (Mercedes) - 33"681
6 - Charles Leclerc (Ferrari) - 45"996
7 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 1'20"667
8 - Lewis Hamilton (Ferrari) - 1'25"251 **
9 - Oliver Bearman (Haas-Ferrari) - 1'33"527
10 - Carlos Sainz (Williams-Mercedes) - 1 giro
11 - Isack Hadjar (Racing Bulls-Honda) - 1 giro
12 - Yuki Tsunoda (Red Bull-Honda) - 1 giro
13 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1 giro
14 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1 giro
15 - Liam Lawson (Racing Bulls-Honda) - 1 giro
16 - Franco Colapinto (Alpine-Renault) - 1 giro
17 - Gabriel Bortoleto (Sauber-Ferrari) - 1 giro
18 - Esteban Ocon (Haas-Ferrari) - 1 giro
19 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1 giro
20 - Nico Hulkenberg (Sauber-Ferrari) - 1 giro

** Penalizzato di 5" per track limits

Il campionato piloti
1.Piastri 336; 2.Norris 314; 3.Verstappen 273; 4.Russell 237; 5.Leclerc 173; 6.Hamilton 125; 7.Antonelli 88; 8.Albon 70; 9.Hadjar 39; 10.Hulkenberg 37; 11.Alonso 36; 12.Stroll, Sainz 32; 14.Lawson 30; 15.Ocon 28; 16.Gasly, Tsunoda 20; 18.Bortoleto 18; 19,Bearman 16

Il campionato costruttori
1.McLaren-Mercedes 650; 2.Mercedes 325; 3.Ferrari 298; 4.Red Bull-Honda 290; 5.Williams-Mercedes 102; 6.Racing Bulls-Honda 72; 7.Aston Martin-Mercedes 68; 8.Sauber-Ferrari 55; 9.Haas-Ferrari 46; 10.Alpine-Renault 20.

5 Ott [15:49]

Singapore - La cronaca
Russell e Mercedes senza rivali

Dominio di Russell che precede Verstappen e Norris. Quarto Piastri, buon quinto Antonelli che si mette dietro le Ferrari di Leclerc e Hamilton. Ottavo Alonso, poi Bearman e Sainz a punti. A seguire Hadjar Tsunoda Stroll Albon Lawson Colapinto Bortoleto Ocon Gasly Hulkenberg

Ultimo giro, Russell ha 5"4 su Verstappen che tiene a bada Norris

Leclerc supera Hamilton, che gli cede la posizione

Hamilton comunica di avere noie ai freni e Antonelli lo supera facile

Hamilton ha superato Antonelli

59° giro di 62 - Norris si è riavvicinato a Verstappen, ma non pare ancora in grado di attaccarlo seriamente. Hamilton ha raggiunto Antonelli per la lotta per il quinto posto

56° giro - Hamilton supera Leclerc e va a caccia del quinto posto di Antonelli

Norris dopo quel tentativo di attacco a Verstappen sembra avere issato bandiera bianca

Antonelli riesce a superare Leclerc per il quinto posto

53° giro - Norris tenta un primo attacco a Verstappen, respinto

Russell ha doppiato Hadjar e Tsunoda che sono rispettivamente decimo e undicesimo

52° giro - Sainz al pit dopo ben 52 giri con le medie, riparte con le soft

49° giro di 62 - Russell ha 6" su Verstappen che riesce a domare Norris. Quarto è Piastri poi Leclerc Antonelli Hamilton Alonso Sainz (unico a non aver fatto il pit-stop) Bearman Hadjar Tsunoda Colapinto Bortoleto Gasly Ocon Stroll Albon Lawson (fermatosi ora ed ha messo le soft) e Hulkenberg

Nel cambio gomme Hamilton non ha perso la settima posizione, avendo un notevole vantaggio su Alonso. Ed ora con le soft è il più veloce in pista di almeno 3" rispetto ad Antonelli che lo precede di 17"

Norris è sulle caviglie di Verstappen ed ha ben approfittato della fase di doppiaggio a Ocon e Stroll

Secondo pit-stop per Hamilton che riparte con le soft

46° giro - Russell ha un vantaggio di 4"2 su Verstappen che ora vede Norris negli specchietti. A 4" da loro arriva Piastri. Leclerc è quinto a 12" da Piastri ed ha un +2" su Antonelli

Intanto Albon si è fermato per il primo pit ed ha ripreso la gara con le soft. Ai box anche Hulkenberg, secondo pit per lui, monta le hard

44° giro - Russell si rtirova nel doppiaggio del gruppetto sotto citato in piena lotta

A movimentare la gara sono Tsunoda Colapinto Hulkenberg Bortoleto Gasly e Ocon

43° giro - Alonso vince anche il duello con Albon e va 11esimo

Stroll ha finalmente cambiato le soft passando alle medie. Ancora senza pit sono Lawson Sainz e Albon

40° giro di 62 - Russell ha 4"8 su Verstappen, Norris si sta avvicinando alla Red Bull ed è a 1"5

Errore di Verstappen che arriva lungo ad una chicane e perde due secondi netti

Gran bagarre tra Hadjar e Alonso col francese che dopo un giro ruota contro ruota si deve arrendere causa problemi al suo motore

Antonelli ha perso qualche decimo di troppo da Leclerc

35° giro di 62 - Verstappen sta rosicchiando decimi a Russell e si trova a 2"8 mentre Norris è a 4"4 dalla Red Bull

Notevole la gara di Stroll che sta resistendo con le gomme soft (unico ad averle ora) da 33 giri

Duello tra Leclerc e Antonelli, divisi da 6 decimi

Il pit-stop di PIastri non è stato veloce ed ha perso tempo prezioso

30° giro - Russell +4" Verstappen +8"3 Norris +18" Piastri +22"8 Leclerc +23"6 Antonelli +29"4 Hamilton poi senza pit-stop Lawson Stroll Ocon Sainz. Bearman è 12esimo davanti ad Albon, senza pit-stop. A seguire Hadjar Alonso Colapinto Tsunoda Hulkenberg Bortoleto Gasly

28° giro - Piastri e Alonso ai box, hard per l'australiano, medie per lo spagnolo

L'ingegnere di Hadjar comunica che c'è un problema al motore Honda e da ora in poi perderà 3-4 decimi al giro

26° giro - La McLaren chiama ai box Norris che monta gomme hard

26° giro - E' il momento del leader Russell cambiare le gomme e riparte con le hard. Lo stesso fa Antonelli

25° giro - Pit-stop per Hamilton che riparte con le hard

23° giro - Russell precede Norris di 9"5 e Piastri di 13"8. A 22" c'è Antonelli che ha 3"7 su Hamilton, poi Verstappen Alonso Bearman Leclerc Hulkenberg Lawson Stroll Ocon Sainz Gasly Albon Hadjar Colapinto Tsunoda Bortoleto

22° giro - Va in pit-lane Leclerc e monta gomme hard

Hadjar rientra in pista 17esimo ed è subito ruota a ruota con Colapinto

21° giro - Hadjar ai box monta le gomme hard

Verstappen rientra settimo davanti ad Alonso e a 8"7 da Hamilton

20° giro - Verstappen ai box, dalle soft alle medie

Antonelli è sesto tra le due Ferrari, ma non ha lo spunto per attaccare Leclerc

Verstappen risponde bene a Norris che non riesce a prenderne la scia

16° giro - Norris ha aumentato il passo ed è a un solo secondo da Verstappen

15° giro - Cambo gomme per Colapinto che passa dalle soft alle medie

14° giro - Tsunoda ai box per montare le hard. Anche Bortoleto, con l'ala danneggiata fin dal via è ai box per montare le hard al pari di Tsunoda

13° giro - Posizioni cristalizzate con Russell che ora ha 6"5 su Verstappen, 8"2 su Norris, 12"7 su Piastri, 15" su Leclerc, 16"4 su Antonelli, 17"6 su Hamilton. A 25" c'è Alonso che sta lottando con Hadjar e Bearman. Poi, Hulkenberg Lawson Colapinto Stroll Bortoleto Ocon Tsunoda Saiinz Gasly Albon

10° giro - Verstappen coninua a perdere terreno e si trova a 4"6 da Russell ma Norris non sembra riuscire ad approfittarne ed è a 1"8 dall'olandese

Ocon, 16esimo, comunica al team Haas che ha problemi ai freni

6° giro - Russell allunga ed ha 3"3 su Verstappen che ha a 1"8 Norris. Piastri è quarto a 2"8 dal compagno ed ha 1" di vantaggio su Leclerc. A seguire Antonelli e Hamilton, molto vicini

I commissari hanno reputato il contatto tra le due McLaren tale da non penalizzare Norris

Piastri chiede che Norris glli ridia la posizione, ma in questa fase appare difficile che la McLaren prenda una simile decisione

Le soft non sembra stiano favorendo Verstappen, Russell con le medie ha già un vantaggio di 2"2

Il replay mostra come Norris abbia dato una ruotata al compagno Piastri, che non l'ha presa bene

2° giro - Russel conduce su Verstappen Norris Piastri Leclerc Antonelli Hamilton Hadjar Alonso Bearman Hulkenberg Lawson Colapinto Stroll Bortoleto Ocon Tsunoda Sainz Gasly Albon

Antonelli è partito male, da quarto a sesto facendosi passare da Leclerc

Parte bene Russell che tiene dietro Verstappen, avvio rabbioso di Norris che supera sia Antonelli che il compagno Piastri di forza

Quasi completato il giro di ricognizione

Con gomme soft parte Verstappen, Russell invece è con le medie. Chiaro l'intento della Red Bull di andare subito all'attacco. Con le soft anche Hadjar Alonso Tsunoda Stroll e Colapinto. Tutti gli altri con le medie

I piloti indossano un sottotuta particolare, dotato di tubicini con acqua fresca che rinfrescano il corpo. Ma verso la metà della gara, l'acqua non sarà più fresca...

L'umidità è altissima, 81 per cento, 29 gradi la temperatura

Albon ha deciso di partire dai box, togliendo la sua Williams dal parco chiuso per effettuare alcune modifiche. Stessa scelta per Gasly con l'Alpine.

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