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Le ingiuste critiche di
Brown e Stella a Hulkenberg

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Le buffonate della Red Bull
Lo strano caso del nastro adesivo

Massimo CostaAd Austin è accaduto un fatto veramente curioso. Lando Norris aveva applicato sul muretto box, difronte al...

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23 Ott [14:03]

Le ingiuste critiche di
Brown e Stella a Hulkenberg

Massimo Costa - XPB Images

Gli hanno dato dell’Amateur. A lui, che ha portato la Sauber a motore Ferrari sul terzo gradino del podio di Silverstone, che ha disputato 245 Gran Premi senza mai rendersi protagonista di scorrettezze varie, e nella qualifica Sprint di Austin aveva colto il quarto tempo. L’infelice accusa è arrivata sabato scorso dal CEO della McLaren, Zak Brown, imbruttitosi per il contatto alla prima curva dei suoi due piloti, Oscar Piastri e Lando Norris.

Hulkenberg, dopo la partenza della gara Sprint di Austin, al culmine della salita che porta alla svolta a sinistra, si è trovato Fernando Alonso alla sua sinistra e Piastri che ha pensato bene di sterzare secco verso sinistra per incrociare la traiettoria con Norris, partito maluccio e arrivato leggermente lungo.

Ecco, se c’è un colpevole per il crash, quello è Piastri che forse si era dimenticato che dietro di lui vi erano altre 17 monoposto. Hulkenberg non ha potuto far altro che colpire la McLaren dell’australiano, che poi è rimbalzata su quella di Norris. Coinvolto anche Alonso. Ma dopo le parole di Brown, anche il team principal di Woking, Andrea Stella, sempre lucido nelle analisi, si è lasciato andare in una pesante critica ad Hulkenberg:

“Mi sorprende che piloti con tanta esperienza non agiscano con un po’ più di prudenza alla prima curva dopo la partenza”. Una accusa al tedesco e forse diretta anche al suo ex pilota (come ingegnere di Ferrari e McLaren) Alonso, che si è buttato all’interno del pilota Sauber. Ma come detto sopra, a compiere la frittata è stato Piastri e Brown e Stella, avrebbero dovuto essere più obiettivi. Ma si sa, la tensione sta pesando non poco nel box McLaren e la visione dei fatti non sempre può apparire chiara alla luce del sole.

Hulkenberg non ha fatto una piega davanti a simile ingiuste accuse. Poteva cogliere un grande risultato, ma Piastri glielo ha negato. Poco male, lui si è rifatto nel Gran Premio. Fallito per poco l’accesso alla Q3 (11esimo), ha disputato una gara poco da Amateur, ma molto da pilota vero, andando a prendersi l’ottavo posto finale. Dopo il podio di Silverstone, che arrivava da altri quattro risultati utili in zona punti, Hulkenberg non aveva più centrato la top 10 in gara.

Il suo “annebbiamento” è coinciso con una serie di belle prestazioni da parte del compagno Gabriel Bortoleto, tre volte a punti e due volte nel Q3, ma il brasiliano ad Austin si è completamente perso. Un tracciato, quello del Texas, che non aveva mai visto prima, ma stessa sorte era toccata ai debuttanti di quest’anno come Oliver Bearman, ottavo in qualifica e nono in gara, Andrea Kimi Antonelli, che era in zona punti finché Carlos Sainz lo ha speronato, peggio è andata a Isack Hadjar.

In ogni caso, va rilevato che la Sauber, seppur a corrente alternata, nel senso che una volta va bene Hulkenberg e quella dopo Bortoleto, sta compiendo importanti passi in avanti e questo non può che portare il sorriso all’Audi, pronta ad entrare tra pochissime settimane nel Mondiale F1.

21 Ott [12:38]

Le buffonate della Red Bull
Lo strano caso del nastro adesivo

Massimo Costa

Ad Austin è accaduto un fatto veramente curioso. Lando Norris aveva applicato sul muretto box, difronte alla sua posizione di partenza, una "riga" di nastro adesivo grigio che gli serviva per individuare al meglio la prorpia posizione nella piazzola dello schieramento. Niente di che, un modo per individuare al volo il punto esatto in cui fermarsi. Forse anche poco utile, ma sono quelle piccole cose che servono ai piloti per tranquillizzarsi.

Ebbene, quando le operazioni dello schieramento sono state completate, un meccanico della Red Bull, è tornato sui suoi passi ed ha strappato quel nastro adesivo, evidentemente su consiglio, o meglio, ordine, di qualcuno della squadra diretta da Laurent Mekies. Questo per indurre in confusione Norris, sempre che poi abbia avuto effetto sul pilota britannico

Tale meccanico ha infranto quella che è la procedura, rientrando nella zona del tracciato in quel momento proibita a chiunque e non dando ascolto ai commissari sul posto che gli indicavano di fermarsi. La Red Bull per questo motivo è stata multata di 50.000 euro.

Il team principal Laurent Mekies ha poi rilasciato una dichiarazione che non ha convinto nessuno: "Rispettiamo pienamente i commissari. Ma credo che siamo stati convocati perché si è ritenuto che, durante le procedure di griglia, uno dei nostri ragazzi non avesse seguito le istruzioni ufficiali dei commissari. Abbiamo parlato con i nostri uomini. Sono molto convinti di aver sempre seguito le istruzioni dei commissari. Quindi penso che probabilmente ci sia un malinteso. Di nuovo, siamo andati a vedere il video con la FIA. E sicuramente è qualcosa che possiamo fare meglio in futuro".

E' evidente l'imbarazzo di Mekies che non ha voluto entrare nel merito della questione. La stampa inglese e i commenti degli appassionati britannici sui media specializzati sono stati impietosi. E scopriamo quanto grande fosse l'antipatia per il precedente team principal Red Bull, Christian Horner, definito arrogante e sprezzante.

Infatti, tutti hanno descritto quanto accaduto ad Austin come normale conseguenza del metodo Horner, ovvero l'aver instillato nei membri del team quel cercare sempre di andare oltre le regole, Qualcuno, come l'ex ingegnere F1 Gary Anderson, le ha chiamate le classiche buffonate della Red Bull. E da più parti viene sottolineato come Mekies, da poco al comando del team e indicato come persona per bene e corretta, dovrà lavorare non poco per ripulire la mentalità "sporca" dei suoi sottoposti.

Foto tratta da Autosport
 

20 Ott [18:16]

Mayer rinuncia alle "elezioni" FIA
"Questa è l'illusione della democrazia"

Davide Attanasio - XPB Images

È ormai probabile, se non certo, che Mohammed Ben Sulayem, presidente della Federazione Internazionale dell'Automobile (FIA) dal 17 dicembre 2021, verrà "rieletto" al timone per un altro mandato per mezzo delle "elezioni" del prossimo 12 dicembre.

"Elezioni"... si fa per dire. Si è scoperto che sia per Laura Villars che per Tim Mayer, vale a dire i due candidati oltre a Sulayem, non c'è modo di sovvertire un esito già scritto. Il che non fa che contribuire e alimentare le accuse che vedono l'organo principe dell'automobilismo mondiale sempre più somigliante a un regime dittatoriale che a uno democratico.

Andando al nocciolo della questione, il problema sorge in uno dei requisiti da rispettare per ciascun candidato. Infatti, ognuno dei papabili deve presentare una squadra composta, oltre che dal presidente in sé, anche da quello del Senato, dal vice di mobilità e turismo, dal vice dello sport e da altri sette sempre orientati a gestire questioni sportive.

Questi sette devono provenire da differenti regioni geografiche. Se non fosse che, per l'area del Sud America è disponibile la sola Fabiana Ecclestone, la quale ha però già garantito pieno supporto a Sulayem.

"Le elezioni per il presidente della FIA sono finite, ma la nostra campagna non lo è ancora, e nemmeno la nostra missione di proteggere l'integrità e la reputazione della FIA", ha dichiarato Mayer.

"Questa volta, non ci saranno elezioni, né tantomeno un dibattito tra idee, un confronto di visioni. Ci sarà un solo candidato, il presidente in carica, e questa non è democrazia. Questa è l'illusione della democrazia".

"Il comitato per le nomine, secondo lo statuto, dovrebbe essere trasparente. Eppure, non hanno reso pubblico nulla: riunioni, verbali... neppure la lista di chi ha presentato i propri nomi per il Consiglio Mondiale del Motorsport (WMSC). C'è solamente una lista di chi, presumibilmente, avrebbe approvato, ma a dire il vero non c'è nemmeno la prova provata che questo comitato si sia effettivamente riunito".

"I club membri hanno improvvisamente perso interesse nello sport, o sono stati convinti, persuasi, o ancora hanno ricevuto promesse di qualche tipo? Non posso dirlo con certezza. Ma quando solo tre dei dodici possibili in Sud America (la sola Ecclestone) e Africa si sono candidati, indipendentemente dal fatto che mi sostengano o meno, è chiaro che questo non è più un processo democratico".

La stessa Villars, secondo
The Race, avrebbe intrapreso una corrispondenza con la FIA circa la situazione, e non ha escluso di adire le vie legali. Mayer, al contrario, ha preferito evitare, anche perché eventualmente, ad avere l'ultima opinione saranno proprio il presidente, Ben Sulayem, e il Senato. Questo non lo ha tuttavia fermato dal presentare diversi reclami etici.

Dal suo canto la Federazione, tramite un suo portavoce, ha come da prassi respinto le accuse: "Le elezioni presidenziali sono un processo strutturato e democratico, per garantire equità e integrità in ogni caso. I requisiti per le elezioni 2025, comprese le scadenze e i criteri di ammissibilità per la lista presidenziale e i consigli mondiali, sono definiti nello statuto e nei regolamenti interni della FIA, disponibili al pubblico sul sito web della Federazione stessa".

19 Ott [23:09]

Verstappen, da -104 a -40
Mondiale completamente riaperto

Massimo Costa - XPB Images

GP di Olanda, circuito di Zandvoort, 31 agosto. Oscar Piastri taglia il traguardo da vincitore e porta il vantaggio su Max Verstappen, terzo nella classifica del mondiale, a 104 punti. Appena quattro corse dopo, lo scenario è completamente cambiato. La imbattibile McLaren-Mercedes non ha più vinto un Gran Premio, Verstappen e una rinata Red Bull-Honda ne hanno invece conquistati tre su quattro. E il divario è passato da meno 104 a meno 40.

Capitolo Lando Norris. A Zandvoort si era ritirato per un problema al motore, una botta incredibile per il morale, che lo aveva fatto precipitare a meno 34 punti dal compagno di squadra Piastri. Da quel giorno, le cose sono cambiate. A Monza, Norris gli ha rosicchiato 3 punti, poi 6 a Baku (dove l'australiano ha sbattuto al primo giro), altri 3 a Singapore, 8 ad Austin. Il distacco è ora di 14 punti.

Mettiamo da parte la calcolatrice e veniamo al punto focale: il mondiale è apertissimo e anche Verstappen, che a fine agosto si era tirato fuori da ogni possibilità di poter vincere il quinto titolo consecutivo, ora ci crede. Fortemente. E da Austin, lui e la RB21 escono da... campioni. Primo nella qualifica Sprint, primo nella gara Sprint, primo nella qualifica ufficiale, primo nel Gran Premio. 

La Red Bull sta soverchiando la McLaren, che sembra contorcersi su se stessa, mentre a Milton Keynes, hanno azzeccato gli ultimi sviluppi come mai era accaduto in precedenza. All'aspetto puramente tecnico, va aggiunto l'arrivo di Laurent Mekies al posto del licenziato Christian Horner nel ruolo di team principal. Il manager francese ha sicuramente portato qualcosa di diverso nel modus operandi e forse non è un caso che anche Yuki Tsunoda abbia cominciato a raccogliere punti, tre volte nelle ultime cinque gare.

Norris ha lottato duramente per tutti i giri del GP meritando la seconda posizione, non si può dire altrettanto per Piastri, completamente inesistente ad Austin. L'inglese si è giocato il secondo posto fino all'ultimo con un brillante Charles Leclerc, l'australiano, già deboluccio in qualifica con un misero sesto posto, ha concluso in una anonima quinta posizione. Non è un buon periodo per Piastri, che non vede il podio da Monza e al quale va messo sotto la lente di ingrandimento l'errore di Baku e, se vogliamo, anche quello nella gara Sprint di Austin, con quell'incrocio di traiettoria esagerato che ha portato al crash con Nico Hulkenberg e, di rimbalzo, con Norris.

In McLaren stanno facendo quadrato. Sabato, dopo il crash della gara Sprint, hanno scaricato tutte le colpe su un incolpevole Hulkenberg, anche usando parole sgradevoli. Passi per Zak Brown, spesso sopra le righe, ma ha stupito la critica al tedesco arrivata da un solitamente lucido Andrea Stella. Segno inevitabile che la tensione sta diventando notevole in casa McLaren. Già il prossimo fine settimana a Città del Messico vedremo se Piastri e Norris torneranno con prepotenza al vertice o se Verstappen seminerà ulteriore preoccupazione.

La Ferrari con Leclerc è stata grande protagonista. Sia in qualifica sia nel GP. Combattivo, mai domo, Leclerc ha giocato la carta delle gomme soft per la prima parte di gara, ed ha subito pagato perché ha superato Norris salendo in seconda posizoine. Poi, ha fatto sudare le proverbiali sette camicie all'inglese. Le parti si sono invertite nel finale, dopo il pit-stop, con Leclerc tornato secondo indossando gli pneumatici medi mentre Norris aveva le soft. Inizialmente Lando ha faticato non poco, poi ha trovato il ritmo ed ha superato Charles prendendosi il secondo posto. Leclerc è tornato sul podio dopo un'assenza di cinque eventi, terzo a Spa. 

Lewis Hamilton ha chiuso quarto, partito con le medie ha concluso le soft, ma lontano da Leclerc dopo una scaramuccia mentre quest'ultimo affontava il suo giro di rientro per il pit-stop. Hamilton è stato bravo in partenza superando George Russell, poi ha sempre occupato la quarta piazza facendo l'elastico con Norris. Di certo, la SF25 è una monoposto impossibile da giuidicare. In alcune gare è dispersa, lontanissima dal podio, come del resto nella gara sprint, poi cambia tutto e non si capisce perché. Probabilmente neanche a Maranello hanno una spiegazione.

Il successo della Mercedes a Singapore non ha avuto seguito. Russell non ha fatto meglio di un triste sesto posto, Andrea Kimi Antonelli era settimo quando Carlos Sainz in un tentativo ottimista di sorpasso, lo ha centrato. Ripartito ultimo, il bolognese ha concluso 13esimo. A punti, come detto, Tsunoda. Segnali di fumo positivi, anche se il divario con Verstappen rimane sempre enorme.

Dopo la grande delsuione di sabato, Hulkenberg e la Sauber-Ferrari hanno portato a casa punti importanti con l'ottavo posto finale. Il tedesco ha preceduto Oliver Bearman, combattivo come sempre con la Haas-Ferrari. L'inglese ha cercato di rovinare tutto con un tentativo di sorpasso su Tsunoda senza senso, ma gli è andata bene ed ha potuto proseguire. L'ultimo punticino a un volitivo, come sempre, Fernando Alonso con una modesta Aston Martin-Mercedes. Niente da fare per la Racing Bulls-Honda, 11esima con Liam Lawson e lontana con Isack Hadjar, che ha pagato carissimo l'errore in qualifica.

La Williams-Mercedes dopo il terzo posto nella Sprint poteva puntare alla top 10 con Sainz, ma come detto sopra, lo spagnolo ha commesso un errore non da lui. Troppo frettoloso. In difficoltà per tutto il weekend Esteban Ocon e Gabriel Bortoleto. Esilarante quanto accaduto nel team Alpine. Ultimissimi, prossimi al doppiaggio, Pierre Gasly e Franco Colapinto si sono trovati a lottare. Gasly era chiaramente più lento, dietro di loro, la Sauber di Bortoleto. Arriva l'ordine di manternere le posizioni, ovvero la 17esima e la 18esima. Colapinto protesta incredulo e supera Gasly, poi passato anche da Bortoleto. Vorremmo tanto sapere da chi è partito l'ordine di squadra più assurdo della stagione.

Domenica 19 ottobre 2025, gara

1 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 56 giri
2 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 7"959
3 - Charles Leclerc (Ferrari) - 15"373
4 - Lewis Hamilton (Ferrari) - 28"536
5 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 29"678
6 - George Russell (Mercedes) - 33"456
7 - Yuki Tsunoda (Red Bull-Honda) - 52"714
8 - Nico Hulkenberg (Sauber-Ferrari) - 57"249
9 - Oliver Bearman (Haas-Ferrari) - 1'04"722
10 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 1'10"001
11 - Liam Lawson (Racing Bulls-Honda) - 1'13"209
12 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1'14"778
13 - Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) - 1'15"746
14 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1'20"000
15 - Esteban Ocon (Haas-Ferrari) - 1'23"043
16 - Isack Hadjar (Racing Bulls-Honda) - 1'32"807
17 - Franco Colapinto (Alpine-Renault) - 1 giro
18 - Gabriel Bortoleto (Sauber-Ferrari) - 1 giro
19 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1 giro

Ritirato
Carlos Sainz

Il campionato piloti
1.Piastri 346; 2.Norris 332; 3.Verstappen 306; 4.Russell 252; 5.Leclerc 192; 6.Hamilton 142; 7.Antonelli 89; 8.Albon 73; 9.Hulkenberg 41; 10.Hadjar 39; 11.Sainz 38; 12.Alonso 37; 13.Stroll 32; 14.Lawson 30; 15.Ocon, Tsunoda 28; 17.Gasly, Bearman 20; 19.Bortoleto 18

Il campionato costruttori
1.McLaren-Mercedes 678; 2.Mercedes 341; 3.Ferrari 334; 4.Red Bull-Honda 331; 5.Williams-Mercedes 111; 6.Racing Bulls-Honda 72; 7.Aston Martin-Mercedes 69; 8.Sauber-Ferrari 59; 9.Haas-Ferrari 48; 10.Alpine-Renault 20

19 Ott [22:57]

Austin - La cronaca
Verstappen e Red Bull, dominio assoluto

Quinta vittoria stagionale per Verstappen che ha dominato il GP di Austin. Per lui, terza vttoria nelle ultime quattro gare, segnale preoccupante per la McLaren che vede Norris concludere secondo davanti a un generosissimo Leclerc con una Ferrari ritrovata. Quarto posto per Hamilton, poi uno spento Piastri che ha preceduto Russell Tsunoda Hulkenberg Bearman ed Alonso, questi i piloti a punti. A seguire, Lawson Stroll Antonelli Albon Ocon Hadjar Colapinto Bortoleto e Gasly

Inizia l'ultimo giro con Verstappen avviato verso la vittoria, Norris è a 7"3 mentre Leclerc è crollato ed ha 7" di svantaggio dalla McLaren. Quarto Hamilton a 12"8 dal compagno

53° giro - Norris allunga su Leclerc, ma nulla potrà per raggiungere Verstappen che è 8"6 davanti

51° giro - Norris attacca forte Leclerc e lo supera

50° giro di 56 - Si rinnova il duello tra Leclerc e Norris

Norris sta girando mezzo secondo più rapidto di Leclerc e Verstappen

Le gomme soft di Norris sembrano aver preso improvvisamente "vita"

Tra Verstappen e Leclerc, sempre 6"8 mentre Norris ha cominciato ad essere più veloce e si sta avvicinando forte a Leclerc

48° giro di 56 - Antonelli ha superato Ocon per il 13esimo posto

Piastri è solamente quinto, una gara opaca per lui, e precede Russell Tsunoda Hulkenberg Bearman e Alonso, questi i piloti a punti. Alonso però deve guardarsi da Lawson e dal compagno Stroll. A seguire Ocon Antonelli Albon Gasly Hadjar Colapinto Bortoleto

46° giro - Leclerc si porta a 6"7 da Verstappen, Norris è a 2"6 dalla Ferrari e non ha preoccupazioni alle spalle in quanto Hamilton è a 9"3

45° giro - Il distacco di Leclerc da Verstappen rimane di 6"8

43° giro di 56 - Verstappen avvisa il suo ingegnere che la macchina è divenuta improvvisamente scivolosa, ma il cronometro dice che ha girato più forte di Leclerc di 3 decimi e il divario rimane di 6"8. Norris invece, si è allontanato da Leclerc ed è a 2"5

42° giro - Norris ha perso 4 decimi da Leclerc e anche Verstappen ha lasciato 4 decimi rispetto alla Ferrari

41° giro - Sarà interessante capire se anche Verstappen andrà in crisi con le soft prima del previsto, una situazione che potrebbe favorire Leclerc, che ha le medie e si trova ora a 6"7

Norris comunica al box McLaren che le sue gomme soft sono già in crisi dopo appena 8 giri

40° giro di 56 - Verstappen tiene i 6" su Leclerc che ha il suo da fare per contenere Norris

Norris sta sfruttando al meglio le gomme soft ed ha raggiunto Leclerc, che ha le medie. Si è invertita la situazione pneumatici dell'inizio gara tra i due rivali

Bearman commette una delle sue sciocchezze nel tentativo di passare Tsunoda per il settimo posto e va in testacoda

La situazione dopo i pit-stop: Verstappen comanda con 6"2 su Leclerc (che la medie), 9" su Norris e 16" su Hamilton

34° giro - Pit-stop per Verstappen e Russell, soft per entrambi. Anche Hulkenberg in pit-lane per mettere le soft

Nel giro che ha preceduto l'ingresso ai box, Norris ha perso tempo in una curva arrivando lungo. Un errore che può costare caro

33° giro - Norris va ai box e rientra con gomme soft dietro a Leclerc.

Verstappen ha 9"7 su Norris che gli ha guadagnato 1"3 rispetto a prima

32° giro - Pit-stop per Hamilton, soft anche per lui

31° giro - Pit-stop per Piastri, riparte con le soft. Ai box anche Bearman Lawson e Alonso che passano dalle medie alle soft

30° giro - Ai box Tsunoda, gomme soft per lui

Leclerc ha sorpassato Bearman e anche Tsunoda ed ora è sesto a 8" da Russell

Abbiamo superato la metà gara, 29° giro su 56

Pit-stop difficile per Gasly, problemi alla posteriore sinistra. Monta gomme soft ed è ultimo

Nelle retrovie, Albon vince un bel duello con Colapinto per il 16esimo posto

Leclerc ha raggiunto Hulkenberg e lo supera bene salendo ottavo. Ora ha davanti a sè Bearman

26° giro - Verstappen prosegue indisturbato con 10"8 su Norris, Hamilton è a 5"1 dalla McLaren ed ha un +3"3 su PIastri che soffre un forte sottosterzo

25° giro - Pit-stop per Ocon che monta gomme medie, era partito con le hard

24° giro - Antonelli sale 14esimo superando Ocon e Colapinto

Leclerc rientra in pista al nono posto con 4"8 da recuperare su Hulkenberg

Leclerc è ora in difficoltà con le gomme soft e rientra ai box, ma prima ha pensato bene di fare perdere tempo ad Hamilton che, con le medie, ha tentato di superarlo venendo chiuso un paio di volte

22° giro - La bagarre tra Norris e Leclerc ha permesso a Verstappen di ritrovarsi con 11" di vantaggio sulla McLaren

21° giro - Norris attacca deciso Leclerc e riesce a completare il sorpasso

La direzione gara avvisa Norris che sta eccedendo con i track limits

Così facendo Norris sta consumando eccessivamente le gomme medie e probabile che si ritrovi in difficoltà nel prosieguo della gara. Il piano iniziale non prevedeva certo di ritrovarsi dietro a Leclerc, ma di andare subito alla lotta con Verstappen

19° giro - Norris affianca Leclerc in un paio di curve, ma il ferrarista reagisce alla grande

Intanto Antonelli ha superato Hadjar per il 16esimo posto

Leclerc sta facendo un gran lavoro con le soft nel tenere dietro Norris, con le medie

La loro lotta torna a favorire Verstappen che allunga ancora di più (+6"5) e Hamilton che si riavvicina alla McLaren

16° giro - Norris è molto vicino a Leclerc, poco meno di 4 decimi

Cambio gomme per Bortoleto che, come Leclerc, è partito con le soft. Un primo segnale per la Ferrari

15° giro - Norris guadagna altri 3 decimi su Leclerc che ne perde 7 da Verstappen

Leclerc comincia a perdere qualche decimo e Norris comincia ad avvicinarsi

Le posizioni al giro 13 sono cristallizzate con Verstappen che ha portato a 4" il vantaggio su Leclerc. Il pilota Ferrari ha 1"2 su Norris il quale a sua volta ha 2" su Hamilton. L'inglese della Ferrari è tranquillo perché Piastri non riesce ad avere un buon passo e si ritrova a 3"5 da lui con Russell vicino

Leclerc continua ad avere un buon ritmo con le soft che però potrebbero "crollare" da un momento all'altro

La gara è ripresa, al 10° giro Verstappen ha 2"5 su Leclerc, 4"6 su Norris e 6" su Hamilton che controlla bene Piastri e Russell. A seguire, Tsunoda Bearman Hulkenberg Alonso Lawson Gasly Bortoleto Colapinto Stroll Ocon Hadjar Antonelli Albon

Peccato per Sainz, terzo nella gara sprint, con maggiore pazienza poteva avere ragione di Antonelli. E peccato per l'italiano che da settimo si ritrova ora 18esimo

Sainz ha tentato il sorpasso all'interno di Antonelli, come fatto poco prima con Bearman, nello stesso punto, ma era poco più dietro, il bolognese ha chiuso la porta e il contatto è stato inevitabile

Albon, dopo un testacoda per contatto con Stroll, approfitta della VSC e va ai box per cambiare le gomme, da hard a medie

7° giro - Sainz raggiunge Antonelli, tenta il sorpasso, ma entrano in contatto. Sainz si ritira, Antonelli finisce nella ghiaia e riesce a ripartire. Virtual Safety Car

Leclerc ha trovato un buon ritmo in questa fase mettendo Norris a 1" mentre Hamilton si fa sotto alla McLaren

5° giro - Verstappen ha 3" di vantaggio su Leclerc che si difende bene da Norris, ma in pratica fa da tappo. Ne trae vantaggio Hamilton che si è portato a 7 decimi da Norris

3° giro - Norris non vuole che Verstappen gli scappi via e comincia ad attaccare Leclerc

Leclerc ha un vantaggio di mezzo secondo su Norris, ma con le soft non potrà durare troppo

Bel sorpasso di Sainz su Bearman per la ottava posizione

2° giro - Verstappen non perde tempo e prende subito un notevole vantaggio su Leclerc, 1"7

Verstappen parte in testa, Leclerc supera subito Norris mentre Hamilton è quarto davanti a Piastri Russell (che perde due posizioni) Antonelli che supera Bearman, poi Sainz e Tsunoda in top 10

Leclerc con le gomme soft andrà subito all'attacco

Inizia il giro di ricognizione. Vedremo quel che accadrà nell'imbuto della prima curva, in salita, che nella gara sprint ha visto i due piloti McLaren entrare in contatto coinvolgendo Hulkenberg e Alonso

Partono con gomme soft Stroll Bortoleto e Leclerc, una vera sorpresa quest'ultima. Con le hard Ocon Albon e Hadjar, tutti gli altri con le medie

Mancano pochi minuti al via del Gran Premio di Austin. C'è un bel sole sul Circuit of Americas, la temperatura è di 28 gradi.

19 Ott [0:26]

Austin - Qualifica
Verstappen ruggisce, Norris si difende

Davide Attanasio - XPB Images

Max Verstappen colpisce ancora. Dopo essersi imposto sul giro secco nella qualifica Sprint, la pole position del Gran Premio degli Stati Uniti è andata al quattro volte campione del mondo della Red Bull. Questo nonostante non abbia effettuato il tentativo finale del Q3 per aver preso la bandiera a scacchi. È bastato quindi un colpo a Verstappen, già vincitore della gara breve, mentre gli altri si sono dati battaglia per la prima fila, che ad Austin si sa essere succulenta.

A vincerla Lando Norris, grazie a un notevole colpo di reni nell'ultimo settore. Una qualifica in salita per la McLaren, originata dall'incidente tra i due contendenti al campionato piloti nella gara Sprint che ha costretto i meccanici a effettuare riparazioni non preventivabili. Possibile che non siano riusciti a modificare l'assetto come avrebbero desiderato, fatto sta che la macchina è apparsa meno competitiva emergendo con il solo Norris con il proseguire dei minuti. 

Sì, perché Oscar Piastri, il leader del mondiale, è solamente sesto. Già venerdì lontano dal compagno sebbene subito alle sue spalle, oggi si è bene o male preso lo stesso distacco, con la differenza che nel mezzo si sono infilate tre macchine.

Tra queste le due Ferrari. Charles Leclerc, in testacoda sull'ultima curva nel primo giro del Q3, nel secondo ha fatto valere le sue qualità sperando nella prima fila fino alla fine; poi Norris gliel'ha soffiata per un nonnulla: sei millesimi. Poteva anche andare peggio però, visto che George Russell, quarto, si è fermato anch'egli a millesimi, stavolta diciannove, dal monegasco. Non male neppure Lewis Hamilton, quinto. Aveva iniziato alla grande il giro decisivo, ma il secondo settore non è stato all'altezza.

A dimostrazione del passo in avanti della Ferrari c'è anche il cronometro. La pista, molto calda e soprattutto ventosa, non era veloce quanto venerdì. Tra i primi sei, infatti, Verstappen, Norris e Piastri si sono peggiorati, mentre Russell è rimasto sullo stesso passo limandosi di mezzo decimo. Solo le due SF-25 sono risultate decisamente più rapide: Leclerc di tre decimi, Hamilton di uno. Non che fosse inaspettato, vista la mediocrità dei risultati della qualifica Sprint, ma questa tendenza ad alti e bassi conferma come la situazione a Maranello sia ancora lontana dall'essere decifrata.



Passo in avanti, deciso, anche per Andrea Kimi Antonelli (foto sopra), addirittura il più veloce in assoluto nel tratto centrale. Per la quarta volta di fila, il giovane bolognese è tra i primi dieci, e per di più non è nemmeno lontanissimo dalla prestazione di Russell, anche se tre decimi restano divario importante.

Non era mai successo, invece, che Oliver Bearman e la Haas-Ferrari centrassero l'ultima fase per due qualifiche di fila. Ottavo, per Ollie è la dimostrazione di una crescita costante, mentre Esteban Ocon, tagliato fuori già dopo il Q1, è in una fase di difficoltà. 

Scatteranno dalla quinta fila, separati da un centesimo, Carlos Sainz e Fernando Alonso, che hanno battuto la concorrenza di Nico Hülkenberg e Liam Lawson tra gli altri. Non hanno sorriso, al contrario, Alexander Albon e Lance Stroll. Entrambi sarebbero approdati al Q2, ma la legge dei track limits ha colpito dura e inflessibile. Stroll, inoltre, avrà da scontare una penalità di cinque posizioni per l'incidente della gara Sprint con Ocon.

Senza infamia e senza lode le due Alpine-Renault, 14esima e 15esima con Pierre Gasly davanti a Franco Colapinto. Non potevano chiedere molto di più, specialmente l'argentino, che ha beneficiato della cancellazione dei tempi sopra descritta per accedere al Q2. Gabriel Bortoleto, 16esimo, non sta riuscendo a trovare la quadratura del cerchio su una pista su cui, c'è da dire, non aveva mai corso, mentre Yuki Tsunoda, poco più avanti, continua a "galleggiare" in un desolante limbo.

Da segnalare, infine, un incidente occorso a Isack Hadjar, che nel Q1 ha perso il posteriore della sua Racing Bulls motorizzata Honda, costringendo i commissari a sventolare bandiera rossa.

Sabato 18 ottobre 2025, qualifica

1 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 1'32"510 - Q3
2 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1'32"801 - Q3
3 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1'32"807 - Q3
4 - George Russell (Mercedes) - 1'32"826 - Q3
5 - Lewis Hamilton (Ferrari) - 1'32"912 - Q3
6 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 1'33"084 - Q3
7 - Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) - 1'33"114 - Q3
8 - Oliver Bearman (Haas-Ferrari) - 1'33"139 - Q3
9 - Carlos Sainz (Williams-Mercedes) - 1'33"150 - Q3
10 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 1'33"160 - Q3
11 - Nico Hülkenberg (Sauber-Mercedes) - 1'33"334 - Q2
12 - Liam Lawson (Racing Bulls-Honda) - 1'33"360 - Q2
13 - Yuki Tsunoda (Red Bull-Honda) - 1'33"466 - Q2
14 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1'33"651 - Q2
15 - Franco Colapinto (Alpine-Renault) - 1'34"044 - Q2
16 - Gabriel Bortoleto (Sauber-Ferrari) - 1'34"125 - Q1
17 - Esteban Ocon (Haas-Ferrari) - 1'34"136 - Q1
18 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1'34"690 - Q1
19 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1'34"540 - Q1 *
20 - Isack Hadjar (Racing Bulls-Honda) - nessun tempo - Q1

* 5 posizioni di penalità sullo schieramento del Gran Premio

18 Ott [20:02]

Austin - Gara Sprint
Piastri crea il caos, KO con Norris
Verstappen ringrazia e vince

Massimo Costa - XPB Images

E' accaduto tutto alla prima curva dopo la partenza. Max Verstappen è scattato piuttosto bene, Lando Norris dalla prima fila non altrettanto. Essendo all'interno, l'inglese ha tentato di tenere la posizione su Oscar Piastri che dalla seconda fila lo ha subito affiancato. Alla staccata dell'imbuto della curva, Norris è arrivato leggermente lungo e Piastri ha tentato di incrociare la traiettoria. Ma facendo questo, ha stretto troppo venendo centrato dall'incolpevole Nico Hulkenberg, che tra l'altro aveva alla sua sinistra Fernando Alonso alla ricerca di un pertugio.

Piastri è finito a ruote all'aria e nel ricadere ha colpito il compagno Norris. Morale della favola, le due McLaren subito eliminate, con loro Alonso, colpito da Hulkenberg, che poi è riuscito a riprendere la gara da ultimo. Verstappen non poteva credere alla opportunità che si è visto consegnare dai due rivali della McLaren, rimasti a zero punti mentre lui, vincendo la gara Sprint, ne ha recuperati 8. Di conseguenza, da meno 63 punti di distacco da Piastri che aveva prima della partenza, si ritrova a meno 55 tenendo aperta la speranziella di raggiungerli.

Verstappen non è riuscito subito a prendere il largo su George Russell, ritrovatosi secondo. Dopo il periodo della safety-car infatti, Russell è rimasto molto vicino alla Red Bull e al giro 9 ha sferrato l'attacco alla prima curva. Ma è arrivato lungo, lunghissimo, portando se stesso e Verstappen nella via di fuga. Dopo quel tentativo di sorpasso fallito, Russell non ha più avuto il passo dell'olandese e la gara di fatto si è chiusa.

Nel finale poi, Lance Stroll, nelle retrovie, ha letteralmente speronato Esteban Ocon alla prima piega dopo i box, chiamando nuovamente in pista la safety-car che ha accompagnato i superstiti fino alla bandiera a scacchi.



Dunque, vittoria per Verstappen e buon secondo posto di Russell che si rifà della non buona qualifica sprint, ma ovviamente tale risultato è arrivato grazie al crash iniziale che ha eliminato quattro piloti. Terzo posto insperato anche per Carlos Sainz, bravo con la Williams-Mercedes a tenere un buon passo e a regalarsi 6 punti preziosi per sé e per il team.

La Ferrari ha portato nel proprio box il quarto posto di Lewis Hamilton e il quinto di Charles Leclerc. Il monegasco era davanti all'inglese, ma ha commesso un errore ed Hamilton ne ha subito approfittato superando il compagno. Punti anche per Alexander Albon, Yuki Tsunoda (protagonista di una gran partenza) e Andrea Kimi Antonelli.

Il bolognese ha lottato per tutta la gara con Oliver Bearman, che lo precedeva, finché l'inglese nel resistergli è andato fuori pista guadagnando terreno. Poco attento il pilota Haas nel non far avvicinare Antonelli e così sono arrivati 10" di penalità. Bearman è veloce, ma spesso commette gravi leggerezze.



Sabato 18 ottobre 2025, gara sprint

1 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 19 giri
2 - George Russell (Mercedes) - 0"395
3 - Carlos Sainz (Williams-Mercedes) - 0"791
4 - Lewis Hamilton (Ferrari) - 1"224
5 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1"825
6 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 2"576
7 - Yuki Tsunoda (Red Bull-Honda) - 2"976
8 - Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) - 4"147
9 - Liam Lawson (Racing Bulls-Honda) - 4"804
10 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 5"126
11 - Gabriel Bortoleto (Sauber-Ferrari) - 5"649
12 - Isack Hadjar (Racing Bulls-Honda) - 6"228
13 - Nico Hulkenberg (Sauber-Ferrari) - 6"624
14 - Franco Colapinto (Alpine-Renault) - 8"006
15 - Oliver Bearman (Haas-Ferrari) - 13"576 **

** 10" di penalità

Ritirati
Esteban Ocon
Lance Stroll
Oscar Piastri
Lando Norris
Fernando Alonso

Il campionato piloti
1.Piastri 336; 2.Norris 314; 3.Verstappen 281; 4.Russell 244; 5.Leclerc 177; 6.Hamilton 130; 7.Antonelli 89; 8.Albon 73; 9.Hadjar 39; 10.Sainz 38; 11.Hulkenberg 37; 12.Alonso 36; 13.Stroll 32; 14.Lawson 30; 15.Ocon 28; 16.Tsunoda 22; 17.Gasly 20; 18.Bortoleto 18; 19,Bearman 16

Il campionato costruttori
1.McLaren-Mercedes 650; 2.Mercedes 333; 3.Ferrari 307; 4.Red Bull-Honda 300; 5.Williams-Mercedes 111; 6.Racing Bulls-Honda 72; 7.Aston Martin-Mercedes 68; 8.Sauber-Ferrari 55; 9.Haas-Ferrari 46; 10.Alpine-Renault 20.

18 Ott [0:22]

Austin - Qualifica Sprint
Verstappen spaventa la McLaren

Massimo Costa - XPB Images

Da quando ha capito che il duo della McLaren non è poi così irraggiungibile, merito anche degli ultimi positivi sviluppi portati dalla Red Bull, Max Verstappen ha ritrovato il sapore della battaglia e non si vuole dare per vinto. Neanche per un attimo. Nella qualifica Sprint di Austin, il quattro volte campione del mondo si è preso la pole battendo per 71 millesimi Lando Norris mentre il leader del mondiale è terzo a ben 380 millesimi.

E' un Piastri che, da quando ha intuito che può veramente prendersi la corona iridata, sembra quasi spaventato. Ma forse esageriamo. Verstappen ha fatto suo il miglior tempo nel primo e nel terzo settore (24"891 e 30"093 contro 24"955 e 30"125 dell'inglese della McLaren), Norris è stato il più rapido nel secondo tratto del tracciato (37"134 contro 37"159 di Max), ma non è bastato.

Si annuncia una gara Sprint decisamente combattuta. Non si può non sottolineare che da quando alla Red Bull è arrivato dalla Racing Bulls il team principal Laurent Mekies, la squadra ha avuto un notevole cambio di passo non facendo sentire affatto l'assenza di Christian Horner.

La qualifica Sprint, ha confermato al vertice Nico Hulkenberg, brillante quarto con la Sauber-Ferrari. Non è stata una toccata e fuga limitata solo al turno libero, che lo aveva visto addirittura secondo. Come spieghiamo sempre quando c'è il format Sprint, l'unica sessione libera premia chi è più lesto nel trovare i giusti riferimenti capendo meglio il comportamento delle gomme, il bilanciamento e di conseguenza disegnare il miglior assetto. Hulkenberg è stato bravissimo ad Austin alla stregua della squadra svizzera e si merita la seconda fila.



Delusione per la Mercedes. Sembrava che la vittoria di George Russell a Singapore avesse segnato un definitivo cambio di passo, ma almeno per questa prima giornata in USA non è stato così. Russell è quinto a ben 745 millesimi da Verstappen, una enormità. Andrea Kimi Antonelli, invece, ha fallito l'ingresso nel Q3 per una inezia, 6 millesimi. Era in top 10, ma alla bandiera a scacchi è stato estromesso da Lewis Hamilton.

Le due Ferrari sono entrate nel Q3 per un soffio, poi Hamilton ha concluso ottavo a 0"892 dalla vetta, Charles Leclerc è decimo a 0"961. Posizioni e distacchi che di solito spettano a team di centro classifica. Meglio di loro ha fatto la Aston Martin-Mercedes del solito Fernando Alonso, ottimo sesto davanti a un super Carlos Sainz. Nonostante nel turno libero non abbia praticamente girato per un problema al cambio, lo spagnolo della Williams-Mercedes ha passato il Q1, il Q2 e infine ha concluso settimo. Tra le due Ferrari, il compagno Alexander Albon.

Peccato per la Racing Bulls-Honda con Isack Hadjar 12esimo e Liam Lawson che si è visto togliere il tempo per track limits, ma in ogni caso quel riferimento cronometrico non gli avrebbe consentito di accedere nel Q3. Pierre Gasly è riuscito a salire nel Q2, ma di più non è riuscito a fare.

Assurdo quanto accaduto nel Q1. Per via dell'accesso in pista tardivo, per la solita lenta uscita dai box, Yuki Tsunoda, Gabriel Bortoleto e le due Haas-Ferrari di Oliver Bearman ed Esteban Ocon (che col nuovo fondo portato ad Austin potevano fare ottime cose), hanno preso la bandiera a scacchi non riuscendo a lanciarsi per l'ultimo giro. Non è la prima volta che accade, soprattutto per Tsunoda. Ore passate davanti a un computer, poi gli ingegneri sbagliano la cosa più semplice rovinando la qualifica.

Venerdì 17 ottobre 2025, qualifica Sprint

1 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 1'32"143 - Q3
2 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1'32"214 - Q3
3 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 1'32"523 - Q3
4 - Nico Hulkenberg (Sauber-Mercedes) - 1'32"645 - Q3
5 - George Russell (Mercedes) - 1'32"888 - Q3
6 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 1'32"910 - Q3
7 - Carlos Sainz (Williams-Mercedes) - 1'32"911 - Q3
8 - Lewis Hamilton (Ferrari) - 1'33"035 - Q3
9 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1'33"099 - Q3
10 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1'33"104 - Q3
11 - Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) - 1'34"018 - Q2
12 - Isack Hadjar (Racing Bulls-Honda) - 1'34"241 - Q2
13 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1'34"258 - Q2
14 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1'34"394 - Q2
15 - Liam Lawson (Racing Bulls-Honda) - senza tempo - Q2
16 - Oliver Bearman (Haas-Ferrari) - 1'35"159 - Q1
17 - Franco Colapinto (Alpine-Renault) - 1'35"246 - Q1
18 - Yuki Tsunoda (Red Bull-Honda) - 1'36"259 - Q1
19 - Esteban Ocon (Haas-Ferrari) - 1'36"003 - Q1
20 - Gabriel Bortoleto (Sauber-Ferrari) - senza tempo - Q1

17 Ott [20:55]

Austin - Libere
Norris mette tutti in riga

Massimo Costa - XPB Images

C'è il format Sprint ad Austin, tappa americana del Mondiale F1 sul bel tracciato del Texas. Di conseguenza, un solo turno libero di 60 minuti, poi qualifica Sprint, mentre domani vi sarà la gara Sprint e la qualifica per il Gran Premio di domenica. Poche dunque le possibilità per mettere a punto le monoposto e in questa situazione Lando Norris e la McLaren-Mercedes si sono trovati a meraviglia.

L'inglese non ha perso tempo per cogliere il primo posto in 1'33"294 confermandosi molto determinato nel tentare di recuperare ulteriori preziosi punti al compagno di squadra Oscar Piastri, leader della classifica di campionato e terzo in questa sessione con il tempo di 1'33"573. In mezzo alle due McLaren, si è inserito a sorpresa Nico Hulkenberg con la Sauber-Ferrari, abile nel trovare il giusto set-up e ritmo. Il tedesco ha chiuso in 1'33"549.

Come al solito, buon avvio per la Aston Martin-Mercedes di Fernando Alonso, quarto in 1'33"639. Lo spagnolo ha preceduto Max Verstappen con la Red Bull-Honda. L'olandese, che visto l'andamento delle ultime gare ha cambiato idea sulle sue possibilità di poter puntare al titolo iridato (50 per cento ha detto quando soltanto un paio di mesi fa erano pari a zero), nel finale del turno ha notato che il fondo della sua monoposto toccava troppo l'asfalto. Un problema che dovranno risolvere in fretta.

Sesta prestazione per Alexander Albon con la Williams-Mercedes. E' andata male al suo compagno Carlos Sainz, pochi giri compiuti per un guasto al cambio. Il vincitore dello scorso GP di Singapore, George Russell con la Mercedes, è settimo davanti al connazionale ed ex compagno di squadra Lewis Hamilton, ormai scoraggiato tanto da aver dichiarato che prenderà le gare che mancano alla fine della stagione come fossero dei test. Ancora peggio Charles Leclerc che per un problema al cambio quando doveva iniziare a fare le prove di qualifica è risultato ultimo.

Sessione non facile per Andrea Kimi Antonelli, 18esimo. Vedeva Austin per la prima volta, ma lo stesso vale per Isack Hadjar o Oliver Bearman, rispettivamente nono e decimo con Racing Bulls e Haas-Ferrari, che ha portato un nuovo fondo per la sue vetture.

Venerdì 17 ottobre 2025, libere

1 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1'33"294 - 23 giri
2 - Nico Hulkenberg (Sauber-Ferrari) - 1'33"549 - 23
3 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 1'33"573 - 25
4 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 1'33"639 - 23
5 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 1'33"648 - 26
6 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1'36"920 - 26
7 - George Russell (Mercedes) - 1'33"931 - 27
8 - Lewis Hamilton (Ferrari) - 1'33"965 - 25
9 - Isack Hadjar (Racing Bulls-Honda) - 1'34"155 - 25
10 - Oliver Bearman (Haas-Ferrari) - 1'34"333 - 27
11 - Esteban Ocon (Haas-Ferrari) - 1'34"368 - 26
12 - Gabriel Bortoleto (Sauber-Ferrari) - 1'34"478 - 24
13 - Yuki Tsunoda (Red Bull-Honda) - 1'34"531 - 24
14 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1'34"610 - 23
15 - Liam Lawson (Racing Bulls-Honda) - 1'34"619 - 25
16 - Franco Colapinto (Alpine-Renault) - 1'34"653 - 25
17 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1'34"665 - 24
18 - Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) - 1'34"737 - 27
19 - Carlos Sainz (Williams-Mercedes) - 1'34"874 - 9
20 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1'36"080 - 18

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