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Spa - Libere 2
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FIA Formula 3

Spa - Qualifica
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formula 1

Spa - Libere 1
Verstappen apre i giochi

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Penalità a Spa: Tsunoda ultimo
Verstappen dieci posizioni

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formula 1

Oakes candidato a divenire
il team principal Alpine

Esattamente un anno fa, in occasione del Gran Premio del Belgio 2023, la Alpine ha dato il via ad una delle più grandi epuraz...

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26 Lug [18:16]

Spa - Libere 2
Norris e Piastri dominatori

Massimo Costa - XPB Images

Come accaduto a Budapest, anche a Spa la giornata di prove libere del venerdì si è conclusa con la McLaren-Mercedes di Lando Norris al comando della classifica del secondo turno. Ma questa volta, si è registrata una doppietta in quanto il vincitore del GP ungherese, Oscar Piastri, ha colto il secondo crono. Norris ha terminato in 1'42"260, ma non si è detto soddisfatto del comportamento della sua MCL38, PIastri invece ha concluso in 1'42"475.

A soli due millesimi dall'australiano, si trova Max Verstappen con la Red Bull-Honda che deve remare forte per essere all'altezza di questa McLaren sempre più convincente. Sembra un affare tra loro, McLaren e Red Bull. La Ferrari segue in quarta posizione con Charles Leclerc e in quinta con Carlos Sainz, ma il divario da Verstappen è di 4 e 6 decimi. Preoccupante. Più lontano anche la Mercedes, sesta con George Russell e addirittura decima con Lewis Hamilton, che inizia i fine settimana sempre in sorrdina.

Grande prestazione per Esteban Ocon che pur avendo saltato tutto il primo turno per una perdita di liquidi dalla sua Alpine-Renault, ha siglato il settimo tempo. Il francese su questo tracciato si è sempre esaltato. E bene anche la Haas-Ferrari, ottava con Kevin Magnussen, alla disperata ricerca di un sedile per il prossimo anno, che però probabilmente non troverà. Chi invece, rischia di rimanere a piedi già da lunedì è Sergio Perez, nono con la Red Bull e a un secondo da Verstappen. Se continua così domani e domenica, di sicuro verrà allontanato dalla Red Bull per far posto o a Daniel Ricciardo o a Yuki Tsunoda, entrambi della Racing Bulls.

Venerdì 26 luglio 2024, libere 2

1 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1'42"260 - 19 giri
2 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 1'42"475 - 23
3 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 1'42"477 - 26
4 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1'42"837 - 23
5 - Carlos Sainz (Ferrari) - 1'43"098 - 25
6 - George Russell (Mercedes) - 1'43"290 - 24
7 - Esteban Ocon (Alpine-Renault) - 1'43"401 - 23
8 - Kevin Magnussen (Haas-Ferrari) - 1'43"485 - 21
9 - Sergio Perez (Red Bull-Honda) - 1'43"504 - 24
10 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 1'43"519 - 25
11 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1'43"532 - 21
12 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 1'43"538 - 24
13 - Valtteri Bottas (Sauber-Ferrari) - 1'43"675 - 24
14 - Daniel Ricciardo (Racing Bulls-Honda) - 1'43"823 - 21
15 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1'43"829 - 24
16 - Nico Hulkenberg (Haas-Ferrari) - 1'43"846 - 21
17 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1'43"892 - 23
18 - Logan Sargeant (Williams-Mercedes) - 1'44"226 - 24
19 - Guan Yu Zhou (Sauber-Ferrari) - 1'44"302 - 23
20 - Yuki Tsunoda (Racing Bulls-Honda) - 1'44"348 - 24

26 Lug [14:45]

Spa - Libere 1
Verstappen apre i giochi

Massimo Costa - XPB Images

A pochi giorni dal GP di Budapest, la F1 torna in pista con ancora nelle orecchie le lamentele di Max Verstappen nei confronti del proprio team, per la non competitivtà della sua Red Bull nella gara ungherese, per la strategia non azzeccata. Insulti, rabbia, che hanno lasciato a bocca aperta il mondo della F1. Ma giunto a Spa, Verstappen si è espresso così: "Non ho niente per cui scusarmi, se non vi piacciono i nostri commenti radio, abbassate il volume. Io corro per vincere e se le cose non vanno mi lamento". Passo e chiudo, nel classico stile dell'olandese.

Salito sulla sua RB20, Verstappen nel primo turno libero del GP del Belgio ha subito messo le cose in chiaro realizzando il primo tempo in 1'43"372 lasciando a mezzo secondo la McLaren-Mercedes di Oscar Piastri. La Red Bull è apparsa subito grintosa, alla ricerca della prestazione con le gomme soft, cosa fatta anche dagli avversari, ma con più calma a quanto pare. Verstappen dovrà pagare 10 posizioni sulla griglia di partenza per la sostituzione di alcune parti del suo motore. A dimostrazione che non tutti hanno cercato il super tempo nel primo turno, il terzo crono realizzato da Alexander Albon con la Williams-Mercedes. A seguire, le due Mercedes con George Russell e Lewis Hamilton, che hanno viaggiato sugli stessi tempi.

Inizio in salita per la Ferrari, sesta con Charles Leclerc e a ben nove decimi da Verstappen. Ancora più lontano Carlos Sainz, nono a 1"2 dalla vetta. Sergio Perez con la seconda Red Bull è settimo a 957 millesimi dal compagno di squadra, lamentandosi del comportamento della sua vettura. Cosa che oramai si verifica abitualmente. Quello di Spa potrebbe essere il suo ultimo GP con la Red Bull se le prestazioni non arriveranno. Esteban Ocon ha percorso un giro poi è rientrato ai box per una perdita di liquidi dalla sua Alpine-Renault e non ne è più uscito. E' andata meglio al suo compagno Pierre Gasly, 12esimo tra le due Aston Martin-Mercedes.

Su alcune monoposto, la FIA ha montato una piccola telecamera a 4K nella zona anteriore per verificare la flessibilità dell'ala, questo per definire al meglio i regolamenti tecnici 2025.

Venerdì 26 luglio 2024, libere 1

1 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 1'43"372 - 23 giri
2 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 1'43"903 - 24
3 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1'44"099 - 21
4 - George Russell (Mercedes) - 1'44"225 - 23
5 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 1'44"279 - 21
6 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1'44"306 - 25
7 - Sergio Perez (Red Bull-Honda) - 1'44"329 - 22
8 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1'44"415 - 24
9 - Carlos Sainz (Ferrari) - 1'44"574 - 24
10 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1'44"699 - 20
11 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1'44"833 - 22
12 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 1'44"921 - 19
13 - Daniel Ricciardo (Racing Bulls-Honda) - 1'44"950 - 23
14 - Valtteri Bottas (Sauber-Ferrari) - 1'45"155 - 21
15 - Logan Sargeant (Williams-Mercedes) - 1'45"311 - 20
16 - Yuki Tsunoda (Racing Bulls-Honda) - 1'45"564 - 23
17 - Nico Hulkenberg (Haas-Ferrari) - 1'45"645 - 19
18 - Kevin Magnussen (Haas-Ferrari) - 1'45"812 - 19
19 - Guan Yu Zhou (Sauber-Ferrari) - 1'45"995 - 23
20 - Esteban Ocon (Alpine-Renault) - senza tempo - 1

25 Lug [20:58]

Oakes candidato a divenire
il team principal Alpine

Massimo Costa

Esattamente un anno fa, in occasione del Gran Premio del Belgio 2023, la Alpine ha dato il via ad una delle più grandi epurazioni mai viste nella F1 nel corso della stagione. Via il team principal Otmar Szafnauer, via il direttore sportivo Alan Permane (oggi in Racing Bulls), via il direttore tecnico Pat Fry (ora in Williams). Mai mossa fu più audace e sbagliata da parte della dirigenza Renault con in testa il presidente Luca De Meo.

Bruno Famin, divenuto responsabile della Alpine F1, non ne ha azzeccata una, si sono registrate altri licenziamenti, o fughe, da parte di vari ingegneri, la squadra è crollata alle ultime posizioni con una certa costanza. In un paio di occasioni si è vista un po' di luce, qualche punto conquistato, poi di nuovo il buio nelle ultime apparizioni. Un disastro che De Meo ha cercato di cancellare buttando un po' di fumo negli occhi riesumando da qualche yacht Flavio Briatore, 12 anni lontano dalla F1 .

A 12 mesi dalla suddetta epurazione, proprio a Spa è circolata con insistenza la voce che Oliver Oakes è il candidato numero uno a divenire il team principal Alpine al posto di Famin. Per la gran parte degli appassionati Oakes è un nome assolutamente inedito, ma in realtà è un profondo conoscitore del motorsport e sa molto bene come si conduce una squadra, anche se non di F1.

Appena 36enne, dal 2015 dirige il team Hitech che è tra le migliori squadre della Formula 4, Formula 3, Formula 2. Per un lungo periodo e fino alla invasione russa della Ucraina, HItech è stata di proprietà della famiglia sovietica Mazepin, imitando Lawrence Stroll quando era entrato in possesso del team italiano Prema.

Oakes conosce quindi molto bene la realtà del motorsport ad ogni livello e sa interfacciarsi alla prefezione con i piloti. Lui stesso è stato un pilota di alto livello vincendo il mondiale kart nel 2005 e divenendo pilota Junior Red Bull nella F.BMW inglese con Carlin e nella Eurocup Renault 2.0 con Motopark dove però non ha conseguito i risultati sperati tra il 2006 e 2007. Nei due anni successivi ha gareggiato nella F3 inglese con Eurotek e Carlin, riuscendo poi a correre tutto il campionato GP3 nel 2010 con Atech CRS, ma senza conseguire alcun punto.

Ritiratosi dalle corse, Oakes ha lavorato nel karting per Tony Kart, poi ha fondato una propria squadra occupandosi anche del management di alcuni piloti. Finché nel 2015 si è unito a David Hayle per dirigere il team Hitech che oggi occupa il secondo posto nel campionato F2 con Paul Aron e il secondo nella F3 con Luke Browning.

Oakes lo si può definire un team principal alla Frederic Vasseur, con una lunga gavetta nelle formule minori. Ultimamente va molto di moda trasformare gli ingegneri in team principal. E' accaduto in Williams con James Vowles, in Haas con Ayao Komatsu, in McLaren con Andrea Stella, in Aston Martin con Mike Krack. La Red Bull è guidata dallo storico Christian Horner, ex pilota che dirigeva il team Arden della allora F.3000, la Racing Bulls si affida a Laurent Mekies, ex diesse Ferrari che da quest'anno ha preso il posto di Franz Tost (ex ingegnere), a Faenza fin dall'avvio dell'avventura Toro Rosso.

La Mercedes ha Toto Wolff, che non ha mai avuto esperienze nella direzione di una squadra o di ingegnere, arrivando dal mondo finanziario e con la passione delle corse in cui si cimetava come gentleman driver. La Sauber invece, non ha un ruolo ben definito come team principal, ma si avvale di Alessandro Alunni Bravi che per anni è stato al fianco di Nicolas Todt, poi di Vasseur e prima ancora ha diretto team come Trident in GP2.

Nella foto, Oakes con Russell nel 2015 quando il pilota britannico correva in F3 per Hitech

25 Lug [14:50]

Ufficiale, Ocon alla Haas
con contratto pluriennale

Massimo Costa - XPB Images

E' arrivata l'ufficialità dell'accordo tra Esteban Ocon e il team Haas. Il contratto siglato dal pilota francese è pluriennale. C'è molto fiducia tra le parti ed è un buon segnale anche per la F1 che temeva di ritrovarsi un Gene Haas stanco e voglioso di uscire dal Mondiale. Non sarà così. Per Ocon, è l'inizio di una nuova avventura e per la prima volta si ritrova ad essere il pilota di riferimento della squadra per cui corre.

Il suo compagno infatti, Oliver Bearman, è un rookie, o quasi avendo già disputato con la Ferrari il GP di Jeddah, ma di certo le cose potranno essere più semplici per Esteban che ha sempre avuto vicini di box importanti come Sergio Perez in Force India, Fernando Alonso in Alpine dove poi è arrivato Pierre Gasly. Con tutti, va detto, Ocon ha avuto contatti in pista o litigi, con Bearman forse questi episodi potrebbero non verificarsi, almeno il primo anno.

Ocon porta alla Haas tutta la sua esperienza ed è il degno successore di Nico Hulkenberg, che ha preso la direzione Sauber Audi mentre Kevin Magnussen probabilmente faticherà a trovare un sedile per il 2025. Curiosamente, in Haas Ocon trova nel ruolo di team principal colui che fu il suo ingegnere quando fece il primissimo test con la Lotus F1 nel 2014, Ayao Komatsu.

Ocon nei giorni scorsi aveva anche visitato la Williams. James Vowles, che lo conosce dai tempi in cui era in Mercedes ed Esteban era parte del programma Junior, lo avrebbe voluto al fianco di Alexander Albon nelle prossime due stagioni e per questo motivo si era spinto a verificare la sua adattabilità all'interno della loro monoposto considerando la sua altezza. Ma Ocon ormai aveva scelto la Haas in quanto gli offriva maggiori garanzie.

24 Lug [15:04]

Pre campionato F1 2026
Salgono a nove le giornate di test

Massimo Costa - XPB Images

Meno test, più gare, più simulatori. Questa è la F1 di oggi, l'unico sport in cui gli atleti non hanno la possibilità di allenarsi nella realtà, ma soltanto nel virtuale. Una follia alla quale nessuno vuole porre rimedio, nel nome dei costi, che poi sono altissimi lo stesso per via dello spropositato numero di Gran Premi in calendario.

Negli ultimi due anni, le giornate di test pre campionato sono state appena tre, con una sola monoposto a disposizione per ognuna delle dieci squadre. Questo signifca che i due piloti ufficiali dei team, giravano per un giorno e mezzo. Con i ringraziamenti dei giovani terzi piloti che anziché guidare le monoposto per farsi le ossa se ne stavano al muretto box. Sarà così anche nel 2025, visto che FIA e Liberty Media sono felici di tale impostazione, ma nel 2026, con l'arrivo delle nuove vetture e le nuove power unit, è scesa in campo la magnanimità.

Sono state approvate dalla Commissione F1 tre sessioni di test da tre giorni l'una, il ché significa un totale di nove giornate. Per ritrovare questo numero occorre risalire al 2015, poi via via sono stati diminuiti sempre più.

La Commissione F1 ha anche discusso l'eventualità di dare la possibilità ai primi 12 classificati dei Gran Premi di prendere punti, non più ai primi 10, ma tale proposta è poi stata cancellata.

Così come appare improbabile l'idea di creare delle wild card per i rookie, ovvero permettere al Jack Doohan della situazione (terzo pilota Alpine) di partecipare a un Gran Premio nel corso della stagione. Ma pare che si siano accorti con grande visione, che non vi sono terze macchine disponibili e che, anche se si dovesse allestire una monoposto in più, i costi salirebbero alle stelle. Si è quindi pensato di mettere a piedi uno dei due piloti uficiali per far spazio al rookie, ma tale insensata idea è stata cestinata. Come si vede, grandi proposte e grande conoscenza della F1 da parte della Commissione.

23 Lug [16:04]

Rivoluzione Audi
Cacciati Seidl e Hoffmann, il nuovo
capo del programma F1 è Binotto

Massimo Costa - XPB Images

E' un vero colpo di scena quello che si è verificato in Audi. Alla vigilia del GP del Belgio, proprio dove nel 2022 venne annunciato il programma Formula 1 della Casa tedesca, è stato ufficializzato il sorprendente ingaggio di Mattia Binotto, ex team principal Ferrari, come responsabile unico del progetto. L'italiano va a prendere il posto di Andreas Seidl che aveva lasciato il ruolo di team principal McLaren alla fine del 2022 per entrare in Audi via Sauber.

Ma qualcosa non ha funzionato tra Seidl, la Sauber e la dirigenza Audi. Ma non solo Seidl ha ricevuto il foglio di via, perché si dimetterà anche Oliver Hoffmann, presidente del consiglio di amministrazione. A Seidl, il costruttore tedesco imputa l'attuale situazione, disastrosa, del team Sauber che non ha reso per nulla appetibile a piloti top (non ce ne voglia Nico Hulkenberg) l'idea di firmare per Audi.

Il direttore tecnico James Key, che non aveva convinto nè in Toro Rosso nè in McLaren, non pare essere stato un acquisto azzeccato come dimostra l'attuale C44 e gli sviluppi che non hanno portato miglioramenti, e il clima all'interno della Sauber non si può dire che sia stato dei migliori. Troppe lotte interne, soprattutto tra Seidl e Hoffmann. Non un bello spettacolo quello messo in scena dai due tedeschi.

Il CEO Audi Gernot Dollner, preso atto della Caporetto creata dai suoi uomini, ha ritenuto di licenziarli con effetto immediato. E dall'1 agosto arriverà Binotto che di fatto ricoprirà i ruoli di Seidl ed Hoffmann e sarà anche il responsabile tecnico del progetto, A lui dovrà riferire Key. Ma non solo Binotto. E' in arrivo dalla Aston Martin anche Mike Krack, attuale team principal e precedentemente in BMW.

22 Lug [15:20]

Verstappen, un comportamento
non degno di un campione del mondo

Massimo Costa - XPB Images

Pensavamo che Max Verstappen fosse maturato anche al di là delle sue enormi capacità di guida. Pensavamo che i successi lo avessero calmato, reso una persona più corretta in pista e riflessiva fuori dall'abitacolo. Tra il 2022 e il 2023, e nei primi mesi 2024, la facilità con cui ha vinto tutto e di più grazie ad una Red Bull imbattibile, la certezza di non avere rivali, in effetti lo avevano reso mite, anche affabile. Finalmente, ci si diceva, ora che ha raggiunto i 26 anni siamo di fronte a un uomo e non più a quel bambino entrato in F1 a 17 anni che come un bulletto di quartiere offendeva i rivali, i giornalisti e i commissari sportivi, causava incidenti. Pensavamo così. Pensavamo.

E invece no. E' bastato poco, una Red Bull meno competitiva, un avversario che lo ha impegnato per la vittoria, vedi il GP di Spielberg, e sono tornate le manovre sporche. Per di più nei confronti dell'unico amico (amico?) che ha nel paddock, Lando Norris. Il quale pubblicamente aveva lanciato un utlimatum all'olandese per quanto riguarda il loro rapporto, salvo poi tornare a più miti consigli. Ma niente sarebbe stato più come prima, tra di loro.

A Silverstone le cose sono apparse serene anche perché Verstappen si è trovato a lottare per la vittoria, andata a Lewis Hamilton. Qiundi, ecco Budapest. La Red Bull aveva portato una serie di novità importanti che quasi la RB20 pareva un'altra monoposto. Firmata Pierre Waché, non Adrian Newey. Il pacchetto tecnico però, si è rivelato fallimentare. Ed ecco che l'olandese è tornato quello che abbiamo conosciuto nella sua forma peggiore.

Volgare, irritatnte, scorretto. E' bastato così poco, un Gran Premio storto, per arrivare ad insultare tutto il team via radio , e ripetutamente. Oltre che i commissari sportivi quando, alla prima curva dopo il via, per superare Norris ha preso la tangenziale di Budapest ed è finito sotto investigazione. Eppure si riteneva nel giusto.



Ci sono stati tanti campioni del mondo che da un giorno all'altro, da una macchina iper competitiva, si sono ritrovati a lottare per un quinto o quarto posto in una gara, o ancora peggio nel mondiale, per via di una monoposto non più performante. Ma non abbiamo memoria di comportamenti così offensivi nei confronti del mondo. Verstappen, che ricordiamo è sempre solidamente al comando del campionato del mondo, sembrava che in Ungheria avesse perso ogni chance per conquistare il quarto titolo.

Sebastian Vettel quando nel 2014 la Red Bull aveva perso il passo, non era certo felice, ma non ricordiamo ripetuti messaggi con insulti ai propri progettisti. Per non parlare di Hamilton che per due anni, dopo trionfi su trionfi, si è ritrovato tra le mani un camion. Eppure, sì, qualche battuta, qualche scocciatura scambiata con il paziente ingegnere Peter Bonnington è scappata, ma alla fine arrivavano sempre parole nel sostenere la squadra. Come anche Michael Schumacher insegnava. Non Fernando Alonso, altro reuccio delle battute infelici nei momenti complicati (dal tutti scemi rivolto alla Ferrari, al motore da GP2 che sconvolse la Honda), ma certo non ha mai raggiunto il livello di Verstappen.

Con l'olandese dal 2015 in avanti sono state toccate vette impensabili, ma sempre consentite dal proprio team, dal suo mentore Helmut Marko. Per non parlare della stessa F1 che gli perdonava di tutto, di certa stampa, di certi commentatori televisivi, dei social, di coloro per cui un campione deve essere bastardo (chissà per quale motivo), perché piaceva ai giovanissimi avere un ragazzotto volgare, scorretto, che pur di arrivare alla vittoria sparava bombe atomiche. Del resto sono questi i tempi in cui ci troviamo, il bullo piace a una certa fascia di persone e allora va esaltato.



Pensavamo... E invece no, abbiamo capito che certe persone non cambiano in meglio anche se hanno ottenuto tutto dalla passione per cui vivono. Il pur sempre sereno Gianpiero Lambiase, ingegnere storico di Verstappen, col quale ha trascorso anche giornate di vacanza, a Budapest è stato ripetutamente investito dagli insulti del suo pilota. Che tristezza. A un certo punto, Lambiase lo ha ironicamente ringraziato per la sua gentilezza, cosa che ha fatto sbottare ulteriormente Verstappen, completamente fuori controllo anche per una strategia errata. Per cosa poi? Per non ritrovarsi a vincere un Gran Premio? Dov'era finito il faro della Red Bull? E' questo l'uomo squadra? Che alla prima crisi dopo anni di vittorie, definisce tutti stronzi e incapaci?

Ma non è tutto. Forse in pochi hanno saputo che al termine della conferenza stampa post gara, quando gli è stato chiesto cosa pensasse di coloro che sostenevano di avere superato il limite per le offese nei confronti della squadra, Verstappen non ha trovato migliore risposta di questa: "Possono tutti andare a farsi fottere". Che ci riporta a quando nel 2018 a Montreal se ne uscì così: "A chi mi chiede ancora dei miei errori gli rifilerò una testata". Sei anni fa, un tempo in cui, come si nota, non è cambiato nulla. Serve un buon psicologo? Forse no, al malcapitato gli arriverebbe una testata. Ma del resto questo è il mondo dei Verstappen, padre e figlio. Non si scappa.

Cosa porterà tutto questo? Il comportamento aggressivo di Verstappen nei confronti della Red Bull è figlio di una voglia di andarsene, di cambiare aria, di chi non ne può più di un certo ambiente? Oppure, come pensiamo e sopra specificato, si tratta solo della frustrazione raggiunta per non aver potutto lottare per la vittoria in una gara? 

21 Lug [17:45]

Doppietta con pasticcio per la McLaren
Hamilton che grinta, Verstappen infantile

Massimo Costa

La prima vittoria in F1 di Oscar PIastri è arrivata dopo un anno e mezzo di presenza nel Mondiale, 35 Gran Premi. Terzo e secondo a Suzuka e Losail 2023, due volte secondo a Monte Carlo e Spielberg 2024, ecco che Piastri ha meritatamente compiuto quel saltino in più necessario per salire sul gradino più alto del podio a Budapest. 

Una carriera fulminante quella di Piastri perché ha vinto la Eurocup Renault, la F3, la F2, un anno dopo l'altro, finendo sotto contratto Alpine. Ma la squadra F1 del costruttore francese, ha gestito malissimo il talento che aveva per le mani, tenendolo fermo una stagione intera nel 2022. Il manager di Oscar, l'ex pilota di F1 Mark Webber, nell'estate del 2022 considerando le indecisioni Alpine per il 2023, ha deciso di portarlo alla McLaren, che lo voleva a tutti i costi.

Si è così scatenata una furibonda polemica, ma i vertici Renault hanno sbagliato tutto il possibile con lui. E oggi, si può dire che nella storia recente della F1, la mossa di Webber è stata una delle più azzeccate mai viste prima. La McLaren lo ha portato al debutto nel 2023 e lui subito ha ottenuto grandi risultati fino alla vittoria ungherese, mentre la Alpine naviga nelle ultime file senza speranza da due anni. Pensate dove sarebbe oggi Piastri senza quello strappo operato da Webber.



La McLaren però, durante il GP è riuscita con un sano masochismo a creare in diretta mondiale un pasticcio inenarrabile. Piastri, grazie ad una gran partenza, si è portato al comando alla prima curva ed ha tenuto la prima posizione fino al giro 48 di 70 da percorrere. L'australiano è stato chiamato in pit-lane due tornate dopo Norris, inevitabile l'undercut. In quel momento, il vantaggio di Piastri sul compagno era di un paio di secondi.

Norris è quindi finito davanti a Piastri e poco dopo il team gli ha chiesto di cedere la posizione al vicino di box. Allora, viene da chiedersi, perché mettere in atto l'undercut? Il team principal Andrea Stella, grande fautore della rinascita McLaren, è spesso troppo prudente ed ha commentato che ciò si era reso necessario per difendersi dalla Mercedes e dalla Ferrari. Che in realtà erano distanti anni luce e non hanno mai avuto il passo delle due MCL38.

La sensazione è che in McLaren siano sempre troppo conservatori, quasi non si rendessero conto che stanno portando in pista la monoposto più competitiva del momento. Dunque, cosa è accaduto? Norris non l'ha presa molto bene, ha continuato a spingere creando un gap tra sè e Piastri di ben 5", Oscar dal canto suo, ha detto che era certo di ricevere la posizione, quindi non sentiva la necessità di portarsi su tempi bassi. L'ingegnere di Norris, Will Joseph, appariva quasi disperato nel tentativo di convincere Lando, le ha provate tutte e soltanto a 2 giri dal traguardo il suo pilota si è fatto da parte.

Peccato, il tutto poteva essere gestito con maggiore lucidità da parte del muretto box McLaen. Le comunicazioni, numerosissime, tra gli ingegneri di Norris e Piastri (Tom Stallard) ai loro piloti le risentiremo migliaia di volte nelle prossime settimane. Detto questo, ci troviamo difronte a una McLaren spaziale, capace di monopolizzare la prima fila in qualifica e le prime due posizioni in gara senza mai venire avvicinata dagli avversari. Un cammino iniziato da lontano e che vede ora la McLaren scavalcare la Ferrari nella classifica costruttori, issandosi al secondo posto con nel mirino la Red Bull, neanche tanto lontana avendo un solo pilota che porta punti pesanti.



E a proposito della Red Bull, in Ungheria è andato in scena un altro dramma sportivo, quello tra Verstappen e il suo ingegnere Gianpiero Lambiase. L'olandese ha messo in atto il suo perggior repertorio, che in questo periodo, in cui non si ritrova una monoposto dominante tra le mani, riappare abbastanza spesso. Prima di tutto, alla prima curva dopo la partenza, ha affiancato all'esterno le due McLaren. Tre monoposto non ci passano mai lì, eppure si è messo in quella posizione e andando nella via di fuga ha sopravanzato Norris, nella foto sopra.

Quando gli è stato detto che era sotto investigazione, e non poteva essere diversamente, ne ha dette di tutti i colori alla direzione gara, ed è stato invitato a lasciar passare Norris per non incorrere in una penalità. Una volta compiuta la buona azione, è partita un'altra serie di parole poco carine. Poi, un continuo lamento nei confronti della vettura, della strategia adottata con corollario di offese. In conclusione, ha accusato Hamilton di averlo portato fuori alla curva 2, cosa non vera tanto che Lambiase lo ha ripreso dicendogli che era rimasto dentro il cordolo, non era stato spinto oltre. Poco prima, Verstappen era andato largo da solo sempre alla curva 2, fallendo l'attacco alla Mercedes.



Quando ci ha ritprovato con Hamilton, alla curva 1, è arrivato lungo all'interno a ruote fumanti, Hamilton ha sterzato colpendolo e mandandolo in aria. E' partita un'altra serie di imprecazioni, ma la colpa era sua, al ché Lambiase gli ha detto di smetterla di comportarsi come un bimbo. Mai si era arrivati a questo punto tra il muretto box Red Bull e un Verstappen fuori controllo, come nel periodo antecedente al missile che ha guidato nel 2022 e 2023, ovvero quando per vincere doveva lottare e spesso andare oltre il limite della correttezza. Alla fine è stato superato, per quel contatto, da Charles Leclerc, ottimo quarto con la Ferrari e protagonista di una gara accorta e convincente.

La Ferrari di oggi è questa, se va bene arriva un quarto posto, ma è inferiore a McLaren, Mercedes e Red Bull. La perdita del secondo posto nella classifica costruttori la dice lunga. Carlos Sainz ha buttato via l'occasione di partire dalla seconda fila con uno dei peggiori avvii della stagione. Si è ritrovato settimo in un attimo e buona notte. La sesta posizoine conclusiva dice poco.

Segnali di risveglio sono arrivati da Sergio Perez, settimo al traguardo dalle ultime posizioni, e davanti a George Russell, anche lui con il capo cosparso di cenere dopo la pessima qualifica. Festa in casa Racing Bulls-Honda con Yuki Tsunoda nono. Settima volta a punti per il giapponese, che si è fatto perdonare l'errore in qualifica, contro le sole due di Daniel Ricciardo, 12esimo all'arrivo. Un punto lo ha preso Lance Stroll con una Aston Martin-Mercedes ancora deludente, dietro di lui il compagno Fernando Alonso.

Nico Hulkenberg con la Haas-Ferrari ci ha provato a raggiungere la top 10, ma non ce l'ha fatta ed ha terminato 13esimo davanti a una Williams-Mercedes poco edificante. Come la Sauber-Ferrari, con Guan Yu Zhou che per la gara ha pagato un abbonamento per un posto in ultima fila. Tristezza in casa Alpine-Renault, la stanno cercando...

Domenica 21 luglio 2024, gara

1 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 70 giri
2 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 2"141
3 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 14"880
4 - Charles Leclerc (Ferrari) - 19"686
5 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 21"349
6 - Carlos Sainz (Ferrari) - 23"073
7 - Sergio Perez (Red Bull-Honda) - 39"792
8 - George Russell (Mercedes) - 42"368
9 - Yuki Tsunoda (Racing Bulls-Honda) - 1'17"259
10 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1'17"976
11 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 1'22"460
12 - Daniel Ricciardo (Racing Bulls-Honda) - 1 giro
13 - Nico Hulkenberg (Haas-Ferrari) - 1 giro
14 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1 giro
15 - Kevin Magnussen (Haas-Ferrari) - 1 giro
16 - Valtteri Bottas (Sauber-Ferrari) - 1 giro
17 - Logan Sargeant (Williams-Mercedes) - 1 giro
18 - Esteban Ocon (Alpine-Renault) - 1 giro
19 - Guan Yu Zhou (Sauber-Ferrari) - 1 giro

Ritirato
Pierre Gasly

Il campionato piloti
1.Verstappen 265: 2.Norris 189; 3.Leclerc 162; 4.Sainz 154; 5.Piastri 149; 6.Hamilton 125; 7.Perez 124; 8.Russell 116; 9.Alonso 45; 10.Stroll 24; 11.Hulkenberg, Tsunoda 22; 13.Ricciardo 11; 14.Bearman, Gasly 6; 16.Magnussen 5; 17.Albon 4; 18.Ocon 3.

Il campionato costruttori
1.Red Bull-Honda 389; 2.McLaren-Mercedes 338; 3.Ferrari 322; 4.Mercedes 241; 5.Aston Martin-Mercedes 69; 6.Racing Bulls-Honda 33; 7.Haas-Ferrari 27; 8.Alpine-Renault 9; 9.Williams-Mercedes 4.

21 Lug [16:53]

Budapest - La cronaca
Piastri e Norris, dominio con polemica

Ultimo giro - Piastri vince il suo primo GP di F1, secondo Norris ed è doppietta McLaren. Bella gara di Hamilton terzo con la Mercedes poi Leclerc con la Ferrari. Quinto posto per Verstappen davanti a Sainz Perez Russell Tsunoda e Stroll, questi i piloti a punti. A seguire Alonso Ricciardo Hulkenberg Albon Magnussen Bottas Sargeant Ocon Zhou. Ritirato Gasly

68° giro - Norris alla fine cede alle pressioni del team e fa passare Piastri

67° giro - Norris +5"7 Piastri, Hamilton terzo è a 20" poi Leclerc e Verstappen, Sainz sesto poi Perez Russell Tsunoda Stroll Alonso Ricciardo Hulkenberg Albon Magnussen Bottas Zhou Sargeant Ocon

65° giro - Norris comanda con 5"7 e la McLaren continua a dirgli di rallentare per far passare Piastri... Ma l'australiano non ha il passo. Hamilton terzo, Leclerc davanti a Verstappen dopo il contatto con Lewis

63° giro - Verstappen attacca alla prima curva Hamilton, ma arriva lungo, taglia la via a Hamilton che lo urta, entrambi proseguono

62° giro - Verstappen duro su Hamilton, ma Hamilton è ancora più duro e lo respinge alla curva 2

61° giro - Verstappen ha ora raggiunto Hamilton per il terzo posto

60° giro di 70 - Norris +4"3 Piastri +14"2 Hamilton +15"6 Verstappen +19"3 Leclerc +22" Sainz poi Perez Russell Tsunoda Alonso Stroll Ricciardo Hulkenberg Albon Magnussen Ocon Sargeant Bottas Zhou

Norris però aumenta il vantaggio su Piastri a 4"

Intanto la McLaren manda segnali a Norris per far restituire la prima posizione a Piastri dopo il sorpasso ai box

57° giro - Verstappen supera Leclerc alla prima curva per il quarto posto

56° giro - Bravo Leclerc che riesce a tenere dietro Verstappen, davanti a loro Hamilton che è a 9"3 da Piastri e a 12"7 da Norris

55° giro - Verstappen ha raggiunto Leclerc, battaglia tra i due

Però Verstappen ha gomme più fresche di 9 giri rispetto a Hamilton e Leclerc e potrà raggiungerli

Verstappen ha pagato l'undercut con Leclerc e Hamilton e si trova dietro alla Ferrari

51° giro - Norris +3"6 Piastri +9" Hamilton +10"2 Leclerc +14"2 Verstappen +20"8 Sainz +27"4 Russell +40"5 Perez +51" Tsunoda +55" Alonso

50° giro di 70 - Verstappen ai box, gomme medie

Pit-stop anche per Sainz, gomme medie

48° giro - Tocca a Piastri andare ai box, gomme medie, ma è fregato perché esce dietro a Norris. Una scelta quella McLaren, di fermare prima Norris rispetto a Piastri, che farà discutere.

Norris in uscita dalla pit-lane blocca l'anteriore sinistra per passare il doppiato Zhou, non bene per le gomme...

Pit-stop numero 2 per Bottas e Stroll, Pirelli hard

46° giro - Norris ai box, secondo pit-stop per lui e monta gomme medie

45° giro: Piastri +2" Norris +9"3 Verstappen +18" Sainz +27" Hamilton poi Leclerc Perez Russell Stroll e Tsunoda in top 10

Piastri dopo l'errore, ecco il motivo dell'avvicinamento di Norris, porta il vantaggiio a 2"

Verstappen si lamenta in continuazione col team, ora perché Hamilton e Leclerc hanno anticipato il pit-stop rispetto a lui

Errore di Piastri che va largo alla curva 11, ma riprende

41° giro - Secondo pit-stop per Hamilton e Leclerc, Pirelli hard per l'inglese, media per il ferrarista

40° giro - Norris recupera sensibilmente su Piastri ed ora è a 1"3. Il duello Hamilto Verstappen prosegue con Leclerc che è alle spalle della Red Bull

39° giro - Hamilton ha preso qualche metro di vantaggio su Verstappen e alle loro spalle arriva Leclerc

38° giro - Hamilton si difende bene alla curva 1 e 2, intanto Alonso va ai box e passa dalle medie alle hard

37° giro - Verstappen raggiunge di nuovo Hamilton, che pare in difficoltà con le gomme (più vecchie di 5 giri rispetto a quelle della Red Bull)

Verstappen attacca Hamilton alla prima curva, l'inglese della Mercedes blocca l'anteriore destra. Verstappen ne approfitta per affiancare la Mercedes alla curva 2, ma va largo e Hamilton tiene il terzo posto

34° giro - Ai box Russell Sargeant e Magnussen

34° giro - Duello tra Hamilton e Verstappen per il terzo posto

31° giro - Secondo pit-stop per Ocon, Hulkenberg e Albon, gomme hard per loro

30° giro di 70 - La gara è ancora lunga, Piastri comanda con scioltezza ed ha 4"2 su Norris, 8"8 su Hamilton e 10"5 su Verstappen. Leclerc è a 6"5 da Verstappen ed ha un vantaggio di 8"5 su Sainz.

29° giro - Primo pit-stop per Perez e Gasly, medie per tutti e due. Si ferma anche Ricciardo, ma per un secondo pit-stop e monta gomme hard, come aveva fatto al 6° giro. Strana questa sosta di Ricciardo, forse il set precedentemente montato non rendeva a dovere

28° giro - Stroll passa Hulkenberg. Le due Aston Martin sono su gomme medie, Hulkenberg su hard

27° giro - Alonso scavalca Hulkenberg per l'11esimo posto ed ora il tedesco se la deve vedere con Stroll

26° giro - Sainz passa anche Tsunoda e va sesto. Tsunoda Russell Perez e Gasly non hanno ancora cambiato le gomme essendo partiti con medie il giapponese, hard gli altri tre

25° giro - Sainz supera Russell per il settimo posto

24° giro - Leclerc entrai ai box per montare pneumatici hard e rientra dietro a Verstappen

23° giro - Leclerc comanda con 4"3 su Piastri e 7"2 su Norris, poi Hamilton che grazie all'anticipo del pit-stop è davanti a Verstappen

22° giro - Pit-stop per Verstappen e Sainz, hard per entrambi

Non hanno cambiato le Pirelli Verstappen Leclerc Sainz Tsunoda Russell Perez Gasly

20° giro - Verstappen prosegue con le medie ed ha 3"5 su Leclerc, 8"4 Sainz, 11"4 Piastri, 13"8 Norris, 15"2 Hamilton poi Tsunoda Russell Perez e Gasly in top 10. Seguono Hulkenberg Alonso Stroll Albon Magnussen Ricciardo Bottas Ocon Sargeant Zhou

19° giro - Mentre Versatppen si lamenta del comportamento della sua Red Bull in frenata, Piastri entra ai box per montare gomme hard e lascia l'olandese al comando

18° giro - Norris ai box, brusca frenata sulla linea del limite di velocità, monta le hard e riparte rientrando in pista appena davanti ad Hamilton

17° giro - Hamilton è il primo tra i leader a infilare la corsia box per cambiare da gomma media ad hard. Ai box anche Bottas per mettere le hard

14° giro - Stroll è l'ultimo tra coloro che erano partiti con le soft a fermarsi ai box per montare gomma media

13° giro - Piastri porta a 3"3 il vantaggio sul compagno di squadra Norris e a 6" quello su Verstappen che dietro si ritrova Hamilton molto vicino. Poi, Leclerc Sainz Stroll Tsunoda Bottas Russell in top 10. A seguire Perez Gasly Hulkenberg Alonso Albon Magnussen Ricciardo Ocon Sargeant Gasly

Nella foto, ecco dove è andato Verstappen alla prima curva dopo la partenza per superare Norris... E si è pure lamentato per dover ridare la posizione

Piastri conduce con 2"5 su Norris e 4"4 su Verstappen. Quarto a 5"5 Hamilton seguito a 1"5 da Leclerc. A 4" da Leclerc troviamo Sainz poi Stroll Tsunoda Bottas Russell Perez Gasly Hulkenberg Alonso Albon Magnussen Ricciardo Ocon Sargeant e Zhou

8° giro - Pit stop per Alonso e Ricciardo. Alonso monta le medie, Ricciardo le hard

Ai box anche Albon e Magnussen, hard per loro

7° giro - Hulkenberg cambia già le gomme e monta le hard

3° giro - Verstappen segue il consiglio del team Red Bull di cedere la posizione a Norris

Norris è furioso per la manovra di Verstappen che dovrebbe ridargli la posizione

Sainz partito male dalla seconda fila supera Alonso e va sesto

2° giro - Piastri comanda su Verstappen Norris Hamilton Leclerc Alonso Sainz Stroll Albon Magnussen Ricciardo Tsunoda Bottas Hulkenberg Ocon Russell Sargeant Perez Zhou Gasly

Norris e Piastri partono bene, ma alla prima curva Verstappen li affianca all'esterno e va larghissimo, oltre i limiti della pista. Cos' facendo supera Norris e Piastri va in testa. Ma la manovra di Verstappen non è assolutamente regolare

Comincia il giro di ricognizione

C'è stato un momento di panico nel box McLaren quando si è notato un problema all'acceleratore della monoposto del poleman Norris. Si è lavorato sodo e tutto dovrebbe essere stato risolto

Con le soft partono Alonso Stroll Albon Magnussen. Con le dure Perez Russell e Gasly, che scatta dai box. Tutti gli altri con le medie

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