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Hamilton, Ben Sulayem è razzista
La solita ipocrisia della FIA

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Singapore - Libere 2
Norris si mette dietro la Ferrari

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Webber racconta Piastri
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A Baku l'incredibile weekend di
Colapinto, a punti e veloce come Albon

L’argentino Franco Colapinto, alla sua seconda apparizione nel Mondiale F1 con la Williams dopo il debutto a Monza, è semplic...

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20 Set [21:53]

Hamilton, Ben Sulayem è razzista
La solita ipocrisia della FIA

Massimo Costa - XPB Images

Allora, da dove cominciamo. C'è un presidente della Federazione Internazionale dell'Automobile che lavora sodo, si impegna, cerca di far crescere il motorsport. Ma a volte capita che Mohammed Ben Sulayem scivola su qualche chiazza di gasolio. Ricordate le plateali e ironiche contestazioni di Sebastian Vettel e Lewis Hamilton nel 2022, con il tedesco che girava con le mutandine sintetiche (vietate da un giorno all'altro) sopra la tuta e l'inglese che si era riempito di gioielli davanti alla minaccia di non farlo correre per due orecchini? Il tutto per ragioni di sicurezza, secondo la FIA.

Oppure, nel 2021 a Budapest, la maglietta Lgbt+ di Vettel, non a caso nel circuito ungherese, Paese dove i diritti di cui godiamo tutti i giorni, laggiù sono una faccenda dimenticata. Il quattro volte iridato fu a rischio penalità. E ancora, Hamilton, con il casco dei colori Lgbt+ in Qatar, altro Paese che censura proteste e diritti umani, che fece venire il mal di testa a Ben Sulayem.

Ebbene, a Singapore il presidente FIA se ne è uscito con la volontà di impedire ai venti piloti del Mondiale F1 di farsi scappare parolacce durante le gare, o qualifiche, volgarità che finiscono nelle comunicazioni radio udibili in televisione. Ora, Ben Sulayem è stato pilota di rally e off-road, vogliamo forse pensare che non gli sia mai scappata una parolina di troppo mentre era al volante e stava vivendo una situazione sfortunata? Chissà, in ogni caso un presidente di una federazione sportiva dovrebbe ben sapere che qualche parola non da educanda può sfuggire a un pilota che durante un Gran Premio ha l'adrenalina alle stelle.

Ricordate nel periodo del Covid, con gli stadi vuoti durante le partite di calcio e i microfoni ben presenti a bordo campo, le parolacce che svolazzavano nell'aria? E che si ascoltano tuttora, nonostante il pubblico. Stessa cosa nel corso di incontri di basket, volley, pallamano e quant'altro. Ebbene, la FIA vuole proibire ai piloti di imprecare perché in TV ci sono i bambini che ascoltano. Che tenero Ben Sulayem, che pensa ai nostri piccoli con il musino fissato sui telefonini dove nei social scorrono le peggio porcherie.

Ma tant'è, il problema (grosso a quanto pare) sarebbe facilmente risolvibile, lasciando le cose come sono, ovvero con i piloti che si incazzano, semplicemente sollecitando gli addetti agli audio che arrivano dagli abitacoli, di non rendere pubblici quelli contenenti parole non consone. Considerando che non sono mai in diretta i commenti, non pare una cosa così impossibile.



Max Verstappen, una volta tanto siamo d'accordo con lui, ha criticato questa decisione. Poi, in conferenza stampa, si è lasciato scappare, raccontando le difficoltà incontrate in qualifica a Baku, che la sua monoposto per un assetto sbagliato era... fottuta. Urca, che parolaccia. La FIA è rabbrividita, qualche bambino (ma le guardano le conferenze stampa?) è svenuto, alle mamme si è alzata la pressione, i babbi, immaginiamo, manco se ne saranno accorti. Bene, per questa fottuta parola, Verstappen è finito in castigo e condannato a lavori socialmente utili. Non ci si crede, chi ha preso questa decisione è probabilmente parte di una qualche pericolosa setta religiosa ed ha messo in atto l'articolo 12.2.1k.

Cosa dice tale articolo? "Rappresenta reato, parola, atto o scritto che abbia cagionato un danno morale alla Fia, ai suoi organi, ai suoi membri o ai suoi dirigenti, e più in generale all'interesse dello sport automobilistico e sui valori difesi dalla Fia. È politica della Fia garantire che il linguaggio utilizzato nei suoi forum pubblici, come le conferenze stampa, soddisfi gli standard generalmente accettati da tutto il pubblico e le trasmissioni. Ciò vale in particolare per le dichiarazioni dei partecipanti ai Campionati del mondo, che rappresentano quindi dei modelli sia all'interno che all'esterno dello sport".

E' chiaro che se qualche pilota offende, inveisce, bestemmia come un pazzo ubriaco in diretta televisiva, non va proprio bene. Ma cosa ha mai detto di così feroce Verstappen? E' chiaro l'intento di volerlo punire perché ha osato criticare le parole di Ben Sulayem riguardanti le comunicazioni radio e alla prima mossa sbagliata, l'olandese è stato messo in castigo. Memore anche della non felice conversazione con il suo ingegnere a Budapest, quella sì deprecabile e meritevole di una severa tirata d'orecchie. Non certo per la parola espressa in totale serenità in conferenza stampa a Singapore.

Ma non è finita qui. Ben Sulayem se ne è uscito con questa frase: "Dobbiamo differenziare il nostro sport dalla musica rap. Noi non siamo rapper, eppure quante volte al minuto i piloti dicono parolacce? Noi non siamo così, è una cosa che fanno i rapper, non noi". Il paragone piloti di F1/rapper rappresenta una novità assoluta. E tra l'altro, Ben Sulayem ha catalogato tutti i rapper del mondo come dei bestemmiatori folli. Un atteggiamento classista e razzista, non ha perso tempo di definirlo Hamilton, che conosce un bel po' di rapper.



Il sette volte campione del mondo ha fatto presente che la maggior parte dei rapper nel mondo è rappresentata da uomini e donne di colore, dunque, la sconsiderata uscita di Ben Sulayem è stata presa male, indirizzata a chi la pelle bianca non ce l'ha. Suvvia, presidente, non tutte le canzoni rap sono brutali, certo ce ne sono che contengono epiteti da non far ascoltare ai bambini, ma non facciamo di tutta l'erba (non quella che si fuma) un fascio. E tra l'altro è di questi giorni il tristissimo "dissing", lo chiamano così, tra due che canticchiano in Italia, tal Fedez e tal Tony Effe. Ecco, un recente esempio di tristezza che andrebbe censurato sulla scia di quanto incita Ben Sulayem.

Ordunque, aspettiamoci a breve l'uscita di una serie di hit cantate da rap americani che prendono per i fondelli (oddio, si può dire?) Ben Sulayem e i suoi sodali delle sette religiose, nonché commenti radio zuccherati del tipo "Caro Yuki, ti sposteresti per favore che sto compiendo il mio giro veloce?", oppure "Per dindirindina, quel birbante di Sergio mi ha accompagnato gentilmente contro il muro".

Per concludere, mettiamo pur sempre la museruola ai piloti, però per favore FIA (e Liberty Media), continuate a inserire in calendario Gran Premi in quei Paesi dove spiccano Cari Dittatori che sbattono in prigione, o su un patibolo, chi la museriola osa non usarla per sentirsi libero. A quando un bel GP in Corea del Nord? Discorso, ovviamente, esteso alle federazioni di tutti gli sport che costantemente sono attratte da chi pratica sportwashing. 

20 Set [16:25]

Singapore - Libere 2
Norris si mette dietro la Ferrari

Massimo Costa - XPB Images

Bella prestazione di Lando Norris con la McLaren-Mercedes nel secondo turno di prove libere a Singapore. L'inglese nel difficile tracciato cittadino si è espresso al massimo realizzando il tempo di 1'30"727 e battendo Charles Leclerc con la Ferrari di 58 millesimi, 1'30"785. Buon avvio per la Ferrari, che è anche terza con Carlos Sainz, ma lo spagnolo è più lontano, a 6 decimi da Norris. La partita sembra essere anche a Singapore un affare tra McLaren e Ferrari con il vincitore di Baku, Oscar Piastri, che per il momento è in quinta posizione.

Notevole il quarto posto conseguito da Yuki Tsunoda con la Racing Bulls-Honda, appena davanti a Piastri. La buona performance del team di Faenza è consolidata anche da Daniel Ricciardo, sesto. In ripresa la Mercedes dopo un pessimo primo turno: George Russell è settimo, ha anche colpito un muretto, Lewis Hamilton è 11esimo. Male la Red Bull-Honda con Sergio Perez ottavo mentre Max Verstappen è disperso in 15esima posizione.

Nella top 10 è entrato nuovamente Alexander Albon con la Williams-Mercedes, nono, mentre Nico Hulkenberg ha trovato il decimo posto con la Haas-Ferrari che ha ritrovato Kevin Magnussen, costretto a saltare Baku per avere raggiunto il punteggio massimo dei punti penalità sulla licenza. Un errore nel secondo settore ha privato di un buon crono Franco Colapinto con la seconda Williams, che ha così chiuso 16esimo davanti alle due Alpine-Renault e alle due Sauber-Ferrari, sempre relegate nel fondo classifica.

Venerdì 20 settembre 2024, libere 2

1 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1'30"727 - 27 giri
2 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1'30"785 - 28
3 - Carlos Sainz (Ferrari) - 1'31"356 - 27
4 - Yuki Tsunoda (Racing Bulls-Honda) - 1'31"468 - 28
5 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 1'31"474 - 27
6 - Daniel Ricciardo (Racing Bulls-Honda) - 1'31"478 - 26
7 - George Russell (Mercedes) - 1'31"488 - 25
8 - Sergio Perez (Red Bull-Honda) - 1'31"598 - 25
9 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1'31"650 - 26
10 - Nico Hulkenberg (Haas-Ferrari) - 1'31"667 - 26
11 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 1'31"709 - 24
12 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 1'31"750 - 25
13 - Kevin Magnussen (Haas-Ferrari) - 1'31"793 - 26
14 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1'31"957 - 25
15 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 1'32"021 - 24
16 - Franco Colapinto (Williams-Mercedes) - 1'32"057 - 26
17 - Esteban Ocon (Alpine-Renault) - 1'32"119 - 27
18 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1'32"222 - 27
19 - Guan Yu Zhou (Sauber-Ferrari) - 1'32"359 - 26
20 - Valtteri Bottas (Sauber-Ferrari) - 1'32"786 - 26

20 Set [12:41]

Singapore - Libere 1
Leclerc leader su Norris
e la cultura del sospetto

Massimo Costa - XPB Images

Da Baku a Singapore con nelle valigie un bel carico di polemiche. Inutili, per lo più. Polemiche riguardanti l'ala posteriore della McLaren esibita a Baku. Dalle immagini televisive, che mostravano la parte posteriore della MCL38 di Oscar Piastri, vincitore del Gran Premio, pareva che vi fosse un leggero sistema DRS anche quando questi non veniva azionato. Si sa, in F1 appena cominci a vincere, finisci sotto la lente di tutti i rivali che cercano il classico ago nel pagliaio per punirti in qualche maniera. La FIA ha alzato le orecchie e verificato il tutto, fatto test sull'ala incriminata, e non ci sono infrazioni regolamentari.

Ma figuriamoci, nonostante il nulla osta della Federazione, qualcuno a Singapore ha voluto continuare a gettare discredito sulla efficacia della McLaren. In prima fila, il solito Christian Horner della Red Bull, leader in questo campo. E dire che Horner non ha la fedina penale propriamente pulita se ricordiamo che la sua squadra è stata l'unica a infrangere il budget cap nella recente storia della F1, annata 2021, da cui la possibilità di effettuare più sviluppi sulle proprie monoposto poi campioni del mondo 2022.

Anche Charles Leclerc ha gettato l'amo, dichiarando giovedì che l'ala posteriore della MCL38 è controversa. Su cosa si basi il pilota Ferrari, non avendo in mano le carte FIA, non si sa. Ma basta una parolina buttata là, per accendere nei tifosi e in una certa stampa e tv, l'idea che la McLaren stia "rubando". A volte sarebbe meglio starsene in silenzio e difatti Leclerc ha cercato di correggere il tiro dicendo, chiedetelo a Frederic Vasseur che ne sa più di me.

L'ala incriminata a Singapore non è necessaria, considerando il tracciato cittadino non propriamente veloce, dunque la McLaren è tornata a un alettone precedentemente utilizzato. Rivedremo l'alettone di Baku in qualche altro GP o per evitare nuove polemiche verrà tenuto in magazzino, nonostante l'ok della FIA? Pare di no perché la FIA, con una decisione singolare, sebbene non vi siano dubbi sul fatto che l'ala sia pienamente conforme alle attuali normative ed abbia superato tutti i test statici, ha richiesto alla McLaren che venissero apportate delle modifiche.

Nel primo turno libero, Lando Norris ha segnato il secondo tempo a pochi centesimi dalla Ferrari di Leclerc. La sessione si è svolta con la luce del sole, il secondo turno si terrà con le luci artificiali, condizioni in cui si terranno la qualifica e la gara. Pur non esserndo particolarmente indicativo, questo turno ha comunque riproposto al vertice Ferrari e McLaren-Mercedes, come lo scorso fine settimana a Baku.

Carlos Sainz è risultato terzo a due decimi da Leclerc, mentre quarto è un Max Verstappen abbastanza storidto dalla mancanza di competitività della sua Red Bull-Honda. L'olandese ha preceduto di poco i cugini di Faenza della Racing Bulls, quinti con Yuki Tsunoda e settimi con Daniel Ricciardo. Tra di loro si è inserito il vincitore di Baku, Oscar Piastri.

Ancora bene la Williams-Mercedes, ottava con Alexander Albon e 11esima con il rookie Franco Colapinto, per la prima volta su questo tracciato e subito molto veloce. Inizio in salita per la Mercedes con Lewis Hamilton e George Russell nelle retrovie.

Venerdì 20 settembre 2024 , libere 1

1 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1'31"763 - 26
2 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1'31"839 - 25
3 - Carlos Sainz (Ferrari) - 1'31"952 - 27
4 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 1'32"097 - 22
5 - Yuki Tsunoda (Racing Bulls-Honda) - 1'32"263 - 26
6 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 1'32"369 - 25
7 - Daniel Ricciardo (Racing Bulls-Honda) - 1'32"375 - 21
8 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1'32"451 - 25
9 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 1'32"610 - 26
10 - Esteban Ocon (Alpine-Renault) - 1'32"615 - 27
11 - Franco Colapinto (Williams-Mercedes) - 1'32"618 - 25
12 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 1'32"679 - 24
13 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1'32"694 - 27
14 - Sergio Perez (Red Bull-Honda) - 1'32"767 - 22
15 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 132"778 - 21
16 - George Russell (Mercedes) - 1'33"334 - 25
17 - Kevin Magnussen (Haas-Ferrari) - 1'33"377 - 21
18 - Valtteri Bottas (Sauber-Ferrari) - 1'33"485 - 25
19 - Guan Yu Zhou (Sauber-Ferrari) - 1'33"585 - 24
20 - Nico Hulkenberg (Haas-Ferrari) - 1'33"797 - 24

18 Set [14:02]

Webber racconta Piastri
"È una gemma comme Sinner"

Massimo Costa

Lui è Mark Webber, tre volte terzo nel Mondiale F1 (2010, 2011, 2013), 215 Gran Premi disputati tra il 2002 e il 2013 con Minardi, Jaguar, Williams, Red Bull, nove vittorie, tredici pole. Una carriera di grande prestigio, conclusa nel 2016 dopo tre stagioni vissute con la Porsche LMP1 nel campionato WEC, vinto nel 2015. Webber, australiano, da qualche anno ha affiancato Oscar Piastri nel ruolo di manager con la società JAM Sports Management, che comprende anche il pilota ora in Formula E Mitch Evans, piloti di Speedway e Trial, e un'atleta olimpionica, specialità lancio col giavellotto.

Se oggi Oscar Piastri lo si può definire un pilota pronto per conquistare traguardi importantissimi in F1, e dopo aver disputato appena 39 Gran Premi, il merito è anche di Webber. Che non ha sbagliato una mossa nel disegnare a Piastri la carriera, che lo ha visto vincere in tre anni, tra il 2019 e il 2021, la Eurocup Renault, la Formula 3 e la Formula 2. Fino alla decisione strategica di abbandonare la Academy Alpine, in cui era entrato nel 2019 per abbracciare le richieste di Zak Brown che voleva Piastri a tutti i costi al posto di Daniel Ricciardo (altro australiano).

Quella scelta di lasciare la Alpine per la McLaren, dopo che il costruttore francese aveva lasciato in panchina Piastri nel 2022, si è rivelata fondamentale. Anche se Webber e Piastri furono aspramente criticati dai componenti del Gruppo Renault, quella decisione venne presa perché Oscar rischiava di rimanere senza volante anche nel 2023. Soltanto la improvvisa decisione di Fernando Alonso, all'epoca pilota Alpine, di firmare per la Aston Martin, aveva portato i vertici francesi a promuovere Piastri. Troppo tardi però, Piastri era già entrato nell'orbita McLaren.

Pensate se Webber e Piastri non avessero ceduto alle lusinghe di Brown... Da due anni, il talentuosissimo Oscar sarebbe ingabbiato nelle ultime file in un team incapace di crescere quale è la Alpine, e tutti saremmo qui a dire che sì, in fondo, questo Piastri non è poi chiissà cosa. Ecco cosa vuol dire essere bravi manager nel motorsport, saper cogliere le occasioni giuste anche davanti a scelte che possono ferire altre persone. E oggi la coppia Piastri-Webber è divenuta una delle più ricercate in F1.

L'ex pilota, alla Gazzetta dello Sport ha spiegato il "suo" Piastri: " Oscar continua a fare cose incredibili. Punta alle stelle, al massimo. E stavolta il colpaccio gli è riuscito tenendo testa a Leclerc, che qui è straordinario, magico. Eppure Oscar si è difeso, anche quando è stato a tiro del suo Drs, sotto pressione per tutto il tempo. Adoro veder combattere quei due, è una vera gioia per gli occhi e le emozioni. Sono due vere superstar. Devi avere una classe mondiale per battere Charles a Baku. E Oscar l’ha avuta: ha fatto una delle più belle gare che ho visto in F.1 da molto tempo in qua".



"Nel sorpasso a Leclerc, Oscar è stato clinico, di una perfezione chirurgica. E non era per nulla semplice. Ma quella è la sua forza: non sono manovre che ti escono per caso. Ce ne ha già fatte vedere molte. E ricordiamoci che ha fatto solo una trentina di gare in F.1, è ancora senza esperienza. Diventerà ancora più forte di così".

"Il suo punto di forza è la solidità. Ovviamente la velocità. Ma quello che impressiona è la consistenza. Credo che molti non abbiano ancora notato la sua capacità di essere al meglio su tutti i tipi di circuito, riducendo sempre al minimo gli errori. Anche su quelli in cui ha corso la prima volta lo scorso anno. Se parli con chiunque sia stato con lui, a tutti i livelli, per esempio con quelli della Prema in F2, ti diranno questa cosa. E poi Oscar è davvero un ragazzo speciale. Detto questo: teniamo i piedi per terra…".

"Oscar è molto umile. Sa di essere solo all’inizio. Sta studiando. Insieme ci siamo detti che la misura delle cose ce la dà la foto del podio di Budapest: lui, alla sua prima vittoria, di fianco a una leggenda come Lewis Hamilton, che di vittorie ne ha più di cento. C’è ancora tanto da fare e da imparare. In questo lo vedo molto simile a Jannik Sinner… Non sto dicendo che sia già il numero 1 al mondo, come Sinner. Ma come lui è una gemma che sta crescendo con serenità, tranquillo, senza esaltarsi. Come Jannik è un tesoro per il tennis, e in generale per tutto lo sport mondiale, credo che anche Oscar sia un patrimonio simile per la Formula 1 e il Motorsport. E infatti non è un caso che siano amici. So che si sentono molto spesso. Oscar è appassionato di tennis, Jannik di F1. Vedo che si messaggiano di frequente. C’è quel rispetto reciproco che unisce i grandi atleti."

"Oscar è affamato, molto affamato. A Baku era super orgoglioso di quel che ha fatto. A Monza era soddisfatto sì, del secondo posto, ma non sorridente. Forse davvero sembrava troppo triste: ma voleva vincere. Dal lunedì al giovedì è molto caloroso, amichevole. Dal venerdì, quando comincia a mettere il casco, esce tutta la sua disciplina, la concentrazione. Avete visto a Baku cosa significa per lui correre. Questa capacità è la sua grande qualità".

17 Set [15:32]

A Baku l'incredibile weekend di
Colapinto, a punti e veloce come Albon

Massimo Costa - XPB Images

L’argentino Franco Colapinto, alla sua seconda apparizione nel Mondiale F1 con la Williams dopo il debutto a Monza, è semplicemente stato magistrale. In qualifica, ha avuto l’ardire di entrare nel Q3 finale e in gara si è piazzato ottavo. Una roba pazzesca se consideriamo che la Williams, nella persona di James Vowles, ha concesso infinita fiducia a quel Logan Sargeant che nei 36 Gran Premi disputati tra il 2023 e il 2024, non ha mai colto la Q3 e ha portato a casa un solo punto. Distruggendo una infinità di monoposto tanto da “vincere” nel 2023 la classifica del pilota che ha provocato dal punto di vista economico il maggior numero di danni. Eppure aveva trovato spazio anche questa stagione.

James Vowles, team principal Williams, ha deciso di appiedare Sargeant nel corso del weekend di Zandvoort a fine agosto, dopo l’ennesimo incidente dell’americano. Ed ha promosso Colapinto, argentino, parte della Academy, impegnato in Formula 2. Sono, però, serviti 5 milioni di dollari. Ma di questo parliamo dopo. Con la FW46, Colapinto ha avuto una sola presa di contatto nella FP1 di Silverstone. Ma subito, il 21enne di Buenos Aires si è adattato. Un errore nel Q1 di Monza lo ha relegato in fondo alla classifica, ma ha rimontato fino al 12esimo posto. Poi, il capolavoro di Baku che ha finito, in un certo senso, per mettere in ombra Alexander Albon, spesso sopravvalutato.

Come è possibile che un Colapinto qualsiasi, mai preso in grande considerazione (Williams a parte) dagli addetti ai lavori, si sia subito portato sui livelli della prima guida (e lo ripetiamo, su un tracciato difficile come quello di Baku), che è in F1 da 98 Gran Premi. Davanti a questi risultati, la domanda legittima è: qual è il vero valore prestazionale della Williams? Dove potrebbe posizionarsi con un pilota come Oscar Piastri o Charles Leclerc? Forse Carlos Sainz ha saputo leggere bene nella sua scelta di firmare con la Williams per il prossimo anno.

La storia di Colapinto è veramente interessante, prima di tutto perché ha riportato l’Argentina in F1 dopo 23 anni. L’ultima apparizione di un pilota proveniente da quel Paese porta la firma dii Gaston Mazzacane con la Prost nel GP di Imola del 2001. Poi, perché è stato grazie all’ex pilota di Gran Turismo Jamie Campbell-Walter, e alla sua compagna Maria Catarineu, se ha trovato i finanziamenti per destreggiarsi nelle serie minori, dove si è sempre distinto tra Eurocup Renault, Formula 3 e Formula 2, correndo anche nelle gare Endurance LMP2 nel 2021, tra cui la 24 Ore di Le Mans.

In quel weekend di Zandvoort, Vowles ha chiamato la Catarineu, chiedendo se fosse possibile trovare 5 milioni di dollari in pochi giorni. E’ dunque partita una corsa incredibile con gli sponsor che appoggiavano già Colapinto in F2. Il tramite è stato Gaston Parisier, fondatore della BigBox tra i finanziatori del pilota argentino, il quale non ha chiuso occhio per tre giorni nel confrontarsi con le altre aziende coinvolte per raggiungere la cifra richiesta da Vowles. E' stata una pazza corsa contro il tempo e tra i protagonisti, anche Guibert Englebienne della Globant che è già partner ufficiale della F1 fino al 2026.

Quando tutti i pezzetti del puzzle si sono incastrati, e non era facile considerando la tragica situazione finanziaria in cui è precipitata l'Argentina, è partita la telefonata finale a Vowles. Colapinto a fine stagione dovrà farsi da parte, arriva Sainz ed Albon è già stato confermato. Ma se continuerà a macinare risultati come quello di Baku, potranno cambiare le cose?

17 Set [13:26]

Bearman efficace a Baku
ed è già nella storia della F1

Massimo Costa - XPB Images

Per chi non segue assiduamente la F1, o per chi è tornato da un lungo periodo di vacanza, alla lettura della classifica finale del GP di Baku, avrà strabuzzato gli occhi nel ritrovarsi tra i primi dieci due nomi non certo abituali. Che è successo, si sarà chiesto. Che ci fanno tal Franco Colapinto e tal Oliver Bearman in zona punti? Quel che è accaduto in Azerbaijan, su un tracciato estremamente difficile, è a dir poco sensazionale per i risultati che i due quasi rookie hanno ottenuto. Cominciamo con Oliver Bearman.

La storia dell'inglese invece, è già ben nota da quando a Jeddah è stato chiamato il venerdì notte del weekend di quella gara per sostituire Carlos Sainz (bloccato da appendicite) sulla Ferrari. L’inglese della Academy Ferrari, si è comportato benissimo concludendo il GP in settima posizione, mostrando grande maturità. Quella che, però, sembra sempre essergli mancata in Formula 2, tra il 2023 e quest’anno, dove non ha mai avuto la giusta continuità. A Baku però, lo scorso anno ha saputo vincere entrambe le gare della F2.

Quando la Haas lo ha chiamato per rimpiazzare lo squalificato Kevin Magnussen proprio per Baku, Bearman si è fatto trovare pronto. Ha fallito l’accesso alla Q3 per un niente, causa bloccaggio in una curva, ma ha battuto il compagno Nico Hulkenberg. In gara, è stato perfetto, proprio come lo era stato a Jeddah. Evidentemente i tracciati cittadini veloci lo esaltano e Bearman ha portato la Haas al decimo posto davanti a Hulkenberg.

Oliver è già sotto contratto per il 2025 per correre con la Haas al fianco di Esteban Ocon e questa opportunità è stata speciale per lui e per il team per conoscersi meglio. Intanto, Bearman è già entrato nella storia della F1 perché è l’unico pilota ad avere conquistato punti in soli due GP disputati consecutivamente con due team diversi.

16 Set [14:25]

Ben Sulayem creerà uno specifico
dipartimento FIA per direttori di gara

Massimo Costa

"Non abbiamo direttori di gara, di conseguenza, abbiamo un problema. Non li puoi ordinare su Amazon o Google. Li devi creare, formare. Deve esserci un miglioramento, non si può andare a caso". Queste parole sono del presidente FIA Mohammed Ben Sulayem. Quello della mancanza degli ufficiali di gara di un certo livello, e non solo per quanto riguarda la F1, è un problema che la FIA si porta dietro da anni e anni, ma che non ha mai voluto risolvere . E chissà perché.

Ora finalmente, potrebbe esserci una svolta, un cambio di passo. "Guardiamo alla F1, non possiamo fare affidamento soltanto su una persona. Dio non voglia che accada qualcosa, ma se dovesse capitare, come si affronta il problema. Quanto tempo ci vorrà per far volare sul luogo della gara qualcun altro. Quindi dobbiamo essere in grado di soddisfare il livello di domanda e creare un percorso valido".

Un problema del genere si è purtroppo verificato quando a Melbourne, nelle ore precedenti la prima gara del Mondiale 2019, Charlie Whiting, l'allora direttore di gara F1, fu trovato morto nella camera d'albergo per embolia polmonare a soli 66 anni. In fretta e furia, venne promosso Michael Masi, australiano, e quindi presente a Melbourne. Ma in più di una circostanza non si rivelò all'altezza del ruolo, fino alla drammatica, sportivamente parlando, gara di Abu Dhabi 2021 quando con una scelta irresponsabile, Masi consegnò il titolo iridato nelle mani di Max Verstappen togliendolo da quelle di Lewis Hamilton.

Ben Sulayem è intenzionato ad introdurre dal 2025 un mirato dipartimento per ufficiali di gara targato FIA: "E' incredibile che ci ritroviamo dipartimenti relativi a molti aspetti del motorsport, ma non l'abbiamo per una cosa che per noi è come la spina dorsale delle corse, ovvero la direzione di gara, i commissari sportivi. Ora avremo un dipartimento mirato su questo aspetto".

Ben Sulayem spiega come nel passato si siano verificate situazioni improprie: "Ehi, c'è bisogno di un altro steward, un altro direttore di gara, Chiama questo e quello. Ecco, non deve funzionare così perché è sbagliato e pericoloso. Chi sono queste persone? Che esperienze hanno? Certo, abbiamo tantissime brave persone, donne e uomini, giovani, che vogliono essere coinvolti nel nostro sport, ma bisogna allenarli, guidarli. Per questo necessitiamo di uno specifico dipartimento che insegni loro come comportarsi, che dia una linea. Non so come sia stato possibile che le cose siano funzionate da sempre senza avere un dipartimento appropriato per questi ruoli".

E infatti,, le cose non sono sempre funzionate al meglio, e non si parla soltanto di F1. Ogni weekend, sui campi di gara, assistiamo a decisioni dei commissari sportivi o dei direttori di gara, incomprensibili, penalità che sono diverse da circuito a circuito, a seconda di chi occupa il ruolo di commissario . Manca uniformità, questo lo si evidenzia ad ogni weekend. Rimanendo legati alla F1, il caso di Kevin Magnussen a Monza, relativo al contatto banale con Pierre Gasly e la conseguente assurda penalità che lo ha costretto a saltare il GP di Baku, dovrebbe fare scuola. Perché in altrie decine di casi simili, si è lasciato correre o si sono date minime penalità.

15 Set [14:52]

Magistrale vittoria di Piastri
Leclerc le ha provate tutte

Massimo Costa - XPB Images

Magistrale vittoria di Oscar Piastri nel GP di Baku. Alla sua 39esima gara in F1, l'australiano della McLaren, al secondo successo nel Mondiale dopo Budapest 2024, ha evidenziato una volta di più il suo grande talento. Secondo all'inizio dietro il poleman Charles Leclerc, scattato bene in partenza, Piastri dopo il pit-stop non ha perso tempo ed ha effettuato un sorpasso strepitoso ai danni della Ferrari del monegasco.

Una staccata lunghissima alla prima curva, una frenata bestiale, che gli ha permesso al 20" giro di prendere la testa della corsa. Dopo di che, si è sviluppato un duello estenuante tra Piastri e Leclerc, con il ferrarista che ha tentato tantissime volte di superare l'avversario. Ma Piastri si è sempre difeso da campione consumato. Leclerc forse avrebbe dovuto difendersi meglio in occasione del sorpasso subìto dal pilota McLaren, ma come ha detto in conferenza stampa, pensava di poter risuperare Oscar rapidamente.

E invece, con le gomme hard la Ferrari è stata meno performante rispetto a quando aveva le medie. Leclerc perdeva quei centesimi fondamentali nella parte centrale del tracciato e non riusciva a prendere al meglio la scia sul lungo rettilineo. In almeno tre occasioni ci è riuscito ed ha tentato l'affondo, ma Piastri si è sempre coperto bene.
 
Nel finale, Leclerc ha perso definitivamente aderenza nel posteriore per il degrado delle gomme, cosa che invece non è capitata a Piastri. Leclerc a quel punto si è dovuto guardare da Perez che a due giri dal termine ha tentato il sorpasso. Il ferrarista si è difeso bene e di tale duello ne ha approfittato Carlos Sainz, rinvenuto forte sul gruppetto di testa. Lo spagnolo ha passato di slancio il messicano, ma alla curva successiva è arrivato leggermente lungo, forse pensava di poter avere la meglio subito anche su Leclerc.

E' stato allora Perez, in uscita dalla curva, a tentare di affiancare Sainz, ma le due vetture, vicinissime, si sono agganciate ed entrambi sono finiti a muro. Perez poteva stare più attento, a sinistra aveva tutto lo spazio che voleva per non arrivare al contatto, Un vero peccato perché Sainz, senza quel leggero lungo alla curva 2, poteva puntare anche al secondo posto considerando le difficoltà di Leclerc.

A quel punto, la corsa è finita perché la direzione gara ha attivato inevitabilmente la virtual safety car. Gara congelata all'ultimo giro e vittoria di Piastri con Leclerc secondo (alla fine l'incidente tra Sainz e Perez gli ha permesso di tenere il podio) e George Russell miracolosamente terzo con la Mercedes che ha faticato non poco.

Lando Norris, partito 16esimo, ha portato a termine una grande rimonta che lo ha classificato al quarto posto finale, con sorpasso negli ultimi giri a uno spento Max Verstappen, quinto e questa volta costantemente schiacciato dal compagno di squadra Perez. Sesto un regolare Fernando Alonso con la Aston Martin, poi le due Williams con Alexander Albon e un bravissimo Franco Colapinto, al suo secondo GP in carriera dopo il debutto a Monza.

Lewis Hamilton, partito dai box per il cambio del motore, ha chiuso nono, decimo invece Oliver Bearman con la Haas. Il giovane inglese, pilota della Academy Ferrari, ha preso il posto, per questa gara, di Kevin Magnussen, squalificato dalla FIA per avere raggiunto il punteggio massimo dei punti penalità sulla licenza. Bearman aveva corso con la Ferrari a Jeddah, rimpiazzando Sainz fermato dall'appendicite, ed aveva concluso settimo al debutto assoluto in F1. Col decimo posto odierno, Bearman diventa il primo pilota nella storia della F1 a prendere punti in una stessa stagione con due monoposto diverse.

E intanto, la McLaren ha superato la Red Bull nella classifica costruttori...

Domenica 15 settembre 2024, gara

1 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 51 giri
2 - Charles Leclerc (Ferrari) - 10"910
3 - George Russell (Mercedes) - 31"328
4 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 36"143
5 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 1'17"098
6 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 1'25"468
7 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1'27"396
8 - Franco Colapinto (Williams-Mercedes) - 1'28"541
9 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 1'32"401
10 - Oliver Bearman (Haas-Ferrari) - 1'33"127
11 - Nico Hulkenberg (Haas-Ferrari) - 1'33"465
12 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1'57"189
13 - Daniel Ricciardo (Racing Bulls-Honda) - 2'26"907
14 - Guan Yu Zhou (Sauber-Ferrari)  2'28"841
15 - Esteban Ocon (Alpine-Renault) - 1 giro
16 - Valtteri Bottas (Sauber-Ferrari) - 1 giro

Ritirati
Sergio Perez
Carlos Sainz
Lance Stroll
Yuki Tsunoda

Il campionato piloti
1.Verstappen 313; 2.Norris 254; 3.Leclerc 235; 4.PIastri 222; 5.Sainz 184; 6.Hamilton 166; 7.Russell, Perez 143; 9.Alonso 58; 10.Stroll 24; 11.Hulkenberg, Tsunoda 22; 13.Albon, Ricciardo 12; 15.Gasly 8; 16.Bearman 7; 17.Magnussen 6; 18.Ocon 5; 19.Colapinto 4.

Il campionato costruttori
1.McLaren-Mercedes 476; 2.Red Bull-Honda 456; 3.Ferrari 425; 4.Mercedes 309; 5.Aston Martin-Mercedes 82; 6.Racing Bulls-Honda 34; 7.Haas-Ferrari 29; 8.Williams-Mercedes 16; 9.Alpine-Renault 13.

15 Set [14:41]

GP di Baku - La cronaca
Splendida vittoria di Piastri
Incidente tra Perez e Sainz

In regime di Virtual Safety car vince Piastri davanti a Leclerc e Russell

Virtual safety car, Piastri comanda su Leclerc Russell Norris Verstappen Alonso Albon Colapinto Hamilton Bearman Hulkenberg Gasly Ricciardo Zhou Ocon e Bottas

Sainz alla curva 2 arriva leggermente lungo, Perez in uscita lo affianca ma le due monoposto si agganciano e finiscono contro il muro

50° giro - Perez attacca alla prima curva Leclerc, che però reagisce lo porta all'esterno. Sainz si infila e supera Perez.

49° giro di 51 - Piastri vola via, 3" di vantaggio su Leclerc che sta facendo miracoli per contenere Perez. Norris supera Verstappen

Intanto dietro, Norris ha raggiunto Verstappen e si annuncia battaglia per il sesto posto

Leclerc ha perso l'aderenza delle gomme posteriori e precipita a 2"4 da Piastri ed ora subisce l'attacco di Perez e Sainz

47° giro di 51 - Leclerc questo giro ha perso almeno un secondo da Piastri e Perez gli è vicino

Intanto Sainz si sta avvicinando a Perez e i primi quattro sono racchiusi in 3"5

44° giro di 51 - Prosegue senza sosta il duello tra Piastri e Leclerc e non mancano i controsterzi in uscita dalle curve lente

Leclerc ha lo stesso passo di Piastri nella zona centrale mista del tracciato, ma nel tratto finale veloce perde quei metri che non gli permettono di attaccarlo al meglio alla frenata della prima curva

Ora Perez ha iniziato a spingere di nuovo dopo aver rallentato per qualche giro e si fa minaccioso alle spalle di Leclerc

10 giri al termine - Leclerc tenta nuovamente all'esterno di curva 1 di avere la meglio su Piastri, ma non ce la fa

40° giro - Leclerc è sempre a due metri da Piastri, Perez è a 2"3 dal monegasco ed ha un vantaggio di 3" su Sainz

39° giro di 51 - Norris è settimo a 14"4 da Verstappen

Albon supera Hulkenberg per il nono posto, Perez ha perso contatto con il duo di testa Piastri-Leclerc

38° giro di 51 - Norris ai box per il pit-stop e riparte con le medie

Colapinto è superato anche da Albon, che va all'attacco di Hulkenberg, mentre l'argentino si difende da Bearman e Hamilton

36° giro - Hulkenberg sale nono superando Colapinto, sbandata controllata di Leclerc in uscita dalla curva 1

35° giro - Piastri vede sempre negli specchietti la sagoma rossa della Ferrari di Leclerc, subito dietro c'è Perez. A 5"6 dal messicano troviamo Sainz, poi a 22" dal leader Norris che è seguito da Russell e Verstappen. Più lontano Alonso Colapinto Hulkenberg Albon Bearman e Hamilton racchiusi in un fazzoletto

Norris prosegue sempre con le gomme con cui è partito ed è quinto

34° giro - Russell supera Verstappen per il sesto posto

33° giro - Leclerc attacca alla prima curva, incrocio di traiettorie in uscita con Piastri che si difende duramente. Ma ora anche Perez prova a entrare nella bagarre

32° giro - Albon, partito con gomme dure, va al pit-stop e riparte con le medie, Ora è 11esimo

32° giro - Russell ha raggiunto Verstappen e non perde tempo attaccandolo subito

31° giro - Leclerc ci prova all'esterno della prima curva, ma non c'è spazio

30° giro - Duello estenuante tra Piastri e Leclerc su un tracciato cittadino che non concede il minimo errore

29° giro - Questa volta Leclerc è riuscito a ricucire il divario da Piastri ed ha tentato il sorpasso, ma l'australiano si è difeso bene alla curva 1 e 3

Siamo a metà gara, Piastri riesce sempre a mettere quei metri importanti per evitare l'attacco di Leclerc alla frenata della prima curva

26° giro - Mezzo secondo tra Piastri e Leclerc, con l'australiano che riesce sempre a difendersi alla prima frenata. Terzo è Perez, quarto più staccato Sainz, poi un tris composto da Albon Norris e Verstappen. Pià dietro Russell Alonso e Colapinto

24° giro - Sainz guadagna due posizioni e sale quarto. Duro duello tra Norris e Verstappen per il sesto posto, ma Norris deve ancora cambiare le gomme

Ancora senza pit-stop Albon Norris Gasly Ricciardo Zhou e Ocon

Situazione: Piastri Leclerc Perez Albon Norris Sainz Verstappen Russell Alonso Colapinto poi Gasly Hulkenberg Bearman Ricciardo Hamilton Zhou Ocon Stroll Bottas

22° giro - Piastri Leclerc e Perez sono racchiusi in un solo secondo

21° giro - Leclerc rimane a poca distanza da Piastri, pronto a provare a riprendersi la prima piazza

Leclerc ha subito perso mezzo secondo da Piastri e deve guardarsi da Perez

20° giro - Piastri va subito all'attacco di Leclerc e nel lungo rettifilo di arrivo, con una super staccata, supera la Ferrari e va in prima posizione

Questa volta la McLaren di Piastri con le gomme hard ha un ottimo passo

18° giro - Ai box è ora Sainz, Leclerc torna primo con Piastri alle spalle, poi Albon Perez Norris Sainz Verstappen Russell Alonso Gasly Colapinto Ricciardo Hulkenberg Bearman Hamilton Zhou Ocon Stroll Bottas

17° giro - E' ora il turno di Leclerc di infilare la corsia box. Monta gomme hard e rientra appena davanti ad Albon (ancora senza sosta) e Piastri. Primo è Sainz.

Si ritira ai box Tsunoda con la macchina danneggiata dopo il contatto al primo giro con Stroll

16° giro - Pit-stop per Piastri e Hulkenberg, Perez supera Norris per il quinto posto

15° giro - Sono ora 6 i secondi di vantaggio di Leclerc su Piastri

Ai box anche Russell per mettere Pirelli dure

14° giro - Leclerc conduce su Piastri Sainz Albon Norris Perez Hulkenberg Bearman Verstappen Ricciardo, questi i piloti in top 10

13° giro - Pit-stop per Verstappen seguito il giro seguente da Perez. Gomme hard per entrambi

12° giro - Pit-stop per Alonso, gomme hard per lui

L'usura degli pneumatici per Piastri è più forte del previsto ed ora si trova a 4" da Piastri

11° giro - Pit-stop per Colapinto che riparte con le hard

10° giro - Leclerc guadagna ancora e si porta a +3"3 su Piastri

Leclerc spinge forte e segna giri veloci su giri veloci, Piastri scivola a 2"5

8° giro - Leclerc porta a 2" il vantaggio su Piastri. Perez è a 4" ed ha 2"3 su Sainz che a sua volta ha 2" su Verstappen. A seguire Russell Alonso Colapinto Albon e Norris che ha raggiunto la top 10

7° giro - Piastri forse per un errore ha perso improvvisamente un secondo da Leclerc.

Piastri mette pressione a Leclerc che non riesce ad allungare sul pilota McLaren. Perez è a 1"8 da Piastri ed ha un vantaggio di 2" su Sainz

3° giro - Leclerc ha mezzo secondo di vantaggio su Piastri, 2" su Perez e 3" su Sainz che ha alle proprie spalle Verstappen. Sesto Russell che precede Alonso Colapinto Albon Bearman Norris Hulkenberg Tsunoda Ricciardo Gasly Hamilton Bottas Zhou Ocon e Stroll

Norris tenta una disperata rimonta da 16esimo in griglia di partenza ed è 12esimo

2° giro - Stroll rimedia una foratura e rientra ai box

Leclerc è partito bene e va al comando del Gran Premio seguito da Piastri. Perez supera alla prima curva Sainz e Verstappen infila Russell

Giro di ricognizione concluso. Tra pochi secondi scatterà la gara

14 Set [15:18]

Baku - Qualifica
Grande pole di Leclerc, Re dei cittadini

Massimo Costa - XPB Images

Quando Charles Leclerc entra in un circuito cittadino, ricorda Ayrton Senna. Paragone sicuramente scomodo, ma il monegasco su questa tipologia di tracciati, si esalta. E a Baku ha conquistato l'ennesima pole, la quarta in Azerbaijan: 2021, 2022, 2023, 2024. A cui vanno aggiunte le pole di Monte Carlo del 2021, 2022 e 2024, quella di Singapore nel 2019, di Miami nel 2022 e Las Vegas nel 2023.

In tolale, Leclerc ha conquistato 26 pole in carriera, 10 di queste su tracciati ricavati nelle città. Non male proprio. Serve un feeling particolare nello sfiorare i muretti come non ci fosse un domani, Leclerc senza dubbio ce l'ha nel sangue. Dopo la vittoria di Monza, con Leclerc, la Ferrari si ritrova davanti a tutti. Un risultato notevole a cui va aggiunto il terzo posto di Carlos Sainz, ma a 4 decimi e mezzo dal compagno di squadra.

In mezzo alle due Ferrari, si è infilata la McLaren-Mercedes di Oscar Piastri. Puntava alla pole l'australiano, ma ha commesso un piccolo errore urtando con la posteriore destra il muretto in uscita dalla curva 16 che lancia verso l'eterno tratto finale da percorrere tutto in pieno. Piastri ha rimediato un divario da Leclerc di 321 millesimi. Manca clamorosamente Lando Norris nelle prime posizioni. Proprio nel fine settimana in cui la McLaren ha deciso che Piastri dovrà obbedire agli ordini di scuderia per favorire l'inglese, Norris si è qualificato 17esimo.

Una bandiera gialla alla curva 16 per la Alpine-Renault di Esteban Ocon che procedeva lentamente con una ruota stallonata dopo contatto col muretto, ha portato Norris nelle ultime file. Ed è polemica per quella luce gialla, eccessiva, perché Ocon aveva proseguito e Norris ha inevitabilmente alzato il piede abortendo il giro. Certamente l'inglese è stato perfetto per non incappare in una penalità, ma l'altro lato della medaglia è che il pilota McLaren poteva comunque continuare a spingere, poi se la sarebbe giocata in direzione gara. E' pur sempre in gioco per il titolo iridato, ogni mossa a questo punto della stagione è decisiva.

La Red Bull-Honda non è riuscita a essere ficcante e addirittura Sergio Perez è stato più veloce di Max Verstappen. Il messicano, che a Baku ha vinto nel 2021 e 2023, ha colto un buon quarto tempo mentre l'olandese è risultato soltanto sesto. Un'altra pessima qualifica per lui dopo la settima posizione a Monza e, aggiungiamo, un'altra occasione persa per Norris. Tra le due Red Bull c'è la Mercedes di George Russell, che di più non poteva ottenere mentre Lewis Hamilton è settimo e non certo allegro.

Ha centrato la top 10 Fernando Alonso con la Aston Martin-Mercedes mentre nono è il bravissimo Franco Colapinto. L'argentino della Williams-Mercedes, al secondo GP di F1 dopo Monza dove ha sostituito Logan Sargeant, ha superato la Q1, la Q2 rimanendo sempre sui tempi di Alexander Albon. Che è stato sfortunatissimo nel Q3, mandato in pista per il push finale con il convogliatore d'aria per le prese aerodinamiche rimasto poco dietro al rollbar. Fermatosi all'uscita della corsia box, Albon è riuscito a toglierlo, ma oramai tutto era pregiudicato e per lui arriverà sicuramente anche una penalità.

Notevole anche la prima uscita di Oliver Bearman con la Haas-Ferrari, L'inglese, che per questo evento ha preso il posto di Kevin Magnussen fermato dalla FIA per avere raggiunto il massimo dei punti penalità sulla licenza, ha chiuso 11esimo e per poco, per un suo bloccaggio che gli ha fatto perdere tempo, non entrava in Q3. Bearman ha fatto meglio dell'esperto compagno di squadra Nico Hulkenberg, 14esimo.

Sabato 14 settembre 2024, qualifica

1 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1'41"365 - Q3
2 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 1'41"686 - Q3
3 - Carlos Sainz (Ferrari) - 1'41"805 - Q3
4 - Sergio Perez (Red Bull-Honda) - 1'41"813 - Q3
5 - George Russell (Mercedes) - 1'41"874 - Q3
6 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 1'42"023 - Q3
7 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 1'42"289 - Q3
8 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 1'42"369 - Q3
9 - Franco Colapinto (Williams-Mercedes) - 1'42"530 - Q3
10 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1'42"859 - Q3
11 - Oliver Bearman (Haas-Ferrari) - 1'42"968 - Q2
12 - Yuki Tsunoda (Racing Bulls-Honda) - 1'43"035 - Q2
13 - Pierre Gasy (Alpine-Renault) - 1'43"179 - Q2
14 - Nico Hulkenberg (Haas-Ferrari) - 1'43"191 . Q2
15 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1'43"404 - Q2
16 - Daniel Ricciardo (Racing Bulls-Honda) - 1'43"547 - Q1
17 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1'43"609 - Q1
18 - Valtteri Bottas (Sauber.Ferrari) - 1'43"618 - Q1
19 - Guan Yu Zhou (Sauber-Ferrari) - 1'44"246 - Q1
20 - Esteban Ocon (Alpine-Renault) - 1'44"504 - Q1

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